La
principessa ed il povero…
Cap. 1 "E tu chi sei ?"
Goku
era figlio di un povero contadino, di nome Bardrack, dopo la morte di entrambi i
genitori decide di raggiungere il regno del nord per trovare un lavoro stabile
come scudiere.
Era
un ragazzo molto ingenuo, si comportava quasi come un bambino, gli piaceva molto
allenarsi, ma soprattutto adorava mangiare. Grazie al suo corpo muscoloso era
capace di compiere qualsiasi mestiere, inoltre i suoi ribelli capelli neri erano
capaci di affascinare molte ragazze. Nonostante le molte pretendenti, lui non
aveva ancora trovato la fidanzata giusta, tutte le ragazze del suo piccolo paese
erano superficiali e si mettevano con un fanciullo solo per dovere, non c’era
amore, lo scopo era solo di aumentare le braccia nei campi, facendo nascere
numerosi figli.
Per
Goku, la vita era fatta d’amore e non si sarebbe mai sposato per dovere o per
far un piacere ad altre persone.
Viaggiava
già da qualche giorno in groppa al suo cavallo bianco, senza mai fermarsi,
neanche per riposare.
Intanto
nel regno del nord, la principessa Chichi stava passeggiando per il vasto
giardino,dato che uscire dalla reggia non le era permesso.
La
splendente luce del giorno illuminava il suo corpo da dea, la candida pelle, i
lunghi capelli neri e quando volgeva lo sguardo al cielo, anche i lineamenti
perfetti del viso.
Anche
per lei la vita era completa solo con l’amore, ma per lei il dovere era prima di
tutto.
Suo
padre era il più ricco e potente re di tutti i regni del pianeta, aveva perso la
moglie da pochi anni lasciandole sole un piccolo frugoletto, una figlia femmina.
Questo per lui era inaccettabile, una femmina, chi avrebbe portato avanti la
discendenza del Toro, non una femmina, non Chichi. Allora decise che l’avrebbe
fatta sposare in giovane età con un ricco principe, aspettava solo il momento
più indicato.
Chichi
sapeva bene di non essere ciò che il padre desiderava, quindi cercava di
accontentarlo il più possibile.
“Chichi,
vostro padre vi vuole parlare” disse quasi in un sussurro una voce dietro di
lei.
Era
Bulma, una ragazza dagli incantevoli capelli turchini, diventata la migliore
amica e confidente della principessa.
“Arrivo
subito!” rispose sicura.
Giunta
davanti alla sala del trono, dove l’attendeva il re, congedò l’amica, prese un
bel respiro ed entrò lentamente.
“Salve
padre” disse balbettando leggermente, aveva molta paura di lui, anche perché
grande com’era poteva mettere inquietudine tra ai più
coraggiosi.
“Figlia…Volevo
comunicarvi una cosa importante” annunciò con la sua voce, che
sembrava
provenire dall’oltretomba.
“Parlate
pure…vi ascolto” disse leggermente impaurita, ma anche curiosa di sapere il
motivo della chiamata.
“Oggi
si recherà a palazzo il nuovo scudiere…” iniziò il re
“
E buon padre, perché dovrebbe importarmi… con rispetto…ha sempre detto che dei
servi non mi deve importare e che se ne occupa personalmente” Lo interruppe la
ragazza.
“…Beh,
perché si occuperà principalmente della vostra cavalla, Diana” continuò il
re.
“Gli
spiegherò personalmente i suoi bisogni” Annunciò infine la
principessa.
Si
inchinò e uscì dalla stanza.
Che
spavento, pensavo avesse intenzione di annunciarmi un mio fidanzamento con uno
di quei principi sconosciuti. Meno male.
Goku,
dopo uno stancante viaggio, giunse davanti all’imponente reggia del re del nord,
non sapeva ancora che cosa il futuro avrebbe riservato per
lui.
“Vostra
maestà, mi scusi se la disturbo, è arrivato il nuovo scudiere” Annunciò uno dei
numerosi servi al re.
“Cosa
aspetti, fallo entrare!” Disse il sovrano un po’ adirato.
Goku
che attendeva nel corridoio fu chiamato al cospetto del
re.
“
Questo è il signorino Son Goku, viene da…” Iniziò il
servo.
“Oh
finalmente, il nuovo scudiere, bene ora che sei arrivato puoi metterti al
lavoro!” Lo interruppe il sovrano del Toro, senza neanche salutare il nuovo
arrivato.
Goku
fu portato immediatamente nella scuderia, camminava a testa bassa, riflettendo
sul suo incontro con il re.
Ma
quanto è maleducato questo re, nei suoi occhi ho visto solo rabbia, speriamo che
non sia per colpa mia, senò mi posso scordare un lavoro
fisso.
Quando
alzò gli occhi, incrociò una figura femminile, ne rimase incantato, il suo dolce
profumo si poteva sentire anche da lontano, la sua bellezza, invece, non si
poteva nemmeno immaginare.
La
ragazza non si era accorta della presenza del ragazzo, stava pettinando
amorevolmente la sua cavalla, ma appena si girò, lo vide mentre la scrutava,
allora sorpresa, le cadde la spazzola dalle candide mani. Era proprio un ragazzo
carino.
Dopo
pochi secondi si riprese e gli chiese con fermezza :
“E
tu chi sei?”
Continua…
Ps:
spero che come inizio vi piaccia!!
Prometto
che aggiornerò il prima possibile…Recensite…con sincerità
Baci
Lauratheangel
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