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Autore: xtwobananasforapound    26/12/2012    2 recensioni
Alex non pensava che la scelta di suo padre di farle scarrozzare in giro per Los Angeles una band di quelli che lei considerava solo fastidiosi ragazzini, avrebbe portato ad uno stravolgimento di quel calibro nella sua vita.
Doveva studiare - per un esame che non voleva passare - e doveva rendere fiero suo padre - presentandosi in un modo che non era la vera lei. Non aveva tempo per certe cose. Quando poi entrano in gioco i sentimenti, è un gran casino.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Emh, Charlie?»balbettò Dani, catturando l’attenzione di tutti i presenti. La rossa alzò la testa dalla sua tazza di caffè mentre che Dani si scostò dalla porta per lasciare libero il passaggio al ragazzo arrivato poco prima.
«Adam»sussurrò la rossa. Si alzò di scatto e corse verso il ragazzo. Si lanciò su di lui portando le gambe ai suoi fianchi e lo abbracciò, o meglio, lo stritolò. Lui rise e ricambiò l’abbraccio.
«Mi sei mancata anche tu sorellina»Aveva una voce ferma ma dolce.
«Quanto mi sei mancato fratellone»sussurrò la rossa ritornando coi piedi per terra, poi si volse verso e i ragazzi e lo presentò. Quelli sorrisero e Alex si alzò, con l’intenzione di salutarlo.
«Ciao piccola»disse lui, racchiudendola tra le braccia e accarezzandole i capelli.
«Sei sempre più bella, smettila e ti sciuperanno»protestò lui facendola ridere.
«Sei un bugiardo»esclamò lei dandogli una pacca sul braccio.
«Come mai sei qui?»chiese Dani con tono puntiglioso. Adam la guardò e si sedette nel posto che gli aveva ceduto sua sorella.
«Sono arrivato ieri, per salutarvi e dirvi che mi trasferirò definitivamente in Europa»disse lui. La rossa si lasciò cadere il cucchiaio con cui stava bevendo il caffè, quello che aveva lasciato una volta visto suo fratello. Adam la guardò teneramente per cercare di rassicurarla. . La rossa sia alzò di scatto e uscì di casa, infuriata. Dani si irrigidì. Forse era arrabbiata anche lei, d’altronde erano stati fidanzati per tre anni consecutivi, si erano veramente tanto. Ma poi, avendo interessi diversi, si erano lasciati e avevano dovuto dirsi addio. Adam, dopo che suo padre aveva abbandonato la famiglia, era diventato l’uomo di casa, diventando improvvisamente più responsabile e protettivo verso sua madre e le sue sorelline a soli 16 anni. Adesso entrambi avevano 20 anni, erano adulti. Ma evidentemente a Dani ancora non era passata.
«L’Italia è fantastica, e le ragazze sono delle fighe assurde» era chiaro come il sole che ilcommento il ricciolo voleva creare un pizzico di gelosia in Alex.
«Siete fidanzati voi due?»chiese, Adam ai due interessati.
«Cosa? No, mai e poi mai»protestò la ragazza.
«E’ una cosa che non accadrà mai»negò il ricciolino, come gli dispiacesse. Liam, Niall e Louis risero di gusto, loro erano sicuri che quei due in un modo o nell’altro sarebbero finiti insieme, e a quanto pare anche Adam se ne reso conto.
«Vado a parlare con Charlie»annunciò lui, alzandosi. Alex annuì.
«E’ un tuo ex?> domandò Louis curioso, dopo che il ragazzo se ne andò.
«No - rise la ragazza – è come un fratello per me, è l’ex di Dani> disse lei, rivolgendo lo sguardo verso sua cugina cha la guardò male. Lou si girò verso di lei.
«Mh, ex fidanzato, eh?»
Dani elevò un sopracciglio e lasciò la stanza infuriata.
 
