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Autore: vampirettafolle    21/12/2012    2 recensioni
Il risveglio dopo una notte di sesso selvaggio o dopo una sbornia è indifferente. Ossa a pezzi e mal di testa. Però nel caso del sesso il ricordo della notte prima allevia qualsiasi male. Il vomito della sbornia no.
...
Immaginavo che Edric fosse andato a letto con parecchie donne. Sapevo che non avrebbe mai intrapreso una relazione con un’anonima ragazza come me, ma che fosse un puttaniere stronzo che non ha neppure le palle di dirti al risveglio ‘è stato bello , ma addio’ proprio no.
Gliela avrei fatta pagare non solo a nome mio, ma anche di tutte quelle che sono state fregate come me.
Tratto dal Capitolo 2.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno seguendo, grazie anche per le recensioni; mi piace sapere cosa ne pensate. Buona lettura.





Capitolo 3
   Bastardo senza gloria

Questa mattina arrivo in redazione più grintosa che mai, con un sorriso stampato in faccia e il passo deciso. Mike, vedendomi arrivare, fa capolino dalla sua scrivania.
“Sei allegra stamattina?”. Sorride.
“NO! PER NIENTE!”. Sbotto isterica. Mike non sorride più.
“Ma sembri così al…”
“ESATTO! SEMBRO! S-E-M-B-R-O! MA NON LO SONO!”. Mike mi guarda allibito, decide che forse è meglio star zitto per un po’ e riprende il suo lavoro.
“Tira una brutta aria?”. La mia assistente mi raggiunge, un po’ intimidita, e mi porge alcuni fogli.
“Si…”. Respiro più lentamente per calmarmi e guardo le carte che mi ha appena dato. Riguardano l’articolo che avevo iniziato a scrivere per il prossimo numero su James McAvoy. Jamey me lo ha presentato ad una premiere.
“Tiara scusami, ma devi procurarmi altri documenti… Non preoccuparti, questi li tengo per il prossimo articolo, ma per questa settimana ho deciso di cambiare. Allora vediamo… Mi servirebbero immagini di…uomini. Si. Uomini con una tipica faccia da verme bastardo schifoso.” Socchiudo gli occhi in uno sguardo assassino. “Non credo sarà difficile, ce ne sono così tanti in giro.” Risatina isterica.
“Brenda…sei…sei sicura di stare bene?” Tiara mi guarda con apprensione.
“Si! Certo! Benissimo! Ma starò meglio dopo che uscirà questo numero del giornale! A proposito, devi anche trovarmi…” Continuo a darle istruzioni sull’aspetto grafico dell’articolo con tono fermo e deciso. Alla fine, la congedo con un sorriso e lei si allontana preoccupata, forse, per la mia salute mentale. Dopo di che mi metto al lavoro al computer e inizio a scrivere dal nulla un nuovo pezzo per il prossimo numero. Ho meno di ventiquattro ore prima della consegna dell’articolo. Basteranno. Ho già tutto in testa…

