chapter four

'You are my all, my life, my smile'

Chapter four,
Apri il tuo cuore
"Niall vuoi una mela?"
"Certo!" rispose mio fratello a Claire.
"Ah,sei sempre il solito!" esclamai dandogli una pacca sulla nuca. "Sei sempre il solito" sussurrò il riccio imitando la mia voce e facendo delle risatine. No ma dico, che aveva da ridere? Aaaah, non lo sopportavo, giuro. "Claire, vado a fare una doccia."
"Certo tesoro, stai tranquilla. Gli asciugamani li trovi nell'ultimo cassetto del tuo armadio" "Ok, grazie." detto questo salii in camera mia,presi gli asciugamani e andai a fare una doccia. Sotto il getto dell'acqua iniziai a pensare a Sophie,alla mamma, a papà, a tutti i miei amici, ai miei professori, ai miei compagni di scuola che non avevo mai amato, alle vie di San Francisco e alla sua gente, alla mia gente. Pensai che per un po non avrei rivisto tutto questo e una lacrima scese sul mio viso, mischiandosi a tutte le altre gocce d'acqua che continuavano a scendere sul mio corpo. Poi pensai alle uniche persone che conoscevo qui, nella grande Londra che a me sembrava minuscola paragonata alla mia città, a mio fratello, la persona più importante della mia vita,il mio punto di riferimento in ogni situazione; a Louis che era così spensierato e sorridente, a Claire che mi sembrava davvero gentile e buona, a Zayn così scorbutico e silenzioso, a Beverly,la gioia in persona,la bambina più adorabile che avessi mai conosciuto, e poi a Harry, il riccioluto, che io già non sopportavo proprio. Chissà quando avrei conosciuto il padre di Lou e Zayn... Chissà quando avrei conosciuto Liam e Phibie e se mi sarebbero piaciuti.. Un sacco di domande si presentarono nella mia mente, ma decisi di mandarle via. Uscii dalla doccia, mi levai il trucco che ormai era quasi scomparso, mi asciugai e mi preparai pur sapendo di non essere per niente abbinata. Indossai una felpona color panna, dei leggins blu e le mie pantofole preferite, con un gufo disegnato sopra.
Non ero abituata a quelle temperature così basse a Settembre e non mi piaceva sentire il freddo nelle ossa ma ci dovevo fare l'abitudine... Scesi al piano di sotto con l'intenzione di stendermi sul divano di quella mia nuova casa piena di gente a me estranea per riposarmi un po. "infondo a casa mia sarebbe notte fonda" pensai. Mi scaraventai sul divano e per un minuto godei di quel silenzio stupendo fino a quando una pallina di carta mi cadde sulla testa. "Niall che fai!" urlai alzandomi in piedi. Sentii delle risatine e poi la frase "Scusami signorina ciabatte a gufo" pronunciata sul mio collo. Aspettai qualche secondo, sperando che si allontanasse da me, ma continuavo a sentire la sua presenza alle mie spalle, il suo respiro sulla mia spalla e le sue risatine. Mi voltai e vidi due splendidi occhi verdi e un magnifico sorriso contornato da dei riccioli castani appena pronunciati e delle fossete meravigliose a pochi centimetri di distanza da me,troppo pochi per non sentire nulla nello stomaco. No ma che pensavo? 'sarà la fame, o la sete, o il freddo, o l'improvviso caldo, o qualsiasi cosa ma non quello' Okay,era bellissimo ma era arrogante e presuntuoso e io odiavo i tipi così.
"Perché cazzo mi hai lanciato quella pallina?" gli dissi con una voce non molto credibilmente incazzata.
"Volevo la tua attenzione tesoro"
A quelle parole avrei voluto sorridere, giuro ma l'unica cosa che feci fu andare via dicendo "Non è questo il modo giusto per averla"
Salii in camera e mi buttai sul letto, chiamai mio fratello che era nella sua camera e lui corse da me. Aprì la porta e mi disse "Ehi che succede?" "nulla, volevo solo mio fratello.. dai vieni qua" gli dissi indicando il letto. Lui si sedette e mi strinse a se "Ah sorellina mia, sei la cosa più bella che c'è lo sai?"
"Lo sei tu fratellone, fidati." Solo noi sapevamo quanto forte fosse il nostro rapporto, quanto fosse solido e speciale.Continuò ad abbracciarmi e a un certo punto mi disse "Ehi ma quel Harry? Ti piace il riccioluto vero?"
"No, ma che dici?! Non lo sopporto"
"Ah si certo, io so che a te piace, lo leggo nei tuoi occhi.Presto te ne accorgerai anche tu"
"Non penso sai?"
"Vedremo..ora vado a sgranocchiare qualcosa e a gioare un po alla wii coi ragazzi, vuoi venire?"
"Vi raggiungo tra un attimo" dissi io.
Raccolsi i capelli in un morbido chignon e mi venne la voglia di suonare. Presi il violino, lo tolsi dalla custodia, lo accordai e poi presi il mio spartito del canone di Pachelbel. Presi una sedia,la misi di fronte al leggio e iniziai a suonare. La musica mi avvolse completamente e tutto il resto si eliminò, io ero sempre la stessa,la mia musica era sempre la stessa,la mia passione e il mio sogno erano sempre gli stessi, in qualsiasi parte del mondo mi trovassi. Continuai a suonare fino ad arrivare al La finale,che concludeva il brano. Feci il mio solito sospiro di sollievo, mi slegai i capelli e asciugai il poco sudore che si era formato sul mio collo; mi girai per prendere un altro spartito quando mi accorsi che c'era qualcuno che mi stava guardando, da un po. "S-sei bravissima" mi disse.
"Grazie" risposi, un po sorpresa da quel complimento.
"Mi hai davvero stupito, sembravi un tutt'uno col tuo violino"
"Davvero?"
"Si.."
non potevo crederci, quel cuore di ghiaccio si stava sciogliendo?
"Grazie, A-allison." Pronunciò lui, con quella sua voce rauca.
"Grazie a te, Harry." dissi, sorridendo realmente.

HOLAAA

Ma che succede? Sinceramente so che fa un po schifo ma non sono riuscita a fare di meglio,spero vi piaccia almeno un po.
Un abbraccio,

Eleonora