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Autore: Choco_    22/12/2012    1 recensioni
Dicembre, quel mese delle feste natalizie, dei regali di Babbo Natale, dei dolci, delle luci che riempiono strade,case e vetrine dei negozi, della neve, tanta, che comincia a scendere dal cielo piano piano e soffice come lo zucchero filato, il mese ,anche, dei primi e teneri incontri.
Lisa Stewart, liceale di 16 anni, adora Dicembre. Lo ha sempre amato, sin da quando era bambina, quando ancora erano in tre. Lei, sua madre e suo padre. Nemmeno quella volta che a dicembre suo padre si allontanò da casa, lei poté smettere di amare quel mese. Era convinta che, ogni volta, a dicembre sarebbe accaduto qualcosa di bello e, a dicembre, succedono sempre cose belle.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Dicembre, quel mese delle feste natalizie, dei regali di Babbo Natale, dei dolci, delle luci che riempiono strade,case e vetrine dei negozi, della neve, tanta, che comincia a scendere dal cielo piano piano e soffice come lo zucchero filato, il mese ,anche, dei primi e teneri incontri.
Lisa Stewart, liceale di 16 anni, adora Dicembre. Lo ha sempre amato, sin da quando era bambina, quando ancora erano in tre. Lei, sua madre e suo padre. Nemmeno quella volta che a dicembre suo padre si allontanò da casa, lei poté smettere di amare quel mese. Era convinta che, ogni volta, a dicembre sarebbe accaduto qualcosa di bello e, a dicembre, succedono sempre cose belle.
Sempre la stessa casa al numero 4 di Holy Street a Londra, sempre la stessa camera al secondo piano, sempre lo stesso letto, sempre lo stesso panorama fuori dalla finestra; solo l’ arrivo di qualche nuovo grattacielo modificava lo scenario di otto anni prima, ma tutto era sempre lo stesso. Anche sua madre, Lily, la giovane e sempre allegra dottoressa, era sempre la stessa. Quell’ evento non l’ aveva cambiata. Forse fuori sì, ma dentro no. Dentro ha sempre avuto gli stessi sentimenti, ha sempre avuto la stessa armonia, ha sempre avuto la sua allegria, che trasmette in ogni occasione agli altri, e mai con lei si erano trascorsi momenti di noia assoluta.
Forse perché il proprio modello di vita è stato sua madre e mai suo padre, anche Lisa aveva sempre avuto una sua armonia, un suo equilibrio e l’ arrivo di nuovi avvenimenti, sia negativi che positivi non la turbava, anzi le faceva più che piacere. Nonostante tutto intorno fosse sempre lo stesso, a lei non dispiacevano le cose nuove, e ogni volta le affrontava con quel pizzico di curiosità e fascino che posseggono i bambini. Perché anche se le viene riconosciuto di essere matura, anzi, molto matura per la sua età, dentro ha uno spirito da bambina come quello di sua madre. Ha qualcosa che la tiene viva e la rende sempre felice. È piena di amore, ed è pronta ad offrirlo, a chiunque. Che esso sia suo padre, un suo amico, sua madre, il suo nemico, a lei non importa. Ciò che la rende felice, più che sentirsi o essere amata, è che lei ami. E non c’è cosa più bella dell’ amare qualcuno. Questo qualcosa l’ aveva intuito anche Dante.. ‘amore platonico’, diceva lui, consapevolezza e bellezza di saper e voler amare, diceva lei.
Lei e sua madre non potevano dirsi uguali anche nell’ aspetto fisico. Lily aveva 38 anni, lunghi e rossi capelli mossi che alla fine si attorcigliavano in boccoli, legati sempre in una sorta di chignon fatto di fretta di primo mattino, tenuto,spesso, da una matita o una penna, carnagione chiara e qualche lentiggine che ancora traspariva sul suo volto.
Lisa invece era molto alta e, quando sua madre non portava i tacchi, riusciva ad eguagliare la sua altezza. Aveva  lunghi capelli castani e ricci, lo stesso sorriso e la dentatura perfetta di suo padre e un minuscolo neo molto vicino al labbro inferiore nel lato sinistro. In comune lei e sua madre avevano lo stesso sguardo e gli occhi, verdi, come l’ erba di Hyde Park.