All’ora della pausa pranzo stacco finalmente mani e occhi dal pc. Intravedo Mike che si avvicina con cautela.
“Oh andiamo, non ti mangio mica!” gli dico.
“No?!” Mi guarda incerto.
“Certo che no, non fare lo stupido!” Gli regalo il primo sorriso sincero della giornata e lui, più rilassato, mi raggiunge.
“Andiamo a mangiare qualcosa insieme?” propongo.
“Si volentieri. Quindi hai finito di scrivere l’articolo su McAvoy?”
“No.” Rispondo con fare pratico, mentre ci avviamo verso un fast food nelle vicinanze. “Ne ho iniziato uno nuovo stamattina.” Mike apre e chiude gli occhi, incredulo. Sembra un lampione con due lampadine quasi fulminate. Così ha l’aria stupida, per la verità, e a me scappa una risata.
“Che c’è?”
“Sei pazza?!?! Non riuscirai a finirlo in tempo!”
“L’ho già finito, invece!” Ecco che Mike riparte con il lampeggiamento degli occhi. Mi fingo indignata per la sua reazione. “Per chi mi hai preso? Ho una laurea in lettere, io!” Ridiamo insieme e ci sediamo ad un tavolo del fast food.
“Su cosa lo hai scritto?” mi domanda incuriosito.
“Aspetta e vedrai!”. Sorrido maliziosa e mi viene un’idea. “Mike, tu ti sei mai comportato male con una donna? Da vero bastardo?”
“Bè…” si sposta sulla punta della sedia, poi si riappoggia alla spalliera ma dopo ritorna in avanti. È in evidente stato di disagio. Ho colpito nel segno! Gli uomini sono tutti uguali. Cerco di non assumere un’aria accusatoria.
“Su, dai, la nostra amicizia certo non si sciuperà per questo! A me puoi dirlo! Non ti giudico!”
“Come mai ci tieni così tanto a saperlo?”. Mike indaga.
“Ehm… così… io… voglio solo sapere quello che passa nella testa a voi uomini.. per eventuali future esperienze…” Forse non ci crede, ma non lo dà a vedere. Fa un sospiro di rassegnazione.
“Va bene… però… non raccontarlo in giro… Io… una volta ho tradito la mia ragazza con la sua peggior nemica…” Un classico alla rovescia. Mike nota la mia espressione indignata e cerca subito di scusarsi: “No no ma guarda… noi avevamo litigato… e poi è successo solo una volta… Ma scusa, non avevi detto che non mi avresti giudicato?”
“Sì Mike, ma tradire una donna con la sua peggior nemica… e poi un tradimento è sempre un tradimento, con chicchessia!” Ecco qua. Gli uomini. Vabbè, se non altro questa confessione fornirà materiale succulento anche per il prossimo numero del giornale…Raccoglierò più testimonianze possibili, ovviamente mantenendo poi nell’anonimato le ragazze dirette interessate. Chiederei a Mike il numero di questa povera ragazza tradita per avere la sua versione dei fatti… ma non mi sembra il caso.
“Brenda ma che ti succede? Oggi sei strana… Sei venuta in ufficio con un sorriso enorme ma in realtà eri isterica, hai scritto su quel computer come una forsennata per 4 ore di fila, e adesso hai… quella faccia… non lo so, diabolica, ma in certi momenti ti perdi nei tuoi pensieri e allora assumi un’aria triste.” Lo guardo, meravigliata. Non capisco come sia riuscito a fare un’analisi dettagliata di me in poco tempo. Voglio dire, per 4 ore siamo stati ognuno occupato con il suo lavoro, certo Mike non mi ha fissata ed analizzata per tutta la mattina. Forse gli uomini non sono poi tutti così uguali.
“Mike sei davvero un caro ragazzo… Ma non devi preoccuparti per me. Sto bene.” Mi scruta attentamente.
“Come vuoi. Ma se hai bisogno di parlare…”
“Ok grazie. Lo apprezzo.” Sì, ho bisogno di parlare, ha ragione. Devo sfogarmi con qualcuno. Non che Mike non sia un buon amico, ma in questo momento sento il bisogno di Allycia o Jamey. Tutta la tristezza, che durante la mattinata ho cercato di scacciare via, adesso sembra minacciare di piombarmi addosso, accompagnata dall’umiliazione per essere stata trattata come una sgualdrina.
“Mike scusami, prima di tornare al lavoro devo fare una telefonata. Ci rivediamo più tardi in redazione.”
“Ok, non preoccuparti.” Mi guarda, ancora un po’ preoccupato, mentre mi allontano di qualche metro.
Prendo il cellulare e chiamo Allycia, sperando che sia ancora in pausa pranzo anche lei. Da quando hanno lasciato me e Edric da soli a casa, non ho più visto o sentito né lei né Jamey. Probabilmente hanno intuito qualcosa e non hanno voluto disturbarci, tant’è che non hanno nemmeno provato a telefonare. Allycia deve aver passato la notte da Jared.
“Brenda? Sei tu?” Allycia risponde alla chiamata raggiante. “Mio Dio, Brenda, devi raccontarmi tutto! Non ho voluto chiamare per non disturbarti, però voglio sapere ogni minimo particolare, cioè forse non proprio ogni minimo particolare, però qualche dettaglio…” Allycia parla come un bolide sparato a velocità supersonica, senza riprendere fiato. Devo fermare il suo entusiasmo.
“Allycia…ALLYCIA! Taci per favore! Ascolta… io…” Non so da dove cominciare. Le lacrime mi escono improvvisamente e io non riesco a trattenerle, mi bagnano le guance e qualcuna cade sulla sciarpetta Burberry che Allycia mi ha regalato lo scorso Natale. Vedi un po’ se per un bastardo devo rovinare pure una sciarpa firmata…
“Tesoro che succede? Va tutto bene?” La voce all’altro capo del telefono lascia trasparire preoccupazione.
“No Allycia, veramente no…” riesco a dire tra i singhiozzi. “Lui… Edric… stamattina mi sono svegliata e… non l’ho più trovato… Se n’è andato, capisci? Senza un biglietto o altro! Ho provato a chiamarlo ma il suo agente non me l’ha passato, ed è stato abbastanza chiaro sulle sue abitudini con le donne! È UNO STRONZO!” Singhiozzo più forte, qualche passante si gira a guardarmi, ma non m’importa.
“Oh… Brenda… tesoro… non piangere… Magari lui se n’è andato così perché non voleva rogne con i paparazzi, si farà risentire…”
“No Allycia, davvero, non è così. Ti ho detto quello che mi ha riferito il suo agente…”
“Oh Brenda…” Sento una voce urlare dal telefono, distante da Allycia. “Cazzo. ARRIVO PAPÀ! Brenda, tesoro, ora devo lasciarti, però ne riparliamo stasera a casa, davanti ad una Brenda tazza di cioccolata calda fumante, ok? Non abbatterti, non vale la pena piangere per lui, d’accordo? Fatti forza e se hai bisogno chiamami, per qualunque cosa.”
“Si… grazie Allycia. A stasera.”
Dopo aver chiuso la telefonata, mi prende l’impulso di chiamare Jamey. Magari ha parlato con Edric. Anzi, forse no. Se l’avesse saputo, prima lo avrebbe sbranato, poi sarebbe corso da me o mi avrebbe almeno chiamata. Probabilmente anche lui, come Allycia, vive nell’illusione che io abbia passato una fantastica nottata con Edric (il che è vero, in effetti) e che adesso stia gongolando nel ripensarci, con due cuoricini al posto degli occhi. La rabbia mi rimonta dentro.

