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Autore: bic    24/12/2012    5 recensioni
Chiunque fosse interessato a leggere questa storia deve sapere che è il seguito di If, storia pubblicata nel lontano 2009. Questa storia parte dal presupposto che Sirius non sia finito ad Azkaban e che si sia riuscito a costruire una vita che comprende anche il piccolo Harry, ma non solo lui.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Remus Lupin, Sirius Black, Sorelle Black | Coppie: Ted/Andromeda
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Korat And Black Chronicles'
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Come promesso, prima di Natale eccovi la conclusione di After if.

Un grazie sincero a tutti coloro che hanno avuto voglia di leggere questa storia ed in particolare a: Hel93, BuenosAires, LiliPotter che mi hanno elogiata con splendide recensioni;

brandoDarkblufannypenguingossip_girl,helly96Iulia_E_Roselerte93,  LiliPotter,lupoceco,lysdance1mary_zabiniPanty96puffetta_soonsoniacristina1989valepassion95VSRBWikyCM, che hanno inserito After if tra le seguite.

 clacla_97,  puffetta_soon che l’anno inserita tra le ricordate

 BuenosAiresEmma111, Queen of the NightSmaelstitinaVale Lovegood che l’anno inserita tra le preferite.

Grazie a tutti, questa conclusione è per voi, spero che apprezziate e che non vi deluda troppo.
Baci bic.

