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Autore: Mired    12/07/2007    3 recensioni
Un anno dopo la sconfitta di Artemisia, Rinoa, si trova al Garden di Balamb, si è stabilita lì pur non essendo nè SeeD nè studentessa, tutto sembra andare piuttosto bene, anche se quella vita non è ciò che si aspettava, ma qualcosa sta per succedere, qualcosa che sconvolgerà la vita di Rinoa e di tutti i gli amici SeeD che da molto sono al suo fianco...
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
Rinascere


Quel giorno al Luna-park, guardo tutte le foto che abbiamo fatto quel giorno, sorrido divertita, mi sembra di nuovo di essere là, quel pomeriggio spensierato, quel pomeriggio trascorso con gli amici senza alcuna preoccupazione.
Nella foto, Selphie ha rubato il prezioso cappello di Irvine per l’ennesima volta e lui ha il broncio; ricordo Zell che si ingozzava di dolcetti e quant’altro riuscisse a mettere in bocca, sbraitando a Quistis, tra un boccone e l’altro, che niente era buono come i panini della mensa, le,i poverina, era esasperata dal nostro famelico amico che continuava a chiedere cibo come un bimbo di pochi anni.
La foto è così buffa, ma è una delle mie preferite, Squall ha un sorriso splendido, anche lui quel giorno era riuscito a lasciarsi andare e a divertirsi. Com’era diverso da quando lo avevo conosciuto, com’era diverso dall’ultima volta che l’avevo visto.
Carezzo la foto, come se fosse il mio bene più prezioso.
La porta si spalanca, riportandomi alla realtà. Selphie entra come un tornado nella mia stanza
“Avanti, preparati!!”
La guardo perplessa
“Dove dobbiamo andare scusa?”
“Esthar!! Mi hanno detto che hanno aperto alcuni negozi nuovi, con delle cose stupende!! Dai Rinoaaaaa…ti pregoooooo…”
Sospiro. Non ho molta voglia di uscire, ma l’impegno che Selphie sta mettendo nel tentare di risollevarmi mi convince ad accompagnarla ad Esthar
“E va bene, andremo…contenta?”
Mi preparo piuttosto velocemente, Selphie continua ad urlarmi di muovermi. Usciamo quasi di corsa per salire sulla Lagunarock, mi siedo accanto alla mia amica. Non appena decolliamo inaspettatamente mi sento sollevata, mi sto allontanando per la prima volta da quel luogo che nell’ultimo periodo mi ha portato così tanta sofferenza: il Garden di Balamb.
Arriviamo ad Esthar piuttosto velocemente, Selphie quasi mi trascina verso il centro commerciale e inizia a costringermi a provare abiti, accessori, gioielli. Non sono molto partecipe, ma poi mi lascio contagiare dalla frenesia dell’amica e insieme ci divertiamo.
Dopo tanto tempo, io, riesco a sorridere anzi a ridere sinceramente, questo non mi sembrava possibile.
Ci accorgiamo che è l’ora di pranzare solo perché molti negozi stanno chiudendo per la pausa, mangiamo ad un bar, qualche panino e ridiamo al pensiero di Zell in fila alla mensa. Selphie poi si fa seria
“Rinoa, io, pensavo che…dato che eravamo qui a Esthar, magari a…Laguna avrebbe fatto piacere incontrarci”
Laguna, il ricordo di Squall di nuovo torna, non rispondo subito, poi alzo lo sguardo verso la mia amica e le sorrido annuendole. E’ trascorso molto tempo dall’ultima volta che ho incontrato Laguna e poi sono molte le cose che mi legano a lui…
Andiamo al palazzo presidenziale non appena finito il nostro pasto. Le guardie ci accolgono con gentilezza e subito ci accompagnano da lui, non c’è bisogno di molte presentazioni, ci conoscono.
Non appena entriamo, Laguna è voltato verso la vetrata, silenzioso osserva la città, poi si gira e ci guarda, un mesto sorriso sul suo volto, su cui si legge la stanchezza e il dolore. Laguna ci raggiunge al centro della stanza, facendo cenno alle guardie che possono allontanarsi; non appena esse ubbidiscono Laguna crolla. Come un bimbo inizia a piangere, non l’avevo mai visto così, mi sembra talmente indifeso, mi avvicino e gli metto una mano sulla spalla.
“Non…sono stato un buon padre…”
“Laguna…”
Non mi permette di continuare
“Shhh…non dire niente. Io non sono stato un buon padre, non c’ero quando è nato e quando Raine se n’è andata, non c’ero quando lo hanno portato all’orfanotrofio e non ci sono stato quando…”
Un crampo, lo sento cedere sotto alla mia mano, ancora posata sulla sua spalla, cerco di aiutarlo sorreggendolo, trattengo le lacrime che mi premono agli occhi, sono trascorsi quasi sei mesi ma soffro ancora, devo trattenere ciò che sento dentro ora, devo essere forte per Laguna.
Lascio che Laguna si sfoghi, so che è giusto così, ha perso suo figlio, poi lentamente si calma e mi guarda
“…Ma tu, Rinoa? Come, come stai?”
“Cerco di affrontare la cosa, ma soffro ancora molto, devo ringraziare Selphie, Seifer e tutti i miei amici, mi sono sempre stati vicino. Squall ha lasciato un grande vuoto, dentro me, ma anche dentro a tutti, gli volevano molto bene”
Sorrido lieve, voglio sembrare più forte di quanto io sia in realtà. Laguna si asciuga in fretta le lacrime, cambia argomento, ma so che soffre, lo leggo nel suo sguardo, un dolore che ci unisce più che mai. Quasi ci implora, poi, di rimanere a cena, come posso dire di no a Laguna?
Durante la cena ci guardiamo spesso, è come se riuscisse a leggermi dentro, entrambi però continuiamo a fingere di star meglio, un tentativo disperato di andare avanti, di riemergere da quell’abisso in cui siamo sprofondati.
Parliamo, soprattutto Selphie, che parla di qualunque cosa le venga in mente a partire dai nuovi negozi di Esthar arrivando ad un corso accelerato di guida della Lagunarock, distrattamente la ascolto e Laguna è nella mia stessa situazione, ma sappiamo il motivo per cui la mia cara amica si comporta così.
Senza che ce ne rendiamo conto arriva infine l’ora di partire, Laguna ci accompagna fino alla stazione aerea, passeggiamo lungo le vie di Esthar ora silenziose. Al momento di salire ci saluta con un sorriso, ci abbraccia
“Ragazze…grazie…tornate, tornate presto eh”
Abbozza un sorriso, lo ricambio
“Non temere Laguna, saremo sempre felici di venirti a trovare…”
Mi siedo al mio posto, Selphie è ai comandi, decolliamo, la nostra meta è il Garden di Balamb. Nel silenzio in cui mi trovo immersa i pensieri cominciano a turbinare nella mia testa simili ad un vortice al cui centro c’è Lui, come sempre