Dopo il lavoro io e Allycia passiamo la serata insieme a casa, come promesso. Lei ha rinunciato ad uscire con Jared per rimanere con me; è proprio una cara amica. Siamo sedute sul tappeto del salottino davanti ad una Brenda tazza stracolma della cioccolata calda che Allycia ha appena preparato; la tv, tenuta a basso volume, trasmette un film in bianco e nero che noi in realtà non stiamo guardando. Ho raccontato per filo e per segno ad Allycia la mia serata con Edric, le ho detto di come, al mattino, io non l’abbia più trovato e della telefonata con il suo agente. Allycia sembra essere rimasta senza parole; nemmeno lei riesce più a trovare scuse per il comportamento di Edric.
“Che verme bastardo schifoso!” esclama dopo un po’.
“Già, l’ho detto anch’io.” Fisso la tv con sguardo vacuo. “Comunque… ho già preparato la mia vendetta. Sai, la rabbia che ho dentro mi dà anche la grinta per vendicarmi e reagire…!” In effetti è tutto il giorno che sono un po’ lunatica: passo dalla rabbia alla tristezza e poi di nuovo alla rabbia, con intermezzi di scatti isterici. Non credo di aver mai provato tanti sentimenti insieme in tutta la mia vita.
“Bene! Che trattamento gli hai riservato?”
Passo ad Allycia l’articolo che ho scritto stamattina e che ho stampato apposta per farlo vedere a lei.
“Tieni, leggi qua. Sei l’unica persona a cui lo dico in anteprima! Neanche Jamey lo sa…” Alla fine ho deciso di non chiamarlo più. Nemmeno lui si è fatto sentire. In questi giorni è super-impegnato. E comunque lo verrà a sapere presto. Legge i miei articoli tutte le settimane.
Allycia legge il titolo ad alta voce: “Un vero bastardo: ecco il vero volto di Edric Ward.” Mi guarda con un’espressione indecifrabile. “Gli rovini la reputazione?”
“Si esatto! È l’unica arma che ho e intendo usarla al meglio. Il giornale esce tra due giorni. Tu che ne dici?”
“Ti appoggio pienamente, è ovvio!” Mi sorride.
“Perfetto, sapevo di poter contare su di te! Avanti, leggi!”
Allycia riprende a leggere ad alta voce il mio articolo:

