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Autore: strongfordrew    22/12/2012    15 recensioni
Odiavo mio padre.
Odiavo la mia vita.
Odiavo il fatto che fossi stata costretta a trasferirmi in questa cittadina del Canada.
Piacere, Alexis Butler, nata a Stratford ma cresciuta a Los Angeles.
In questo momento sono sull'aereo,sto abbandonando la mia vita, i miei amici, la mia assolata e calda Los Angeles per andare a vivere da mio cugino Ryan.
Lì troverò il mio più grande problema, Justin Bieber.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 39.
 

“And the winner for the “Best Book Of The Year is….Alexis Butler!”
 
A quelle parole strabuzzai gli occhi e spalancai la bocca. Senza nemmeno accorgermene mi ritrovai in piedi,stretta nelle braccia di Justin, che mi gridava qualcosa per sovrastare le urla e gli applausi del pubblico. Io non sentivo niente. Guardavo Kristen,poi Justin e, infine, alzai gli occhi al cielo. Mi lasciai scappare una lacrima, che venne raccolta da un bacio di Justin, che mi spinse verso il palco.

“Coraggio tesoro, vieni sul palco che devo premiarti!” Disse Kristen tenendo la manina di Roxanne.

Presi un respiro profondo e,stando attenta a non inciampare, mi feci strada tra il pubblico,lasciandomi abbracciare da Miley e Demi e salendo gli scalini per raggiungere mia figlia e la mia attrice preferita.
Diedi un bacio sulla guancia a Roxanne, abbracciai Kristen e presi tra le mani il premio.
Lo guardai con gli occhi che brillavano, poi rivolsi il mio sguardo al pubblico e cominciai a parlare.
 
“Non so davvero cosa dire, posso solo ringraziarvi, tutti quanti. Ringrazio i miei lettori, che mi hanno portato fin qui, i miei zii per il loro supporto, mia figlia e la casa editrice. Ma, soprattutto, ringrazio il mio ragazzo. Justin, non hai idea di quanto tu mi abbia aiutato in questo periodo. Ti ringrazio per tutto l’amore che mi dai ogni giorno, per avermi accompagnato in questo viaggio e per non avermi permesso di abbandonare il mio sogno. Grazie, ti amo.”
 
Mentre mi asciugavo una lacrima e sorridevo al pubblico che mi applaudiva, notai che Justin non era al nostro posto. Assunsi una faccia stranita e mi voltai verso Kristen, chiedendo silenziosamente spiegazioni. Lei mi fece l’occhiolino e si rivolse a tutti.
 
“La nostra neo vincitrice ha appena notato che un certo Justin Bieber non è al suo posto. Alexis, goditi lo spettacolo.”

 
All’improvviso, tutto intorno a me sparì nel buio. Non vedevo Roxy, Kristen e nemmeno il pubblico.
L’unica luce era quella di un faro puntato su di me. Nel giro di pochi minuti partì una musica sconosciuta, l’intero teatro s’illuminò e sentii quella voce, quella voce che avrei riconosciuto ovunque.
 
 

Love me like you do 
Love me like you do 
Like you do 
Hold me tight and don't let go 

 
 
Justin, con dei jeans neri e una giacca dorata sopra la t-shirt bianca, cominciò a ballare e a cantare quella nuova canzone, guardandomi e sorridendomi. Come se ci fossimo solo noi due sopra quel palco.

 
What am I to do 
When you love me like you do? 
Like you do 
Hold me tight and don't let go 

Baby, baby, baby 
Teach me, teach me, teach me 
Show me, show me, show me 
The way to your heart


 
Come facevo a mostrargli la strada per il mio cuore, se lui me l’aveva rubato quando io l’avevo rinchiuso in una cassaforte? Forse, lui, lo sapeva mille volte più di me come arrivarci, era stato l’unico.
 

Oh, my baby, baby 
I'm begging, lady, lady 
Put me in the middle 
That's right where I'ma start 

I like how your eyes complementing your hair 
The way that them jeans fit is making me stare 
Promise, I'll be here forever, I swear 
(Our bodies touching while you) 

Dio, come faceva a creare canzoni così meravigliose? Meravigliose e con un non so che di malizioso.
Le parole sembravano irradiare passione, desiderio ma, in particolare, amore. Era quello che ci teneva uniti. Ed era solo grazie a lui che stavamo insieme. Probabilmente, se mi avesse lasciato perdere fin dall’inizio, non sarei qua e non starei vivendo quella meravigliosa vita con lui.
 
 

Baby, baby, baby 
Let me, let me, let me 
Let me, love me, love me 
Be all you desire 

Pretty baby, baby 
I'm begging lady, lady 
Take me to the top now 
And I'll take you higher 

    

I like how your eyes complementing your hair 
The way that them jeans fit is making me stare 
Promise, I'll be here forever, I swear 
(Kissing on your neck while you)     

 
Okay, quella canzone era molto più di quanto mi sarei mai aspettata. Era indescrivibile, sul serio.
Lo guardavo affascinata mentre ballava e cantava girandomi intorno, sfiorandomi e provocandomi la pelle d’oca con la sua vicinanza e la sua voce. Come faceva? Come riusciva a farmi provare tutte quelle sensazioni con un solo sguardo,con una sola carezza, con un solo sorriso? Più volte aveva promesso che sarebbe stato sempre al mio fianco: non mi aveva mai deluso. Quella promessa la manteneva ogni giorno, con piccoli o grandi gesti come quello.
 
