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Autore: rightherewaiting    27/12/2012    13 recensioni
Cosa accadrebbe se Kurt, fotografo professionista, vivesse in un appartamento con il suo migliore amico Sebastian, demente professionista? E che cosa accadrebbe, invece, se Blaine, musicista professionista, vivesse in un appartamento con il suo migliore amico Nick, demente professionista? E se una sera d'inverno, per sbaglio, Kurt scattasse una foto ad un passante dai riccioli neri? E se quel passante dai riccioli neri fosse proprio Blaine?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Jeff Sterling, Kurt Hummel, Nick Duval, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nothing scares me anymore.
1. We are golden

 

 

Ho sempre pensato di essere una di quelle persone a cui non importa molto di quello che dice la gente. Ma mi sbagliavo. È difficile fare finta di non sentire le parole che vengono sussurrate alle proprie spalle. È difficile fare finta di non vedere gli sguardi di disprezzo delle persone.

Le parole possono essere usate come scudo, per difendersi. Ma, la maggior parte delle volte, la forza per difendersi manca. E allora le parole diventano armi, che, taglienti più che mai, ti feriscono. Si continua a subire, incassando colpo dopo colpo e alla fine non se ne può più.

Dopo la morte di mia madre non ho più avuto il coraggio di tornare bambino. O forse sono state solo le circostanze a farmi maturare velocemente. Sono solo cresciuto più in fretta degli altri miei coetanei.. anche se ero piccolo sapevo già cosa voleva dire perdere una persona tanto importante. Sapevo già cosa voleva dire piangere per qualcuno che non può vedere le tue lacrime. A quell'età bisognerebbe vivere senza pensieri o preoccupazioni e mio padre aveva fatto di tutto perché fosse così. Ma non era colpa sua se io lo trovavo mentre piangeva di nascosto, soffocando i singhiozzi, per paura che lo potessi sentire.

Un anno fa se ne era andato anche lui, un infarto me lo aveva portato via. Mi ero appena trasferito a New York, per cercare di realizzare uno dei miei più grandi sogni. Avevo sempre amato fotografare, catturare un momento felice, un battito d'ali di una farfalla.. o anche cose stupide, come la scritta scolorita delle mie vecchie converse. E adesso mi ritrovo qui, nella città dove i sogni diventano realtà. Fin da piccolo tutti ti chiedono cosa ti piacerebbe fare da grande. Molti bambini hanno le idee un po' confuse.. chi vuole diventare poliziotto, chi pompiere. Sono quasi tutti mestieri da 'eroe'.. persone che a volte sacrificano anche la loro vita per gli altri. Io ero un po' meno ambizioso, ma comunque determinato. Mi aveva sempre affascinato fermare il tempo con un click. Le persone cambiano, no? Il passare del tempo le fa cambiare, le fa allontanare da te.. mentre le fotografie rimangono sempre così, non si modificano mai.

Proprio ora sto fissando una foto ingiallita dal tempo. Ci siamo io e mio padre che sorridiamo all'obiettivo, siamo seduti sul prato del giardino di casa nostra, sopra ad una coperta a quadretti bianchi e rossi. Stiamo giocando a prendere il tè. Quante cose sono cambiate da allora. È passato molto tempo. Ora lui non è più qui con me.. è lassù, da qualche parte.. forse mi sta guardando dal paradiso? E chi lo può sapere se esiste veramente, il paradiso? Non so più cosa pensare, in questo momento ho solo la vista annebbiata dalle lacrime e tante cose in testa.

Mi sto veramente stancando di perdere le persone a cui tengo di più. Perché le persone se ne vanno tutte prima o poi, anche se non dipende dalla loro volontà. Quindi ho semplicemente smesso di credere nella gente che promette di restare per sempre. È una promessa stupida, perché in ogni caso non potrà mai essere mantenuta.

 

Credo di poter andare avanti da solo, costruendomi attorno un muro impenetrabile, così che nessuno possa scalfirmi. Ma sono solo un illuso, ecco cosa sono. Perché nonostante tutto siamo esseri umani e in qualche modo, sentiamo il bisogno di avere qualcuno vicino. Ma ogni volta che mi domando se nella mia vita, in questo momento, c'è qualcuno che avrò sempre la certezza di avere accanto, la risposta è sempre la stessa, ed è negativa.

Prima mia madre, ora mio padre. Tutti gli amici del Glee non sono che un ricordo, dato che loro sono rimasti a Lima e io mi sono trasferito nella 'grande mela'. La verità è che mi sento maledettamente solo. Ma non sarei più potuto rimanere in un posto del genere, dove la gente ha una mentalità così chiusa e nessuno avrebbe mai accettato un adolescente omosessuale.