Voi, donne e ragazzine, che avete sempre pensato che Edric Ward fosse l’uomo dei vostri sogni, il tanto agognato uomo perfetto, dovrete ricredervi. L’ormai famoso attore hollywoodiano, infatti, non è altro che uno dei tanti uomini infami, traditori ed egoisti che popolano il nostro mondo. Sappiamo da fonti attendibilissime che Edric Ward è solito illudere qualsiasi ragazza gli capiti a tiro, farle credere di essere interessato a lei, solo ed esclusivamente per portarsela a letto, per poi abbandonarla alla prima occasione. E per “prima occasione” intendo “il mattino dopo”. Senza un biglietto o una qualche minima spiegazione del suo comportamento da vero bastardo. E non cercate di contattarlo dopo la prima notte perché non vi sentirete certo meglio: il suo agente sarà pronto a sottolinearvi quali sono le abitudini del sopraccitato uomo (se così può essere definito), vi dirà come lui non passi mai più di una notte con la stessa donna e come quindi sia inutile cercarlo. Edric Ward è infatti talmente bastardo da non avere nemmeno il coraggio di affrontare di persona le sue “vittime” ma lascia questo compito al suo agente, come se questi  non avesse di meglio da fare. Un “uomo” senza palle, dunque, di quelli ai quali augureresti i peggiori mali del mondo per quello che ti hanno fatto, di quelli che meriterebbero di restare impotenti a vita. Uno che dovrebbe subire le dieci piaghe d’Egitto una per una, e magari un’eventuale undicesima inventata appositamente per lui. Uno così dovrebbe essere sottoposto a tutte le pene dell’Inferno dantesco, girone per girone, per tutta l’eternità; oppure essere legato ad una roccia, in un luogo sperduto, con un corvo che gli mangia continuamente il fegato.

Allycia alza gli occhi dal foglio e mi guarda con espressione divertita. L’articolo continua con questo tono (e qualche parolaccia sparsa qua e là) per un bel po’. In certi punti ho esagerato un tantino, ingigantendo alcuni particolari, ma non m’importa: tutto è necessario per rovinare la reputazione di quel verme. Allycia è arrivata alla fine del pezzo:

Sicuramente molte di voi avranno incontrato “uomini” come lui, che vi hanno illuse, sfruttate e poi abbandonate senza troppi complimenti. Saremmo liete di raccogliere le vostre testimonianze ed eventualmente pubblicarle nei prossimi numeri, perché no, facendo anche nome e cognome del bastardo di turno, infangando in questo modo la sua reputazione, così che le donne stiano ben attente a girare al largo. Perché, alla fine, si è solo un… bastardo senza gloria!

