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Autore: Anthony_C    09/07/2007    1 recensioni
Principalmente è una Tony/Ziva... in mezzo c'è un caso e le solite situazioni un po' comiche xD Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo. Tony era dietro che abbracciava Ziva stringendola a se. Lei aprì gli occhi per prima, abbassò la testa e vide le braccia di Tony attorno alla sua vita, rialzò la testa e la appoggiò sul cuscino. Nel silenzio in quella stanza riusciva a sentire il suo respiro, il suo cuore. Era una sensazione che sognava sempre di provare, sentire il suo corpo attaccato al suo. Tony dopo alcuni minuti venne svegliato dalla sveglia, si girò verso il comodino e cercò di spegnerla ma la fece cadere per terra, dopo si rigirò.

"buon giorno" le disse Ziva girandosi verso di lui
"...'giorno" disse sbadigliando
"bisogna alzarsi..."
"mmh.. -disse Tony brontolando e coprendosi con il lenzuolo- noo...ancora 10 minuti"
"Se aspetti altri 10 minuti arriveremo in ritardo" disse Ziva andando sotto il lenzuolo guardando Tony
"Diremo a Gibbs che c'era traffico..." disse girandosi dall'altra parte

Lei si avvicinò, lo abbracciò da dietro e gli diede un bacio sul collo

"dai orsacchiotto..alzati..." le disse mordendogli piano l'orecchio
"se me lo dici in questo modo io avrei voglia di fare il contrario"
"sei sempre il solito...dai alzati e vai a preparare la colazione"
"perchè io?"
"perchè è casa tua..orsacchiotto"
"mmmh...e va bene..."

Tony si levò il lenzuolo e si alzò. Si mise i jeans e andò in cucina a prepapare la colazione mentre Ziva si vestiva. Preparò due tazze di caffè e le appoggiò sul tavolo, si sedette sulla sedia in attesa che arrivasse Ziva, che arrivò dopo un paio di minuti tutta vestita e preparata.

"La tua camicia?" le chiese Ziva
"Dopo...intanto siediti"
"guarda che prendi freddo"
"si..grazie mammina.."

Ziva rise. Si sedette sulla sedia e iniziò a bere il caffè. Finito tutti e due la colazione Tony andò a prepararsi e dopo partirono per andare al lavoro. Arrivati alla base i due si sedettero sulle sedie in attesa dell'arrivo di Gibbs.

Tony guarda l'orologio " 3..2...1...eccolo!"

Le porte dell'ascensore si aprirono e uscì Gibbs con il suo caffè giornaliero, Ziva stupita guarda Tony.

"stavi facendo il conto alla rovescia Dinozzo?" gli chiese alzando un sopracciglio
"no..so che sei sempre puntuale capo!"
"se non sbaglio stiamo proseguendo un caso..cosa abbiamo fino adesso?"
"abbiamo un cadavere in obitorio, tenente maggiore Kim Taylor, poi una sconosciuta che ammette di essere stata imprigionata con il il tenente Kim..." rispose subito Tony anticipando i due
"poi abbiamo un campione di sangue e un capello.." continuò Ziva
"il sangue appartiene a una donna, il capello è sconosciuto e non appartiene alla vittima e l'unica sospettata è scappata via..perciò non abbiamo niente su cui controntare il capello e il sangue.." finì Tony

Da lontano arrivò Abby saltellando e mettendosi vicino la scrivania di Gibbs

"si Abby?"
"ho scoperto qualcosa sul capello" disse lei tutta felice
"e cosa?"
"è stato strappato, si vede il bulbo e aveva della forfora"
"perciò dobbiamo trovare una persona con la forfora.." disse Tony trattenendo una risata
"sarà come trovare uno spillo in un pagliaio.." disse Ziva alzando le spalle
"un ago...un ago in un pagliaio" la corresse subito Tony
"beh..ho reso l'idea no?"
"questo si" disse Abby intromettendosi "..ma ho dato un'occhiata alla forfora..è una di quelle toste"
"toste?" chiese Gibbs con faccia confusa
"si...toste!" ribattè lei "Vendono uno shampoo adatto per questo tipo di forfora, e viene venduto in 3 farmacie in questa zona"
"e..queste 3 farmacie quali sono?" chiese Gibbs alzando un sopracciglio
"beh..questo è il vostro compito" rispose Abby. L'espressione di Gibbs mutò, aggrondò la fronte e fissò Abby per qualche secondo "sto scherzando Gibbs!" disse lei passandogli un foglio "questi sono gli indirizzi, buon divertimento!"

