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Autore: Thebrightsideofthemoon    27/12/2012    4 recensioni
Darren e Chris sono legati da una straordinaria chimica che li porta ad essere spesso sulla medesima lunghezza d'onda; migliori amici sul set e nella vita, cosa potrebbe succedere se uno dei due si rendesse conto di volere qualcosa di più dall'altro?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo V


Il vento gelido di dicembre sferzava a più riprese il volto assonnato di Chris. Il ragazzo aveva compiuto ogni sforzo possibile e immaginabile per farsi trovare all’aeroporto all’orario pattuito poco tempo prima e adesso stava aspettando pazientemente l’arrivo degli altri. Stretto in un abbraccio rivolto a se stesso nel tentativo disperato di riscaldarsi nel cappotto di panno leggero, del tutto inadatto alla situazione meteorologica di quel freddo sabato mattina, tentò di distogliere il pensiero dal fatto che, a breve, sarebbe arrivato anche Darren e che, sempre con lui, avrebbe dovuto trascorrere tutto il tempo delle riprese, nonché il viaggio di andata e di ritorno in aereo. Il soprano rabbrividì per una nuova, inattesa, ondata di gelo: estrasse le mani, scivolate - chissà in quale momento di tregua al freddo polare - nelle tasche e vi alitò sopra, cercando di riacquistare la sensibilità che aveva ormai abbandonato le dita intorpidite.

“Freddo?” – esclamò una voce alle sue spalle, con tono esaltato, mentre due mani fasciate da morbidi guanti di lana circondavano le sue spalle da dietro e gli prendevano le mani, strofinandole forte. Chris avvampò riconoscendo la voce e il tocco di Darren, e si voltò di scatto, sorridendogli. Darren ricambiò, timidamente.

“Un giorno mi spiegherai qual è il tuo segreto?”

“Segreto?” – fece spallucce Darren, guardandolo con aria interrogativa.

“Quello grazie al quale riesci sempre ad apparire magicamente dietro di me quando meno me lo aspetto.” – sentenziò – “Oh, e anche quello del tuo buonumore..” – aggiunse sovrappensiero

“Questi però sono due segreti..” – Darren avanzò a piccoli passi verso di lui, allungando le dita a toccare quelle dell’altro ed intrecciandole ad esse, senza mai distogliere lo sguardo della mano candida dell’altro, resa ancora più lattescente dal freddo. Sembrava di non potere fare a meno di toccarlo, nonostante tutto.

“So contare, Dare, grazie dell’aiuto” – ribattè Chris, fintamente irritato ma, in cambio, visibilmente imbarazzato. In tutta risposta alla goffa avance del collega, ritrasse la mano nella tasca del cappotto e fece saettare lo sguardo verso Ryan Murphy e la sua troupe, in arrivo a passo di carica dal vialetto principale. Darren si voltò, non prima di avergli rivolto uno sguardo confuso, per poi allontanarsi nella direzione opposta per salutarli di persona. Era tutto così sbagliato – Chris non poté fare a meno di notarlo.
 


*

 


Durante il viaggio la situazione non era affatto migliorata. Nonostante Darren morisse dalla voglia di sedere accanto a Chris, aveva fatto di tutto per desistere ed era andato a prendere posto vicino ad una delle pattinatrici che avrebbero fatto parte della coreografia del duetto Klaine che stavano per girare a NY. Per l’intera durata del volo non aveva fatto altro che lanciargli occhiate nervose ed eloquenti di sottecchi ma, malgrado ciò, non aveva mai smesso di parlare fittamente con la ragazza.  Chris avvertiva una strana sensazione all’altezza dello stomaco. Non sapeva di cosa si trattasse ma, infine, optò per chiamarla gelosia.

 

*

 
“In pista, ragazzi, su!”

La voce di Ryan Murphy echeggiò nella pista vuota. Sugli spalti desolati, le comparse riposavano in attesa di entrare in scena. Anche Chris era in preda alla sonnolenza; nonostante ciò, cercava in tutti i modi di tenersi sveglio, in modo tale da poter tener d’occhio Darren e la ragazza dell’aereo, in continuo e incessante scambio di effusioni. Decise finalmente di distogliere lo sguardo e di obbedire alle sollecitazioni del regista solo quando l’amico si fu avvicinato pericolosamente alla ragazza, scoccandole un bacio sulla guancia e guardandolo con aria di sfida.