***
 
«Hei»sussurrò Adam sedendosi di fianco a sua sorella sul prato.
«Avevi detto che un giorno saresti tornato e che non te ne saresti andato più»sussurrò lei sull'orlo del pianto.
«Tu lo sai che per qualsiasi cosa potrai sempre..»
«Oh, cazzate! Farai come papà!»saltò su lei, urlando.
«No Charlie, questo mai - ribatté lui, alzandosi e raggiungendo la ragazza - hei, guardami, io ti voglio bene e non lascerò mai, hai capito mai, te, la mamma e nostra sorella»disse lui guardandola negli occhi e prendendole il viso tra le mani.
«Mai?»
«Mai - la rassicurò lui - perché non vieni con me? La mamma ha detto che le piacerebbe molto e Ellie, beh la conosci, le è sempre piaciuta l'idea di poter vedere altri paesi. Lì staremo insieme e saremo contenti»propose lui.
Per la ragazza l'idea di ritornare tutti insieme l'allettava molto, ma lì, c'erano cose che non voleva lasciare.
«No, Adam, qui ho il lavoro, Alex, i miei amici»rispose lei, tristemente.
«Quali amici?»chiese lui, beccandosi uno schiaffo sul braccio dalla rossa, che rise. Conosceva sua sorella come le sue tasche, e sapeva che non aveva un carattere facile, e sapeva che in pochi riuscivano a capirla veramente. Alex era una di quelle persone. E per Charlie significava lasciarsi dietro una delle persone più importanti della vita.
«Quindi la mamma e Ellie partiranno con te, domani?»riprese il discorso la ragazza, rattristendosi ancora di più.
«Sì, ma lo sai che sei vuoi venire sei sempre la benvenuta».
«Lo so»rispose lei curvando le sue labbra in un sorrisino soddisfatto. Stettero a parlare per un bel po', dell'Italia, del suo lavoro che lo rendeva fiero e della ragazza che frequentava. Amava vederlo così contento.
Una volta rientrati in casa, i ragazzi stavano guardando la tv, e Adam cominciò a guardarsi intorno. Cercava qualcosa, o meglio, qualcuno.
«Dov'è Dani?»chiese l'alto ragazzo moro.
«Su»rispose pigramente la castana.
Adam annuì e corse prontamente verso le scale come un pazzo.
La stanza fu invasa dal ticchettio della porta. Dani non aveva voglia di parlare con nessuno. Quella mattina non era iniziata particolarmente bene, dato l'improvviso bacio di Louis, che anche la seconda volta è riuscito a scappare con la coda tra le gambe, pauroso probabilmente della sua reazione. Lo capiva sempre meno.
E poi Adam. Era ritornato dopo tre anni, ancora non ci credeva. Era proprio come se lo ricordava. Bello, affascinante, moro e con lo stesso sorriso dolce di sempre, contornato però da barba.
L'aveva dimenticato, lei lo sapeva, ma l'improvviso arrivo di un ex fidanzato non lascia indifferenti, diciamo. In più se si parla di un amore tanto vecchio quanto importante come il loro.
Fortunatamente il loro rapporto non era finito male.
La porta si aprì, dopo l'ennesimo e stanco ticchettio.
Lui si avvicinò a lei e si sedette sulla cassapanca sotto la finestra della camera della ragazza. Si guardò intorno e notò che tutto era rimasto come si ricordava.
Dani, si accorse di quanto quello davanti a lei si guardava in giro, e sorrise.
«Ma che fai?»chiese lei scoppiando a ridere. Lui la guardò sorpreso e divertito e si lasciò coinvolgere dalla risata della ragazza.
«E' che in questa stanza ci sono tantissimi ricordi»rispose lui.
Dani annuì fievolmente, quasi impercettibilmente, abbassando lo sguardo.
E come dimenticare? In quella camera erano racchiusi i momenti più belli e anche brutti della loro relazione. Il loro primo bacio, la loro prima volta, le loro dormite abbracciati, le loro litigate e anche la loro rottura.
«Non sarei dovuto piombare così improvvisamente di nuovo, scusami»si scusò lui.
I loro occhi di colori opposti s'incontrarono e rimasero in silenzio, senza mai interrompere quel contatto che non c'era da tanto, troppo tempo. Dani prese un respirone.
