-Allora semplice:- Kankuro, l'unico che ancora credesse
nella riuscita del piano, stava spiegando la sua nuova idea, che non sembrava
così tanto geniale, visto che gli era venuta andando in bagno -dovremmo solo
supportarci in una conversazione, così da metterla con le spalle al muro.-
-Kankuro...- non è che si stesse spiegando molto bene.
-Non interrompere Nara, se l'avessi fatto al momento giusto,
ora non saremo qui. Allora tu inizi con argomento a caso che riguarda la
gravidanza...-
-Qual...?-
-Tu sei il genio inventatelo tu. E noi incalzeremo in modo
incessante. Capito tutto?-
Kankuro li guardava cercando un cenno di assenso da parte
dei compagni.
-Tu mi vuoi dire che ci hai fatti alzare a notte fonda e ci
hai fatto nascondere nel sottoscala per questo?- Gaara non era mai stato così
imbarazzato di suo fratello.
Erano usciti al ristorante per festeggiare la partenza di
Shikamaru, ehm no, perché il giorno dopo purtroppo sarebbe ripartito per il suo
villaggio natale a festeggiare quella festività che prende il nome
dall’aggettivo che…insomma tornava a Konoha per le Feste.
Il loro Capitano aveva deciso che quello era il momento
giusto per attuare la sua grande pensata. Shikamaru aveva mostrato una certa
malsana accondiscendenza, mentre Gaara meditava proprio di dire a Temari che
aveva per sbaglio aperto la sua
posta, e per sbaglio l'aveva letta, e
per sbaglio l'aveva fatta leggere a
Kankuro che per sbaglio aveva
rivelato il contenuto a Shikamaru che per
sbaglio ne era già a conoscenza.
Come più piccolo della famiglia si aspettava un
comportamento di favore come “Va bene, ma non farlo mai più”. Dopotutto era
anche il più potente, quindi il comportamento di favore era d'obbligo. In più a
Natale siamo tutti più buoni e si scusa ogni cosa.
Da più di un quarto d'ora Kankuro stava lanciando al ninja
di Konoha calci negli stinchi, indicandogli, ordinandogli e intimandogli di
dare inizio alle operazioni.
-Ho sentito che Hinata è incinta..- Balla colossale
Shikamaru Nara, sai con esattezza che si e no saranno arrivati al bacio a
stampo.
Temari sgranò gli occhi in giusta sorpresa: -Davvero?-
Il povero bugiardo non riuscì neanche a attuare il suo
geniale piano d'attacco che subito il neurone vagante del futuro cognato ci
mise lo zampino: -Com'è successo?- esclamò pateticamente.
La ragazza alquanto stizzita dalla stupidità del cromosoma
ipsilon ribatté sarcastica: -Si sono guardati negli occhi e puff!-
Gli altri due uomini, quelli che dimostravano un po' più di
sale in zucca, si scambiarono uno sguardo rassegnato.
-Attenti voi due o dovrete usare
delle protezioni- commentò acida.
-Dove vai?-
-Non sono affari tuoi- queste donne incinte sono davvero
insopportabili.
-Anche tu vai?-
Shikamaru si girò verso Kankuro risistemando lo zaino sulla
schiena: -Io torno a casa-
-Ah giusto- commentò quello rattristandosi per la partenza
del suo alleato, dopotutto era un bravo ragazzo.
Temari stava per afferrare la maniglia della porta, quando
essa fu aperta dal fratello minore che rientrava per pranzo proprio in quel
momento, una borsa con un po’ di pacchetti in mano.
-Dove vai?-
-Vado ad allenarmi- gli rispose la ragazza lasciandolo
passare.
-Dove?- inquisì Gaara semplicemente.
-E' da tanto che non faccio esercizi con il ventaglio,
planerò qua e là- e con questo, dopo i dovuti saluti Temari e Shikamaru
uscirono. Gaara cominciò a posizionare strategicamente i pacchetti sotto
l’albero, stava riponendo la borsa quando entrambi i fratelli si accorsero che
planare giù dalle mura di Suna non era proprio una delle attività raccomandate
per una donna in stato interessante.