Fino al 12 dicembre di otto anni fa, in quella casa non erano solo lei, la madre e l’amore, tanto forte che poteva quasi incarnare un personaggio reale, ma vi era anche il padre. Lui e sua madre erano sempre stati innamorati, sin da ragazzi. Quando si sono conosciuti erano entrambi adolescenti e all’ età di venti anni si erano già sposati e poi qualche anno dopo era nata Lisa. In quella casa si era sempre respirato amore e il padre, quando Lisa aveva 8 anni, aveva voluto fuggire dall’ amore per finire a rifugiarsi in un altro luogo pieno di quel sentimento: il cuore di una donna diversa da sua madre. Questa era la spiegazione che si dava Lisa. Non aveva mai provato un sentimento d’ odio verso suo padre e se pure lui l’ avesse odiata, lei avrebbe continuato ad amarlo. Era questa la sua forza. Aveva certo sofferto la sua assenza i primi anni del suo allontanamento da casa ma poi si era abituata. Perché conta sempre quello che si ha, quello che si fa, non quello che non si ha, che non si fa, o che fanno gli altri. E Lisa aveva l’ amore, e Lisa sapeva amare. E non è forse l’ amore la cosa più importante che abbiamo nella vita? Per quanto si possa essere restii nei confronti di questo sentimento, per quanto la gente, delusa da una storia d’amore, delusa da una persona, delusa o illusa, non possa ritenere importante questo sentimento, esso lo è. Esso è la base del nostro essere. Esso è la base della nostra felicità.
Molti direbbero che è la base anche di molte sofferenze, della pazzia spesso, è la base dei dubbi, è la base dell’ incertezza, è la base dell’ ignoto. E temono l’ amore perché temono l’ ignoto, ma non hanno smesso nemmeno un minuto di amare, anche solo senza accorgersene, perché altrimenti non ci sarebbe nulla che li terrebbe in vita. Sarebbero solo esseri che respirano, ma sono morti dentro. Non hanno nulla, né cuore né cervello. Sì, perché in realtà fa tutto il nostro cervello, mentre il cuore batte, batte, batte.. con intensità maggiore o minore a seconda della felicità che si prova in quel momento.
Anche quel giorno era il 12 dicembre, ma al contrario di otto anni prima, l’ amore,sempre protagonista, avvicinava, non allontanava, univa non divideva, si manifestava, non si nascondeva.
Lisa era appoggiata sul letto della sua cameretta intenta a guardare fuori dalla finestra. In lontananza si poteva scorgere il London Eye, nonostante si trovasse molto lontano dal luogo in cui abitava lei. Ci era stata quando era piccola con i suoi genitori e si ricordava alla perfezione la vista che si godeva da lì su. Tutto intorno era diventato una riproduzione in scala di Londra. Tutto si era rimpicciolito e le persone sembravano tante formichine che frettolosamente camminavano per le strade, si fermavano nei negozi o fuori dai bar e le auto sembravano i giocattoli che venivano ‘guidati’ dalla mano di un bambino fantasma. Era tutto così meraviglioso lassù e nessuno turbava quella pace.
Lisa però stava pensando all’ evento che si sarebbe tenuto quella sera. Niente di speciale, questo è vero, ma era comunque un evento nuovo che si stava manifestando nella sua vita. Lei e sua madre erano state invitate a cena a casa del dottor Robert Styles, un grande amico di Lily.
Lisa l’ aveva visto in più occasioni e da quelle poche egli era risultato, agli occhi della ragazza, un signore simpatico e molto gentile ma soprattutto un bravo medico. Era stato l’ unico, tra i tanti dottori da cui era stata visitata, che era riuscito a trovare dei sedativi per la sua asma. È una brutta convivenza quella con l’ asma e chi ne soffre può ben capire.  Almeno una volta al mese, come nel caso di Lisa, sei costretto a svegliarti nel bel mezzo della notte perché fatichi a respirare e a prendere fiato .
Robert aveva più o meno la stessa età di Lily, infatti era ancora molto giovane. Anche egli, come sua madre, aveva divorziato da sua moglie otto anni fa e aveva un figlio, Harry, della stessa età di Lisa, che viveva con lui.
