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Autore: Selene_90    07/07/2007    4 recensioni
-Gli occhi del cuore hanno una forza inimmaginabile se usati per guardare al di là dell'ombra ,della menzogna ,delle cose prestabilite della vita ,del bene ,del male dell'oscurità! Tu ne sei capace Harry? Sei capace di lasciarti tutto alle spalle e guardare con gli occhi del cuore?-. Pairing: Harry/Tom, Harry/Draco.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Il trio protagonista, Tom O. Riddle
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

UN PESSIMO INIZIO

 

 

Appena mise piede a terra per poco non cadde ,in quanto il corpo dello sconosciuto ,per così dire ,li piombò malamente addosso.

Osservò quel viso con un misto di ansia e paura… non poteva ancora crederci di averlo portato a casa sua…l’ultima volta che lo aveva visto aveva tentato di ucciderlo…

-“ Che cavolo mi è passato in testa “-si disse trasportando il corpo del ragazzo con un incantesimo levitante fino alla sua camera. Lo fece adagiare con cautela ,non che se la meritasse ,ma non voleva proprio sentire ulteriori lamenti da parte sua,in effetti non voleva proprio sentire niente da lui. 

Il volto era impregnato di sudore e sangue, solcato da ferite ,alcune cicatrizzate, altre meno. Lo vide stringere gli occhi a causa di una nuova fitta di dolore….

 

Il suo sguardo era ancora fisso sul volto del ragazzo. Era passato molto tempo dall’ultima volta che l’aveva visto…

 Molte domande in quel momento cercavano risposta..

I suoi pensieri vennero interrotti dal suono del campanello. La fortuna  decisamente non era dalla sua.

Aprì la porta ,e con suo sommo stupore per trovarsi davanti Remus….

Non era cambiato poi molto constatò osservandolo mentre lo invitava ad entrare in casa

I capelli erano sempre più radi e malconci,il viso scavato dal sonno e dalle fatiche.

-“Chissà da quant’è che non dorme”- si ritrovò a pensare.

Magro come al suo solito e con un espressione preoccupata in volto.

-Remus tutto ok?-.

Il licantropo alzò gli occhi per fissarli in quelli del figlioccio.

-Dovrei essere io a chiedertelo Harry- disse sorridendo posandogli una mano sulla spalla.

Da quanto non si vedevano?

Settimane? Mesi?

Un’ eternità!

Il licantropo aumentò la presa sulla sua spalla abbracciandolo di colpo.

Stettero diverso tempo abbracciati l’uno all’altro.

Harry cercando di ritrovare quell’affetto paterno che non aveva mai ricevuto e Remus cercando di fare quello che i suoi due migliori amici non avevano avuto modo di realizzare.

-Ti trovo bene Harry -disse staccandosi dal ragazzo

I capelli arruffati come al solito lo fecero sorridere.

-Io un po’ meno Rem… sarà la vecchiaia -disse sogghignando.

-Sentitelo che ragazzino sfrontato che sei diventato -affermò sorridendo il licantropo.

-Lo so la tua è una cattiva influenza..che ci vuoi fare? – ribadì mentre sorrideva  anche lui.

Non si aspettava proprio la visita di Remus..certo ogni tanto riceveva sue notizie ma era da diverse settimane che non lo vedeva, per non dire mesi.

-Harry sono venuto per chiederti una cosa…-.

-Dimmi Remus…-lo strano sospetto che Remus sapesse qualcosa del suo nuovo ospite lo invase.

-C’è appena stato un attacco a Diagon Alley da parte dei mangiamorte.

Harry cercò di esibire la sua migliore espressione sorpresa

-ci sono feriti?-chiese non sapendo per niente la risposta questa volta.

-Non molti al dire il vero…erano in cerca di qualcuno..di un ragazzo Harry-

-Non sappiamo chi fosse ma non ce da escludere il fatto che potessi essere tu-.

-Io?...Rem ma se io sono stato tutto il tempo a casa qui..-

-Harry non mentirmi..non a me!-.

