-…Ti
amo-
Dimitri
sorrise a quell’affermazione.
La
ragazza sospirò e poggiò la testa sul petto dell’uomo.
-Non
mi offendo se mi dici “Anche io” –
Scoppiò
a ridere e lei si allontanò offesa.
Si
girò dal lato opposto.
Lui
portò le mani dietro la nuca guardando il soffitto.
Si
toccò la ferita sul collo, si era quasi completamente rimarginata.
Ma
era più debole di prima.
Per
ovvi motivi.
Rise
ancora e Virginia si voltò fulminandolo con lo sguardo.
-Ridi
anche da solo ora?-
Domandò
acida.
-No,
stavo pensando a una cosa-
-Cosa?-
-Niente.-
Sbuffò
e si girò di nuovo dal lato opposto.
Dimitri
si issò a sedere e si coprì le testa con la mani, gli girava.
A
stentò riuscì ad alzarsi in piedi barcollando non poco.
Si
vestì in fretta e uscì di casa sotto lo sguardo di Virginia.
La
ragazza che aveva trattenuto le lacrime fino a quel momento, soltanto per
orgoglio, scoppiò a piangere.
Si
strinse al cuscino ancora svestita.
Illusa,
pensava davvero di averlo cambiato?
Pensava
davvero che a lui importasse qualcosa di lei?…
Singhiozzò
rumorosamente.
Cosa
diamine pensava di fare?
Lasciò
che le lacrime le scorressero sul viso.
Le
più coraggiose si buttavano nel vuoto oltre il mento.
Bussarono
alla porta.
Chiunque
fosse stato, non sarebbe andata ad aprire.
Lasciò
che il campanello suonasse.
Non
se ne curò.
Dopo
mezz’ora, il rumore non voleva cessare.
Afferrò
una vestaglia e corse al piano di sotto per vedere chi fosse a quell’ora della
notte.
Aprì
l’uscio e una ragazza bionda si precipitò in casa seguita da un’altra con i capelli
scuri.
-Virginia,
devi andartene…-
Iniziò
la bionda cercando di trascinarla fuori.
-Muoviti
Vivì…-
La
canzonò l’altra.
Virginia
non si mosse di un millimetro e le guardò sbalordita.
-Lavanda…Betty
Jane…-
Disse
calma all’inizio.
-Dove
cazzo mi state portando! Fatemi vestire almeno!-
Senza
aspettare risposta salì le scale e poco dopo scese vestita.
Un
Jeans e una felpa nera di due o tre taglie più grandi.
-Virginia,
si sta dirigendo verso casa tua, dobbiamo andarcene!-
La
vampira sgranò gli occhi.
-Ma
cosa?…-
**
Più
lontano nel buio della notte altre due figure discutevano piano.
L’una
di fronte all’altra.
Una
vestita di Bianco l’altra di Nero.
La
purezza e la Dannazione.
Il
Buono e il Cattivo.
Ma
chi può dire davvero chi è buono e chi cattivo?
Solo
un presuntuoso.
La
figura nera rise in modo sadico.
La figura bianca strinse di più il paletto di frassino che aveva in mano…
*
Eh si, siamo arrivati agli sgoccioli…
Grazie
a lovehate, jessy16 , eika e mewjap che mi hanno recensito!
Un
bacio
Lily123