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Autore: StelladelSogno    14/07/2007    9 recensioni
Una Hermione divisa tra due fuochi, anzi per meglio dire tra ghiaccio e fuoco, inferno e paradiso, gioia e dolore, odio e amore. Una scelta difficile che deve essere fatta col cuore, Oro o Argento? Mente o Cuore? Eccoci qui, Polvere_di_stelle & Dreamer1989 per la prima volta insieme. Imbroglioni imbrogliati, innamorati non corrisposti, guai sventati e tanto altro ancora con le vostre scrittrici preferite :P
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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M...ma...cosa stava succedendo? Perchè la scopa di Harry si sollevava da sola ed iniziava a dirigersi verso la finestra?

Scattò in piedi dal suo letto dove non riusciva a prendere sonno. E se Harry avesse avuto il mantello dell'invisibiltà e per quello non lo vedeva?

 

Nel buio della stanza Ronald Weasley cercò di accostarsi silenziosamente alla Firebolt che, senza fare rumore, stava per uscire dalla finestra leggermente aperta.

Oddio e se Harry avesse voluto buttarsi di sotto? Come al solito Ron esagerava. Si allungò leggermente per afferrare la scopa, la prese con tutte e due le mani, ma quella opponeva resistenza.

 

- Harry. Harry sono Ron..perchè vuoi andare via? - non ricevette alcuna risposta. E se quello non fosse Harry? La scopa diede una sorta di strattone più forte e sfrecciò nella notte oscura.

 

La firebolt disegnava un percorso voluto da colui che aveva lanciato un incantesimo di appello, il suo stesso padrone ne aveva bisogno, ma non era a cavallo di essa come pensava Ron.

 

Hermione si torturava la divisa bagnata. Non aveva mai volato su una scopa prima di allora. Ok, aveva cavalcato un Thestral ed un Ippogrifo, ma la scopa le faceva più paura. Aveva un aspetto così fragile. Come poteva portare sù due persone?

 

Si voltò verso Harry che teneva ancora la bacchetta alzata attendendo l'arrivo della sua Firebolt, quando la vide squarciare le nubi invernali chiamò a gran voce:

 

- Hermione, vieni, andiamo - esclamò euforico. Lui adorava quel genere di cose, infatti era un giocatore di Quidditch, ma lei...

quando vide l'amica guardare a terra le poggiò una mano sulla spalla, iniziando ad accarezzarle tutta la zona che andava dalla guancia alla spalla. Il suo era un gesto involontario per tranquillizzarla, che fece sobbalzare lei ed accellerare i battiti del cuore di lui. Rimasero per un pò così guardando ovunque tranne che loro stessi. Quella mano calda, grazie al guanto che avevano indossato per ore, sulla sua pelle fredda le fece venire i brividi, non solo per il contrasto della temperatura.

Per un attimo soltanto il suo sguardo cadde sulle labbra di Harry.

Sembravano così soffici, così...baciabili.

Sì.

In quel momento sentiva il forte desiderio di baciarlo, e non sapeva se scacciarlo oppure esaudirlo. Il cuore le batteva così forte che ogni altro suono era annullato da quel ritmico martellare.

Harry dal canto suo non avrebbe mai voluto smettere di sfiorarla. Aveva la pelle liscia e sentirla incresparsi sotto il suo tocco era una sensazione nuova per lui. La guardò un'ultima volta e facendo violenza su se stesso, riprese a parlare.

- Hermione...fo...forse è meglio se andiamo- le disse semplicemente.

- Sì, ehm...va bene- rispose la ragazza - Ma come facciamo a tornare indi...- ma non fece in tempo a finire la frase, che vide sfrecciare la Firebolt di Harry accanto a lei.

- Dimmi che non vuoi che io salga lì- riprese la riccia, guardando l'amico con aria di supplica.

- E' l'unica soluzione per tornare, a meno che....tu non voglia nuovamente nuotare fino a riva- le rispose Harry.

- Quand'è che si parte?- domandò lei, incassando il colpo. Aiutata dal suo migliore amico, salì sulla scopa.

- Reggiti!- disse lui prima di partire.

- Reggermi? Perchè, a che velocità va la scopaaaaaaaaaah- pronunciò la parola scopa seguita da un urlo. Evidentemente, Harry non andava piano. L'aria gelida, ma al contempo frizzante entrò nelle narici di Harry, il quale la inspirò a pieni polmoni. Dio...come si sentiva libero quando volava. Era come se tutto si cancellasse, come se tutto perdesse consistenza. Hermione dal canto suo era stretta ad Harry, ormai gli aveva conficcato le unghie nelle braccia. Il vento freddo le scompigliava i capelli e le dava fastidio, ma era troppo occupata ad osservare una visione...celestiale.

Vedeva Harry con il volto rilassato, tranquillo. Volare lo rendeva così...mille volte bello e mille volte irraggiungibile. Forse era la tranquillità di Harry o forse il fatto che si stava abituando all'altezza, fatto sta che Hermione Granger si rilassò. Ad un certo punto vide Harry voltarsi verso di lei e sorriderle dolcemente, per poi mettersi a ridacchiare sommessamente.

- E adesso cosa ho fatto?- gli chiese.