Il licantropo lo guardò fisso negli occhi

-Ci è giunta voce che fossi a Diagon Alley. È vero? -chiese scrutandolo attentamente

Era indeciso se dirli o no la verità…ma li faceva tropo male mentire anche a Remus ma doveva farlo.

-No Remus -disse guardandolo dritto negli occhi..-sono stato tutto il tempo a casa-.

Si sorprese di se stesso per essere riuscito a mentirli con tanta disinvoltura.

Remus lo fissò come se stesse usando la legilmanzia.

Il suo sguardo si abbassò posandosi sul suo braccio e le sue mani.

-Ok Harry ti credo..ma stai attento mi raccomando..non fare cose avventate-.

 

-C..certo Rem non preoccuparti-.

Si stava odiando in quel momento.

-Adesso devo andare Harry, ero solo venuto solo per vedere se stavi bene-.

-Benissimo Rem…lo sai che so difendermi da solo -disse strizzandoli l’occhio.

-Anche troppo ragazzo mio-.

Si abbracciarono un ultima volta ,dopodiché il licantropo lasciò la casa ,e mentre lo vide chiudersi la porta alle spalle si maledisse per averli mentito… Ma non poteva rischiare che scoprisse del suo nuovo ospite.

-Mi spiace Rem -mormorò con lo sguardo ancora fisso sulla porta.

Remus si girò osservando l’uscio della porta di Privet Drive ripensando a tutto quel sangue che Harry aveva imbrattato nei vestiti.

-Stati attento Harry!- per poi smaterializzarsi da Privet Drive.

 

 

A risvegliarlo dai suoi pensieri  fu il rumore metallico di qualcosa che cadeva  a terra.

Si precipitò immediatamente su per le scale… molto probabilmente sei si fosse svegliato avrebbe distrutto la camera e poi accorgendosi di dove fosse l’avrebbe fatto fuori con le sue stesse mani.

Come darli torto in effetti… il loro ultimo incontro non era stato quello che si può definire pacifico…. Anzi!non seppe per quale misteriosa forza della natura l’avesse portato a casa al posto che dai membri dell’ordine..o addirittura dal preside stesso… il fatto che si trovasse lì era un enorme incognita che andava svelata e forse proprio questa malsana curiosità di conoscere i fatti l’aveva portato a trascinarselo a casa… Maledetto grifondorismo che aveva nelle vene…si ripetè salendo le scale .

Molte volte avrebbe voluto avere il comportamento dei Serpeverde….tipo quello di Malfoy..

Non che tu sia da meno!.

Una fastidiosissima voce..probabilmente quella della sua coscienza ,lo invase.

 

Si avvicinò al letto bacchetta alla mano..la prudenza non era mai troppa neanche davanti ad un moribondo ,soprattutto davanti a lui…

Specialmente davanti a lui.

TOM RIDDLE!

Un nome una condanna!.

Non seppe se più per gli altri o per se stesso osservandolo da vicino.

Incredibile ma vero quello che si è era portato a casa era proprio il ragazzo che aveva avuto modo di conoscere durante il suo secondo anno  Ad Hogwarts ,anche se conoscere non era propriamente la parola adatta….ci sarebbe stato meglio senza dubbio scontrato.

 

Prese una bacinella piena d’acqua con un fazzoletto cominciando a ripulirli il volto..voleva essere assolutamente sicuro che quello fosse realmente Tom Riddle….lo stesso Riddle che doveva essere morto e sepolto per così dire.

Più il suo volto veniva pulito e medicato più la certezza che quello fosse realmente ciò che una volta fu Voldemort si fece prepotentemente strada nella sua mente.

Osservandolo da vicino..non era propriamente uguale all’ultima volta che l’aveva visto…il suo volto era stanco e scavato dalla fame e dal sonno a quello che poteva vedere… celava sofferenze e disumane torture ;in quello stesso istante si impressionò dei suoi stessi pensieri…

Lui era vivo..vivo in carne ed ossa non più un ricordo ,non più l’ombra di quello che era una volta..non più quello che veniva definito il giovane Voldemort.

