Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Valu Valonsa    26/12/2012    0 recensioni
Tratto dalla prima parte:
"Quando lei lanciò un ultimo sguardo verso Luca, ancora immobile al centro del salotto, Camilla concretizzò che quella sarebbe stata l’ultima volta che lo avrebbe visto.
La loro prima e ultima occasione.
Andata a puttane, ovviamente."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                                    FOREVER US.


“Camilla fermati dove sei.”
Mi si gelò il sangue nel constatare che quella voce non era la voce di Lela, un brivido percorse tutto il mio corpo (traditore) nel realizzare che Luca mi aveva seguito.
Aveva reagito.
Un piccolo passo per l’umanità, un grande passo per una donna ancora innamorata.
Nonostante ciò non mi voltai, non ne avevo il coraggio, ma restai immobile, anzi quasi non respirai.
“Non mettermi in bocca cose che non ho mai detto. Io volevo eccome scusarmi con te, ma ero più che certo che mi odiassi. Quindi capirai perché non mi sono fatto avanti prima. Le circostanze mi sono state favorevoli, perché io volevo scusarmi ma la paura di essere rifiutato mi bloccava. E quest’occasione è stata quella decisiva per me. Potevo chiarire anche una settimana dopo, come ho provato a fare, ma tu eri già sparita e ovviamente nessuno voleva riferirmi dove fossi andata. Ti ho atteso ogni santissimo Natale, ma tu non uscivi mai di casa. Allora ho sperato di incontrarti all’interno della tua fortezza, ma avevi ben istruito la tua famiglia. Invece con questo matrimonio avrei superato la paura di essere preso a calci e dovevo per forza vederti, non potevi scappare. Sono un coglione, so che avrei dovuto insistere di più prima di far passare cinque anni. Hai idea di cosa si provi a non vederti scorrazzare per casa? A non sentire più il tuo vociare in ogni stanza? E non avere più il tuo sguardo a seguirmi a vista? Mia sorella mi ha odiato per mesi e non potevo biasimarla per questo, mi odiavo anche io. L’unica persona che volevo e dovevo tenere accanto a me, era sparita. Ti ho fatto scappare.”
Si fermò, prese un gran bel respiro, anzi era un bel respiro di sollievo, poi riprese il discorso. Io continuai a starmene impalata sul vialetto di casa Dratto, in procinto di piangere. Rigorosamente di spalle ascoltai il resto di quello che aveva da confessarmi.
“Sono poi arrivate le prime notizie. Ovviamente io le sapevo per ultimo, quando riuscivo a far confessare gli amici di amici di amici. Generalmente mi tenevano all’ oscuro di tutto, credo per paura di una mia reazione. Io avevo necessità di parlarti, di confessarti che…mi sei piaciuta dalla prima volta che ti ho visto…”
“La prima volta che venni a casa tua.”
Sussurrai certa che non mi avesse sentito. Il ricordo del primo incontro tornò a galla tra i miei pensieri: Luca senza maglietta che preparava il caffè.
Un’ottima prima impressione!
“No. Quella è stata la prima volta che tu hai visto me… Io già ti conoscevo, non di persona ovviamente, ma ti avevo già vista altre volte.”
Spiazzata da quest’ulteriore rivelazione non potei non volarmi per poter essere sicura che non stesse né scherzando né mentendo. Con gli occhi offuscati dalle lacrime riuscì a scorgere Luca che alternava lo sguardo tra me e le sue scarpe. Era in imbarazzo.
“La…la prima volta che ti ho vista è stato nel bar fuori la vostra scuola. Ero lì perché avevo appuntamento con una ragazza del vostro liceo. Mentre l’aspettavo sei entrata tu con Lele. Non ti avevo vista per casa, quindi dovevi essere una sua nuova amica pensai. Prima che alzassi le braccia per farmi notare, tu guardasti nella mia direzione. Non fissavi me, ma il tuo sguardo mi è rimasto impresso: era bello, limpido, sincero e pieno di speranze. Ed è sempre stato così. All’improvviso non me la sono più sentita di attirare la vostra attenzione, ma ho continuato a guardarvi. Beh guardarti, in realtà. Lela è sempre stata selettiva con le persone e anche con gli amici più stretti, a stento riesco a riconoscerla come mia sorella. Con te, però, in quel bar, quella mattina c’era la mia Michela. La vera Lela si era aperta a te e vedervi ridere e scherzare mi trasmise il buon umore. Prima che arrivasse la ragazza dell’appuntamento le mandai un messaggio per disdire e me ne tornai casa. Avevi sconvolto Michela, questo mi fu subito chiaro, ma quel giorno conquistasti anche me.”
