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Autore: freddymustache    23/12/2012    1 recensioni
Mi appello a tutti i fan della serie ''How i met you mother'' ma anche a chi non l'ha mai vista!
Questa FF è dedicata alla mia puntata preferita 01X05 ''Disco club''
Non so perche ma da quando ho visto quella puntata ho sempre immaginato i nordici in discoteca....
Non aggiungo altro vi lascio alla FF
P.s. naturalamente alcune tematiche della storia sono state modificate per addattarle hai nordici.
Coppie: Dennor,Sufin
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nordici
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Luci stroboscopiche, e musica cosi alta da farti diventare sordo per il resto della tua vita.
Cosi appare nella mente di tutti una discoteca, un luogo ampio dove ogni divertimento e ben accetto, e la ragione e il buon senso sono vietati

-Allora? Come ti sembra?- Chiese Matt all’amico appena entrati. Come gli sembrava? Solo una grossa sala da ballo poco illuminata, dove dei ragazzini appena maggiorenni cercano il sogno di una notte. Il povero svedese non riusciva a non pensare al suo compagno. Forse doveva chiarire tutti i malintesi, invece di uscire a ‘’divertirsi’’.
-Non ti sembra che la musica sia un po’ alta?- chiese Ber anche se forse la sua domanda si mescolò insieme alla musica.

- Si grazie! Mi andrebbe una birra- rispose il danese che aveva frainteso  le sue parole.
Ber guardo il ragazzo leggermente sconvolto.  Neanche lui aveva capito cosa aveva detto.
-..B-E-R-E- il danese, scandì  bene le parole, indicando davanti a se il bancone delle bibite.

Lo svedese annui, e si diresse verso il bancone del bar, dove un giovane bar-man , si ‘’destrava’’ nelle sue abilita da giocoliere con una bottiglia di Vodka.
Naturalmente ci mise piu del previsto ad ordinare, visto che ne lui ne il bar-man riuscivano a capirsi, con quella musica a tutto volume.

Dopo aver preso le due birre, ed averle pagate, Ber si giro accorgendosi che Mat era scomparso. Si aggiro fra la folla, il quale lo spintonavano a destra e sinistra, ed qualcuno gli aveva anche toccato il fondo-schiena.
Cammino fino ad arrivare in un angolino remoto della discoteca, dove c’era un ciuffo di capelli biondo chiaro, che scuotevano da una parte all’altra. Ci poteva essere se non Matthias?

-Dove diavolo sei stato? Ad prendere in Groenlandia le birre?- Disse il ragazzo. Grazie al cielo, in quell’angolo remoto poteva capirsi, anche se non perfettamente.
Lo svedese porse la birra all’amico, mentre con lo sguardo fulminava due individui che a quanto pare, prima della sua interruzione stavano parlando con Mat.
-A Ja! Quasi me ne dimenticavo! Questi sono due miei vecchi amici, Gilbert e Alfred.-
Indico i due ragazzi, il quale il primo si presento, con la sua voce squillante. –Piacere! Mi chiamo Gilbert ! tu invece?...-
  
Ber guardo i due ragazzi con la sua solita area da ghiacciolo, il quale usava sempre con gli estranei.
-…Berwald… molto piacere.- Disse porgendogli la mano.
- Il piacere e tutto tuo! Devi essere estasiato a conoscere uno cosi awesome come me!-
Il tedesco strinse calorosamente la sua mano sghignazzando. Mentre il povero Alfred tremava alla sua presenza, era  spaventosamente ‘’gelido’’.

- Naaaah! Mathias! Il tuo amico e inquietante.- Disse gridando leggermente, non poteva far vedere che il grande ‘’Hero’’ avesse paura di un’altra nazione.
-Ahahaha! Si lo so! All’inizio da quest’effetto, ma poi vedrai che è un simpaticone.-

-Ehi ragazzi, ho prenotato una saletta da poker, che ne dite se andiamo a giocare?- Disse il ragazzo albino.
-Yes! Sembra un ottima idea, e poi sono un vero ‘’asso’’ a poker, Nahahaha!- rispose l’americano, dando una pacca al danese.