Spostò la sua attenzione al torace del ragazzo , era imbrattato di sangue e anche attraverso i brandelli di quella che era una camicia si intravidero le atrocità che quel corpo doveva avere subito.

La pelle sembrava quasi staccarsi come la più fragile della carta ,molte ferite perdevano ancora sangue e probabilmente ,dal brutto colorito si erano anche infettate..

Cercando di usare un pizzico di gentilezza nei suoi confronti li tolse quel che restava della camicia cominciando a bagnare e ripulire le ferite. Gemiti di sofferenza venivano emessi dalla bocca di Riddle. Straziati e dolorosi lamenti ,come se stesse subendo ancora torture..perché di questo si era trattato…..torture.

 

Stava ripulendo una zona particolarmente sporca di sangue ,da quel che poteva vedere ,tra la clavicola e la scapola quando una strana cicatrice fin troppo conosciuta attirò la sua attenzione...ma non una cicatrice normale..no, era uguale alla sua..uguale a quel marchio indelebile che tutti guardavano prima di guardare lui..la forma a saetta ,le dimensioni più o meno come la sua anche se leggermente più allungata in quanto si trovasse in una zona un po’ particolare…

Non seppe per quanto tempo stette ad osservarla…le uniche cose che riusciva a pensare erano che la ferita era fresca ,poteva capirlo dal colore che emanava  ;e le conseguenze a cui tutto ciò avrebbe portato.

 

Fece la stessa operazione di medicazione anche sulle gambe per poi ricoprirlo con il lenzuolo e darli alcune medicine babbane in quanto non disponeva di nessuna pozione…

Avrebbe potuto provare a farne una lui… ma anche se la tentazione era tanta non poteva permettersi di ammazzarlo sul colpo… aveva bisogno di risposte e forse averlo lì avrebbe dato una svolta definitiva a questa inutile guerra che durava da troppi anni.

 

 

Lo rivestì alla ben meglio con dei vecchi abiti di suo cugino..non si sarebbe mai accorto della cosa in quanto i suoi cari genitori lì compravano tutto quello che “Diddino caro” voleva..

Al solo pensiero una faccia disgustata prese il soppravvento a quella maschera imperscrutabile che era il suo volto in quel momento.

 

-“Stupido maiale obeso” - pensò riferendosi a suo cugino.

 

                                                                                                                      *

 

Il tempo passò veloce come se una mano birichina si divertisse a spostare le lancette in avanti o indietro..a seconda del momento.

Non sapeva per quanto stette davanti a quel corpo a guardarlo e tenerlo d’occhio ,sempre con la bacchetta a portata di mano. Non si fidava a lasciarlo solo ma non poteva neanche stare tutto il giorno a sorvegliarlo.

Un brontolio proveniente dal suo stomaco lo risvegliò dai quegli insoliti pensieri ;dette un ultima occhiata al corpo disteso sul letto per poi legarlo in caso di sicurezza.

-“Gli ci vorrebbero delle catene…altro che corde “– pensò ,per poi lasciare la stanza per dirigersi a mangiare qualcosa…

                                                                                                                           *

 

 

Quanto tempo era passato?

attimi?

Minuti?

Ore intere?

Giorni ,mesi ,anni?

Chi può dirlo

Lui non di certo

Potrebbe  essere benissimo passata una vita che non se ne sarebbe neanche accorto ,niente in quel momento avrebbe fatto la differenza.

 

 

Sai Tom qual’ è la differenza tra una uomo e una bestia?

 

 

No ,non la sapeva… per lui non cera nessuna differenza.

In  lui nessuno aveva visto quella differenza.

 

Allora Tom la sai?

 

Questa era la domanda che tempo addietro un più giovane Silente li aveva posto.

 

Allora Tom la sai?

 

Il ghigno di Tom nella sua coscienza si deformò in qualcosa di più triste e malinconico.

 

-Io sono la bestia -gli rispose fissandolo negli occhi.

