Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Alexiel Mihawk    23/12/2012    3 recensioni
A volte per riuscire ad essere una divinità bisogna imparare ad annullare se stessi, imparare ad eliminare la propria parte umana composta da un miscuglio di sentimenti ed emozioni, imparare che Vittoria è affezionata compagna di Morte e Sacrificio.
Quasi tripledrabble.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ambientata prima della guerra fratricida per la liberazione del grande tempio da Saga. Saori è un personaggio controverso e poco amato, ma secondo me, invece, è una delle figure che più si evolvono e migliorano nel corso della storia. La sua figura matura e da ragazzina acerba e viziata diventa infine una Dea degna di questo nome.
La storia fa parte della Piscina di prompt con il prompt:
Saint Seiya, Saori&Seiya, "Per voi non siamo altro che carne al macello"
(Quasi) Trible Drabble


Vittoria camminava affiancata da Sacrificio e Morte, Atena seguiva piano.


Saori Kido non vede, non sente e non parla. Saori Kido ostenta sicurezza e insensibilità
Ha perso la sua umanità, l'ha gettata via e ha accettato il suo ruolo di dea; ha rinunciato alla fanciullezza per crescere in fretta. Per imparare che Atena non può essere debole, non può essere innocente, non può essere casta come la vorrebbe il mito.
Come potrebbe, altrimenti una divinità candida come la neve, senza macchia né difetto, vincere una guerra?
Saori sa benissimo che in fondo un po' assassina lo è, ma non ha alcuna intenzione di cambiare.
Pugni stretti e testa alta.
Sguardo fiero rivolto dritto di fronte a sé.
Seiya che urla non lo vede nemmeno, o forse finge solamente di non vederlo.
Si sporge verso di lei, il volto livido, i capelli scomposti, Shiryu che a malapena riesce a trattenerlo.
«Per voi non siamo altro che carne al macello.» esclama con furiosa veemenza «Credete di essere una dea, ma non siete che un'assassina.»
È furibondo e vorrebbe scagliarsi contro di lei con forza, atterrarla e farle del male, ma non può. E non per Shiryu che lo blocca, non perché lei sia una donna, non perché si faccia scrupolo. Ma perché, nonostante tutto, rimane la sua Dea e lui ha giurato, ha promesso, che l'avrebbe protetta sempre.
Anche se ora la detesta.
Col tempo, forse, crescendo, quando un nemico più oscuro e feroce si farà avanti, arriverà a capire che il sacrificio, in guerra, non è che un piccolo prezzo da pagare per ottenere la vittoria.

   
 
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