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Autore: AnnabelleTheGhost    27/12/2012    1 recensioni
[Carlisle] tastava quel corpo congelato, scuotendo tra sé la testa.
Un rantolo provenne dalla ragazza; suoni che dovevano essere parole. «Voglio vivere...»
Carlisle guardò Alice, poi Bella di nuovo. Gli occhi di lei, unica cosa che era in grado di muovere in quel momento, divennero supplichevoli. «Voglio vivere...»
Carlisle chinò la testa, sfiorando con le labbra il suo orecchio destro. «Permettimi di morderti e ti donerò l'immortalità».
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 1
Programmi nel weekend?


 

 

Il sole mattutino entrò nella mia stanza, investendomi gli occhi e destandomi dal sonno. Era sempre stato ritenuto impossibile che il sole scoprisse la nostra città sperduta in Alaska, eppure stamattina le previsioni davano soleggiato. 

Mi stiracchiai pigramente. Avrei dovuto gioire per il bel tempo e mi sforzai di pensarla così ma le mie cellule erano troppe stanche per elaborare il fatto. La ricerca scolastica dell'altra sera mi aveva fatto coricare tardi e adesso erano... Guardai la sveglia... Le cinque del mattino! 

Maledetto sole! Non credevo fosse necessario chiudere le tende in questa terra del freddo perenne.

Mi rassegnai e andai a sciacquarmi il viso per non riuscire più a abbandonarmi al sonno.

Trovai mio padre al tavolo della cucina a sorseggiare un caffè con aria sonnacchiosa. La notte scorsa aveva dovuto fare i doppi turni ma stamattina il lavoro non gli avrebbe dato tregua comunque...

«Brutti sogni?» mi chiese, sforzandosi di sorridere.

Scossi la testa. «Visto che sole oggi?» 

Voltò la testa verso la portafinestra al piano terra coperta da tende, dalle quali trapelava uno spiraglio di sole.

«Insolito davvero... Mi chiedo se non sia un sogno...»

Strinsi le labbra e sorrisi. «Posso offrirmi di darti un pizzicotto!» proposi.

Charlie avvicinò le labbra alla tazza e bevve un sorso. Si inumidì i baffi con la lingua e tornò a guardare il tavolo.

«Nottata pesante?» domandai.

«Monotona...». Mise una mano davanti alla bocca e sbadigliò.

Mi stiracchiai nuovamente e mi avvicinai al tavolo ciondolando.

«Vuoi un passaggio per la scuola?» mi chiese, osservando lo scuro caffè.

«Sfrutterò il bel tempo per fare quattro passi...» riflettei; poter fare una camminata era raro da queste parti...

Dopo aver fatto con calma colazione e aver ammirato il paesaggio, decisi di vestirmi e sfoggiare i pochi vestiti più "leggeri" che possedevo. Una camicetta verde acqua e dei jeans a tubo slavati.

Quando tornai al piano di sotto, Charlie mi salutò rapidamente  e scappò via. Indossati guanti, sciarpa e un berretto, uscii di casa e mi incamminai.

Lo strato di neve era basso e si scioglieva sempre di più. Vivere in Alaska mi aveva insegnato ad indossare sempre scarpe impermeabili per ogni evenienza ma in questo momento i miei piedi erano accaldati. Era la prima volta che sentivo caldo ai piedi.

Era insolito notare la natura, sempre sepolta dalla neve, e gli alberi verdi.

Mi sarebbe tanto piaciuto vivere sempre così, in un posto caldo e soleggiato in Florida o California... Ma mi era toccata l'Alaska e non avevo potuto scegliere. La mia personalità si rispecchiava nell'ordinario tempo atmosferico; perciò, in fondo, ero destinata a vivere in un posto del genere.

Il fuoristrada di Mike mi sfrecciò accanto, rombando, e sostò per pochi minuti al mio fianco. «Ehi, Bella, sei rimasta a piedi oggi?» 

Sentii una risata femminile provenire dal lato del passeggero: era inequivocabilmente Jessica. Infatti poco dopo si sporse la fidanzata ufficiale di Mike facendomi ciao con la mano.

«Vuoi un passaggio?» La proposta di Mike gli fece guadagnare una gomitata da parte di Jessica.

«Non ti preoccupare» mi affrettai a dire prima di incorrere nelle ire di Jess.

Il fuoristrada sgommò via, intossicandomi con i fumi del gas di scarico. Riuscivo ancora a sentire i risolini di Jessica a distanza - non ci voleva troppa fantasia per capire cosa stesse facendo la coppietta o cos'era in procinto di fare.

Io non avevo mai provato quelle sensazioni, quel tocco possessivo degno di un uomo innamorato...