“Vedo che non hai intenzione di finirla qui!”
“No, assolutamente!” rispondo, “sto già raccogliendo testimonianze per il prossimo numero, anche dalla voce diretta degli uomini che si sono macchiati di questo orrendo crimine…!” Scoppiamo a ridere.
Allycia si alza dal tappeto con le due tazze in mano.
“Vado a preparare un'altra dose abbondante di cioccolata. È il miglior rimedio contro i mali d’amore!”
“Ma qui la malata d’amore sono io! Tu non dovresti mangiare tutta questa cioccolata! Tra te e Jared va a meraviglia.”
Allycia fa un gesto evasivo. “Che c’entra… che c’entra… La cioccolata è pur sempre…cioccolata, no?” Ridiamo. Allycia è proprio adorabile.

Un suono assordante mi sveglia con un soprassalto. Ci metto un po’ a capire che qualcuno mi sta chiamando al cellulare. Guardo il display. È Jamey.
“Pronto?” dico con voce gracchiante.
“Brenda? Stavi dormendo? Sono le 9.00! Non dovresti essere al lavoro?”
“Oggi ho la mattinata libera… Cosa c’è?”
“Brenda, ho comprato il tuo giornale stamattina... Ma cosa diavolo è successo con Edric? Qui hai scritto delle cose… strane… Credevo che aveste passato una bella serata…”
“Jamey, la serata sarà stata pure bella sul momento, ma il risveglio no. Lui non ti ha detto niente? Nemmeno una parola?”
“Brenda, noi non parliamo delle nostre uscite con le donne…”
“No e immagino che lui non ti abbia detto niente anche perché è un vigliacco. Lo uccideresti se sapessi cosa è successo.”
“Ma COSA  è successo? Non so se ho capito bene, ma… da quello che hai scritto qui… deduco che si sia comportato piuttosto male…”
“Si esatto. Prendi quello che ho scritto e applicalo parola per parola a me. Ecco cosa è successo. Mi ha usata e se ne è andato, senza lasciare traccia.” Un attimo di silenzio, poi esplode.
“Porca puttana! Che stronzo! Ma che razza di uomo è? Non doveva farti una cosa del genere! Approfittare del tuo interesse! Di te! Quando lo vedo io…”
“NO!” Stringo il telefono nella mano, un po’ spaventata da quello che potrebbe succedere se lui si immischiasse. Rischierebbe di rovinare anche la propria reputazione. “Jamey non fare niente di stupido, ti prego! Lascia stare!”
“Ma…”
“No, Jamey. Niente “ma”. Gliela farò pagare, ma a modo mio.” Jamey rimane in silenzio per un po’.
“Brenda, ma tu stai… stai bene?” dice alla fine. Io sospiro.
“No… no, per niente. Ma passerà. Non è proprio l’uomo per me. A quanto pare non lo è per nessuna. Non vale la pena correre dietro ad uno così.”
“Già… scusami, era una domanda stupida. Davvero, Brenda, non lo credevo un tipo del genere. Non avrei mai pensato che si potesse comportare così. Con te, poi! Sa bene quanto io tenga a te! È come se avesse fatto anche a me un torto!”
Sono un po’ commossa da queste parole; in un momento così ho bisogno di sentirmi dire certe cose. Mi scappa un sorriso.
“Jamey, io… ti voglio bene, lo sai, ma tu stanne fuori, d’accordo? Continua a non parlarne, con Edric, comportati come se niente sia successo. Concentrati sulla tua carriera.” Jamey non risponde nulla. Dopo un po’ mi saluta e chiudiamo la chiamata. Spero davvero che non si immischi.
Visto che la chiamata di Jamey mi ha ormai svegliata, mi alzo dal letto e vado in cucina per fare colazione. Sul forno trovo un biglietto. È di Allycia.

