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Autore: Luce87    20/12/2012    3 recensioni
Ritroviamo la nostra coppia dopo alcuni anni dalla battaglia contro i Volturi. Vivono tranquilli e spensierati, Bella però, ha qualcosa che non va. Cosa c'entra in tutto questo un ragazzo dagli occhi color cielo, di nome Alan? E se Bella si fosse pentita di alcune scelte? Se si presentasse un nuovo nemico? Una storia che vi terrà con il fiato sospeso, piena d'amore, segreti e battaglie!
CONTINUO DE "ALL'INTERNO DELLA STORIA"
Non è necessario leggere All'interno della storia 1 per capirci, ma aiuterebbe, altrimenti potete chiedermi direttamente a me info! Spero vi piaccia! Fatemi sapere ^_^
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti, eccomi qui come ogni giovedì...stamani non ho prprio avuto tempo di pubblicare, ma eccomi qui adesso! Siccome pubblico ogni lunedì ed ogni giovedì, credo proprio che la vigilia non avrò molto tempo a disposizione, perciò salterò il prossimo lunedì per tornare giovedì 27. Perciò voglio augurare a tutti un felice Natale, che vi porti ciò che desiderate! AUGURI A TUTTI! Volevo ringraziare tutti quelli che stanno seguendo questa mia storia, che l'hanno inserita in una delle liste, e un grazie particolare va a chi ha recensito il mio precedente capitolo, debakatherine delena e danybor! Grazie infinite! Sappiate che questo capitolo è molto importante per capire ciò che accadrà, è qualcosa che è rimasto in sospeso diciamo, dalla prima storia....Fatemi sapere che ne pensate, sarò un po' cattiva a lasciarvi come vi lascerò per una settimana XD Ora vado, buona lettura e BUON NATALE!

 









7

 

- Allora hai programmato d'andare dalla Lofo oggi?-

 

- Sì, è da un po' che non la vedo, e ho notato che non ha risposto ai miei messaggi, voglio vedere cosa sta combinando! Comunque non starò via molto!-

 

- Lo so amore!-

 

Arrivammo a casa tranquillamente, io andai subito in camera per cambiarmi, per poi ricomparire in soggiorno in braccio ad Edward.

 

- Allora adesso vai dalla Lofo?-

 

- Sì Alice, ma sarò di ritorno presto, vado giusto a vedere perché non mi risponde! E' da una settimana che non la sento, e non voglio restare preoccupata!-

 

- Fai bene, comunque salutala, e digli che quando vuole può venirci a trovare!-

 

- Certo!-

 

A quel punto mi alzai in piedi e diedi un bacio ad Edward che mi sorrise

 

- Torna presto amore, ogni volta che vai via ti porti con te la mia vita...-

 

- Non farai in tempo a provare la mia mancanza che sarò già qui da te...-

 

Mi regalò un altro bacio ed io sorrisi, per poi girarmi verso il resto della mia famiglia

 

- Allora a dopo!-

 

Vidi Alice sorridermi abbracciata a Jasper, Emmett che si era seduto sul divano a guardare una partita mi salutò con il telecomando in mano e un sorrisone, Rosalie fece un cenno con la mano sorridendomi, mentre Esme mi stava per raccomandare di stare attenta, quando io sparì, per ritrovarmi nella nuova casetta della mia migliore amica.

Mi ero sempre chiesta come gli potesse piacere quell'arredamento classico in noce antico, anche i suoi genitori avevano lo stesso arredamento, forse l'avevano contagiata. La casa poteva sembrare deserta, se non è che il mio udito percepiva dei battiti, così provai a chiamarla...

 

- Lofo!?-

 

A quel punto sentii dei rumori ed ecco sbucare la mia migliore amica.

 

- Isa...-

 

Appena mi vide mi venne ad abbracciare forte, facendomi estremamente preoccupare quando la sentii singhiozzare.

 

- Vale, che è successo?!-

 

- Non sono riuscita a chiamarti perché mi si è rotto il cellulare e ho perso i numeri, aspettavo che tu venissi....-

 

- Stai calma, mi vuoi dire che è successo?-

 

- Io e Brad....-

 

- Tu e Brad cosa?-

 

- Ho scoperto che mi ha tradita....-

Quella rivelazione mi sorprese terribilmente, avevo la mia migliore amica, che stava piangendo per un uomo che non la meritava....quanto male avrei potuto fargli...incominciai a riflettere sulle torture che potevo infliggergli

 

- E' successo una settimana fa...ormai era da un po' che non andavamo molto d'accordo, te lo ricordi? E' stato capace di dirmi che è stata colpa mia, che mi sentiva distante...-

 

- Se mi dai il suo indirizzo ci penso io!-

 

- Isa! Non dire neppure per scherzo queste cose...certo adesso lo odio, ma non voglio di certo la sua morte!-

 

- Non voglio vederti piangere!-

 

- Piango perché volevo dirtelo prima, perché è stato un grosso peso da tenersi dentro...certo sono dispiaciuta, e triste per come si è comportato, ma forse è anche una liberazione...ormai mi sentivo oppressa da questo...-

 

Eh...stava piangendo perché aveva bisogno di sfogarsi e non per quello che lui aveva fatto? Poi ero io la strana!

