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Autore: Harriet_    22/12/2012    0 recensioni
Tre one-shot per i primi tre prompt della Faberry Week, ovvero:
Day 1 - Fairy Tales
Day 2 - Jealousy
Day 3 - Beth
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Enjoy, Faberrians! :)
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Pronto? Shelby?”
 
“Ciao Quinn, sono io. Ascolta, devo chiederti un favore... Mi hanno chiamata all'ultimo minuto per una riunione di lavoro, devo andare per forza. Non c'è nessuno con cui lasciare la bambina, quindi mi chiedevo... Non è che potresti tenerla tu, per una o due ore? Sei la mia ultima speranza, ti prego!” La supplicò Shelby, con tono evidentemente disperato.
 
Hai... Hai provato a chiedere a Puck?” Domandò Quinn. Era contenta di vedere sua figlia, anche perché la settimana precedente aveva potuto salutarla solo di sfuggita, e le mancava molto. Nonostante ciò, in quel momento era stesa sul divano, intenta a coccolare dolcemente i capelli di Rachel, e rinunciarvi le sarebbe costata una gran fatica, considerando il poco tempo in cui lei e la sua ragazza potevano stare da sole, dopo la scuola.
 
“Già fatto.” Sospirò Shelby. “Oggi ha il turno di lava-piscine e non può tenerla. Ti prego Quinn, ti prego...”
 
D'accordo Shel, la tengo io.” Accettò Quinn. “Tra quanto devo essere a casa?”
 
“Uhm... Un quarto d'ora? Ce la fai?”
 
Sì, nessun problema. A dopo.” Disse Quinn, per poi chiudere la telefonata con un sonoro sospiro, che alla mora sdraiata accanto a lei non sfuggì.
 
“Quinn, dovresti essere felice di vedere Beth.” La rimproverò Rachel girandosi e guardandola negli occhi.
 
“Lo sono Rach, ma... Era così bello stare qui a coccolarti.” Mugolò, lasciando cadere pesantemente la testa sul cuscino.
 
Rachel prontamente approfittò della posizione per schioccarle un bacio sulla guancia ben esposta, sorridendole subito dopo. “Sai, quella piccola testina bionda manca anche a me. È da tanto che non la porto a comprare un gelato...” Rifletté.
 
Quinn sorrise dolcemente. “A volte ho l'impressione che preferisca te a me, che sono la sua mamma. Quando stiamo insieme dice sempre 'ma io voglio Rachie, dov'è zia Rachie...'. Ti adora, c'è poco da fare.” Decretò Quinn, ricambiando il bacio. “Dev'essere una predilezione di famiglia.”
 
Rachel rise, facendo tremare il corpo della ragazza attaccato al suo. “E se vuole zia Rachie diamole zia Rachie, no?”
 
Quinn la guardò confusa, alzando un sopracciglio. “Che vorresti dire...?”
 
“Che adesso ci alziamo, facciamo colazione e portiamo la bambina al parco. Okay?” Propose con un sorriso.
 
“...Ma non hai dei compiti da fare? Non voglio forzarti, Rach, non c'è bisogno che venga anche tu.” Le assicurò Quinn, premurosa, accarezzandole con un pollice la guancia.
 
“Secondo te preferisco studiare piuttosto che stare con la mia donna e quel piccolo angioletto che le assomiglia tanto?” Chiese retoricamente, cominciando a scostare le coperte per alzarsi.
 
“Uhm... No?” Rispose Quinn ridacchiando, sollevandosi anche lei con uno sbadiglio.
 
“Ma allora sei intelligente.” La provocò Rachel fingendosi stupita, beccandosi per tutta risposta una cuscinata in piena faccia.
 
*
 
-dlin dlon-

“Eccomi! Ciao Quinn, oh Rachel, ci sei anche tu!” Le salutò Shelby visibilmente frettolosa, dando loro due rapidi baci sulle guancie, prima di invitarle ad entrare dentro casa. “Scusatemi ragazze, devo proprio scappare, sono già in ritardo. State attente a Beth! A dopo!” Disse, dopo aver gettato un'occhiata terrorizzata all'orologio. Prese le chiavi della macchina e uscì, sbattendo la porta dietro di sé.
 
Quinn e Rachel si guardarono, facendo spallucce. “Allora... Dov'è Beth?” Chiese Rachel togliendosi la giacca e adagiandola sul bracciolo del divano.
 
