E anche quest'anno è arrivata l'estate! Sono arrivate le vacanze estive tanto agognate per ben nove mesi! Niente scuola, niente impegni e sopratutto per me niente genitori! Si perché quest'anno i miei sono partiti e sono riuscita a convincerli a farmi rimanere qua! In fondo ho portato dei bei voti e sono stata brava! Ok, forse l'ultima no, ma poco importa ormai se ne sono andati! E poi so cavarmela a sola v.v

Mattina

-Buongiorno a me!- mi dissi mente mi stavo stiracchiando ancora sul mio letto. Scesi al piano di sotto, dove di trovava la cucina e iniziai a prepararmi la colazione -Vediamo un po'....oggi latte e cereali- pensai ad alto voce.

Mentre stavo per portare in bocca il cucchiaio colmo di cereali, sentì squillare il telefono dalla stanza sopra, la mia camera, così corsi in fretta prima che staccassero la chiamata

-Pronto? Ciao Mai! Come te la passi?- risposi -Hai iniziato a vedere quell'anime che ti ho consigliato? Si? Dove sei arrivata? Di già!? E qual'è il tuo personaggio preferito? Il biondino? Me lo immaginavo!- e così inizia a chiacchierare con la mia migliore amica -Aspetta un attimo- dissi mentre mi affacciavo dalla porta della mia stanza per vedere fuori -Chiamami più tardi che ho sentito un rumore provenire dalla cucina. Si, ciao!- e staccai subito la chiamata per scendere al piano di sotto facendo il minimo rumore possibile. Con il cuore in gola pensai ''Oddio, e se sono dei ladri?'' preoccupata da quel pensiero presi il primo oggetto che mi capitò sotto tiro, un candelabro, ''L'ho sempre saputo che prima o poi questi obbrobri sarebbero serviti prima o poi'' stavo per entrare in cucina quando con uno spostamento d'aria sentii una presenza alle mie spalle e poi una carta si poggio sul mio collo. Quella carta era più affilata di un coltello ed era riuscita a causare una piccola ferita da cui uscì una piccola goccia di sangue. Tutto ciò mi era familiare.

-Chi sei?- chiese la persona alle mie spalle. La sua voce mi causò dei brividi lungo tutto il mio corpo. Quella voce metteva veramente i brividi. -Chi sei?- chiese di nuovo calmo e pacato, con il tremore alla gola risposi

-Aiko. Tu chi sei?- domandai con un filo di voce ma non ricevetti nessuna risposta, solo una risatina. Dopo di che tolse la carta e, guardandosi attorno, si allontanò da me. Così presi coraggio e mi girai. Non potevo credere ai miei occhi, ciò che vidi non era possibile. All'inizio credevo fosse un sogno, poi toccandomi la ferita sul collo capì che era tutto vero: Hisoka si trovava a casa mia.

Non sapevo cosa fare, ero entrata nel panico, poi la sua voce mi riportò alla realtà

-E così sarebbe questo l'altro mondo?- disse con il suo solito sguardo, soffermandosi a guardare ogni particolare e poi continuò -Non mi sembra molto diverso dal mio-

Non capivo di cosa stesse parlando e la mia irrefrenabile curiosità chiedeva spiegazioni. Non so come ma riuscii a pronunciare delle parole

-Cosa intendi dire?- chiesi

-Mmh?- si girò catturato dalla mia frase e poi sorrise con quel suo ghigno malefico

Deglutii.

Poi chiuse gli occhi e guardò a terra -Bene- disse -in fondo potresti tornarmi utile- e così iniziò a parlare

-Ti starai sicuramente chiedendo come faccio a essere qui? La risposta è semplice quanto banale: per puro caso. Stavo combattendo contro un tizio che trovai per strada, veramente il nostro era un appuntamento, dovevamo vederci perché doveva vendermi della merce ma finì con la sua morte- sorrise guardandomi -quello che volevo era un aggeggio capace di teletrasportarmi in un altro mondo ma accidentalmente toccai la leva e senza sapere come fermare quell'arnese, mi ritrovai qui- concluse

''Era questo il motivo? Ma perché a casa mia!? A me fa paura! E ora che faccio?'' queste erano le domande che mi ponevo dentro la mia testa -Ti dispiacerebbe ospitarmi?- chiese Hisoka

''Eh??! Quella domanda mi ha colto alla sprovvista! Oddio che faccio?! Che faccio!? Che faccio?! E' uno scherzo vero??!'' -Allora?- continuò lui, ''ma non sta scherzando! Ok Aiko, calmati, rifletti e ragiona! Fatti tornare la lucidità. Ok''

-Va bene- risposi – Però ad un patto!- dissi chiara causando dello stupore sul suo viso ''Stavolta l'ho preso il alla sprovvista! Però ricordati che stai chiedendo un patto ad un assassino!'' mi dissi da sola e poi continuai il discorso -Dovrai aiutarmi con le faccende di casa!- dissi tutta d'un fiato. Non rispose, si limitò a fare un cenno con la testa con stampato in volto un ghigno divertito. ''Non ci credo!'' pensai ''Ha detto di si? Bhe vedremo!''

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Spero di non essere stata troppo OOC e spero anche di aver usato un linguaggio corretto ^^ 
I primi due capitoli non sono tanto divertenti dato che devo introdurre la situazione ma poi inizia il vero divertimento!
Lasciatemi un commento sia positivo che negativo così almeno saprò se continuarla oppure no!
Grazie!:D