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Autore: MotaCarota    26/12/2012    13 recensioni
-E quello che mi brucia di più in tutto questo casino è che io ci sto male, mi fa male quando ti vedo con qualcun altro per strada, quando capisco che cerchi di attirare un’attenzione che non è la mia, quando ti trovo vicina a lui, diavolo potrei impazzire…-
-Io non ti devo spiegazioni, Zayn, non devo scusarmi perché hai visto che Liam era un po’ più vicino del solito- disse con tono calmo –io sono libera di fare quello che voglio, come lo sei tu, perciò è patetico che tu venga a farmi la scenetta di gelosia in questo momento-
Zayn si limitò ad annuire –Già, hai ragione, Hope- fece una lunga pausa –è proprio vero che non faccio in tempo a fare progressi con te, che già ci ritroviamo al punto di partenza. Improvvisamente siamo di nuovo due estranei, tu che mi odi e io che non posso farci niente, bello schifo-
Vederlo in quello stato le faceva male, sapeva che era tutto per colpa sua.
-Non voglio che litighiamo- sussurrò appoggiando la testa al suo petto e sentendolo respirare forte.
-Che cosa? -
- Malik, io ci tengo a te, lo vuoi capire sì o no!?- urlò con un sorriso sulle labbra.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Eighteen.



Zayn, neanche dato il tempo a Louis di capacitarsi che fosse dannatamente infuriato, scese di sotto sbattendo forte la porta. Mentre Hope lo seguiva, cercando di capire cosa fosse successo di così tanto grave da aver fatto scattare in lui quella reazione.
Essence si rivestì in fretta, mentre spiava Louis di sottecchi. Il suo viso era paonazzo, sembrava stesse andando in fiamme. Ma lei non riuscì a capire se fosse per quello che stavano per fare poco prima, o per essere stato beccato nel farlo proprio con lei.
-Ehi- gli si avvicinò toccandogli appena il braccio, mentre lui si rimetteva addosso maglia, felpa e giacca tutte insieme, e magari anche al contrario, per la fretta.
-Ho fatto un casino…- sospirò mentre con una mano tremante si ravvivava il ciuffo ribelle –cazzo!- sbottò scaraventando il telefono sul letto ancora sfatto.
Essence rimase colpita dall’impronta che Zayn aveva lasciato su di lui, sembrava che temesse suo fratello come se davvero potesse fargli del male, malgrado fossero ottimi amici.
Gli fermò le mani, prendendogli il viso in modo che la guardasse dritto negli occhi –va tutto bene, hai capito?- sussurrò per calmarlo –non è successo niente, e non ci saranno conseguenze- gli assicurò mentre lui sgranava gli occhi.
-Conseguenze!?- sbottò –Es, Zayn mi picchierà a sangue non appena scendiamo di sotto, non puoi neanche immaginare quanto sia geloso della “sua sorellina”!- mimò il segno delle virgolette con le dita.
-Louis- lo riprese lei –guardami- il moro teneva lo sguardo basso –Louis, guardami- i loro occhi si fissarono insistentemente e lei ricominciò a parlare –non ti farà niente, Zayn non è una persona cattiva, per quanto possa sembrare irascibile. Ti posso assicurare che Harry mi ha fatto molto di peggio, e lui non l’ha nemmeno sfiorato- raccontò mentre sorrideva amaramente –a parte qualche minaccia sotto casa, ma quelle non valgono- sulla bocca di Louis comparve un sorriso che sembrò smorzare la tensione accumulata sino a quel momento. -Dai, andiamo di sotto e parliamone- continuò.
-Mmh, non ne sono così sicuro, è molto più comoda la finestra per uscire, che ne dici?-
Lo guardò torvo, come a rimproverare la sua infantilità –avanti- Louis sbuffò e si mosse nella sua direzione, abbassando poi la maniglia della porta.
-Aspetta- lo tirò per la maglietta prima che potesse uscire, e lui le rivolse lo sguardo –mi è piaciuta la tua invasione, e quello che stavamo per fare…- sussurrò al suo orecchio, come se quel segreto non avesse dovuto uscire dalla stanza.
Il moro sorrise abbassando lo sguardo e di impulso la tirò a sé con possessione. Le loro labbra si unirono al suono di un sospiro e condivisero un brivido che passava dalla bocca di Essence a quella di Louis in appena una manciata di secondi.
-Anche a me- ansimò Louis sulle labbra di lei, prima di lasciare andare i suoi fianchi, e prendere coraggio per scendere di sotto.
 