Amore mio…chissà se puoi sentirmi…Oggi ho visto tuo padre, soffre molto anche lui. Perché? Perché doveva succedere proprio a te? Sempre silenzioso, a volte freddo e scontroso…eri una presenza necessaria per la vita di molte persone, vedi? Mi manchi…mi manchi da impazzire

Senza rendermene conto scivolo tra le braccia di Morfeo, un sonno privo di sogni. E’ Seifer a svegliarmi, siamo già al Garden, sono stanca…a malapena apro gli occhi, Seifer mi solleva, appoggio la testa al suo petto riaddormentandomi in pochi istanti.
Mi sveglio di nuovo, ma non sono gli incubi a svegliarmi questa volta, bensì la calda luce del sole che mi illumina la stanza, Squall è stato nei miei sogni anche questa notte, ma erano sogni non incubi, era come se lui stesse cercando di aiutarmi a riprendermi, come se volesse che io ritorni quella di una volta, oppure questi pensieri sono semplicemente frutto del desiderio nascosto nel mio cuore: riuscire a vivere ancora.
Angelo sale sul letto non appena apro gli occhi ed inizia a leccarmi la faccia scodinzolando, gli accarezzo la testa e lo abbraccio
“Angelo…ne abbiamo passate tante insieme vero?”
La luce del sole questa mattina mi sembra diversa, più calda. Angelo mi accompagna fino alla finestra, la apro e mi affaccio lasciando che il sole illumini e scaldi il mio volto. Chiudo gli occhi e di nuovo vedo Squall, ma questa volta è diverso, non sento sofferenza, non lo vedo pieno di sangue, ma è sorridente, come durante le nostre passeggiate, come quando si è dichiarato. Vedo lo Squall di cui sono perdutamente innamorata. Questo mi fa sentire meglio, apro gli occhi e il piccolo pezzo di mondo che vedo fuori mi sembra all’improvviso diverso. Le cose attorno a me non sono più sfumature di grigio, pian piano tornano i colori, colori caldi rilassanti.
Forse però non è il mondo ad essere cambiato, forse sono io a vederle diversamente, quel desiderio, piccolo e nascosto nel mio cuore sembra ora farsi sentire più forte, ed è proprio il pensiero di Squall a rafforzarlo e a dargli energia sufficiente ad emergere tra il dolore che ho provato finora.
Passo una mano sul folto pelo che ricopre il mio amico a quattro zampe, mi abbasso, gli prendo la testa fra le mani e sorrido guardandolo
“Angelo, oggi è una giornata particolare sai? Ho sognato Squall, credo proprio che questo sia il primo giorno della mia nuova vita. Squall non si sarebbe mai innamorato della Rinoa che sono stata finora, ricordi che mi ha detto che gli piaceva la mia gioia di vivere? L’unico modo che ho per renderlo ancora felice, ovunque sia, è proprio di tornare ad essere quella che lui amava, per lui, per me, per tutti quelli che mi vogliono bene…Non so cosa sia successo questa notte, forse una magia, chissà, ma ho capito molte cose ora, voglio tornare a vivere…”
Mi cambio velocemente ed esco dalla mia stanza, ansiosa di cominciare quella giornata, dopo tante giornate trascorse a desiderare che finissero al più presto.


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Ancora di nuovo perdono per questo IMMENSO ritardo di aggiormento ç_ç spero di riuscire ad essere più puntuale...
Ancora grazie a quelli che mi hanno letta ^_^

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