Chris indossò in fretta e furia i pattini, dimenticando quasi di allacciarli. Nell’avvicinarsi all’entrata della pista, per poco non capitombolò rovinosamente al suolo e, solo dopo una serie di goffi tentativi volti a rimettersi in piedi, riuscì a fare ingresso sulla lastra di ghiaccio, fingendo nonchalance.

Darren, che aveva osservato divertito la scena, lo seguì a ruota, impiegando la metà del tempo. Poi lo raggiunse, a grandi falcate, iniziando a gravitargli attorno in una serie di virtuosi volteggi sulle note di “White Christmas”, il duetto natalizio che, come da tradizione, avevano registrato settimane prima per la puntata di Natale dello show.

Chris continuava ad osservarlo irritato. Come faceva ad essere bravo in qualsiasi cosa? Decise di dar sfoggio anche lui delle sue capacità – limitate, ma pur sempre capacità – di equilibrio sulla lama dei pattini; così, si lanciò in avanti, prendendo costantemente velocità. Nel curvare si permise una distrazione - voltandosi compiaciuto verso l’altro, sul cui volto iniziava a nascere un cipiglio preoccupato - che però gli fu fatale:  perse l’equilibrio e cadde all’indietro, battendo forte il fondoschiena. Darren lo raggiunse in pochi secondi, tendendogli una mano amichevole e aprendosi in un sorriso affabile, dopo aver constatato che stesse bene. Il malcapitato accettò l’aiuto, nonostante il suo orgoglio fosse stato ferito nel profondo. Era il re delle figure di merda, non c’erano più dubbi.

“Grande performance!” – esordì Darren, soffocando a stento le risate.

“Grazie.”

“Tutto okay?”

“Si, grazie”

Chris si tirò su, spazzolandosi con foga i pantaloni. Odiava ammettere a sé stesso di essere terribilmente adirato con il suo migliore amico. Per cosa poi? Per una ragazza. Lui le aveva sempre odiate, le ragazze: finivano sempre per rovinare i suoi piani, in un modo o nell’altro.

“Hai in progetto di dirmi qualcos’altro, al di fuori di ringraziarmi, oggi?”
Chris lo guardò di sottecchi, arrossendo. Sempre il solito Darren.

“Ragazzi, andiamo: volete muovervi! Stiamo aspettando solo voi!”

“Forza, campione” – Darren gli tese la mano – “Non vorrai mica raffreddare i muscoli prima di farmi vedere il tuo triplo salto carpiato..”


*

 

Dopo circa un quarto d’ora, Chris riusciva a rimanere in equilibrio e Darren, che lo aveva sorretto per tutto il tempo, poteva dirsi pienamente soddisfatto. Mentre pattinavano, mano nella mano, lo sguardo del primo saettò verso gli spalti, in direzione della ragazza con cui l’altro aveva riso e scherzato fino a poco tempo prima. Darren, dissimulando impassibilità, assistette divertito alla scena.

“Carina, non trovi?” – esordì Chris.

“Si, una bella pista.. niente a che vedere con quelle di Los Angeles.” – finse di non capire l’altro, sorridendo sotto i baffi.

“Intendo la ragazza.”

“Lara” – precisò.

“Lara” – soppesò Chris.

Carina, sì.”
Chris ribolliva di rabbia. Carina? Un paio di occhi color miele, gote rosee, ciglia lunghe ma niente di più.
Okay, era carina. Decisamente carina.

“Non è il mio tipo, però” – riprese Darren, dopo una breve pausa.

“Ah, e sentiamo, quale sarebbe il tuo tipo?”

“Capelli castani, alto, occhi azzurri.”

“Una descrizione piuttosto accurata, complimenti.”
Chris iniziava a spazientirsi.

“Posso essere ancora più preciso, se vuoi..”

“ Sembrerebbe che tu abbia fatto chiarezza , rispetto a qualche ora fa. Manca solo il nome..”