 
Non appena lo sguardo di Louis incontrò quello ardente di Zayn, sdraiato sul divano in uno stato comatoso, il moro avvertì un brivido e si domandò che ne sarebbe stato della loro amicizia, così salda fino a quel momento.
Hope si schiarì la voce e sorrise a Essence, non aveva di certo niente da rimproverarle.
-Louis ha qualcosa da dire- esordì la riccia e subito lo sguardo paonazzo dell’interessato si congiunse al suo come in una supplica di pietà.
Gli occhi infuocati di Zayn inchiodarono l’amico al muro, sapeva davvero essere intimidatorio quando voleva, constatò l’altro in preda alla preoccupazione.
-Ehm…- biascicò torturandosi le mani –io e Essence… cioè io, io volevo…- abbassò lo sguardo come per trovare ispirazione dalle converse rovinate che portava ai piedi, nel momento in cui la riccia gli passò una mano sulla schiena le forze sembrarono tornargli in gola –è successo tutto nel posto sbagliato, al momento sbagliato… cioè, io veramente non mi sento in dovere di chiedere scusa a nessuno- l’aveva detto davvero!? –tanto meno a te, Zayn, semplicemente perché quello che stavamo facendo –arrossì sulle guance, e Essence lo trovò dolce –era per il volere di entrambi… credo, già, credo proprio di sì! E come lo sei tu, anche io sono libero di… di mettere in pratica quello che provo per una ragazza- Hope trattenne una risata, quando era nervoso il suo migliore amico parlava in un modo che non era assolutamente da lui –anche se si tratta di tua sorella! E quindi so che forse ora ti ci vorrà del tempo per assimilare questa cosa, ma dovrai fartela andare bene, perché io e Essence ci teniamo molto e non abbiamo intenzione di rinunciare a questo per te- da dove era venuta fuori tutta quell’audacia?
Zayn era rimasto di ghiaccio, impietrito, sembrava ascoltare ma non batteva neanche un ciglio, il che era preoccupante. Significava che si fosse addormentato durante il racconto di Louis, o che stesse per scoppiare da un momento all’altro, come un vulcano in eruzione.
-Ha ragione- si intromise Essence, e questa volta il fratello diede un segno di vita muovendo la testa nella sua direzione –so quello che provi, Zayn, so che stai per dire che lo fai per me, che è perché ti preoccupi di me che vuoi tenermi isolata dai tuoi amici- guardò Louis e strinse la sua mano –ma questa volta sono io che ti dico che ormai sono cresciuta, non mi devi più proteggere, sono in grado di badare a me stessa e voglio vivere quello che provo per Louis fino in fondo, senza che tu ti ci metta in mezzo-
A quel punto il verdetto finale spettava a Zayn. Tutti attendevano guardandolo con insistenza.
-Che cosa state aspettando?- domandò a un tratto –perché mi fissate tutti quanti?- improvvisamente era tornato sulla Terra, aveva capito in che situazione si trovava o aveva dimenticato la visione di poco prima di sua sorella e Louis? –sembra che abbiate già deciso, dunque non spetta a me l’ultima parola- continuò serio.
-Allora cosa ne pensi?- domandò Hope che aveva taciuto finora, analizzando la situazione.
Zayn si voltò verso di lei lentamente, le sorrise con una faccia da ebete e borbottò qualcosa: -penso che la prossima volta, prima di aprire la porta, sia meglio che bussi-
Tutti scoppiarono a ridere, persino Louis che aveva avuto i nervi tesi fino ad un momento prima, e tutto sembrò tornare alla normalità.
La pace era tornata in casa Malik, e non era mai mancata così tanto.
Essence saltò in braccio a Louis, tirandolo a sé per baciarlo mentre squittiva felice. Hope si avvicinò a Zayn, che ancora non si era abituato a vedere quei due così disinibiti, e gli baciò appena le labbra.
-Sono fiera di te- gli sussurrò all’orecchio e in quell’istante nella sua mente, non c’era altro che lei e il suo sorriso cristallino.
-Se la vedo piangere per colpa tua, ti rovino, Tomlinson- abbaiò non appena si fu distratto da quella che poteva chiamare la “sua ragazza”.
Louis aspettò che un sorriso si dipingesse sulle labbra carnose del moro per ridere, e capire che fosse uno scherzo, anche se avrebbe dovuto andarci piano per non trovare sorprese sulle gomme della sua amata auto.
 