Ne sei certo Tom?  gli chiese lui scrutandolo attraverso gli occhiali a mezzaluna;

Quanto odiava quegli occhiali si ritrovò a pensare

 

Ne sei certo Tom ?

Ne sei certo Tom ?

Ne sei certo Tom ?

 

E dopo aver passato 50 anni della sua vita chiuso all’interno di un mostro la sua risposta non cambiava.

-SI!- disse scrutandolo attentamente.

-Me ne rammarico Tom- la voce del suo ex professore lo invase come era successo allora.

-Spero che un giorno tu possa cambiare idea ragazzo mio… -

le ultime parole fatidiche prima di imbattersi nel suo oscuro destino…

-Spero che qualcuno faccia breccia in quell’armatura che ti sei innalzato attorno! -E quelle parole furono le ultime udite dall’orecchio di Tom Orvoloson Riddle.

 

 

 

La sensazione di caldo luogo protetto e sicuro lo invase mentre pian piano cominciava a riacquistare le capacità dei suoi sensi!

 

Si rese conto di essere al coperto, al caldo ,al sicuro…

Rise della sua stessa ridicola sensazione

Lui era Tom Riddle! non poteva essere al sicuro in nessuno posto….

Forse l’unico pazzo che l’avrebbe aiutato ,cosi come era già successo ,era Silente…….

Ma neanche lui sarebbe stato tanto sciocco da provarci di nuovo! Di offrirli una seconda possibilità!

 

Si decise ad aprire gli occhi sul mondo.

La luce infastidì quegli occhi neri come il buio, abituati per troppo tempo all’oscurità.

 

 

Sai Tom qual’ è la differenza tra una uomo e una bestia?

 

 

Si accorse di essere legato.

 

-Nessuna. Nessuna differenza -si disse

 

Era troppo debole per provare a liberarsi.

Si guardò attorno .

Vide un armadio ,una scrivania con strani oggetti sopra ,poster appesi alle pareti…

Casa babbana.

La rabbia lo assalì improvvisamente… cosa ci faceva in una camera babbana legato ad un letto babbano in una stupidissima casa babbana???

Tentò di fare forza contro le corde che lo tenevano legato.

Tutto vano.

Se solo avesse avuto un minimo di magia in più quelle corde si sarebbero sciolte come a contatto con l’acido.

La testa iniziò a girarli pericolosamente.

Lui era Tom Riddle dannazione!. Non poteva starsene legato in un sudicio letto babbano.Non potevano averlo legato lì. Una voglia di vendetta  lo invase…

Odiava i babbani come non mai..odiava suo padre per quello che non aveva fatto per lui…cioè non accettare sua madre che era una strega ,una purosangue,lo odiava ,lo disprezzava con tutto se stesso come  la notte in cui si erano visti per la prima volta poco prima di ucciderlo.

Li odiava con tutto il cuore.

L’occhio lì cadde su un baule al di sotto della scrivania. Come non riconoscerlo,era il  baule di Hogwarts.

Ciò voleva dire che era in camera di uno studente di Hogwarts perlopiù babbano o mezzosanngue ,come dir si voglia.

In effetti solo un mago o un mezzosangue avrebbe potuto trovarlo… prima di perdere conoscenza era ancora nel mondo magico da quel che si ricordava ;stava fuggendo dai suoi cosiddetti amici quando qualcosa di strano era accaduto durante la materializzazione ,aveva sentito una grande forza magica venire a contatto con lui e poi più niente.

Gemette improvvisamente ,una profonda fitta al torace li fece richiudere gli occhi dal dolore.

 

 

-Non muoverti!... Non te lo puoi permettere!-.

Una voce gelida e autoritaria giunse alle sue orecchie.

Si voltò di scatto per immergere il suo sguardo in due profonde pozze color giada.

Come non riconoscerle.

Come non riconoscere gli occhiali tondi,

come non riconoscere i capelli spettinati neri come la notte,

come non riconoscere la bacchetta che aveva in mano,

come non riconoscere il suo sguardo deciso e onesto,

come non riconoscere Harry Potter.