Cosi Abby si girò e andò nel suo laboratorio. Gibbs si alzò, chiamò Ziva e Tony e gli disse di controllare una delle tre farmacie

"voi andate qui questa, io nell'altra e McGee nella terza"

I tre annuirono, presero le loro pistole e andarono fuori, Tony e Ziva salirono in macchina e si dirissero verso la farmacia. Arrivati parcheggiarono ed entrarono. Andarono verso il balcone

"avete bisogno?" gli chiese una ragazza con il camicie bianco
"Io sono l'agente David, lui Dinozzo, siamo dell'ncis"
"ncis? è successo qualcosa" chiese la ragazza con tono preoccupato
"no..non si preoccupi" gli rispose subito Tony "qualcuno è venuto a comprare uno shampoo antiforfora specifico?"
"beh, qui passano molte persone, non ci faccio caso. Se vi interessa ho la lista delle persone abitudinarie"
"Saresti molto gentile" disse Ziva accennando un sorriso
"Ok.." rispose ai due scrivendo al pc. Dopo alcuni secondi stampò dei fogli e li consegnò ai due agenti
"grazie" disse Tony prendendo i fogli

I due agenti uscirono dalla farmacia ed entrarono in macchina, dopo alcuni metri si fermarono al semaforo, Tony controllava i fogli mentre Ziva era al posto di guida che aspettava il verde del semaforo
v "hai trovato qualcosa Tony?"
"per adesso niente.." Disse lui non alzando la testa dal foglio

Mentre aspettavano che il semaforo diventasse verde, una ragazza attraversò le striscie pedonale, aveva dei capelli neri legati a coda di cavallo e un cappello nero in testa, la ragazza di voltò verso la macchina dove c'erano Tony e Ziva. Ziva e la ragazza si studiarono per alcuni secondi, poi la sconosciuta iniziò a correre. Senza pensarci due volte Ziva accellerò passando con il rosso e seguendo la ragazza. Entrarono in un vicolo stretto, con in fondo un cancello chiuso e con degli scatoloni vicino. La ragazza fece un salto e oltrepassò il cancello. Ziva frenò di colpo. I due scesero dalla macchina e presero in mano le loro pistole, saltarono il cancello e inseguirono la ragazza.

"ferma! NCIS" Gridò Tony

La ragazza non accennò a fermarsi, i due agenti continuarono la rincorsa, fino a che la ragazza non inciampò su un sasso e cadde per terra mettendo le mani davanti, si girò di scatto e si trovo le canne delle pistole vicino alla sua testa. Ziva la alzò e la mise contro il muro, Tony le tolse il cappello.

"ha una faccia familiare..non credi Ziva?" chiese sarcartico Tony
"mmh..hai ragione" le rispose mettendo le manette alla ragazza "è la stessa che è scappata dalla base dell'ncis"

I due tornarono alla macchina mettendo la ragazza nel sedile posteriore e chiudendo a chiave lo sportello dall'esterno. Arrivarono alla base dell'ncis, presero un campione del suo sangue, e dei capelli. Salirono in ascensore per andare nel piano di sotto nel laboratorio di Abby. Tony continuava a pensare a quello che era successo quella notte, gli era piaciuto, era contento, si girò e guardò Ziva, lei le sorrise.