 
 
Zayn si stiracchiò leggermente sul divano, mentre Hope si era sdraiata al suo fianco, appoggiando la testa sulle sue gambe. Quel pomeriggio non avevano fatto un granché, ma Zayn pensava che non era necessario fare cose grandiose per divertirsi, perché la sola compagnia di Hope era in grado di trasformare anche le piccole cose, come guardare una replica di un telefilm, in qualcosa di magnifico. Strinse gli occhi dalla gioia quando quel pensiero scivolò dalla sua testa.
Quella mattina era stato piuttosto sconcertante scoprire che Louis e sua sorella non si odiavano poi così tanto come volevano dare a vedere. Ma in qualche modo Zayn se lo aspettava anche. Era chiaro che da qualche tempo tra i due si fosse creata una certa alchimia, stessa che intercorreva tra lui e Hope, suppose.
-Sai una cosa?- disse Zayn tutto ad un tratto.
-Mmh-
-Non so perché, ma a volte mi capita di avere proprio una necessità, un bisogno disperato di stare da solo con te- dichiarò come fosse la cosa più banale del mondo.
Vide le guance di Hope colorarsi di una tonalità più accesa mentre sorrideva, tentando di nascondere il viso tra i capelli.
-Ti imbarazza questo?- rise mentre la vide diventare paonazza.
Lei lo guardò negli occhi per un secondo per poi sciogliere il legame tra i loro sguardi –no, è solo che… non me l’aspettavo- si sistemò i capelli dietro le orecchie mentre si tirava su a sedere –e per quale motivo avresti questo bisogno di stare solo con me?- domandò assumendo un tono languido, di cui si meravigliò quasi.
Zayn deglutì sonoramente. Aveva lo sguardo di chi non mangia da giorni ed è seduto davanti ad una tavola imbandita di ogni ben di Dio.
-Forse perché ti vergogni di baciarmi in pubblico?- chiese ancora lei mentre si protraeva nella sua direzione come una gatta.
Il moro ebbe un attimo di incertezza nel non sapere se guardarla dritto negli occhi o nella scollatura della maglietta che sentiva chiamarlo a gran voce in quel momento.
-No, no di certo, io…-
-Tu cosa, Zayn?- perché la sua voce era tremendamente eccitante? Si chiese il moro mentre la fissava con occhi sbarrati.
-Ti vergogni di fare questo quando non siamo da soli?- chiese mentre gli si sedeva in grembo e tirava con possessione il suo viso verso di lei per poterlo baciare.
Zayn riemerse da quel gioco di lingue quasi affannato, mentre si chiedeva chi diavolo si fosse impossessato della sua ragazza per farlo penare in quel modo.
Proprio quando la vide distendersi su di lui e lanciargli uno sguardo infuocato, sentì la porta aprirsi di scatto e entrare in casa una figura informe.
-Amico, sono io, hai lasciato la porta aperta così ho pensato di…- Liam rimase di pietra e le parole gli morirono in gola.
Hope sentì improvvisamente le guance carbonizzarsi, mentre cercava goffamente di tornare seduta sul divano in modo più composto possibile. Zayn sbarrò gli occhi e poté immaginare come si fosse sentito Louis con sua sorella, la mattina prima, e non era affatto una sensazione piacevole.
-Oh, io… io ho interrotto qualcosa, scusate- balbettò l’altro imbarazzato.
-No no, assolutamente!- si affrettò Zayn mentre lo invitava dentro –vieni pure, tranquillo!-
Mentre Liam sorrideva in modo forzato e si liberava di tutte quelle borse e valigie che si portava dietro, l’amico non riuscì a trattenersi dal chiedergli cosa dovesse fare con tutta quella roba.
-Hai deciso di concederti una vacanza?- sorrise mentre si risedeva al fianco di Hope.
-Più o meno sì, una vacanza molto lunga- rispose vago.
-E che destinazione hai scelto?- si intromise Hope che aveva taciuto, imbarazzata, fino a quel momento.
-Berlino, starò via otto mesi-
-Otto mesi!?- sbottarono i due all’unisono.
-Già- rispose Liam abbassando lo sguardo –voglio lasciare Londra per un po’, sento di non avere più nessun motivo per restare, ho bisogno di staccare la spina dalla mia vita- spiegò serio –ma ci sentiremo, insomma esistono i telefoni e internet, potremmo scriverci per email…-