Proprio no.
Salirono entrambi su una nuvoletta di sabbia di Gaara che si
lanciò in direzione delle porte: -Kazekage, segua quella donna!-
La ritrovarono sulla cima delle mura, ventaglio aperto che
guardava o meglio sentiva il paesaggio intorno a lei. Quando si lanciava
sfruttava sempre le correnti favorevoli del deserto prima di crearne di
proprie. Diede una vigorosa ventagliata in basso, rimase ad osservare e poi
ripeté il gesto.
Sembrò abbastanza soddisfatta, quando il turbine che aveva
creato arrivò alla altezza dei suoi piedi. Prese slancio piegando le
ginocchia...
-Ferma Temari! Non puoi saltare!-
-Sei incinta!!!-
Temari rilassò subito la posizione, diede un leggero colpo per
spazzare il suo stesso turbine e una volta appoggiato il ventaglio alla sua
mano destra, sospirò.
Sembrava quasi rassegnata e un po' divertita.
Gaara disse: -Lo sapevi- non era una domanda.
Li guardò sconsolata: -Certo che lo sapevo. Solo due
potevate pensare che una donna che ha richiesto delle analisi in ospedale
perché vedeva che qualcosa non quadrava, potesse essere ignara di essere
incinta-
Se Gaara aveva la sua solita espressione composta ed
apatica, questo non si poteva dire di Kankuro che esibiva teatralmente una
faccia afflitta.
-Perché non ce l'hai detto?-
- Avrei voluto dirvelo come regalo di Natale, ma poi ho
pensato di vedere quanto tempo ci avreste messo per dirmi che avevate frugato
tra la mia posta- spiegò con un sorriso sadico -Shikamaru mi aveva detto del
vostro ridicolo piano-
-A lui l'avevi detto?-
-Kankuro, un'altra domanda così cretina e ti rispedisco in
Accademia con i dodicenni. Mi sembra logico dirlo al padre, a te no?-
-Ci ha preso in giro quel bastardo!- si infervorò Kankuro
sperando che non fosse troppo lontano dal villaggio -Se lo trovo, è un uomo morto-
-Non dovrai fare molta
strada, è qui sotto- indicò il gradone più basso -Mi teneva ferma con il Kage
Mane: pensava che nonostante tutto mi sarei buttata comunque. Sta diventando
davvero iperprotettivo-
Il fratello di mezzo non se lo fece ripetere due volte e si
lanciò verso l'adorato cognatino che non poté far altro che scappare per quanto
glielo permettesse il terreno di battaglia a lui sfavorevole.
Nel frattempo Gaara si era avvicinato alla sorella e l'aveva
abbracciata velocemente: -Congratulazioni sorellona- sorrise – Spera che non
prenda da Kankuro-
-Lo so-
-Beh…- iniziò il rosso un po’ in difficoltà. – Comunque
questa farsa ha dimostrato che ci vogliamo bene-
Temari lo guardò un po’ dubbiosa: -O che io so come farmi
temere- ma dopo aver visto l’espressione del più piccolo si addolcì e lo abbracciò:
-Ma anche che siamo una famiglia molto unita-
E rimasero a guardare futuro cognato e futuro cognato rincorrersi urlando secondo
ogni buona tradizione natalizia.
" Il Natale non è fatto di canditi, di corone di agrifoglio o di
luci scintillanti, ma è fatto dei cuori che sappiamo intenerire e dell'amore
che dimostriamo verso gli altri"
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Buona Vigilia di Natale a tutte/i!
Con questo mio secondo capitolo non solo si conclude la mia fic a due puntate, ma anche il Calendario dell'Avvento indetto dalla Black Parade. Vi consiglio di controllare domani sotto l'albero per vedere se Babbo Natale ha un altro regalino per voi XD.
Il prompt come avrete capito è l'ultima citazione e che ho trovato particolarmente azzeccata a questa allegra famigliola che si dimostra affetto in un modo tutto particolare.
Grazie mille a tutte coloro che hanno letto non solo le mie fic, ma anche quelle delle mie compagne di forum a cui va un bacione enorme!
Buona Natale!