Dopo mezz’ora in taxi, i tre arrivarono davanti alla discoteca. Scesero dalla macchina, ed dopo aver pagato il taxista, camminarono fino alla fila, che pareva chilometrica.
Lukas pago una generosissima mancia al buttafuori, ed ecco che anche loro tre riuscirono ad entrare.

Al povero norvegese pareva di essere appena entrato in uno dei gironi dell’inferno. Odiava tantissimo quei tipi di locale. Ebbe una bruttissima esperienza, quando qualche anno prima Mathias lo porto in un posto del genere, risultato? Resto sveglio fino all’alba, ed torno a casa con Mat che rigettava sul divano.

-Io non li vedo…e tu?- Disse Tino, guardandosi attorno. -cosa? Non riesco a sentirti con questa musica!- Rispose il norvegese. Il povero Tino si teneva sulle punte per guardarsi attorno.
Quando vide in un angolo remoto, un ragazzo biondo alto ,dai capelli brizzolati. –Aspettate lo trovato!- Grido il finlandese, iniziando a farsi strada tra la folla, fino ad arrivare in quell’angolino della sala.

-Eccoti qua finalmente!- disse poggiando una mano sulla sua spalla. L’uomo si svolto, il viso del finlandese divento d’un tratto bianco pallino, non era Berwald, un’altra cosa che Tino odiava era fare figuracce, ed ecco che ne aveva fatto una bella grossa.

-Scusami? Ci conosciamo?- Disse il ragazzo sorridendo verso il piccolo uomo. Di certo avevano lo stesso taglio di capelli e la stessa altezza, ma il suo viso aveva tratti più dolci e delicati, e suoi occhi non erano azzurro ghiaccio, erano di un marroncino caldo, che lo ringiovanivano di parecchio.
-S-scusa…ti ho scambiato per un’altra persona…- disse il finlandese facendo un sorriso, nascondendo il suo imbarazzo.
- Fa niente! Ormai dobbiamo presentarci no? Piacere mi chiamo Lawrence.- porse la  mano, rivolgendo al ragazzo un altro sorriso.
-..Tino!- ricambio la stretta di mano.


Il salottino privato era una piccola stanza ben arredata, secondo la moda, con due poltroncine e un tavolo da poker ben attrezzato.
I quattro si sederino ai loro posti, mentre una ragazza molto carina, dal vestito scollato, dava le carte.

-Tanto non avete speranze! Vincerò io tutte le puntate, Kesesese!-  Disse il prusso dopo aver dato un’occhiata alle sue carte.
L’americano lancio per primo la sua quota,  abbastanza bassa rispetto a quelle degli altri. Si vede che non era la sua serata fortunata.

Alla fine del giro il caro Ber aveva la combinazione migliore, e vinse tutte le puntate.
- Niente male per essere la tua prima volta vecchio musone!- disse il danese dandogli una pacca sulla schiena
- Cazzo! Non dovevo scommettere i soldi di Inghilterra! Domani mi ucciderà di sicuro.- Borbotto Alfred mentre con un gesto della mano, chiese alla signorina di contare le carte una seconda volta.

-Sentite ragazzi! Io vado a prendermi un’alta birra, torno subito non iniziate senza di me!- Disse Mathias mentre , con calma, si alzava dal suo posto.
-No aspetta ci vado io!- Replico lo svedese, che ormai era gia in piedi.
- cos’è? La litigata con Tino ti ha fatto diventare gentile?- disse ridacchiando.
Lo svedese prese i soldi e usci dalla stanza lanciando un ultima occhiata gelida al suo amico.


-Ma quando ci mette?- Disse Lukas sbuffando, era rimasto sulla porta d’ingresso insieme al fratellino. – Non staranno litigando di nuovo?- Chiese il giovane mentre cercava con lo sguardo i due amici. -Tino non è tipo da ‘’scenata in pubblico ’’.-

-Luk andiamo a prenderci qualcosa da bere, ho sete!- Disse Einrik , trascinando il fratello davanti al bacone del bar.
Si avvicinarono al bancone del bar, mentre con lo sguardo, Lukas cerva ‘’L’idiota’’.  In fondo era da più di dieci minuti che erano entrati, e ancora non l’aveva visto, il pensiero che gli avesse mentito e che fosse scappato con chi sa chi, gli fece ribollire il sangue.

