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Autore: _ciuffano    26/12/2012    3 recensioni
«E questo era l’ultimo.» esclamò il castano poggiando la scatola accanto al riccio.
«Penso che in un’ora possiamo farcela.»esclamò Harry, dando uno sguardo veloce all'orologio appeso al muro.
«Speriamo. I ragazzi saranno qui per le sette.» .
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un Amore sotto l’albero.

 

24 Dicembre 2012

 
 
L’aria era fredda fuori, la neve cadeva lenta, dolce, quasi a tempo di una di quelle canzoncine natalizie che i bambini cantavano in coro per le strade. Le case dai bianchi tetti, contornati da tante luci colorate, che illuminano le vie.
In una delle tante case, davanti ad un grande albero spoglio, c’erano due ragazzi: Harry e Louis.
Harry, il riccio dagli occhi verde smeraldo, era piegato ad aprire gli scatoloni, che Louis, il castano dagli occhi azzurri, portava dal garage in salotto.
«E questo era l’ultimo.» esclamò il castano poggiando la scatola accanto al riccio.
«Penso che in un’ora possiamo farcela.»esclamò Harry, dando uno sguardo veloce all’orologio appeso al muro.
«Speriamo. I ragazzi saranno qui per le sette.» .
Dopo aver appeso all’albero quasi metà del primo scatolone, il riccio si avvicinò alla finestra.
«Louis, nevica!» esclamò scostando la tenda, gli brillavano gli occhi, non aveva mai visto nevicare. Louis gli si avvicinò, sorrise intenerito dalla scena. Poi d’un tratto il castano abbracciò il riccio da dietro appoggiando la testa sulla sua spalla. Il piccolo sorrise a quel contatto, gli mancavano gli abbracci a sorpresa del maggiore, ormai il management glieli aveva vietati in pubblico, così, per abituarsi, Louis aveva deciso di non avere certi contatti neanche in privato.
 Il riccio girò appena la testa verso il castano, notando che lo stava fissando, fregandosene della neve.
I loro occhi si incontrarono,non parlavano, erano i loro occhi a farlo, volevano entrambi la stessa cosa, me nessuno dei due si muoveva, finché Harry non annullò quella piccola distanza che c’era tra i due, appoggiando le sue grandi labbra su quelle sottili del castano, iniziarono a muoverle in sincronia, finché Louis non le dischiuse, per permettere alle loro lingue  d’incontrarsi e d’iniziare quella strana danza sconosciuta al mondo.
Continuarono a baciarsi dolcemente, finché il respiro non mancò ad entrambi si staccarono rigirandosi a guardare fuori, mentre il più grande stringeva ancora di più i fianchi del più piccolo. Stavano bene in quella posizione, difatti Louis era rapito dal fresco profumo del riccio che era, a sua volta, rapito da quello dolce del castano. Diciamocelo erano l’uno la droga dell’altro, non potevano stare lontani, anche se ormai non potevano avere più contatti in pubblico, gli bastava stare vicino per essere felici. Erano l’uno la colonna dell’altro.
Quel dolce momento fu interrotto dallo squillare del telefono.
 «Lou, suona il telefono.» esclamò Harry tranquillamente. «Lascialo suonare, non ho voglia di muovermi.» Esclamò lui stancamente.
«Sali sulle spalle.» esclamò allora il riccio avendo un’idea, il castano non esitò nemmeno un secondo e saltò sulle spalle di Harry.
Così i due saltellarono fino in cucina,dove il telefono continuava a suonare, finché Louis non lo prese
«Pronto?» esclamò appoggiandosi la cornetta sul telefono e stravaccandosi su Harry.
«Si stiamo preparando l’albero! Davvero?! Mi dispiace. No non mi ero accorto che nevicava.»Harry soffocò una risata per l’ultima esclamazione del ragazzo.
«Ok! A dopo» esclamò infine .
«Allora chi era?» domandò curioso il riccio.
