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Autore: Gio_Gio_96    23/12/2012    2 recensioni
Jessica è una ragazza di 18 anni. Stanca di vivere in Italia, si trasferisce a Londra, per cambiare aria, ma soprattutto vita, lasciando il padre, solo, nella sua città Natale. A Londra incontrerà un ragazzo dolce, premuroso e che, per lei, sarà il suo ''Supereroe''. Avrà, per caso, trovato il vero amore della sua vita?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Ha appena detto di amarmi? 


I raggi del sole attraversano le tendine di un giallino chiaro della stanza.
Mi sveglio, ma apposto di trovare un Niall coricato affianco a me, trovo una rosa e un biglietto.
 
‘’Buongiorno amore mio, spero che hai dormito bene.
Non volevo svegliarti perciò ti ho lasciata dormire…
Sei così bella quando dormi, piccola.
Ovviamente non sono uscito dalla camera senza prima
Averti fatto una foto.
Sembri un angelo, giuro…
Comunque amore, mi sto allungando troppo.
Ti aspetto sotto in cucina.
Tuo Niall.’’
 
Che dolce!
Faccio una faccia da ebete per qualche istante, poi, ripensandoci, ritorno a fare una faccia seria senza comunque lasciare i pensieri su di lui.
Prima vado a farmi una doccia, con questa faccia che ho quando mi alzo, farei scappare qualcuno.
Lascio che l’acqua calda mi rilassi, ci voleva proprio.
 
Oggi è la vigilia di Natale, dovrei chiamare gli altri più tardi e fare gli auguri… anzi li chiamerò domani che sarà Natale.
 
Esco dalla doccia e mi asciugo.
Decido di vestirmi un po’ elegante e, dopo avermi asciugato i capelli, scendo in cucina.
Trovo Niall sul divano che parla liberamente con mio papà, sono molto felice che abbiano fatto amicizia subito.
 
Mio papà è sempre stato un tipo geloso, per questo non gli ho mai presentato i miei fidanzati, ormai ex, a parte qualche anno fa, un certo Mark, e devo dire che per fortuna non si odiavano così tanto.
 
Tossisco per far capire che ero entrata in salotto, quando Niall mi vede mi sorride.
N: Buongiorno, dormigliona.
I: Giorno, di che stavate parlando? – Domando mettendomi in braccio a Niall.
N: Stavamo aspettando te che ti svegliavi!
Mio papà sorrise vedendo la scenetta.
P: Vado ad aiutare Melanie in cucina.
Annuisco e mi giro di nuovo verso Niall, finalmente ci baciamo.
Non posso non stare senza i suoi baci.
I: Allora come ti sembra?
N: Cosa?
I: La casa, mio papà, Melanie…
N: Sei molto fortunata, anche io vorrei avere una famiglia come la tua..
I: A proposito… ma…
N: La mia famiglia?
I: Si…
N: Abitiamo troppo lontani e…
I: E…?
N: Non c’è un buon rapporto…
I: Niall mi dispiace… quando vuoi sappi che io sarò qui e che potrai raccontarmi tutto…
N: Grazie, piccola.
Ci baciamo l’ultima volta prima che mio padre ci chiama per andare a mangiare.
 
M: Come ti senti qui, Niall? – Melanie sfoggiava un meraviglioso sorriso.
N: Benissimo, grazie Melanie.
Finito di mangiare io e Niall saliamo in camera.
I: Allora?
N: Che cosa, piccola? – Mi chiede coricandosi affianco a me, sul letto.
I: Dai sono troppo curiosa…
N: Parli della mia famiglia?
Io: Sì…
N: Va bene, ti racconto tutto, solo perché mi fido di te.
Sospiro, chiudo gli occhi per qualche secondo e appena li riapro Niall comincia a parlare.
N: Allora, un paio d’anni fa vivevo in Irlanda, a Mullingar, avevo litigato con i miei genitori e, se devo essere sincero, non mi ricordo più il motivo, forse non mi lasciarono andare a una festa, ma ero troppo piccolo e ingenuo per capire, così mi rinchiusi in camera mia senza neanche cenare. Mia madre continuava a urlare fuori dalla mia porta e diceva che dovevo subito uscire da quella stanza, ma io, testardo com’ero, non l’ascoltai. Volevo andarmene da quella casa, volevo vivere una vita tranquilla e senza regole.
I: E poi?
N: E poi scappai di casa, presi quei soldi che avevo conservato da troppo tempo, scesi dalla finestra e venni qui a Londra, quando guardavo il telegiornale vedevo le notizie di un ragazzino scappato di casa. Ed ero io.
I: Ma eri solo un ragazzino! Come hai fatto?
N: Ho incontrato Andy. E’ grazie a lei che sono ancora qui.
I: Allora devo ringraziarla, senza di lei tu non saresti qui. – Lo abbraccio e lui ricambia – Amore, mi fai un favore?
N: Tutto quello che vuoi, Jess. – Mi sorride dolcemente, deve essere grato di essersi sfogato con me.
I: Devi tornare dai tuoi genitori.
N: Che? Stai scherzando?
I: No, Niall, sono seria. Te ne sei andato per una cavolata.
N: Lo so che me ne sono andato per una cavolata, ma sono sicuro che non mi vorranno più vedere.
I: Non credo, secondo me stanno ancora pensando a te e a dove potresti essere. Sono sicura che non si sono arresi e stanno continuando a cercarti. Ascoltami, Niall, fallo per me. – Lo guardo con gli occhi lucidi e quel poco basta per convincerlo.
N: Va bene, lo faccio solo per te…
Gli prendo il viso tra le mani e gli stampo un bacio sulle labbra.
I: Bravo piccolo Horan! – Gli sorrido – Ora vado in bagno a mettermi il pigiama.
Dopodiché mi alzo e mi dirigo in bagno.
 
Appena torno  trovo Niall sul letto, perso nei suoi pensieri.
I: A che pensi? – Gli domando curiosa.
N: A noi.
I: E a cosa esattamente? – Ho finito di mettermi il pigiama e mi avvicino a lui, sedendomi affianco.
Niall appoggia una sua mano sulla mia coscia.
N: Che non riesco a resisterti, che non posso fare a meno dei tuoi consigli, sei diventata una seconda mamma, oltre che fidanzata, non posso stare un secondo senza un tuo bacio, semplice o passionale che sia. Che ho una voglia assurda di farti di nuovo mia. Ai tuoi bellissimi occhi verdi, alle tue bellissime gambe, al tuo splendido carattere, ogni cosa di te mi fa impazzire. E ti amo per questo.
Rimango fissa a guardarlo, sono leggermente rossa. Ha appena detto di amarmi? 

  
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