La parte di me che ancora ragionava rispose, mentre l’altra metà, decisamente fuori uso, applaudì energicamente.
“Queste sono stronzate. Tu mi hai sempre trattato una merda, come esattamente cinque anni fa.”
“Eri minorenne, cazzo. Questa ragione era sufficiente per allontanarti. Se solo ti avessi permesso di avvicinarti a me sarei caduto ai tuoi piedi. L’avevo capito subito, così preso la decisione di rovinarmi dall’inizio, perché se ero uno stronzo tu mi avresti odiato. Se non mi amavi non ti accostavi a me e io non avrei fatto cazzate. Quando, però, dopo l’esame tu mi hai confessato di essere innamorata di me…io”
Già quando fui derisa nella tana del lupo, bei ricordi. Davvero indimenticabili. Un brivido stavolta poco piacevole riportò a galla tutta la mia delusione.
“Io ero convinto al 100% che tu mi odiassi, non pensavo fossi seria. Anzi credevo che ti stessi prendendo gioco di me dopo aver scoperto il mio interesse per te. Poi, invece, l’hai ripetuto ancora più convinta e sono rimasto  spiazzato. Mi sembrava assurdo che tu ti fossi davvero innamorata dello stronzo che ero stato. Mi hanno escluso dalla tua vita, nessuno si è schierato con me e nessuno ha voluto comprendere il mio punto di vista. Dopo sei mesi Michela è tornata quella di sempre nei miei confronti, sapevo che lei a quel punto avesse compreso ogni mio gesto, ogni mio sentimento, ma non ne ho mai parlato con lei. Non ho più parlato di te con nessuno in verità, però anche se avessi voluto cosa ne avremmo guadagnato? Ero certo che comportandomi da stronzo e standoti alla larga fossero esattamente le cose giuste da fare.”
Esterrefatta, ecco com’ero.
Era tutto vero? Ed io quanto ero disposta a rischiare questa volta con lui?
“Mi sei mancata veramente quando sei andata via. Mi mancavano tutte quelle piccole cose che fingevo di non vedere, ma che in cuor mio, sapendo che ci fossero, mi tranquillizzavano.”
“Adesso cosa vuoi da me?”
Chiuse in un barlume di lucidità, mentre il mio cuore esplodeva per la gioia e la rabbia. Con una sola falcata mi raggiunse e mi fu dinanzi, inchiodò i miei occhi nei suoi e rispose.
“Io non voglio niente da te…”
Ecco non avevo capito un cazzo allora?
“Io voglio te, Camilla. Voglio recuperare il tempo che abbiamo sprecato stando lontani. Se tu sei d’accordo con me Cami io ne sarei felicissimo, in caso contrario ti farò cambiare idea. Sai che so essere molto persuasivo.”
Non avevo ancora una riserva di fiato sufficiente per rispondere, così mi limitavo a fissarlo scioccata, ascoltavo la sua voce così sensuale ad un palmo dal mio naso, respiravo il suo profumo a pieni polmoni e mi godevo quell’attimo che sarebbe potuto diventare routine.
Bastava un mio sì e sarebbe stato mio.
“Se mi ferisci di nuovo non ti risparmierò questa volta.”
Finalmente qualcosa l’avevo detta, un applauso al mio neurone!
Felice per la mia risposta enigmaticamente affermativa, Luca rimase a rimirarmi per pochi secondi, poi i nostri cervelli, quasi all’unisono, realizzarono la realtà della situazione. Mi sorrise, anzi m’illuminò d’immenso con 32 denti perfettamente bianchi  e allineati…Non era mai stato così bello, magnifico, quasi angelico e sapere che ero stata io a renderlo così euforico e felice elettrizzava anche me.
Per fortuna non attese oltre e finalmente unì le nostre labbra in quel bacio che aspettavo da una vita. Le sue mani mi avvolgevano, le sue labbra mi conquistavano sempre più con la loro morbidezza, il loro sapore e il loro calore. Potevo ascoltare i nostri cuori battere insieme.
Il mio cuore oramai suo. Sempre stato suo.
Eravamo lì insieme, mente e corpo, Luca e Camilla senza altre preoccupazioni.
Finalmente noi.
Felicemente noi.
Noi per sempre…

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Valu Valonsa