La verità è che non ho mai fatto finta di essere altre persone. Sono sempre stato me stesso.. non volevo cambiare per via di quello che pensavano gli altri. Semplicemente non ho mai pensato di essere sbagliato.. ero quello che ero, sono quel che sono.. se agli altri non va bene non sono io il problema. Questo tipo di mentalità mi ha sempre portato non pochi problemi, ma alla fine sono orgoglioso delle scelte che ho fatto. C'è voluto molto coraggio a lasciare Lima e a trasferirmi qui da solo. Bé, solo non è proprio la parola adatt-

“CAZZO! KURT AIUTAMI, DEVO TROVARE UN POSTO DOVE NASCONDERE I MIEI VIBRATORI”

Ecco, appunto. C'era un piccolo problema.. definirlo piccolo non era proprio giusto, anche perché lui era alto molto più di Kurt. In poche parole c'era questo grande problem-

“ODDIO, LI MANGERANNO TUTTI.. LI SCAMBIERANNO PER ORTAGGI, SARA' LA FINE!”

“SEBASTIAN MA SEI RINCOGLIONITO?!”

“Ehiii.. cucciolo, ho letto su nonciclopedia che agli alieni piacciono le zucchine.. tipo.. sai, perché sono verdi e secondo gli studiosi anche la loro pelle è di quel col- ma che poi gli alieni hanno la pelle?”

“Ma cambia spacciatore! E non chiamarmi cucciolo, cretino che non sei altro.”

Sebastian si affacciò alla porta della camera con un sopracciglio alzato e un'espressione confusa.

“Kurt.. stavi piangendo?”

Non ottenendo risposta Sebastian si sedette accanto a Kurt, sul letto. Scorse l'album delle fotografie e si lasciò scappare un sospiro.

“So come ti senti. Siamo entrambi lontani da casa, quindi è normale che ci manchi ogni tanto.. ma non siamo da soli, ci teniamo compagnia assieme, no?”

“Sì, è che.. vedi.. ogni tanto mi viene voglia di prendere un aereo e tornarmene a casa” continuò il più piccolo, tirando sul col naso “mi manca tutto quanto.. è vero che ci sei tu, ma non è la stessa cosa”

“Potrei ufficialmente ritenermi offeso, sai?”

“Lo sai anche tu che non dicevo in quel s-”

“È vero, lo so” lo interruppe l'altro “..dai, lasciamo perdere zucchine, alieni, ricordi malinconici e andiamo al TimeOut?”

“Non so, non mi sento in vena stasera.. poi oggi è sabato, chissà quanta gente ci sarà.” ci rifletté un attimo e poi aggiunse “però forse staccare un po' la spina non mi farebbe male, eh?”

“Esatto, dai, preparati che usciamo, ma non ci mettere trent'anni per fare la doccia”

“Okay, ce ne metterò solo venti” rispose l'altro, con il suo solito sarcasmo.

“Guarda che saremo costretti a farci la doccia assieme se non ti sbrighi!”

“Cinque minuti e sono pronto.”

Ecco, appunto.

 

 

 

*

 

 

 

“Seb, quanto cazzo hai bevuto?!” un Kurt piuttosto alterato, anche lui non del tutto sobrio, stava urlando contro il suo migliore amico, in un vano tentativo di sovrastare la musica del locale.

“Ma non tanto, qualche.. cosa? Guarda, ci sono le lucine verdi nel mio mojito!”

“Sei maggiorenne, adulto e vaccinato, queste sono le chiavi di casa, io vado a farmi un giro, qui dentro non si respira, ciao Seb!”

“Sei uno stronzo!”

Ma Kurt si era già dileguato, sparendo in mezzo alla folla.

Appena uscito dal locale, si concesse una boccata d'aria. Si mise a camminare a zonzo per la città. Nonostante si fosse trasferito lì ormai da qualche mese la bellezza di quel posto continuava lasciarlo senza fiato, giorno dopo giorno.

New York poteva benissimo diventare un'abitudine che non stancava mai, nonostante ci si vivesse ogni giorno della propria vita.

Si mise le cuffie e le collegò al cellulare, continuando a camminare.