Nel forno ci sono due cornetti: uno al cioccolato e uno alla crema. Non sapevo quale avresti preferito stamattina! Se vuoi il mio consiglio, mangiali entrambi! Un bacione.
Allycia

Allycia crede fermamente che grassi e calorie guariscano le “ferite del cuore” e aumentino la serotonina. Da parte mia, penso che la settimana prossima sarò già diventata una balena e la mia serotonina scenderà non appena mi guarderò allo specchio… Ma sì, che mi importa! Seguirò il consiglio di Allycia: mangerò entrambi i cornetti! A cominciare da quello al cioccolato!
Mentre sono a metà del secondo cornetto, ricevo un’altra chiamata sul cellulare. È un numero che non conosco. Rispondo lo stesso, magari è qualcuno dalla redazione.
“Pronto?”
“Brenda, sei tu vero?” Oh mio Dio, non ci credo. Che bel coraggio, non ha nemmeno chiamato dal suo numero.
“Brenda ci sei? Sono Edric.” Si, l’avevo capito…
“Si, ci sono.” Rispondo con tono secco. “Cosa diavolo vuoi?”
“Ehi, non rivolgerti a me con quel tono!”
“Cosa?! È il colmo, quest…” Mi interrompe.
“Comunque il problema è un altro, al momento. Ho scoperto quello che hai scritto su di me su quel tuo fottutissimo giornale! Come ti è venuto in mente, hai scritto una marea di cazzate! Potrei anche denunciarti!”
Nonostante tutto, mi viene da ridere. “Denunciarmi?! Ti ricordi che vivo con Allycia, vero? E che suo padre è uno dei migliori legali esistenti sulla faccia della terra? Piuttosto, fai una chiacchierata con il tuo agente, che è stato così gentile da informarmi sulle tue abitudini sessuali! Sei solo un vigliacco! Sfrutti le persone per tuo interesse personale, non ti curi dei loro sentimenti, hai anche la faccia tosta di chiamarmi e minacciarmi! Però, complimenti!” Sono furiosa. Ma come si permette?!
“Sei un egoista!” Continuo. “Un infame! Un bastardo!” Gli sto urlando contro tutta la mia rabbia. Ad un certo punto mi accorgo che sono scattata in piedi e che ho il respiro affannoso. Edric ha ascoltato in silenzio i miei insulti ma non credo che l’abbiano scalfito in qualche modo. Infatti, quando riprende a parlare, lo fa con il tono sfacciato di sempre, e la cosa mi innervosisce ancora di più.
“Tu pensi di sapere tutto di me, di conoscermi? Beh, ti dimostrerò che sbagli.”
“Ah si? E come? Facendo opere di bene?”
Ride. Quel bastardo! Ride! Cosa mi tocca sopportare!
“Più o meno. Facciamo una scommessa.”
“No, senti, non ho tempo da perdere con te!”
“No no, concedimi questa possibilità.” E’ divertito. “Dammi un mese. Noi ci frequentiamo in questo periodo di tempo, come due persone normali. Se alla fine la tua opinione su di me rimane la stessa, ti tieni il tuo articolo e potrai scrivere quello che vorrai sul mio conto. Io non mi opporrò. Ma” fa una pausa “se io riuscirò a dimostrarti che sono l’esatto contrario di quello che ora pensi, cosa che certamente accadrà, dovrai rimangiarti tutto pubblicamente.”
È una sfida. Bene. Come vuole, accetto.
“Perfetto. Ci sto. Sono proprio curiosa di vedere cosa farai per farmi cambiare idea. Ti avverto, sarà difficile.”
Ride di nuovo di gusto. “Brenda, io avverto te: stai attenta, perché potresti finire con l’innamorarti di me…”
Questa volta sono io a ridere. “Cosa?! Mio Dio, Edric, vedi che ho ragione? Sei solo un povero egoista!”
“Attenta Brenda, non si gioca con il fuoco...!”
Basta. Non lo sopporto più. Gli chiudo il telefono in faccia. Che sfacciataggine. Io, innamorarmi di lui?! Dopo quello che mi ha fatto?! È assurdo!






Note:
Bastardi senza gloria diretto da Quentin Tarantino.


   
 
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