«Mi ha fatto piacere rivederti invece»mormorò sorridendo.
«Davvero?»chiese lui sorpreso.
«La verità è che mi hai presa alla sprovvista trovandoti sulla porta, ma è bello riaverti qui, anche se per poco»rispose lei.
«Anche io sono contento di rivederti, mi sei mancata tantissimo>
Si abbracciarono e stettero uniti per qualche minuto. Si fecero scappare un risolino nervoso contornato da alcune lacrime.
«Comunque non ci credo che vuoi restare in Italia solo perché si sta bene - disse lei dopo essersi ripresa ed essersi asciugata le lacrime - c'è in ballo una bella ragazza italiana?»
«Come fai?» rispose lui.
«Ti conosco, tutto qua - sorrise Dani - allora? Parlami di lei»
«Non credo sia il caso..»
Dani si alzò e cominciò a vagare per la stanza senza meta.
«Perché no? Insomma, è la tua ragazza e voglio sapere com'è fatta» riprese nervosamente la ragazza. Si mordeva il labbro inferiore e si toccava i capelli istericamente.
«Non credo sia giusto parlarne con te, va bene?»rispose lui alterato. La ragazza se ne rese conto, e si sedette sul letto in silenzio. Lei non poteva fare scene di gelosia. Quel diritto non ce l'aveva più.
«Sei felice con lei?». Da un lato era contenta per lui, perché era stato in grado di rifarsi una vita migliore, ma dall'altro era frustrata perché in quella sua nuova vita non c'era spazio per lei, nemmeno come amica.
«Sì, tanto»
«Era l'unica cosa che volevo sapere» lo guardò con fare amareggiato e con un sorriso triste e malinconico.
Adam si alzò dalla panca e le si sedette accanto per poterla abbracciare.
Le voleva tantissimo bene, ma era tutto ciò che provava ormai. Il loro amore era finito lo stesso giorno della loro rottura. Si son lasciati tranquillamente, parlando civilmente. Non una discussione piena di urla e atti isterici.
Si lasciarono e decisero di rimanere amici e sentirsi come tali. Ma da quando lui si era trasferito in Italia lei non ebbe il coraggio di chiamarlo, non se la sentiva. Quella rottura nonostante tutto le bruciava ancora.
«Ti voglio bene, Dani»
«Anche io, Adam»
«Sai, sono sicuro che arriverà prestissimo quel ragazzo che ti amerà alla follia, che ti starà sempre accanto qualunque cosa accada e che ti farà andare fuori di testa tanto da strapparti i capelli e..»
«E...non esageriamo»rispose lei seria, sciogliendosi dall'abbraccio. Sbottarono in una risata sincera e spontanea. In quel momento sbucò dalla porta la testa di Louis.
«Ragazzi, Alex ha proposto di andare a fare una corsetta a cavallo..vi va?»
«Avresti potuto bussare.. » protestò Dani accigliata.
Adam, vedendo la situazione decise di prendere parola per evitare la terza guerra mondiale.
«Emh, sì certo, arriviamo subito»esclamò il ragazzo. Occhioni azzurri sorrise maliziosamente a Dani, ed uscì con un cenno della testa.
«Mi sa che quel qualcuno è già arrivato...»sbottò Adam senza pensarci.
Lei, che fino ad adesso guardava la porta, si girò verso di lui con fare omicida.
«Scordatelo caro mio, quello lì è uno stupido! Mi ha baciata due volte, ti rendi conto? Due! In solo due giorni, e mi fa imbestialire»
«E impazzire..»
«Ma che cazzo ti sei fumato?»
«Niente, più lucido di così non si può»ammise lui, con una smorfia soddisfatta.
«Non succederà proprio un bel niente tra me e quello»
«Non puoi deciderlo tu»riprese lui saggiamente.
«Non farti il finto saggio. Ho ragione io e basta»minaccia lei.
«Ah già, dimenticavo che tu sei quella che comanda»riprese lui sbuffando.
«Smettila - urlò lei divertita - andiamo prima che Alex s'incavoli»
«Sembrate delle dittatrici, siete sempre voi a fare le regole e tutti devono sottostare! E anche Charlie è così, adesso capisco perché andate d'accordo! Siete tremende!».
La ragazza lo guardò sorpresa.
«La smettiamo? E poi noi siamo adorabili»ribatté lei alzandolo dal letto e scendendo dalle scale.
 