 

Stava appoggiato all’uscio della porta con la bacchetta in mano ma non puntata verso di lui… ,questo era strano.

Lo guardava come a studiarlo ,come a trovare risposte di cui non era stato messo a conoscenza.

-POTTER!- un nome sputato con rabbia e rancore; Con tutto l’odio che ancora gli rimaneva in corpo.

-Che diamine ci fai qui?- Sbottò rabbioso

Harry rise.

-Dove vuoi che stia Riddle visto che sei a casa mia?-.

Lo sguardo di Tom si assottigliò ulteriormente. -E perché di grazia? -sbottò acido -Dovevo immaginarlo che questa catapecchia poteva essere solo tua-.

-Non ti permettere Riddle-  Non era disposto ad essere trattato come l’ultima volta ,per poi con un gesto della bacchetta stringere ulteriormente le corde.

Un gemito trattenuto a sento cercò di uscire dalle labbra di Tom.

-Come mai questo piacere…di avermi sotto il… tuo stesso tetto?- domandò  a fatica. -Silente si è stufato di te e così mi ha messo qui per ammazzarti prima?-domandò ironico.

-Sarebbe più corretto dire che io sono stufo di vivere in quanto ti ci ho portato io a casa mia.

Tom fu bravo a non far trasparire lo stupore dai suoi occhi.

-Basta che mi sleghi Potter e ti accontento subito…-.

 

-Non ti conviene scherzare con il fuoco Tom!

Perché dovrei avere paura di uno stupido Grifondoro?

-Cos’è? ,brucia che ti abbia sconfitto nella camera dei segreti? Od è solo  il fatto che sei legato qui in casa mia, vulnerabile e senza un briciolo di forza?-.

Tom sbuffò furioso per la verità che quelle parole racchiudevano.

-Fottiti Potter! mi sorprende più che altro il fatto che tu sia ancora vivo-.

-Sono fortunato Riddle!-

-E molto direi!. Per quanto mi piacerebbe stare a discutere con te ho di meglio da fare quindi slegami e forse non ti farò troppo male- proseguì ghignando, ma il suo sguardo se possibile lo avrebbe incenerito.

-Certo e già che ci sono mi taglio la gola da solo accelerandoti il processo-.

-Mi faresti un favore-.

-Saresti l’ultima persona a cui farei un favore Riddle-.

Lo sguardo di Harry tornò serio all’improvviso. -Perche diamine sei qui?-.

-Dovresti sapere la risposta-.

-Mi spiace se non ho una mente malata come quella di Voldemort-

-Ma bravo Potter hai fatto un passo avanti nella mia graduatoria.-sbottò prendendolo in giro.

-Anche uno stupido capirebbe che non sei lui. Devi ancora spuntarti il muso serpentino -disse ghignando.

-E tu devi decisamente crescere!-.

-Portarmi qui ,sei un immaturo Potter… ma che posso pretendere… i tuoi non ti hanno insegnato la prudenza?-disse maligno.

- Ops dimenticavo.. non potevano…. li ho uccisi io con le mie mani.. -.

Quello era troppo.

Harry strinse la bacchetta e improvvisamente il fiato venne meno alla gola di Riddle.

-Non provare mai più ad insultare i miei genitori se non vuoi morire. Sono stato chiaro Riddle? -sibilò calmo ma minaccioso. Il suo viso si fece vicino,troppo vicino ,inquietante e carico di rabbia. Rabbia verso di lui,verso Voldemort.

Le sue pupille, in quel momento ,assunsero una minuscola sfumatura rossastra che non sfuggì agli occhi di Tom.

Ne ebbe paura!...non poteva sbagliarsi..quegli occhi…

I pensieri vennero meno quando si sentì tirare i capelli e ritrovarsi così a pochi centimetri dal viso dell’altro.

-Tutto chiaro Riddle?ripeté fissandolo negli occhi, i capelli ancora stretti tra le sue mani; pronunciò il suo nome come se esso stesso fosse stato una maledizione senza perdono e forse un fondo di verità in tutto questo c’era.

