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Autore: Anthony_C    09/07/2007    3 recensioni
Principalmente è una Tony/Ziva... in mezzo c'è un caso e le solite situazioni un po' comiche xD Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ziva chiuse gli occhi, era troppo vicina per poter rispondere al colpo. Riaprì gli occhi, lei era ancora viva, davanti a se l'uomo morto con un colpo di pistola sul petto e uno sulla testa, guardò per terra vicino a lei, c'era Tony steso con un foro di proiettile sul petto. Lei si mise chinata e sollevò la testa di Tony

"Tony! Tony! Ti prego apri gli occhi!" disse lei con le lacrime agli occhi, non si riusciva a spiegare perchè non avesse il giubbotto anti-proiettile

Gibbs chiamò l'ambulanza, dopo si avvicinò a Tony e lo scosse "Ehi...tra poco arriva l'albulanza" gli disse a bassa voce, lui non reagì. Aveva gli occhi chiusi e una ferita in pieno petto. Ziva si alzò e cercò di prendere su Tony, ma pesava troppo per lei. Gibbs le disse di spostarsi.

"non bisogna muoverlo fino a quando non arriva l'ambulanza"
"Ma Gibbs, sta sanguinando..."
"calmati Ziva...Tony è forte.."
"ma.."

Il discorso su interrotto da un colpo di tosse di Tony che aprì piano piano gli occhi abbassò la testa e vide del sangue sulla giacca, Ziva andò vicino a Tony e lo abbracciò sporcandosi anche lei di sangue.

"ehi..sono ancora vivo eh" le disse con un filo di voce
"o Tony!!" disse lei mettendosi a piangere "pensavo fossi morto..ma..perchè l'hai fatto?"
"..per proteggerti.." gli rispose tossendo
"tieni duro..l'ambulanza arriverà tra poco"
"l'uomo?"
"morto..Gibbs gli ha sparato"
"ottimo lavoro capo"
"ho fatto solo il mio lavoro..guarda di non morire eh? non voglio un'altro agente morto"
"ehi..sii ottimista capo..io non morirò cosi facilmente!"

Dopo alcuni minuti arrivò l'ambulanza, misero Tony sopra la barella e lo portarono in ospedale, Ziva sedeva vicino a lui dentro l'ambulanza tenendogli la mano e accarezzandola, -Tony..perchè l'hai fatto?- si continuava a chiedere. Continuò a guardare Tony, era con gli occhi chiusi e con una flebo sull'altro braccio. Arrivarono in ospedale e portarono subito il ferito nella sala operatoria. Ziva e Gibbs erano seduti nella sala d'attesa, anzi..solo lui era seduto, Ziva continuava a camminare avanti e indietro per la stanza. Andò verso i distributori del cibo, mise alcuni centesimi e prese due caffè, uno macchiato e uno forte per Gibbs, tornò nella sala e diede il caffè a lui.

"grazie" disse prendendo il bicchiere del caffè
"di niente" disse Ziva sedendosi vicino al capo "ho paura..."
"di cosa?"
"che non c'è la faccia Gibbs!"
"Tony è forte..non morirà cosi facilmente"
"ma tu sei davvero preoccupato? Da come mi parli sembra che non te ne freghi niente"
"non dire questo! Io mi sto preoccupando per lui.."
"lo dici sul serio?"
"certo" le disse guardandole negli occhi "mi ha detto che non morirà, io mi fido di lui"

Mentre i due parlavano si aprì la porta ed entrò Abby che tutta preoccupata andò verso i due. Gibbs si alzò e guardò Abby

"Allora?" chiese a Gibbs
"lo stanno operando.."
"ce la farà vero Gibbs? Del resto Tony è forte, non muore cosi facilmente, mi ha promesso che sarebbe stato attento.."
"ehi.,," intervenne Gibbs mettendo la mano sopra la spalla di Abby "Tony vivrà.."
"o Gibbs..." disse Abby abbracciando forte Gibbs

Dopo un'ora e mezza dalla sala operatoria uscì il dottore con la mascherina e andò verso i tre, che, vedendo il dottore si alzarono guardandolo camminare verso di loro

"Allora dottore?" chiese impaziente Abby
"Abbiamo estratto il proiettile, era molto vicino al cuore, ma siamo riusciti a tirarlo fuori senza causare altri problemi"
"perciò...è vivo?" chiese Ziva
"Si..ce l'ha fatta" disse il dottore annuendo e sorridendo a Ziva "adesso però è molto debole..se vuole può andare a trovarlo" concluse guardando ancora Ziva
"grazie dottore.." gli disse porgendogli la mano
"ho fatto solo il mio lavoro signorina" disse tringendo la mano di Ziva

Ziva andò verso la stanza, e restò un attimo sulla soglia della porta a guardare Tony, stava riposando, aveva gli occhi chiusi. Si avvicinò piano per paura di non svegliarlo e si siede sulla sedia. Guardò il viso tranquillo di Tony che dormiva. Le aveva salvato la vita, l'ha protetta con il suo corpo, ha rischiato la vita per salvare la persona che amava. Ziva iniziò a singhiozzare piano mentre continuava a guardare Tony, si alzò dalla sedia e si avvicinò a lui, gli mise una mano sui capelli, per poi farla scivolare sul suo viso, si avvicinò e gli diede un leggero bacio sulle labbra.