Hope e Zayn erano rimasti agghiacciati da quella notizia. Era qualcosa di estremo, e Liam l’aveva spiegato come fosse l’elenco della spesa, era surreale. Cosa l’aveva spinto a fare un gesto simile? Lasciare l’Inghilterra, la sua città, i suoi amici, la sua famiglia per un erasmus di otto mesi in una nazione a dir poco sconosciuta. Era qualcosa di folle, soprattutto perché sembrava essere una decisione presa su due piedi, a meno che Liam non avesse già deciso tutto da quando loro due…
-Liam, io non so che dire… mi sento così in colpa per questo, io… è per quello che è successo tra di noi che te ne vai?- domandò Hope, dimenticandosi per un attimo della presenza di Zayn che li fissava fumante.
-No!- sobbalzò il biondo –non riguarda nessuno di voi, è qualcosa che parte da me, era da un po’ che volevo dare una piega diversa alla mia vita e l’offerta che ho ricevuto da una collega di mia madre è stata la svolta, per cui ho deciso, parto-
-Ma da solo?! Non conosci nessuno, non sai parlare il tedesco, e dove vivrai? Riuscirai ad ambientarti a scuola, e i tuoi nuovi compagni cosa…?- Zayn le posò una mano sul ginocchio come a rassicurarla, mentre Liam sorrideva, intenerito dalle sue preoccupazioni.
-Andrà tutto bene, puoi starne certa, l’inizio forse sarà un po’ in salita, ma ce la farò- rispose sicuro –mi farò dei nuovi amici, imparerò la lingua, e troverò anche un lavoro, se sarà necessario, riuscirò a cavarmela in qualche modo, non devi preoccuparti per me- Liam si fermò quando vide gli occhi di Hope riempirsi di lacrime, per poi traboccare e scivolare lungo le sue guance arrossate.
La ragazza balzò in piedi e gli buttò le braccia al collo come se in quel momento le fosse qualcosa di urgente e impossibile da trattenere. Si fregò del broncio che avrebbe potuto mettere Zayn o delle ramanzine che le avrebbe fatto non appena Liam se ne sarebbe andato. Non le importava niente, perché era uno dei suoi più cari amici e, malgrado tutto quello che era successo tra di loro, non era pronta per lasciarlo per otto mesi, se non per sempre. E non lo sarebbe stata mai, perché Liam era diventata una certezza nella sua vita, e mai avrebbe immaginato di doverlo lasciare, un giorno.
In quel momento si ricordò di tutte quelle volte in cui al solo pensiero di vederlo a scuola mentre si sbaciucchiava con Becky, avrebbe voluto passare l’intera giornata in casa a costo di non incontrarlo. O ancora quando sentiva, pochi giorni prima, che la assillava troppo, e che avrebbe voluto tornare indietro, riavvolgere il nastro e rifiutare quel bacio freddo e dolce che le aveva chiesto, nel bel mezzo di quella notte.
Eppure lì, in quell’istante, tutto quel film, tutte quelle scene tagliate e assemblate insieme, sembravano essere qualcosa di fondamentale per lei. Perché è schifosamente vero che qualcosa inizia a mancare solo quando non lo si può più avere quanto prima.
-Te l’ho già detto, Hope- sussurrò tra i suoi capelli –non voglio vederti piangere per causa mia, ti prego- e a quelle parole lei lo strinse più forte mentre gemeva, trattenendo quasi i singhiozzi che le rimanevano incastrati in gola.
Quando Liam si scostò lentamente, Zayn si era già alzato in piedi e, malgrado la sua faccia dava l’idea di volerlo prendere a pugni, allargò le braccia nella sua direzione per poi abbracciarlo forte, come solo due veri amici possono fare.
-Mi dispiace- sussurrò Liam mentre lo stringeva –non avrei dovuto mettervi in mezzo tra di voi, adesso è tutta tua, stai tranquillo- malgrado la drammaticità della situazione aveva ancora voglia di scherzare.
Zayn sorrise grato, dandogli un’ultima pacca sulla spalla in segno di una quasi sottomissione nei suoi confronti.
-Addio Liam!- gemette Hope quando ormai era uscito dalla porta di casa. Si strinse forte al petto di Zayn, quasi per cercarne conforto.
-E’ un arrivederci!- la corresse –vi voglio bene, ragazzi, a presto-
E nel momento in cui Zayn chiuse la porta, Hope si sentì morire, combattuta tra la disperazione per quello che era sempre stato il “ragazzo dei suoi sogni” e la gioia per quello che li aveva realizzati davvero, i suoi sogni.