 
 

Love me like you do
Love me like you do Like you do
Hold me tight and don't let go
What am I to do
When you love me like you do?
Like you do
Hold me tight and don't let go
Alright, ok
Right there,
that way 'Cause when you love me,
I can feelit When your heart beats, I can hear it

Be glad,
don't say a word
Don't say no, girl, I'm all yours
Love me like you do but let me go first
Listen to these words right here

 
Non dire no a cosa? Gli avrei detto si sempre, per qualunque cosa. Non potevo negargli quello desiderava. Faceva tanto per me, forse anche troppo. Gli avrei detto si quella sera e quella dopo, e quella dopo ancora. Per sempre.
Terminò la canzone continuando a guardarmi negli occhi, fece il passo finale del ballo, poi si avvicinò a me. Mi sorrise, io ricambiai. Poi fece qualcosa che non mi sarei mai aspettata. Non quella sera, non in quella occasione. Vidi Kristen farmi l’occhiolino, il mio cuore iniziò a battere tanto veloce che mi venne la paura che tutti in quel grande edificio lo stessero sentendo.
Quando Justin s’inginocchiò davanti a me, senza smettere mai di sorridere, mi si fermò il respiro. Lo vidi trafficare nella tasca interna della giacca e prendere una scatolina in raso blu della Tiffany & Co, che mi fece spalancare gli occhi. Mi diventarono lucidi e cominciarono a pizzicare quando la aprì ed ebbi la possibilità di ammirare uno splendido solitario in platino e diamante. Era splendido, molto più di quanto avessi potuto mai immaginare. Una piccola lacrima di gioia mi rigò la guancia.
 
“Alexis Lea Butler, prometto di amarti, di proteggerti e di starti vicino per sempre, vuoi sposarmi?”

A quel punto, il mio viso era completamente bagnato dalle lacrime e mi ritrovai a ringraziare quei meravigliosi trucchi resistenti all’acqua che Victoire mi aveva regalato per Natale.
Mi persi in quegli occhi che mi avevano fatto innamorare e all’interno vidi il mio futuro scorrere come un film: vedevo un abito bianco, sentivo le campane suonare e il pianto di un bambino, osservavo i miei figli crescere e farsi una loro vita, diventare genitori e me e Justin con i capelli bianchi, seduti in veranda, innamorati come lo eravamo adesso, guardare i nipotini che giocano.
Justin mi fissava, in attesa di una mia risposta. Tuttavia, non ero in grado di dare una risposta a voce.
Feci un piccolo segno di assenso con la testa, troppo emozionata e incredula per parlare. Sorrise, il pubblico applaudì mentre mi gettavo tra le sue braccia e mi baciava, con non aveva fatto mai. Mi asciugò le lacrime con i pollici.
“Cazzo, mi sposo …” Sussurrai. Justin scoppiò a ridere e mi prese in braccio, facendomi roteare come una principessa. Kristen si avvicinò con Roxanne, ci diede le congratulazioni e ci scortò ai nostri posti, approfittando dell’esibizione finale di Usher.
Finito lo show, tornammo in albergo. Chiesi a Pattie il favore di addormentare Roxanne, poi mi buttai sul letto, ancora in abito da sera, con un sorriso da ebete sulle labbra. Sollevai la mano sinistra e osservai con gli occhi che mi brillavano quel piccolo anello di fidanzamento, nell’anulare, li dove sarebbe rimasto per sempre. Qualcuno intrecciò le sue dita con le mie, attirandomi a se.
Strinsi Justin in un abbraccio stritolatore, ma non lo sentii lamentarsi. Anzi, ricambiò con molto più trasporto, accarezzandomi i capelli.

“A quando le nozze?” Chiesi poi, sfilandomi il vestito e infilandomi la camicia da notte. Mi prese per i fianchi da dietro,appoggiando la testa sulla mia spalla e baciandomi il collo.
“Fosse per me, ti sposerei anche stanotte.” Ridacchiai, prendendolo per mano e facendolo sdraiare accanto a me sul letto.
“Non avrai un po’ troppa fretta?”

“Amore, voglio che tutti sappiano che sei mia, in ogni senso.”

“E io voglio essere tua, in ogni senso.”
 
“Meglio così. Alexis Bieber, mi piace come suona.”




Note dell'autrice:
E così ci siamo...39esimo capitolo.
Mi sembra ieri che ho pubblicato il primo e non sapevo nemmeno se avrei ricevuto qualche recensione.
So che si avvicina il finale, manca solo un capitolo e poi ci sarà il prologo, ma sappiate che per me, non è una fine.
Ho conosciuto persone stupende, che mi hanno sostenuto fino alla fine, anche quando sono mancata per lunghi periodi, come sta succedendo ultimamente. Ho davvero tanti impegni, ma non ho mai trascurato questa storia.
Sarà per è stata la mia prima fanfiction su Justin, sarà perché ormai fa parte di me.
Non potrò mai dimenticarla. Come non posso dimenticare di ringraziare voi.
Grazie mille a chi mi segue, a chi ha sempre recensito, e grazie mille anche a chi ha solamente letto.
Grazie di tutto, mi scuso per il ritardo.
Se volete contattarmi su twitter, sono @xswaglondon.
Vi voglio bene, Lovemelikeyoudo_
   
 
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