"grazie..." gli disse sussurrando nell'orecchio "grazie orsacchiotto.."
A quella parola Tony aprì gli occhi, gli dava fastidio la luce della stanza, e socchiuse gli occhi, guardò Ziva e le sorrise
"hai visto..sono ancora vivo.." disse con un filo di voce
"si.." disse lei ridendo piano e trattenendo le lacrime "vedo..."
"vedrai..in pochi giorni sarò come nuovo.."
"Tony..."
"Si..?"
"perchè l'hai fatto? Perchè ti sei preso il mio proiettile?"
"Perchè.." fece una pausa di alcuni secondi "perchè io ti amo"

Ziva restò stupita a quelle parole. La amava. Tony vide che lei era ferma a guardarlo.

"cosa c'è?" le chiese "mi aspettavo una reazione migliore"
Lei si avvicinò e gli lo baciò, poi si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò "anchio ti amo Tony"
Tony sorrise "allora ho fatto bene la mia scelta"
"quale scelta?" chiese curiosa
"ho scelto la persona giusta..."

Ziva lo guardò e gli sorrise, poi gli accarezzò i capelli. Sulla soglia della porta c'era Gibbs, si avvicinò al letto e si mise nell'altra parte del letto e guardò Tony

"capo..."
"Dinozzo..hai la pelle dura vedo"
"eh già..io non muoio facilmente, da quanto eri qui?"
"abbastanza..." disse Gibbs. Vide che lo sguardo di Tony si fece preoccupato "rispetto la tua scelta..non perderla!" detto questo uscì dalla stanza
I due si guardarono per alcuni secondi
"ho sentito bene?" domandò incredulo Tony
"si..ho sentito anchio..."

Si sentì bussare alla porta. Ziva si girò e vide Abby, si avvicinò a lei e uscì dalla stanza. Abby si avvicinò piano a Tony

"ehi..non sono contagioso" disse lui ridendo
Abby si avvicinò velocemente a lui e lo abbracciò "sei vivo!"
"eh si...come vedi sono ancora vivo.."
"mi hai fatto preoccupare cucciolo.." disse lei restando abbracciata a Tony
"Abby..ti dispiace alzarti? Mi stai schiacciando.."
"o scusami!" disse lei alzandosi "scusami..."
Tony prese la mano di Abby, lei lo guardò e sorrise
"ora voglio un sorriso.."
"ho riso prima..non ti è servito?"
"eddai Tony..accontenta Abby.."
Tony le sorrise dolcemente
"cosi va bene..."

Dopo due settimane Tony uscì dall'ospedale, ma non tornò subito al lavoro, restò a casa per una settimana. Tornato al lavoro Abby gli saltò addosso come sempre. McGee, avevdo saputo dopo di quello che era successo a Tony non sapeva come comportarsi, non era andato a trovarlo in ospedale. Tony si avvicinò alla scrivania di McGee.

"come stai Tony" disse lui anzandosi dalla sedia
"meglio grazie..." disse Tony. Poi si girò e si andò a sedere sulla scrivania e aprì un cassetto "Ziva dov'è?" domandò
"sta arrivando, aveva detto che arrivava un attimo in ritardo" rispose McGee
"bene..."

Dopo alcuni minuti si apri l'ascensore e uscì Ziva, salutò Gibbs Tony e Mcgee. Si sedette sulla sedia e accese il suo pc

"scusa il ritardo capo..c'era traffico. Non succederà più"
"si..lo so.."

Tony prese dal cassetto una piccola scatolina e la mise dentro la tasca dei jeans. Non gli importava della reazione di Gibbs, lui voleva farlo in quel momento! Si alzo e andò da Ziva, si abbassò appoggiando un ginocchio perterra e la guardò

"si Tony?" le chiese curiosa "il motivo di quella posizione qual'è?"

Tony prese la scatolina e la aprì, c'era un bellissimo anello. Ziva restò un attimo stupita e senza pensarci due volta abbracciò Tony facendolo cadere all'indietro

"si Tony..."
"non hai neanche sentito quello che dovevo dirti"

Ziva non rispose e baciò Tony sotto gli occhi increduli di Gibbs e McGee. Il capo guardò i due, sentiva che aveva fatto la cosa giusta. Anche se infrangevano la sua regola non gli importava, li vedeva felici, questo era l'importante. Sentiva che aveva fatto la cosa giusta.
  
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