 

***

 

Spoons and Carrots.

Sono un po' combattuta, perchè in un certo senso sono stata brava a postare appena dopo Natale, però sono passate quasi tre settimane dall'ultimo aggiornamento quindi un po' faccio schifo(?)
Come state, ragazzuole? Spero che abbiate trascorso un buon Natale, almeno quanto il mio, che ho passato a giocare a JustDance con xxLudo fino a sudare come cagne AHAHAH
Sono rimasta molto felice nel sapere che molte di voi ci tengono ad arrivare fino alla fine, grazie, ho apprezzato le vostre belle parole, e vi chiedo anche un po' scusa per lo sclero del capitolo scorso.
Ora sono consapevole che dovrò andare in giro scortata perchè le Liope Shipper tenteranno degli attentati, ma era così che doveva andare fin dall'inizio, mi spiace! Però non è andata poi così male dai, si sono lasciati in modo pacifico, e poi non è detto che Liam non tornerà, anzi!
Okay, smettiamola di commentare la mia storia da sola(?)
Il prossimo capitolo sarà l'epilogo :( un po' mi dispiace lasciare questa ff perchè ci sono molto affezionata, però è anche tempo di cambiare aria!
Per chi non lo sapesse, lo annuncio di nuovo: ho intenzione di tornare con una nuova storia su Zayn che però sta volta sarà a rating
ROSSO, quindi un po' più estrema del solito. Sarei felice di sapere se la seguireste o meno :)
Dovrei riuscire a postare il prossimo capitolo entro la befana, o almeno entro l'inizio della scuola. Vi va di premiarmi con una recensione?
Bene, ho smaronato abbastanza.
Un grande GRAZIE a chi segue, preferisce, ricorda e recensisce la storia, da sempre e da poco, vi adoro :3
Ho finito, a presto,
Mota :)




ps, 15 things to do before you die.



 

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