“Sarà in camera sua...” Ipotizzò Quinn, cominciando a salire le scale.
 
Non aveva fatto neanche il primo scalino che la piccola scese a tutta velocità, lanciandosi fra le sue braccia e urlando “Quinnieee! Mi sei mancata tantissimo!”, prima di riempirle il volto di sonori baci.
 
Quinn rise stringendola forte a sé e facendola girare un paio di volte, scatenando una risata felice nella bambina.
Rachel, dall'altro lato della stanza, le guardava emozionata e con gli occhi appena lucidi.
 
“Anche tu mi sei mancata da morire, amore.” Le sussurrò teneramente Quinn, facendole posare i piedini a terra e sciogliendosi dal suo abbraccio.
 
Beth sorrise, sistemandosi la gonnellina a fiori che Quinn le aveva regalato per il suo quinto compleanno. “Ma c'è anche zia Rachie!” Esclamò, notando Rachel in piedi vicino alla porta. Le corse incontro, abbracciandola.
 
“Ciao Beth...” Mormorò Rachel, depositando un leggero bacio sui capelli biondi e ricci della bambina, così simili a quelli di Quinn.
 
“Ma la mamma dov'è?” Chiese poi Beth, guardandosi intorno spaesata.
 
“È dovuta uscire per un'importante riunione di lavoro, piccina. Tornerà presto, nel frattempo starai con me e la zia Rachie. Va bene?” Le spiegò Quinn dolce, avvicinandosi a lei e accarezzandole piano la testolina.
 
Beth rifletté un attimo, poi si illuminò in un sorriso. “Sì, che bello!” Squittì felice, attaccandosi alle gambe scoperte di Quinn, che rise.
 
Rachel non riuscì a trattenere un sorriso che si disegnò spontaneo sul suo volto. Era così bello vedere Quinn amare incondizionatamente sua figlia, accarezzarla e coccolarla come se non esistesse perla più pregiata al mondo.
 
Quinn intuì i suoi pensieri, facendo qualche passo in direzione di Rachel, e scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, per poi baciarla lentamente all'angolo della bocca. La mora tremò di gioia e stupore.
 
“Quinn, c'è la bambina...” Sussurrò al suo orecchio, notando Beth scrutarle da dietro la gonna della mamma.
 
La bionda le sorrise contro la pelle. Rachel era perfetta.
 
“Ehi, voi due...” Parlò Beth con uno sbuffo. “Qui c'è qualcuno che ha fame.”
 
Le due ragazze risero, staccandosi un po' a malincuore. Rachel prese la bambina in braccio, che subito la abbracciò affondando la testa nei suoi capelli folti e profumati.
 
“Ora zia Rachie ti porta a mangiare il gelato al puffo che ti piace tanto, eh tesoro?” Fece Rachel sorridente, giocando con i boccoli della piccola.
 
“Viva zia Rachie!” Esclamò Beth battendo le manine, per poi schioccare un bacio umido sulla guancia della mora, e appoggiando la testa sulla sua spalla.
 
“Siete stupende.” Constatò Quinn in un sussurro, vedendo lo spettacolo della sua ragazza e sua figlia abbracciate strette. Un'intensa felicità le serpeggiò freneticamente nelle vene, mentre poggiava le labbra su quelle carnose di Rachel, per poi prenderle la mano e uscire.
 
*
 
“Ma quando arriviamo?” Chiese Beth arricciando il musetto. “Cominciano a farmi male i piedini.” Disse, inducendo le due ragazze che la tenevano ognuna per una mano a fermarsi.
 
“Vuoi salire in braccio?” Le domandò Quinn abbassandosi e allungando le braccia.
 
La bambina ci pensò su un attimo, poi scosse la testa. “Voglio stare in braccio alla zia Rachie.” Decretò, annuendo risolutamente.
 
Quinn roteò gli occhi, mentre Rachel con un sorriso la sollevava. “Cos'è questo complottare contro di me, Beth?” Scherzò, solleticandole il pancino.
 
“Complo...che?” Fece confusa Beth, provocando una risata nelle ragazze. “Ehi, non mi prendete in giro perché sono piccola. Siete state piccole anche voi.” Protestò, imbronciandosi e mettendosi a braccia conserte.
 