 

 

teenage dreams in a teenage circus
running around like a clown on purpose
who gives a damn about the family you come from?
no givin' up when you’re young and you want some

 

sogni da teenager in un circo da teenager
girano intorno proprio come un clown
chissene fotte della famiglia da cui provieni
non arrenderti se vuoi qualcosa e sei giovane

 


Perché non importava quanto fosse stata incasinata la sua vita, fino a quel momento. Aveva un futuro davanti, era giovane, poteva farne qualsiasi cosa della sua vita, poteva costruirsi una carriera, poteva innamorarsi di nuovo, magari crearsi una famiglia.. sarebbe stato duro trovare la persona giusta. Se mai l'avesse trovata.

 

 

now I’m sitting alone
I’m finally looking around
left here on my own
I’m gonna hurt myself
maybe losing my mind

 

ora sono seduto da solo
finalmente mi sto guardando intorno
solo qui da solo
mi farò del male
forse perdendo la testa

 

 

Aveva deciso di lasciarsi tutto alle spalle.. Lima, il McKinley e il Glee. Gli mancavano, ma non aveva intenzione di tornare indietro. Quella città di provincia non era mai stata adatta per lui. Il suo abbigliamento e la sua voglia di vivere sarebbero stati sprecati in un posto del genere. E adesso? Era a New York da solo (o quasi): aveva conosciuto Sebastian e adesso erano diventati quasi come fratelli. Ce l'avrebbe fatta, in un modo o nell'altro.. non sarebbe stato facile.

 

 

we are not what you think we are
we are golden

 

non siamo ciò che pensate voi
siamo d'oro

 

 

Avevano sempre sfruttato qualsiasi motivo per prenderlo in giro. L'omosessualità, la voce non troppo maschile, i vestiti troppo poco.. 'da teenager', ma ora poteva finalmente essere libero di vivere la propria vita.


 

running around again
running around again

 

 

Con un sorriso da cretino, sentendosi passo dopo passo un po' più imbecille, si era trovato a fare delle giravolte con le braccia, trotterellando qua e là in giro per Central Park. Era anche un po' brillo. E chissene frega. Probabilmente nella sua vecchia città l'avrebbero già internato in una clinica psichiatrica, ma era a New York. E dove in ogni altra parte del mondo una cosa del genere sarebbe stata strana, lì era qualcosa che passava facilmente inosservato.

 

Con il fiatone, Kurt si era buttato a peso morto su una panchina. Aveva appallottolato le cuffie e se le era infilate senza cura nella tasca dei jeans. Tanto, anche se le avesse sistemate per bene, una volta tirate fuori, avrebbero lo stesso avuto dei nodi. Le domande esistenziali.. decise di non prestarci molta attenzione, anche perché forse da sobrio sarebbe anche riuscito a compiere un ragionamento decente, ma con l'alcol in corpo, non valeva la pena nemmeno provarci.

 

Poco più in là, un ragazzo stava passeggiando con tranquillità insieme al suo cane. Aveva i capelli scuri e ricci, portava in spalla la custodia di una chitarra e fumava silenziosamente una sigaretta. Assorto nei suoi pensieri, con lo sguardo puntato a terra, non prestava nemmeno molta attenzione al cane, che lo seguiva docilmente. Forse la scena in sé poteva essere estremamente banale, ma c'era qualcosa.. forse l'insieme dei colori.. che lo convinceva particolarmente, quindi tirò fuori dalla tracolla la macchina fotografica e, senza pensarci un attimo in più, scattò.

 

L'uomo si girò con un espressione interdetta, quasi incuriosita.

 

“Merda, il flash.”

 

 




Angolo dell' imbecille che ha osato scrivere questa immensa cagata autrice.

 

Io non lo so. Perché.. non lo so e basta AHAHAHAHAH okay.

Se state leggendo.. vi dico solo grazie, perché siete arrivati fino a qui :)

Non so cosa io stia scrivendo, " l'ispirazione ", se vogliamo chiamarla così, è venuta interamente da questa canzone (che amo, perché Mika è asdfghjk) presente anche nel capitolo.

Vi dico già da subito che non ho idea di quando scriverò, nè di quel che scriverò: ho le idee chiare insomma.

Spero di riuscire ad andare avanti con questa pseudo-storia.. perché mi è sempre piaciuto leggere e adesso mi sto divertendo anche a scrivere :)

Detto questo, vi vorrei lasciare il mio twitter, dove vi terrò aggiornati, dove mi potrete fare qualsiasi domanda e dove potrete sclerare insieme a me e a tutti i gleeks twitteriani! Yeee (?)

Vorrei chiedervi solamente un piccolo favore, anche solo mettendo la storia nelle seguite oppure lasciando una breve recensione mi fareste capire se vi è piaciuta oppure se vi fa schifo *va a piangere nell'angolino* AHAHAHAH

Addio, ♥




*Benedetta

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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