Christopher

“Cosa c’è?”

“E’ il nome della persona di cui mi sono innamorato.”
Il cuore di Chris mancò un battito. Lo guardò con aria interrogativa.

“Dare, sei ubriaco vero?”
Darren strinse la mano di Chris nella sua con più energia.

“Mai stato così sobrio. Diamine Chris, ti riesce così difficile crederlo?”

“Abbastanza.”

Le loro mani. Era tutto fin troppo evidente.

Ti amo.”

“C-c-cosa?”

“Mi sono innamorato di te, Colfer. Credi di potertene fare una ragione?”

“Darren, smettila..”

“Di fare cosa?”

“Di prendermi in giro! Di lasciarmi affezionare all’idea di contare qualcosa di più per te per poi correre da un’altra e-e-“

“Lara”

“Dare non me ne frega assolutamente nulla di come si ch-“

“Parlavamo di te.”

“Prego?”

“Mi chiedevo se fossi l’unico a ritenerti così bello
Chris sentì le proprie guance andare a fuoco.

“Chris, hai ragione. Hai ragione a pensare che sia uno stupido, una persona superficiale ed immatura, un buono a nulla, capace soltanto a fuggire e a sguazzare nella propria confusione. Probabilmente è quello che sono. Probabilmente ho sbagliato tutto in passato e continuerò a sbagliare anche in futuro. Ma adesso, oh adesso Chris fammi il piacere di ascoltarmi, perché per una volta nella mia vita sono perfettamente consapevole di quello che sto per dirti. Non so se sono gay, o un dinosauro viola opportunamente camuffato da essere umano, magari entrambe le cose. Non so se amo le ragazze o i ragazzi: fatto sta che amo te. E se anche tu dovessi essere un dinosauro, di qualsiasi altro colore, che importa.. sarebbe bellissimo.”
Chris sorrise.


Ti amo anche io.”

Le loro labbra si cercarono e, finalmente, dopo settimane di confusione e agonia di sentimenti, dopo dubbi infondati e sciocchi, dopo un continuo ed inutile rincorrersi, si incontrarono. Erano lì, presenti le une per le altre. Probabilmente create per quello scopo, per quell’unione perfetta, sin dalla notte dei tempi. Un dio, o chi per lui, le aveva scolpite in modo tale che potessero dischiudersi in un pratico gioco di incastri. Chris e Darren se ne resero conto in quel momento. Forse tardi, ma meglio che mai.

“E comunque lei non è il mio tipo, Criss”
Darren gli lambì la guancia con il pollice, sorridendogli con aria complice.

“Cercherò di farmene una ragione”





Ancora una volta la magia del Natale aveva reso possibile un miracolo. Prima con Kurt e Blaine, ora con loro due. Forse quello era
destinato davvero ad essere il più bianco dei Natali.

 



The end








Spazio autrice (l’ultimo, ho finito di tediarvi, traaaaaanquilli)
 
E’ FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAA! E’ stato un parto, ma ce l’ho finalmente fatta. Ho deciso di chiuderla con questo capitolo per un semplice motivo: mi sembrava di star girando troppo attorno al nocciolo della questione. Quei due si amano e basta, è palese. E almeno nella mia FF, il tutto deve finire a tarallucci e vino (anche se per arrivare a questa conclusione tanto agognata ci è voluto un bel po’ di angst – come poteva essere diversamente, io sono la regina dell’angst - ). Vorrei ringraziare ancora una volta tutte le splendide persone che hanno recensito questo mio primo lavoro, quelle altrettanto meravigliose che hanno avuto la pazienza di aspettare ogni mio secolare aggiornamento per leggerlo e tutti gli altri (amo anche voi, tranquilli) che lo hanno preferito/ricordato: tanti cuoricini, arcobaleni multicolor e unicorni per voi.
Spero che anche il vostro sia stato un “White Christmas” coi fiocchi, come per questi due!!
Tanto amore per voi!
Thebrightsideofthemoon.

Ps: questa FF è dedicata a Francesca, l’unico vero piccione della mia vita <3
   
 
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