“È vero.” Accordò Rachel, mentre le scompigliava i capelli biondi. “Ma non eravamo belle come te.”
 
Beth si lasciò andare a un sospiro.
“Lo so.”
 
*
 
“Questo è il gelato al puffo più buono di tutta la mia vita!” Pigolò Beth agitando i piedi seduta sulla panchina, mentre Rachel le porgeva una bottiglietta d'acqua, per rinfrescarsi dopo aver saltato per quaranta minuti sul tappeto elastico del parco giochi.
 
“Certo, te l'ha comprato zia Rachie...” Fece Quinn, fingendosi gelosa della mora. “Dev'essere buono per forza.”
 
Beth sollevò gli occhi al cielo scuotendo la testa, mentre Quinn reprimeva a stento un sorriso. “Dai Quinnie, sai che ti voglio bene e che le torte al cioccolato che fai tu non le batte nessuno...” La consolò, sedendosi sulle sue ginocchia.
 
“Neanche Buddy, il boss delle torte?”
 
“Neanche lui.”
 
“Uhm, va bene, ti credo.” Cedette la bionda, dopo un attimo di tentennamento. “Però, solo se mi fai dare una leccata al gelato.”
 
Beth sgranò gli occhi, tentando di dissuaderla, “Ma Quinnie, è il mio gelato...” Obbiettò.
 
“Perfetto, niente più torta al cioccolato per Beth.” Sentenziò, alzando il mento e incrociando le braccia severa.
 
“Sta scherzando, vero?” Chiese terrorizzata Beth, voltandosi verso Rachel. “Non può dire sul serio.”
 
Rachel scrollò le spalle e fece un cenno con la mano, come a dire 'dovete sbrigarvela tra voi', prima di prendere un sorso d'acqua dalla bottiglia, disinteressata.
 
Beth si voltò nuovamente verso Quinn, con la bocca spalancata.
“Sai che sei bellissima?” Le disse con occhi sognanti, congiungendo le manine.
 
Quinn dovette fare uno sforzo immenso per non scoppiare a ridere.
“E tu sei una ruffianella.” Replicò, facendole il solletico.
 
“Io? Ma che dici!” Si difese Beth portandosi una mano al petto, indignata.
 
Quinn la squadrò con un sopracciglio sollevato, e Beth si arrese con uno sbuffo. “Oh, e va bene.” Cedette, permettendo alla bionda di dare una leccatina al suo gelato.
 
“Brava piccola, così si fa.” Approvò Quinn, dandole un bacio sulla fronte.
 
Beth si strinse un po' di più a lei, inspirando il profumo dolce dei suoi capelli, e percependo il battito del suo cuore attraverso il tessuto dei vestiti. Era sempre stato il suo suono preferito, capace di calmarla e tirarle su il morale quando era triste.
Non le capitava con nessun altro, solo con Quinn.
 
“Lo penso davvero, comunque...” Mormorò la piccola contro la sua pelle, dopo qualche minuto di silenzio.
 
“Cosa, amore?”
 
“Che tu sia bellissima.” Pronunciò, sollevando la testa e incontrando gli occhi di Quinn, diventati improvvisamente lucidi.
 
La bionda sentì il suo cuore battere ancora più forte, quasi volesse schizzarle fuori dal petto dalla felicità. Chiuse gli occhi, per poi percepire una mano calda e morbida sulla sua.
 
Rachel si avvicinò lentamente al suo orecchio, per poi sussurrarle “Lo penso anch'io, sai?”
 
Quinn si voltò, perdendosi negli occhi scuri e profondi dell'altra, per poi dedicarle un bacio perdutamente innamorato.
 
Guardò Rachel, con la testa appoggiata sulla sua spalla.
 
Guardò Beth, accoccolata contro il suo petto.
 
E sentì di non avere più niente da chiedere al cielo.
 
 

ANGOLO DELL'AUTRICE

 
So, terza oneshot un po' in ritardo, chiedo umilmente perdono! Non è niente di impegnativo, piccoli momenti di tenerezza che ci stanno sempre bene :3 io adoro quella bambinaaa!
Se tutto va bene ci vediamo domani con il quarto prompt, anche se in teoria la week sarebbe finita oggi, ma non importa, LOL! Sono determinata a concluderla xD
 
Non dimenticate di farmi sapere il vostro pensiero <3
Un abbraccio!
  
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