I suoi occhi si incatenarono a quelle gemme ardenti di rabbia e potere. Il fiato cominciò ad abbandonarlo completamente.

-“Che fine miserabile”- si ritrovò a pensare.

-“Il grande Tom Riddle ucciso da un misero mezzosangue”-.

Una ceca rabbia circondata da quella linea sottile di vendetta lo invase completamente. L’aria cominciò a percorrere nuovamente i suoi polmoni ed una scarica di energia lo invase improvvisamente.

 

 

-POTTER! non osare mai più…- ed il suo tono precipitò verso l’abisso della rabbia pura  – ripeto MAI PIU’ toccarmi- per poi sbatterlo mentalmente addosso al muro. Sbatté la testa violentemente ed anche il labbro dal quale uscì un rivolo di sangue.

 Si rialzò pulendosi il sangue con il dorso della mano.

Sogghignò ulteriormente guardando Tom privo ormai di forze.

Il dispendio di energia lo aveva costretto a chiudere gli occhi cercando di calmarsi..

-Te lo ripeto Potter ,lasciami andare immediatamente…-

-Non sono uno dei tuoi mangiamorte leccaculo Riddel..non osare dirmi cosa fare… ho altri programmi per te -disse fissandolo negli occhi.

 Luce ed ombra…bene contro  male…

Non si seppe dire chi in quel momento rappresentasse il male.

L’oscurità aleggiava in quella stanza come se fosse nata lì ,in quel momento.

 

Troppo stanco e spossato per il dispendio di energia ,il buio lo avvolse gradualmente..quello che prima era Potter divenne una massa di ombre, la sua voce divenne come l’eco più remoto e neanche facendosi sforzo su se stesso riuscì a imporsi di tenere gli occhi aperti e svenne sul letto.

 

Sai tom qual’ è la differenza tra una uomo e una bestia?

 

Nessuna.

 

E sai qual è la differenza tra te èd il mostro che porti dentro Riddle?

 

Nessuna.

Nessuna differenza.

 

 

 

 

Angolino:

Allora????? Che ne pensate???

Lasciate un commentino please….mi farebbe tanto piacere almeno so se c’è qualche speranza per questa storia!!!

Un grazie immenso a tutti quelli che hanno recensito ma anche a quelli che hanno solo letto. Grazie a tutti

Resha91:  Grazie mille contenta che ti piaccia...Purtroppo come hai potuto vedere non era Draco quello che si è portato a casa...Spero non ne sia rimasta troppo delusa...ma se hai visto il pairing ce nè anche per il biondino non preoccuparti! Bacioni e dimmi che ne pensi! Baci baci baci

Gaki: Grazie 1000 tesoro..Non sai quanto piacere mi faccia la tua recensione.I due ragazzi non sono la stessa persona....anche se qualcosa in comune ce l'hanno per così dire!.Scusa ancora il ritardo ma il mio cervellino era in vacanza ultimamente. Spero che anche questo cap ti piaccia! Bacioni immensi e fammi sapere ok???Baci

Nixy:Grazie grazie grazie....Questo cap invece come ti sembra???? Ancora grazie e fammi sapere.Baci

giochan: carissimissima mia....me felicissima che tu abbia letto anche questo stacco mentale della sottoscritta..Hehe! Che te ne pare???? BACIONIIIII


gokychan: Piccolaaaaa. mi hai fatto morire dal ridere..soprattutto la parte di tua madre con un nomignolo in stile Voldy!!!Troppo forte....X la vendetta ci sto ancora lavora..chi sà se harryno verrà aiutato da qualcuno dagli occhi come la notte???Grazie immenso di tutte queste belle cose che mi hai scritto!!!mw commossa all'inverosimile....Ciao amoreeeeee! a presto, almeno spero! P.s. TU QUANDO AGGIORNI???? PRESTO VERO??? (me minacciosa con un batzuka in mano puntato dritto dritto verso di te!!!) Ciao bax

 

 

 

  
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