«Non te lo dirò mai!» esclamò il castano risistemandosi sul riccio. «Ah, la metti così?!» esclamò il riccio correndo verso il salotto, e gettando il castano sul divano infilandogli le mani fredde nella felpa facendolo rabbrividire.
«Te lo dico, te lo dico, basta che questa tortura finisca.» biascicò tra le risate il castano. Harry si fermò, scrutandolo.
 «Allora chi era?»
«I ragazzi, dicono che a causa della neve ritarderanno di più di un’ora.»
«Ah, bene.» rispose Harry con uno strano sorrisetto sul viso. Louis, steso sul divano, lo guardava mentre sorrideva, stando accovacciato su di lui. Fu un attimo e Louis si allungò poggiando le sue labbra sottili su quelle carnose dell’altro, un bacio a stampo, che suscitò nello stomaco del riccio una strana sensazione di piacere. Appena Louis si staccò, Harry lo guardò male, dato che aveva annullato quel contatto.
«Dovremmo finire l’albero.» sentenziò il castano guardando il riccio negli occhi. Il piccolo si alzò di malavoglia, dando al castano una mano per alzarsi. Dopo circa mezz’ora l’albero era quasi finito, mancava solo la stella sulla punta, Louis cercava di allungarsi, ma dato che l’albero era alto, non ci arrivava, di solito era suo compito mettere la punta, ma quest’anno l’albero era diverso, dato che l’anno prima, per sbaglio, aveva gettato l’altro e quando se ne era accorto i netturbini l’avevano già portato via, così Louis aveva deciso di comprarne un altro più grande.
 «Harry, prova tu io, non ci arrivo.» Harry si avvicinò al ragazzo, gli prese la stella dalle mani, ma anche alzandosi sulle punte, non ci arrivava. Allora Louis ebbe un’idea.
«Hazza non muoverti
 «Cosa hai in mente, Boo?» lo guardò terrorizzato il riccio, data l’espressione del castano, che gli si avvicinò e lo prese sulle spalle, così da raggiungere l’altezza giusta per posizionare la stella. Harry scese dalle spalle di Louis e lo abbracciò da dietro , guardando l’albero completo.
«E adesso che facciamo?» domandò ingenuo il riccio.
«Ci divertiamo.» rispose il castano, dandogli un veloce bacio sulle labbra, prima d’iniziare a rincorrerlo. E così passarono un bel po’ di tempo: a rincorrersi, per la casa illuminata da tante lucine colorate, a gettarsi l’uno sull’altro e a darsi qualche piccolo bacio di tanto in tanto. Finché, stanchi, Louis non si gettò su Harry, steso sul divano, a giocherellare con le mani del riccio. Erano stretti l’uno all’altro, finché il campanello non suonò, segno che gli altri erano arrivati, i due si alzarono svogliatamente e stretti l’uno all’altro aprirono la porta, ritrovandosi gli altri tre, che si tuffarono dentro, soffocando il maggiore per augurargli un buon compleanno.
«Che bell’albero!» esclamò  stupito Liam , togliendosi la sciarpa.
«Ti piace? Lo abbiamo fatto io e Hazza.» ripose Louis stringendo più forte il fianco del riccio.
«Bene, che ne dite di cominciare a cucinare?» domandò Zayn strofinandosi le mani, i quattro annuirono.
E così tutti e cinque, in cucina, si divisero i vari compiti, divertendosi più che mai. Così in una delle tante case ricoperte di neve e colorate di lucine, cinque ragazzi si divertivano senza accorgersi che fuori aveva ricominciato a nevicare a suon di una di quelle canzoncine natalizie che i bambini cantavano in coro per le strade.

---Angolo Delle Scimmiette Urlanti è.é----

Buon Nataleee
(anche se in ritardo lol)
Lo so fa cagare, ma come idea mi piaceva... 
Non so se sono riuscita a esprimermi bene, fatemi sapere...
Aspetto una vostra recensione **
Ah se vi va fate un salto nella mia long 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1144982&i=1 sopratutto non vi dimenticate che PATATA 


Twitter: @ciuffano

   
 
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