Nel mio caro paesino tutti mi conoscevano da quando ero bambina. Il mio viso era rimasto pressocché uguale a quello che avevo a dodici anni e il mio fisico non si poteva di certo definire attraente... Completamente priva di curve e coperto costantemente da almeno tre cappotti... 

Forse era stato il mio "nuovo" abbigliamento ad aver fatto incuriosire Mike. Scossi immediatamente la testa. Mike mi vedeva sempre come una sorellina; per questo aveva scelto Jess e non me...

Un refolo di vento mi attraversò la spina dorsale, perciò mi affrettai a indossare la giacca che avevo conservato nello zaino.

A scuola i ragazzi si rivelarono più allegri del solito e forse fu proprio questo entusiasmo collettivo che fece scorrere in men che non si dica le ore di scuola mattutine.

Feci per entrare nella mensa ma qualcuno mi prese a braccetto, impedendomi di proseguire. Era Angela, l'unica ragazza degna della nomea di migliore amica.

«Ehi, Bella! Non vorrai essere l'unica scorbutica qui dentro? Gli altri sono tutti all'aperto!» mi incoraggiò.

Tentai di farle notare che non avevo ancora preso il mio pranzo, ma non me ne diede modo.

Nel cortile esterno il mio gruppetto di amici si era situato in una panchina nel punto più soleggiato.

Angela mi fece spazio e tutti mi salutarono con cenni del capo o smorzati "ciao". Jessica era praticamente appiccicata a Mike, il che non le consentiva di avere mani libere per mangiare.

Angela allungò le mani verso il vassoio di Jess. «Lo mangi quello?»

Jessica assunse un'espressione quasi schifata, come se si fosse ricordata di uno spiacevole dettaglio. «No, no. Prendi pure!»

Angela mi passò il cibo, così ebbi modo di mettere a tacere il mio stomaco, che moriva di fame...

«Avete intenzione di venire al ballo?» ci chiese Mike per introdurci nel discorso.

Angela ed io annuimmo e scuotemmo la testa in contemporanea.

«Perché non vieni almeno quest'anno, Bella? Ti divertiresti!» disse Mike.

«Di certo non ti potrà far male...» aggiunse Angela.

Feci nuovamente di no con la testa. «Non ho il vestito». Era una scusa più che convincente e che bastava per mettere a tacere le insistenze, di solito. Stavolta, però, Angela si inserì per farmi pressione.

«Neanch'io ma questo giovedì andrò a fare compere. Vieni con me!»

«Sì, finalmente riusciremmo a vederti con un abito addosso!» scherzò Mike, ridendo e scoprendo i suoi denti perfetti.

Divenni rossa da capo a piedi: mi metteva in imbarazzo essere al centro dell'attenzione e divenire oggetto di discussione.

«Non credo sia il caso...» borbottai.

«Ormai è deciso! Bella verrà al ballo!» Stavolta si intromise Tyler, cosa che mi stupì, visto che era sempre impegnato a flirtare con Lauren, non degnando mai la sua attenzione agli argomenti trattati al nostro tavolo.

«Non puoi tirarti indietro!» mi sorrise Angela.

«D'accordo» chinai la testa e, se era possibile, arrossii ancora di più.

«Ma guardala! È diventata tutta rossa!» mi sbeffeggiò Lauren, come se stesse parlando di un cucciolo.

«È evidente che nessuno voglia più parlare di questo, no? Perché non ci concentriamo su cosa dobbiamo fare questo weekend?» sbottò Jessica. Sebbene i modi non fossero stati dei migliori, fui grata di questo dirottamento del discorso.

«Cosa vorresti fare, Jess?» le chiese Mike, stringendola più vicino. Lei si accoccolò sul suo petto.

Focalizzai la mia attenzione sulla mela che stavo mangiando con più forza del necessario.

«Che ne dite di una bella escursioncina?» propose.

«È sicuro?» chiese Lauren, storcendo il naso.

«Col bel tempo che c'è, che pericoli vuoi trovare? Approfittiamone!» insistette Jess.

«D'accordo, io ci sto!» esclamò Eric.

Jessica si voltò verso di me. «Anche tu sei invitata, Bella. Non ti preoccupare: non ci sarà bisogno di nessun abito per andare a fare trekking. Sempre che te la senti...»

Angela rispose a posto mio. «Bella ed io ci saremo!»

Jessica sorrise. «Bene». Baciò Mike ed io mi feci male ai denti per aver beccato il torsolo.


Nota dell'autrice: spero che la storia inizi a piacervi. Da qui in poi noterete che i personaggi sono molto Out Of Character: Angela è più espansiva, Jessica più stronza, Mike più carino, Bella più chiusa, timida e meno carina degli standard del film di Twilight.
A presto! Le recensioni sono più che gradite!

  
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