"A questo punto dobbiamo stare attenti" disse Tony interrompendo il silenzio dentro l'ascensore
"a cosa ti riferisci?"
"la regola 12.."
"mai..."
"già.." la interruppe Tony "mai uscire con un collega"
"un vero topo da pelare.."
"gatta"
"cosa?"
"si... si dice una gatta da pelare!"
"gatto, topo...quello che è!"
"o si si..ci sei andata vicino.."

L'ascensore si aprì e i due entrarono dentro il laboratorio di Abby.

"salve ragazzi!" disse Abby restando di spalle vicino al computer
"come hai fatto a capire che non era Gibbs?" le chiese Tony
"lui è più silenzioso.." le rispose. Si girò e guardò i due "avete qualcosa per me?"
"altrimenti non saremmo qui.." disse Ziva "abbiamo un campione di sangue e uno di capelli"
"presi da chi?" rispose prendendo la busta e guardandola
"dalla ragazza che è scappata.."
"ah! perciò siete riusciti a prenderla?"
"già..chiamiamola fortuna.." rispose Tony
"beh..allora mi metto al lavoro, volete che le confronto con quello che ho?"
"certo..quando hai novità chiamaci" le rispose Tony
"come sempre mio capitano" Disse Abby facendo il saluto militare

Tony e Ziva salutarono Abby e salirono in ascensore, andandosi a sedere sulle loro scrivanie, Gibbs non era nei paraggi, era a interrogare la ragazza. I due iniziarono a scrivere al pc e a cercare informazioni che potevano essere utili per il caso. Dopo una buona mezz'ora Gibbs tornò con in mano il suo bicchiere di caffè giornaliero e si sedette sulla scrivania

"allora capo?" chiese Tony
"la ragazza ha confessato! Ha detto di aver ucciso il tenente Kim"
"e perchè l'avrebbe uccisa?"
"non solo uno psicologo Dinozzo, io mi accontento di una confessione"
"su questo non ci piove.."
"è tardi, andate a casa" disse Gibbs mettendo la sua pistola dentro il cassetto
"stiamo aspettando i risultati di Abby"
"è colpevole, ha confessato...le prove possono aspettare domani.."

Tony annuì, non volle ribattere su quello che aveva detto il capo, perchè sapeva che come minino sarebbe partito uno scapellotto. I tre si alzarono e si dirisero verso l'ascensore, McGee chiamò l'ascensore schiacciando il bottone, salirono e andarono verso le loro macchine parcheggiate nel parcheggio della base dell'ncis

"buona notte!" disse McGee ai due salendo in macchina
"notte.." dissero tutti e due in coro

Ziva arrivò a casa, buttò sul tavolo il suo coltellino e la sua piccola borsa. Andò verso la sua camera e si spogliò, aveva bisogno di un bagno caldo e rilassante. Si mise l'accappatoio e andò in bagno, accese lo stereo sulla radio, si sedette sul bordo della vasca e girò il rubinetto dell'acqua calda, l'ambiente si riscaldò in poco tempo, le piaceva farsi un bagno rilassante dopo una giornata pesante al lavoro. Si tolse l'accappatoio e si immerse dentro la vasca, si buttò indietro andandosi a bagnare i capelli per poi tornare su e appoggiarsi con la testa sul bordo della vasca.

"aaah...mi ci voleva una bel bagno caldo! Oggi è stata una giornata calda...per non parlare dell'altra notte.."

Eh si! I suoi pensieri erano diretti a lui, all'altra notte, quando i loro corpi erano stretti uno vicino all'altro. Poteva sentire il suo cuore, il suo profumo, ogni parte del suo corpo in fermento, ogni suo senso percepiva ogni singola sensazione. Ziva si stava godendo un momento di assoluto riposo, chiuse gli occhi e si fece cullare dalla musica rilassante. Ad un tratto sentì qualcosa andare sulla sua bocca, un fazzoletto. Di scatto aprì gli occhi, una persona incapucciata con il passamontagna. I suoi occhi diventarono pesanti, la vista diventava sfuocata, non riusciva a muoversi, sentiva odore di cloroformio.

  
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