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Autore: Black Fire    20/12/2012    3 recensioni
Il tempo sembrava scorrere più velocemente.
In lontananza intravide Torch inginocchiato a terra vicino ad una persona stesa a terra.
Una persona dai capelli rossi.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1-

Midorikawa si avvicinò piano.
Le gote rosse per il freddo erano rigate da lacrime salate che scendevano capienti dai suoi occhi neri.
I suoi piedi gli sembravano pesanti, si fermò a qualche passo da Torch.
- C-cos’è successo?- mormorò piano.
Torch lo guardò negli occhi poi riprese a guardare il corpo del ragazzo che giaceva a terra.
- Ho chiamato un’ ambulanza- disse flebile.
- Cos’è successo?- urlò Midorikawa fuori di sé. Non sapeva perché lo aveva chiesto in quel tono, non era da lui fare così. 
Si sentiva diverso. 
Strano.
Forse dipendeva dal fatto che Hiroto era steso a terra, immobile.
- L’ avevo chiamato questa mattina perché venisse a casa mia. Passati quindici minuti, non era ancora arrivato e così sono uscito e l’ho trovato… a terra. Sembra che gli abbiano sparato.
Midorikawa trattenne le lacrime.
Chi poteva provare tanto odio contro il suo migliore amico? 
Non poteva permettere tutto questo, ma in quel momento l’unica cosa che riusciva a fare era piangere, piangere e ancora piangere.
Avrebbe voluto urlare, cercare chi aveva commesso quello stupido reato, fare giustizia ma in fondo non sapeva nemmeno se Hiroto era vivo o morto.
Si continuava a ripetere che non doveva piangere e che doveva essere forte in quel momento, ma sapeva che non ci sarebbe riuscito.
Per un istante pensò di scappare, di tornare a casa buttarsi sul suo letto e pensare che fosse tutto un sogno, anche se sapeva che era
la realtà ma non sarebbe mai riuscito ad abbandonare Hiroto, nemmeno se lo avessero costretto.
- Non sapevo che fare e così ho ti ho chiamato. Tu sei il suo migliore amico, Midorikawa- continuò Torch.
“Il mio migliore amico” Penso il ragazzo, mentre guardava Hiroto.
È vero, lui era il suo migliore amico e non poteva lasciarlo solo.
Lui era solo il suo migliore amico e basta. Ma non ne era sicuro.
Il suono di una sirena rimbombò nelle orecchie dei due ragazzi che si girarono istintivamente.
Torch si alzò da terra e si avvicinò a Midorikawa- Tranquillo, adesso ci pensano loro- disse cercando di sembrare forte.
Il ragazzo annuì vigorosamente, ripensando alle parole dette dall’amico.
Si, ci penseranno i medici no?
Tutto si sistemerà, ovviamente.
Midorikawa lasciò salire Torch nell' ambulanza e la vide allontanarsi.
Se ci fosse salito lui, forse, non sarebbe nemmeno riuscito ad ascoltare i discorsi dei medici. Sarebbe stato troppo impegnato a capire se Hiroto si sarebbe svegliato. 
Sospirò e chiuse gli occhi.
Sentì un fiocco di neve appoggiarsi sulle sue guance, poi tra le sue ciglia.
Di nuovo lacrime.
No, non poteva farsi vedere così debole.
- Non hai nulla da nascondere- disse una voce alla sue spalle.
Midorikawa non disse niente, ma quando iniziò a singhiozzare si lasciò cadere a terra.
- S-Suzuno...- disse mentre piangeva.
Il ragazzo si avvicinò- Tranquillo, non succederà niente e magari riusciremo anche a trovare chi è stato- gli sorrise.
- Dici davvero?- domandò incredulo.
- Ci possiamo provare- Suzuno guardò dove l’ambulanza si era allontanata velocemente in direzione dell’ospedale e sperava con tutto il cuore che Hiroto fosse ancora vivo.
Mentre la neve scendeva dal cielo accompagnò Midorikawa a casa perchè, in quelle condizioni, non sarebbe riuscito ad aspettare tranquillamente in ospedale notizie del suo amico.
- Quando saprai qualcosa, chiamami subito- disse il verde entrando in casa, Suzuno annuì.
Anche se non l’avevo visto sapeva che lo avrebbe chiamato. Si chiuse la porta alle spalle e si lasciò scivolare fino a sentire il duro e freddo pavimento.
Pensava di aver esaurito tutte le lacrime, invece si accorse che ne aveva ancora tante da versare.
Ricordò vagamente la serata del giorno precedente passata con Hiroto a guardare un film.
Ricordava le risate, i pop-corn troppo salati che facevano bruciare le labbra, le calde labbra del rosso sulle sue.
No, non erano semplici migliori amici, erano diventati qualcosa di più.
Non voleva dimenticare quei momenti, non voleva parlare di Hiroto al passato.
No, non voleva, non poteva.
Si alzò dal pavimento ed andò in cucina a bere un bicchiere d’acqua, poi, si sedette sul divano.
Era troppo stanco e si addormentò.

__________________________
Buona sera ^.^
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento :)
Sinceramente, secondo me non è venuto molto bene, ma attendo il vostro giudizio.
Un bacio.

Shana_chan_
  
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