***
 
«Harold sei veramente impedito»esclamò Niall ridendo, tutto fiero di sé per essere riuscito a salire su uno di quei grandi animali.
Il ricciolo lo guardò accigliato e incapace di muoversi, essendo appoggiato sul dorso del cavallo. Alex ridendo gli spostò un piede sull'altro lato, aiutandolo ad assumere un posizione decisamente più decente rispetto a quella di prima.
«Visto che ci son riuscito?»cinguettò lui, orgoglioso di sé. Niall fece una smorfia di dissenso e rise.
Una volta tutti in groppa ai cavalli, si avviarono verso i boschetti.
«Non ci sono animali feroci qui, vero?»chiese ad un tratto Louis, dopo alcuni minuti di cavalcata.
«Mh, sì. Pantere, tigri e qualche volta anche coccodrilli, pronti a mangiarti»rispose acida Dani. Lou fece una smorfia preoccupata.
«Davvero?»chiese rivolto a Charlie.
«Sì, davvero»rispose la rossa.
«Alex, davvero?»chiese per l'ennesima volta. Era sempre più preoccupato.
«Sì, ovvio»rispose lei annoiata. Continuarono ancora per un po' e il ragazzo dagli occhi blu non fiatava, anche se si notava il panico che gli torturava qualsiasi parte del suo corpo. Mentre gli altri sembravano abbastanza tranquilli.
«No, basta! Io me ne vado»protestò lui. Girò il cavallo dalla parte opposta, pronta a scappare da quel posto.
«Ma dove che non consoci il posto! Potresti perderti!»esclamò Liam saggiamente.
«Non voglio morire sbranato da tigri e pantere! Ho un disperato bisogno delle mie carote»
«Ma dio santo»sussurrò Dani scocciata.
«Aspettate, i miei capelli stanno bene? Se devo morire, dovrò pur farlo con stile»esclama Zayn, a sua volta preoccupato.
«Qui gli unici animali selvatici siete voi!»urla Charlie.
«Cioè?»chiede Niall titubante.
«Degli scimmioni!»rispose tranquillamente Alex.
«No, io non mi fido, voglio andarmene»protestò Louis.
Gli altri sbuffarono e si lamentarono mandandolo letteralmente a fanculo.
«Dai Louis, sta tranquill..» Adam bisbigliò, finché non venne interrotto da un verso strano, probabilmente era un uccello.
I cavalli si agitarono, ma quello di Louis, sfortunatamente si imbizzarrì più degli altri e prendendo la rincorsa fece sì che lui e Louis sparissero dalla vista di tutti.
«Dani, vai!»urla Alex, preoccupata.
La ragazza in questione, sbuffando, gira il cavallo e comincia ad inoltrarsi sempre più nei boschetti alla ricerca di quello stupido.
«E poi ero io quello impedito» ringhiò il ricciolo al biondo Niall.
«Ma sta zitto! Potrebbe essere in pericolo»rispose lui.
«No tranquilli, Dani saprà sicuramente cosa fare - esclama la rossa - adesso è meglio andare, Dani saprà come contattarci».
 
***
 
«Dani, aiuto!».
Il cavallo, che fin’adesso corse all’impazzata, si fermò di botto, e alzandosi fece cadere il povero ragazzo. Il cavallo impaurito scappò.
«Tutto bene?»chiese la ragazza una volta scesa dal suo River e avvicinatosi a lui.
Gli prese la testa e gliela sollevò.
I due si guardarono negli occhi ed erano abbastanza vicini da sentire i loro respiri. Una scarica di emozioni e elettricità fecero alzare la ragazza, lasciando cadere a terra la testa del castano.
«Ahià!»si lamentò lui spulciandosi la testa con una mano.
Dani lo guardava accigliata.
«Che c’è?»chiese lui urlando.
«Sei uno stupido! Non avresti dovuto fare tutte quelle storie, adesso siamo spersi qui senza un cavallo, senza cibo e senza acqua!».
«Così adesso sarebbe colpa mia, eh?»chiese lui alzandosi da terra.
«Ovvio, se non ti fossi fermato a causa delle tue paure infondate a quest’ora saremmo stati già a casa»
«Ah, ah, ah! – rise lui - bene, andiamocene»
«Come?»chiese lei irritata.
«Col cavallo?»il tono di lui era alquanto acido e sarcastico.
«Dio santo..nel senso che è già buio e potremmo perderci per davvero» rispose lei altrettanto acida.
«Non eri tu quella che diceva che conosceva questo posto alla perfezione?»
«Sì, ma è buio e la cosa migliore è starsene qui finché non ritorni luce»
«Oh no! Non ho intenzione di stare qui con te da solo!»
«Secondo te a me fa piacere?»urlò lei. I due sbuffarono e incavolati si diedero le spalle.
 
