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Autore: Dalilangel    24/12/2012    0 recensioni
Non posso ucciderla, la mia vita è lei, se lei non respira, io non respiro, se lei non vive io muoio, e se lei un giorno uccidesse me?... bè, all'ora io starei a guardare.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Entrò nel bar per dimenticare la discussione avuta con Dean. Angel non agli aveva mai urlato addosso, ma quello stronzo se lo meritava. Le aveva rigato la sua auto, un Audi modello TT, ed aveva le prove.

Si sedette al bar, chiamò il barman e ordinò una bevanda super alcolica, che aveva come nome “Super Tequila Bum Bum” o qualcosa di simile. Ne ordinò 7 o 8 e dopo pochi minuti di tracannamento si sentì uno schifo. Pensò all’auto, perché era arrabbiata?

-Ah! Giusto ecco perché sono arrabbiata- pensò. La sua vita prima di conoscere Dean e Sam era un vero incubo. Lavorava per suo cugino nel Michigan e per lui uccise demoni, licantropi, bestie assassine ed anche persone. Il significato che aveva per lei quella macchina non lo conosceva nessuno, neppure Dean. Era come l'Impala per i Winchester, e dentro a quell’Audi si trovavano i suoi ricordi, come il vestito da spogliarellista che teneva nel baule, oppure il coltellino svizzero sotto il sedile. Ma il ricordo più bello era quello situato nel sedile posteriore e lei lo ricordava molto bene.

Si alzò dalla sedia, barcollò un po’ ed uscì dal retro del bar, era troppo ubriaca per rimanere in piedi. Si scaraventò su dei sacchi dell’immondizia, qualcosa le dava fastidio, era la sua calibro 7, perché era nel suo giubbotto? La tirò fuori “Questo lavoro mi farà impazzire” disse ad alta voce. Guardò dietro di sé, un uomo la stava seguendo, forse voleva aiutarla? “Chi sei?” domandò, ma non rispose.

Ormai era fuori città e se quell’uomo l’avesse uccisa nessuno se ne sarebbe accorto, almeno fino al mattino. L’uomo incominciò a correre verso di lei, era un corridoio lungo 50 metri, e lui lo stava percorrendo troppo velocemente. Angel impugnò la pistola e sparò un colpo. Caddero a terra tutte e due, ma lo sconosciuto si rialzò quasi subito, lei invece per alzarsi dovette attaccarsi ad un cassonetto dell’immondizia ed il suo equilibrio riuscì a farla correre nel senso opposto. Lo sconosciuto, dopo averla raggiunta, le prese il braccio e la scaravento su una finestra.

Angel non aveva la coerenza per reagire ed infatti, sentì la sua schiena rompersi quando la finestra di una signora finì in tante lastre. Fece una caduta altrettanto piacevole quando rovesciò 4 cassonetti dell’immondizia. Angel aveva la faccia piena di sangue “Chi cazzo sei?” disse respirando affannosamente

“Il tuo incubo peggiore” anche se era ubriaca comprese la gravità della situazione. Il vampiro staccò una lastra di vetro dalla sua schiena, la ragazza gridò di dolore, aveva affrontato di peggio ma la paura la fece urlare nella speranza che qualcuno la sentisse. La bestia fece un taglio lungo tutto il suo braccio, e le lacrime di sangue che scendevano come pioggia, le appoggiò sulla bocca di Angel. La ragazza annusò, era un odore terribile ma allo stesso tempo dolce. Sentì la voce di quel vampiro, ma non l’ascoltò, era troppo occupata a bere quel sangue che scorreva su quel braccio bianco come il latte e liscio come la seta.

Ad un certo punto lo sconosciuto lo tirò via, Angel cercò di rimanere lucida ma non ci riuscì. Lo vide andarsene, ma prima, non conoscendo il perché, si avvicinò alla ragazza e gli diede un bacio sulla guancia sussurrandogli “Scusa se ti ho fatto male, ma vedrai che tra poco starai meglio”
  
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