-Vendete succhi di frutta qui?- Chiese l’islandese al barista, che con una risatina disse di no. –Caffe?- replico contro. –Senti ragazzino, qui vendiamo solo super- alcolici e birra!- Disse il barista, porgendo all’islandese il menu degli alcolici.
-Prendiamo una birra!- Disse il norvegese voltando lo sguardo sul ragazzo dietro al bancone del bar. Il fratello, lo sguardo male. – ma se dici sempre che non ti piace!-
- Lo so! Ma è l’unica cosa meno alcolica che c’è qui.-

-Quindi se qui solo per far ripicca al tuo ragazzo?- Chiese Lawrence al finlandese, che da piu di dieci minuti che parlano, senza che i due se ne accorsero. –Ja! Ed non riesco neanche a trovarlo!- disse il ragazzo portando una ciocca bionda dietro l’orecchio. – secondo me, è stato uno schiocco a lasciare uno come te da solo a casa.- Fin fece una risata da imbarazzo, mentre si porta, un’altra ciocca dietro l’orecchio. –Vuoi qualcosa da bere? Offro io!- Disse il ragazzo, indicando il bancone del bar. –emh… si grazie!-   -Cosa prendi?- chiese il ragazzo al finlandese. – quello che prendi  tu!- -Ok allora due birre in arrivo.- disse mentre si allontanava.

Fin scosse una mano verso di lui, mentre ridacchiava appena. Quando a un certo punto senti il suo braccio tirsi indietro, con tale violenza che il suo corpo si rigiro dalla parte opposta.
-Che ci fai qui?!- Disse Berwald con un tono aggressivo, mentre con una forte stretta teneva il polso di Tino per non farlo sfuggire.
Il finlandese si dimeno un paio di volte. – LASCIAMI! Mi stai facendo male!- gli grido contro, Ber non lo aveva mai trattato in quel modo.
Lo svedese lascio la presa, mentre fulminava il ragazzo con lo sguardo. –Credevo fossi a casa, perche sei venuto qui?!-
-Non sono affari tuoi! – Grido Tino, mentre si massaggiava il polso, il quale Ber aveva lasciato un grosso segno rosso.
-Dovrebbero! Visto che sei il mio fidanzato!- Ber assottiglio ancora di piu lo sguardo, neanche lui , francamente, sapeva se erano ancora fidanzati o no.

Lawrence torno indietro, con due bottiglie di birra in mano, notando il ragazzo con cui Tino stava discutendo.
-..c’è qualche problema?- disse con un tono un po’ ironico.
- Nessuno ! stavo giusto per andarmene!- disse Tino, mentre prese in mano una delle due birre. Ber guardo dall’alto in basso il ragazzo, fulminandolo con lo sguardo. – Chi e questo?-
- Un amico- Disse il finlandese girando i tacchi, ed allontanandosi il piu possibile da lui.


Bevve un sorso di birra, non gli piaceva, la trovava amarognola e senza gusto.
-Secondo te dov’è?- Chiese l’islandese al fratello. –Non lo so.- Rispose il norvegese mentre teneva in mano la gelida bottiglia. Il pensiero che forse era andato con qualcun altro….lo  terrorizzava!
- Forse è meglio se andiamo a cercarlo in un altro posto!- ribatte Einrik, 
-..OK!..- Rispose il norvegese, prese un’altra piccola sorsata di birra, ma per sua sfortuna, uno sconosciuto diede , per sbaglio, una gomitata alla fondo della sua bottiglia rompendogli  un dente.

Il norvegese fece un piccolo grido di dolore, mentre con una mano si teneva la guancia.
Il fratello, preoccupato, si volto verso di lui. –che ti è successo?- Chiese aiutandolo a reggersi in piedi.
-Un dente!   Si è rotto!-  Grido il ragazzo, mentre la bocca gli si riempi di sangue. –O mio dio! Dobbiamo subito trovare un anti-coagulante!-

-CONTINUA-
  
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