***
 
«Uhh, finalmente a casa!» esclamò Zayn non appena entrato in casa.
«Eh già> esclama a sua volta Charlie, dopo averlo raggiunto sul divano.
«Ragazzi, ma Louis e Dani se la caveranno vero?»chiese Liam, tutto preoccupato.
«Certo Liam, non preoccuparti»gli rispose Alex, rassicurandolo.
«Ragazzi, io vado a letto, sono davvero molto stanco per il viaggio e tutto il resto»intervenne Adam, baciò la sua sorellina e Alex e se andò.
«Bene, vado pure io, per ogni cosa su quei due chiamatemi»esclama Liam.
«T-t-i seguo»balbetta il biondo a causa di uno sbadiglio.
«Buonanotte»risposero i presenti in coro.
«Anche stasera si dorme insieme?»la provocò lui. Notò il suo imbarazzo dal bacio in quella. E da un parte era orgoglioso di riuscire ad intimidirla, almeno così sapeva di avere del potere su di lei.
«Spero tu stia scherzando»
«Okay, io vado a farmi una doccia»s'intromise Charlie.
«Vengo con te»saltò su il moro.
La rossa inalzò un sopracciglio, come gli altri due.
«Nel senso che tu vai a farti la doccia in un bagno e io vado in un altro»spiegò lui.
«Ahh»I due s'incamminarono verso le scale lasciando soli gli altri due.
«Io ho fame»
La castana guardò il ricciolo sorpresa, anche perché pure lei era affamata.
«Andiamo a prepararci qualcosa»propose lei.
 
***
«A dopo allora»disse maliziosamente Charlie a Zayn, che si trovava davanti alla porta. La ragazza la chiuse e scomparve dal corridoio. Il moro stette per qualche minuto a rimuginare sul da farsi. Entrare o no? Provarci o no? Fanculo. Da quando la conosceva non faceva altro che essere in completa confusione e pieno di domande. Non ci pensò due volte quando sentì il rumore dell'acqua scorrere. L'istinto prese il sopravvento. Aprì la porta e vide la rossa in intimo. Portava una culotte nera di pizzo e il reggiseno dello stesso tessuto. Si ritrovò a deglutire più volte. Era proprio davanti alla specchio.
«Hai bisogno di qualcosa?»gli chiese la ragazza, guardandolo dallo specchio. Lui chiuse la porta dietro di sé e ammirò il suo corpo più volte. Con passi lenti si avvicinò a lei, prendendole i fianchi e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
«Sì, ho bisogno di te»le sussurrò dolcemente nell'orecchio, dopo averle scostato una ciocca di capelli e averle lasciato qualche bacio sul collo. Charlie tirò indietro il suo collo e Zayn, con un gesto secco e fermo, la fece sedere sul lavandino e si unirono in un bacio, un bacio che nessuno dei due voleva assolutamente fermare. La ragazza gli circondeva il bacino con le gambe e con le mani cominciò lentamente a sbottonargli quella camicia bianca che gli dava un'aria più sexy del solito. Il moro la avvicinò a lui ancora di più, il che fece sussultare la ragazza per il calore che emanava le parte coperta dai pantaloni. La rossa gli graffiò la schiena e gli morse una spalla.
«Fortuna che dovevo fare soltanto una doccia»gli sussurrò Charlie all'orecchio.
«Farla in due è meglio, no?»rispose Zayn, chiaramente eccitato. La prese in braccio e la portò nella doccia, appoggiandola al muro, dopo essersi liberato di tutti gli indumenti rimasti.
Inutile dire come è andata a finire.. Inoltre, si sta parlando di Charlie e Zayn.
 
 
 
Ciaociaociaociaociaociaociaociaociaociao! Sono una brutta persona che aggiorna tardissimisso.. Losolosolosolosolosolosolosoloso.
Bastabastabastabasta scrivere così. Però me gustagustagustagustagusta, y no se porqueporqueporque.
Spero vi piaccia, davvero... EHHHHHH: BUON NATALEEEEE! Anche se in ritardo eheheheh
-Il-
:)
  
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