Lily e Robert si sono conosciuti in ospedale durante uno dei tanti turni che si tengono la notte. Sono trascorsi dieci anni dal giorno in cui si sono conosciuti, eppure entrambi si ritrovano ancora in quello stesso ospedale di dieci anni prima a svolgere il loro lavoro, a mandare avanti la loro solida amicizia, che pian piano si sta trasformando in un qualcosa di più profondo.
Lily dice sempre a Lisa che il rapporto che ha col dottor Styles è quello di collega-amico. Uno di quei colleghi che più che essere colleghi sono amici. Quelli che vogliono aiutarti in ogni situazione, vogliono darti consigli, non vogliono farti pesare la giornata e sono sempre gentili, quelli che ci tengono che tu sia sempre felice, e infine, diceva lei, che ‘lui è uno dei pochi che ti fa sentire viva.’
Ora Lisa era in una situazione un po’ ambigua. Doveva andare a cena a casa del dottor Styles, e mentre lui e sua madre chiacchieravano animatamente, come fanno sempre, lei ed Harry sarebbero stati ad annoiarsi a morte, scrutandosi ogni tanto a vicenda, giusto per vedere se negli occhi dell’ altro traspariva noia come nei propri.  Harry e Lisa sono coetanei, frequentano lo stesso liceo e più volte a settimana gli stessi corsi, ma hanno sempre ignorato l’uno l’ esistenza dell’ altro, non approfondendo il loro rapporto di ‘compagni di classe’ in uno d’ amicizia. Non si erano mai rivolti una parola e nemmeno uno sguardo. Come se nessuno dei due per l’ altro fosse mai esistito e d’ altronde capita spesso ai ragazzi inglesi. Ci sono persone importanti come il vicino di banco con cui cominci a legare subito e stringi una serie di patti annunciati con gli sguardi e altre per niente importanti e addirittura invisibili. Per esempio il vicino di banco, come te, si annoia durante le lezioni pedanti di alcuni professori e prende a fare con te un discorso i cui argomenti variano dal ‘che palle ‘sto professore, ma quando la smette di parlare?!?!’  ‘ZzZZzzZ’ a qualcosa di più impegnativo come parlare di sport, di ragazzi, di musica..
Tra l’ altro era stata Alice, sua migliore amica e compagna di banco nella maggior parte dei corsi a scuola, ad indicarle chi era Harry Styles. Sì, perché quando i professori fanno l’ appello Lisa si concentra solo a rispondere ‘presente’ quando arrivano al suo nome. Non bada nemmeno a collegare i nomi degli altri alle proprie facce. Al contrario di Alice che conosceva quasi tutto il liceo, lei conosceva solo poche persone, e degli altri non le importava un granché. Per una settimana era stata a parlarle, senza freno, di quanto fosse bello Harry Styles, che vanta la fama di uno dei più bei ragazzi del liceo, che è serio rispetto ad altri ragazzi, che ha rispetto delle ragazze e non fa commenti sgradevoli, e su quanto lei fosse fortunata, addirittura, a cenare insieme a lui, nella sua casa, sulla sua stessa tavola. Fantasticava, anche, che lui, da gentiluomo qual è, le avrebbe versato l’ acqua, le avrebbe sistemato la sedia, le avrebbe fatto qualche complimento.
A Lisa il solo pensiero che un estraneo le avrebbe dato così tante attenzioni, spaventava.
All’ improvviso Lisa balzò dal letto perché qualcuno stava bussando alla porta della sua camera. Andò ad aprire. Era sua madre.
-“Tesoro, sei pronta?”
-“No mamma, non ho ancora preparato nulla, sono appena le 7. Sono uscita dalla doccia pochi secondi fa e adesso sto per scegliere qualcosa da indossare.”
-“Mi fa piacere che tu non abbia più insistito per non venire,sai? Ci divertiremo, vedrai, e poi Robert ti ha invitata per conoscerti meglio. Se tu non fossi venuta, l’ intera cena non avrebbe senso.”
-“Ah, ma davvero?!?” – Le rispose Lisa sarcastica – “ Non sapevo che questa sera si sarebbe parlato di me. Posso anche non venirci, sarò lo stesso la protagonista e sia chiaro N-O-N- V-O-G-L-I-O- E-S-S-E-R-L-O !”-  Disse calcando molto le ultime parole. Lily scoppiò a ridere.