 

- Ora però calmati! Sono qui! Per tutta la settimana ho cercato di contattarti...-

 

- Sì, mi spiace, è che il cellulare è morto ed anche la scheda con lui!-

 

- Come hai fatto scusa?-

 

- Bé...l'ho lasciato nei pantaloni, che avevo messo in lavatrice...-

 

- Che? Oddio....non ci credo, a quei livelli non sono arrivata neppure io!-

Finalmente la vidi sorridere e mi rilassai

 

- Non ho portato il mio cellulare, però magari dopo, quando devo tornare lo vado a prendere e te lo porto, così ti copi almeno tutti i numeri!-

 

- Va bene, grazie, prima o poi dovrò scriverli da qualche parte...ma tu invece? Che mi racconti?-

 

Sospirai appena, ma percepì che avevo qualcosa da raccontare. Incominciai a parlargli della visita di Eleazar, e delle notizie che ci aveva portato, si sorprese nello scoprire che non gli avessi io stessa parlato di quell'avvenimento, ma poté capire che non era avvenuto per questioni più urgenti. Gli parlai anche dei miei primi giorni di scuola, gli descrissi la scuola in una maniera tale che pensava che mi stessi riferendo ad un ospedale! Naturalmente gli parlai di Alan, della visita a casa sua per studiare e percepì qualcosa di strano, ma non disse nulla...

 

- E questo è tutto...-

 

- Una settimana alquanto piena!-

 

- Decisamente...-

 

- A parte tutto questo...volevo parlarti di un'altra cosa....-

 

La guardai perplessa

 

- Quattro giorni fa ho incrociato tuo padre...-

 

Quella frase mi lasciò senza parole...mio padre...il mio vero padre. Da quanto non lo vedevo, e da quanto non avevo più sentito la sua voce e ricevuto sue notizie...dal mio matrimonio. La lettera che mi aveva letto Lofo, era anche da parte sua...sospirai nuovamente, pensando che quella era una questione che non avevo mai chiuso.

- Penso che prima o dopo sarebbe opportuno che tu gli riparlassi sai?-

 

- Hai ragione, dovrei, ma è complicato...-

 

- Complicato? Per te? Non scherziamo, dai alzati!-

 

- Come prego?-

 

- Alzati, andiamo!-

 

- Ma andiamo dove?-

 

- Da tuo padre!-

 

- Ma stai scherzando vero? Non puoi parlare sul serio! Non sono pronta per una cosa simile!-

 

- Sono passati undici anni Bella! Penso che di tempo ne hai avuto!-

 

- Certo, ma non avevo pensato a questa eventualità!-

 

- Ascolta, facciamo così...andiamo vicino a casa tua, non ci facciamo vedere, ma tu potrai vedere lui...poi se te la senti gli parlerai se no lasceremo perdere!-

 

- Non mi alletta come idea...non c'è un'altra possibilità, vero?-

 

- Direi di no!-

 

- Sei una dittatrice!-

 

Mi alzai controvoglia e pensai al giardino di casa mia...era così strano ripensare a quel luogo, a quel luogo che non chiamavo casa mia da così lungo tempo, quel luogo forse che non avevo mai sentito pienamente casa mia in fin dei conti. Arrivammo in un battito come normale fosse, più o meno. Senza farci vedere uscimmo e andammo sul marciapiede, alzai il mio sguardo su una veneziana chiusa, quella della mia vecchia camera. Mi chiesi se fosse tutto come prima, se mio padre non avesse toccato nulla, oppure l'avesse totalmente sgomberata....notai che anche le altre veneziane erano chiuse, questo poteva significare che non era in casa. Mi girai ad osservare Lofo, che non stava guardando nella mia stessa direzione, ma esattamente nel lato opposto. Mi girai incuriosita, per osservare cosa stesse guardando con quell'espressione...e rimasi scioccata. Dall'altra parte del marciapiede, c'era un uomo, un uomo con la faccia stanca e con un po' di rughe, lo vedevo respirare a fatica, mentre i suoi occhi erano lucidi. Smisi di respirare a quella vista, mio padre, era proprio lì, davanti a me che mi stava osservando. Probabilmente percepì il cambiamento in me, ma forse si stupì maggiormente che in così tanti anni ero rimasta ancora la ragazzina che ero un tempo, la sua bambina di diciassette anni.

 

- Bambina mia...-

 

Le sue parole erano semplicemente bisbigliate, ma potei sentirle come un urlo. Gli vidi una lacrima scendere sul viso, e capì quanto male gli avevo causato, quanto non si meritasse quello che gli era accaduto, e che in ogni caso, mi reputava sempre la sua bambina...Lo vidi fare un passo verso di me, voleva venirmi incontro...forse voleva abbracciarmi, mi sentivo paralizzata, non riuscivo a muovermi, il mio sguardo era semplicemente incatenato al suo. Scese dal marciapiede deciso a venire da me, nei suoi occhi lucidi e stracolmi di lacrime potei scorgere solo felicità, felicità perché sua figlia aveva fatto ritorno a casa, da lui. Poi fu tutto troppo veloce, non feci in tempo a reagire, a rendermi conto di quello che stava avvenendo....una macchina...solo quello, un clacson...una frenata...gli occhi di mio padre ora nel terrore...e poi un colpo. Senza rendermene conto ero già a terra accanto a lui, c'era sangue, sangue ovunque, i miei vestiti ne erano ricoperti, erano zuppi del SUO sangue. Mi sentivo male...presi ugualmente quel corpo fra le mie braccia...no...io non lo sentivo, il suo cuore non pulsava! Poi non so cosa accadde...urlai, urlai con tutte le mie forze, sentii il mio dono tremare dentro di me ed espandersi come mai fino a quel momento era successo...poi nulla, non c'ero più.

   
 
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