Conclusione

- Harry, vieni qui, hai la cravatta un po’ storta.
Il bambino cercava di divincolarsi, non gli piaceva quell’abito da cerimonia, era scomodo un po’ come la divisa della scuola.
- Remus, devo proprio vestirmi così?
- Ho paura di sì, Harry, colui che porta gli anelli ha una grande responsabilità.
Affermò Remus cercando di mantenere un tono serio sistemando la cravatta del bambino e Appellando un cerotto sotto cui far sparire la cicatrice.
Il bambino lo guardò con aria avvilita, non riusciva mai a restare arrabbiato con Remus, così provò con il padrino: - Sirius…
L’uomo stava faticando non poco anche lui e Remus guardava padrino e figlioccio sogghignando.
- Harry, se fosse per me non saremmo nemmeno qui, ma Mira ci teneva …
Sirius mentiva sapendo di mentire: per Mira sarebbe andata bene anche la firma del contratto matrimoniale al Ministero senza tanti fronzoli, con Remus e Howard come testimoni, solo che avevano avuto la malaugurata idea di parlare dei loro progetti con Andromeda, Arabella e lo stesso Howard alla festa per il settimo compleanno di Harry. Nel giro di due mesi si erano trovati invischiati in un matrimonio con cerimonia e ricevimento degni della famiglia Black.
Andromeda viveva per procura la festa che avrebbe desiderato per sé e aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto. Mira e Sirius si erano ritrovati nel mezzo senza riuscire nemmeno ad offrire la loro opinione sulla forma della torta.
Una graziosa ragazzina di circa quattordici anni con i capelli rosa confetto in tinta con il vestito da damigella si affacciò alla porta della stanza in cui la sposa si stava preparando: - E’ quasi ora.
Disse prima di sparire andando a cozzare contro Remus ed Harry che nel frattempo si stavano incamminando verso il patio.
- Ciao Tonks! – disse Harry.
La ragazzina con i capelli ormai rosso ciliegia gli fece un cenno di saluto e scappò via.
- Secondo me ha una cotta per te, ogni volta che ti vede smette di parlare e le vengono i capelli rossi.
Remus scoppiò a ridere scompigliando i capelli di Harry: - Sono troppo vecchio e troppo pericoloso per lei.
- Mira, pensi di farcela a smettere di vomitare o devo darti qualcosa per fermare la nausea?
Eleanor aspettava che l’amica finalmente si decidesse ad uscire da quel bagno.
- Credo che il mio organismo si stia ribellando all’idea di sposarmi con Black.
- Davvero? E il fatto di essere incinta non ha nulla a che fare con la nausea?
- Elly, non rompere, non è detto e poi sono già abbastanza preoccupata così.
L’amica scoppiò a ridere: - Scusa, ma un ritardo di due giorni può essere normale, uno di quindici lo è un po’ meno, no? Quanto vuoi aspettare prima di esserne certa?
- Ci penserò domani, oggi la giornata si profila già stressante di suo.
Eleanor sorrise aiutando l’amica a sistemare il velo.
“Cavolo, cavolo, cavolo, perché aveva permesso agli altri di impicciarsi nei suoi affari? Odiava gli abiti lunghi, odiava i veli, odiava i matrimoni in pompa magna”
Si guardò allo specchio senza riconoscersi, e quello avrebbe dovuto essere il giorno più bello della sua vita? Non così!
Scese le scale di corsa per quanto i tacchi glielo concedessero, piombò davanti all’altare lasciando tutti basiti e disse: - Se siamo d’accordo facciamola finita qui.
- Sono perfettamente d’accordo. – Rispose Sirius sogghignando.
- Harry, gli anelli!
Il bambino li passò a Remus che li lanciò al suo vecchio amico.
- Con questo anello io ti sposo: in salute, malattia eccetara.
- Perfetto, vale lo stesso per me.
- Gente, il matrimonio è finito, voi divertitevi alla festa.
Mentre Sirius si caricava Mira su una spalla correndo verso la moto, Ted Tonks dovette trattenere Andromeda schiumante di rabbia. Tra gli invitati, che erano rimasti basiti dal rivolgimento dei fatti, qualcuno applaudì, qualcuno scoppiò a ridere e qualcuno cominciò a spettegolare prima di dirigersi verso la zona in cui era stato allestito il ricevimento.
- Ma come diavolo sei conciata?
- Sì, anche tu stai bene tutto in tiro. – rispose Mira sibilando, poi aggiunse: - Andromeda ci arrostirà su una graticola appena le capiteremo a tiro.
- Allora, signora Black, cosa vuoi fare?
Mira guardò il cerchietto dorato al dito e disse: - Una giornata al mare, solo noi due.
Con la sua migliore aria da seduttore Sirius rispose: - Ogni suo desiderio è un ordine.
A tarda sera tornarono a casa dove Remus aveva portato Harry. L’amico si congedò rapidamente senza indagare sulla loro giornata, fino a prova contraria era sempre stato un tipo discreto.
I novelli sposi si Smaterializzarono in direzione Privet Drive.
Petunia Dursley accolse Mira con freddezza: - E’ molto tardi, poteva anche tenerlo fino a domani mattina, visto che c’era.
Mira esplose: - Dato che questa è la mia prima notte di nozze la passo con mio marito, e non ho intenzione di tenere Harry con me. Comunque domani nella tarda mattinata Arabella verrà a prenderlo, non si preoccupi.
Vernon Dursley sentendo il tono e le parole di Mira si accostò alla porta: - Allora non possiamo più chiamarla signorina Korat, e di grazia, come dovremmo chiamarla?
- Black,  da oggi lei è la signora Black.
Una voce simile ad un latrato attraversò la via: appoggiato ad un palo della luce dall’altra parte della strada si trovava Sirius Black e, come sempre, la sua apparizione destò nei coniugi Dursley un disappunto appena dissimulato da una lieve cortesia.
- Congratulazioni, allora. – aggiunse Petunia con un sorriso tirato.
Mira portò Harry nella sua stanza che rimase ad osservare per qualche minuto.
Gli orsetti sulle mensole erano stati sostituiti da libri di racconti fantastici, il gatto Silvestro dipinto sulla parete era scomparso sotto una bacheca su cui si trovavano decine di fotografie di Harry, Sirius, Mira, Remus e della famiglia Tonks. Un letto più grande aveva preso il posto del lettino con le sbarre e, accanto all’armadio, sotto la finestra, una piccola scrivania era ricoperta di fogli scarabocchiati.
Mira si chiuse la porta alle spalle.
- Verrò a prendere Harry lunedì per portarlo a scuola e lo riporterò a casa per l’ora di cena.
Disse congedandosi dai Dursley.
***
Mira osservò l’astuccio, doveva lanciare la bomba e sperare che facesse meno danni possibile, uscì dal bagno e si infilò nuovamente nel lettone, bisbigliò due parole nell’orecchio di Sirius che sembrava ancora serenamente addormentato.
L’uomo ci mise un attimo a collegare il sussurro al reale significato delle parole. 
- Tu sei cosa? – Urlò sedendosi di scatto sul letto
- Sono incinta. – Ammise Mira a braccia conserte.
- …
- Sirius, ti senti bene?
L’uomo la abbracciò: - Mai stato meglio. Festeggiamo?
Detto questo la ribaltò sul letto e festeggiarono allegramente la bella notizia.
- Per il nome?
- Non è un po’ presto?
- A me la tradizione della tua famiglia non dispiace.
- Quella della tua invece fa un po’ schifo.
Mira sorrise: - In effetti un po’.
- E dimmi quanto tempo abbiamo per decidere?
- Direi otto mesi circa.
Sirius guardò Mira negli occhi: - Sai, c’è una cosa che credo di averti detto solo una volta.
- Sentiamo questa grande rivelazione . – Rispose la ragazza sollevando le sopracciglia.
- Ti amo. – Sirius aveva giocato la sua carta sperando di ottenere un effetto sorpresa quanto quello che aveva ottenuto Mira, ma lei sorrise semplicemente e disse: - Lo so imbecille, altrimenti non saremmo mai arrivati a questo punto. E comunque ti amo anche io.
Sirius scoppiò a ridere. Quella ragazza era davvero fuori dagli schemi e finalmente era sua. Cominciò a giocherellare con i lunghi capelli scuri poi disse: - Se sarà un maschietto potremo chiamarlo James di secondo nome?
- E per il primo?
- Lynx.
- Lynx James Black? Sei sicuro?
- Il nome Lynx mi è sempre piaciuto, mi da l’idea di un tipo che sa farsi rispettare.
Mira annuì : -Sì, in effetti non è male. E se sarà una bambina?
***
- Remus, ti presento Lyra Lily Black.
- Non scherzare.
Sirius lo guardò seriamente.
- Non stai scherzando? L’avete davvero chiamata Lyra Lily? E’ proprio vero che a certa gente non dovrebbero concedere la possibilità di perpetuare la specie.
Sirius mostrò la piccola a Harry che era arrivato insieme a Remus, ansioso di vedere quella creatura che rischiava di rubargli le uniche due persone che si occupavano seriamente di lui.
- Harry, questa è Lyra, è molto piccola, ma molto esigente, sono sicuro che Mira avrà bisogno del tuo aiuto per occuparsi di lei. Tieni, inizia a prenderla in braccio, così fai pratica.
Remus guardò agghiacciato Sirius, seriamente aveva deciso di affidare al sua primogenita ad un bambino di nemmeno otto anni? Sì.
Il bambino si trovò con la lattante in braccio: era una cosina piccolissima, con un ciuffetto di capelli neri dritto sulla testa e i pugnetti chiusi. Sì, dopo tutto se Mira aveva bisogno di una mano per occuparsi di quell’affarino lui sicuramente poteva aiutarla e così, senza nemmeno rendersene conto diventò un fratello maggiore.




P.S. chiedo scusa se alcuni nomi sono stati inseriti con il link, ma con il copia, incolla devo aver fatto qualche casino....
Baci!
 
 
 
 
  
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