- “ Ma cos’ hai capito, sciocchina? Robert ci tiene che tu venga questa sera, e ti assicuro che non ci annoieremo. Ora vado a prepararmi che tra un’oretta partiamo”.
-“Mamma guarda! Nevica!” Disse Lisa indicando fuori dalla finestra.
-“Hai ragione tesoro! – esclamò con sorpresa-  “Spero che non si scateni la tempesta. Capita sempre così, quando devi fare qualcosa di bello, c’è sempre qualcosa che deve andare storto e ti deve rovinare i progetti.” Disse guardando fuori dalla finestra.
-“In ogni caso prendiamo la macchina, forse non hai capito, abbiamo preso un impegno e si porta a termine.”
-“Tu hai preso un impegno” –precisò Lisa, ma non in tono accusatorio.
-“Ho ancora il diritto di fare le tue veci, sono pur sempre tua mamma.” Disse Lily sarcastica,per poi scoppiare a ridere. Dopo essersi accorta dell’ affermazione della mamma e sentendo la sua risata, scoppiò a ridere anche lei. Lily aveva la capacità di far tornare tutto come prima quando dopo una discussione faceva una delle sue battutine e scoppiava a ridere, e la sua risata ti travolgeva.
In meno di un’ oretta erano entrambe pronte. Lily indossava un paio di jeans stretti, una casacca beige abbastanza lunga, tenuta  ferma da una cintura e un paio di stivali. Lisa invece aveva un paio di leggins neri con un maglione grigio sopra e degli stivali. Scesero al piano inferiore, si avvicinarono all’ attaccapanni e presero i rispettivi cappotti, poi indossarono cappelli, sciarpe e guanti. Era l’ inizio di dicembre, era ancora autunno, ma fuori c’ era già un gelo invernale. Lily corse a prendere le chiavi della macchina e Lisa il suo cellulare. Quando lo ripose in una delle tasche Lily si avvicinò e le disse:
-“Ah, ah,ah signorinella- ammonendola- guai a te se stasera usi questo aggeggio per parlare o scrivere messaggini alla tua amica Alice. Innanzitutto non è corretto per le altre persone che sono  intorno a te a tavola e né ti permetto di allontanarti, se ti annoi, con quell’affare o rintanarti in altre stanze a parlare. Amore fallo per me dai, solo questa sera. Poi vedrai che nemmeno ce ne sarà bisogno. Faremo tutto tranne che annoiarci, te lo garantisco.”
Lisa avvertendo il tono pacifico, ma di rimprovero e richiesta, della madre, perché sicuramente per lei questa cena sarebbe stata più che importante, lo posò in tasca e annuì, sorridendole. 
Scesero giù in garage dall’ interno della casa, entrarono in auto e partirono diretti a casa di Robert. Nonostante la neve, si poteva camminare per strada, anche se lentissimamente.
 La casa del dottor Styles era un villino molto simile a quello di Lisa e Lily e inoltre non era molto distante da casa loro. Quando scese dall’auto, Lisa trovò quel posto molto familiare, ci era già stata, ma non ricordava quando. La mamma si avvicinò e le disse:
-“Come vedi quella è la casa di Louis.”
Ecco perché le sembrava così familiare quel luogo, ci veniva sempre da bambina e ultimamente era stata invitata ad una delle feste di Johanna la madre di Louis Tomlinson, uno dei suoi più grandi amici.
Lily bussò al citofono per farsi aprire il cancello, poi entrò e parcheggiò. Scesero definitivamente dall’ auto e trovarono un signore ed un ragazzo sull’ uscio della porta ad accoglierle. Entrambi con un grosso sorriso sul viso.
Lily si avvicinò alla porta e Lisa la seguì a ruota posizionandosi dietro di lei, quasi a nascondersi da quei due uomini che con quel loro sorriso sembravano smontare le persone e disarmarle di insulti.




                                                                                                                                                        
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Salve! Sono Choco_ e spero mi lascerete una recensione per poter capire se posso o non posso andare avanti con la storia. Per ora ho già scritto i primi tre capitoli. Li pubblicherò in seguito se lo permetterete.
A presto.. e un grazie in anticipo a chi leggerà la mia storia e un altro per chi avrà il piacere di recensire.
Baci
:)
  
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