- Nulla...è solo che...risento il sangue scorrere nuovamente nelle vene- rispose, pensando a prima, quando lei gli stava quasi stritolando le braccia.

- Sì io, ehm...scusa- gli disse solamente lei. Per tutta risposta, lui si voltò definitivamente verso di lei e le accarezzò una guancia. Hermione sollevò lo sguardo arrossendo e sorrise.

- Harry, io...- iniziò.

- Non dire nulla...non serve- le rispose Harry, posando delicatamente le sue dita sulle labbra socchiuse di lei.Un'ondata di brividi travolse entrambi,mentre si lasciavano cullare da quel dondolio che provocava il vento. La brezza pungente li sferzava con la stessa violenza con cui i loro cuori battevano, veloci amanti nella notte oscura.

Le stelle che trapuntavano il cielo erano le dententrici di quel segreto sentimento che stava nascendo incontrollabile. Harry inclinò la scopa per prepararsi all'atterraggio, Hermione gli strinse la vita. Harry per un attimo si lasciò distrarre dalla sensazione che i seni di lei schiacchiati contro la sua schiena gli provocavano, ma poi scosse la testa e riprese il controllo della situazione malvolentieri.

Toccarono terra.

Hermione era ancora un pò scossa da tutte le emozioni che l'avevano travolta in pochi istanti si teneva a stento in piedi, Harry se ne accorse e si avvicinò a lei preoccupato. Stava per chiederle come si sentiva quando si ritrovò il viso affondato tra i ricci capelli della compagna che tremava. La circondò con le braccia avvicinandola di più a se', Hermione dovette mettersi leggermente in punta di piedi in quanto lui era più altro di lei.

Fu in quell'attimo che si resero conto di cosa stava succedendo.

Harry sbattè ripetutamente gli occhi, mente Hermione si allontanò di scatto evitando di guardarlo.

- Piton ci starà a spettando- la ragazza guardava il prato come se fosse la cosa più interessante del mondo.

- Ok - Harry non seppe rispondere altro, era troppo confuso e troppo preso dai suoi pensieri per poter dire qualcos'altro di sensato. I due percorsero in fretta il cortile ed i corridoi di Hogwarts fino ad arrivare nei sotterranei. Bussarono alla porta della classe di Piton.

- Avanti - una voce strascicata li accolse controvoglia. I due entrarono titubanti stringendo tra le mani le piante richieste dal professore, per poi poggiarle sulla sua cattedra.

- Potter, Granger siete in ritardo e per questo non avete adempiuto al vostro compito, ragion per cui domani sera sarete di nuovo in punizione -

- Ma... - provò a replicare Harry.

- Preferite che vi levi cinquanta punti a testa così potrete dire addio alla possibilità di vincere la Coppa delle Case? - Harry ed Hermione si guardarono sospirando, si erano fatti mettere di nuovo nel sacco dal loro insegnante di Pozioni che aveva fatto leva sul loro altruismo. Non volevano che per colpa loro Grifondoro perdesse la sua occasione, così Harry con tutto l'astio che riuscì a mettere nella sua voce replicò:

- A che ora domani? -

- Vedo che siete ragionevoli...io direi alle 19.00 e siate puntuali stavolta - detto ciò li congedò con un gesto della mano.

***

Nel frattempo, nei sotterranei, una persona era incavolata nera con il mondo.

Draco Lucius Malfoy camminava avanti e indietro per la sua stanza, dando ai nervi persino al suo compagno Blaise Zabini.

- Draco, cavolo! Mi stai facendo venire il mal di mare - scattò Blaise fissando il compagno.

- E tu mi irriti! Se non ti sta bene che io cammini, respiri o viva...puoi anche uscire dalla stanza Quella è la porta - ripose indicandogliela con un dito.

- Ehi amico, si può sapere che ti prende?- riprese Blaise.

- Parlo per caso goblinesco? Lasciami stare - Draco si rivolse furente all'amico.

- D'accordo d'accordo, non ti scaldare tanto- disse il moro.

Malfoy guardava un punto indefinito del muro. Era preoccupato, e Blaise se n'era accorto, ma come al solito si sarebe dovuto armare di tutta la sua pazienza per farlo sfogare, ma quella sera non aveva proprio voglia di spronare il compagno a parlare.

- Cos'hai da guardare con quell'espressione da idiota?- chiese brusco Draco voltandosi di scatto.

- Perchè? Come dovrei guardarti?- domandò facendo finta di nulla.

- Sai una cosa Blaise? Mi stai sui nervi! Oooh sì tu e tua espressione maledettamente idiota- disse. Ed ecco che Blaise aveva fatto scattare la miccia, Draco stava per esplodere, infatti....

- Mi sta sui nervi questa stanza, quest'aria umida, questo letto a baldacchino e mi sta sui nervi Pansy! - Draco si stava sfogando, pensò Blaise sorridendo sornione.

- Ah sì?- intervenne il moro con fare annoiato, per non far capire le sue vere intenzioni.

- Sì! E per completare il tutto ci si mette pure Potter a rompere, Cristo santo!- e detto questo si lasciò cadere sul letto.

- E che centra Potter adesso?- domandò Blaise curioso mettendosi seduto.

- Sì, lui e quella Mezzosangue!- sbottò irritato come se non avesse sentito le parole dell'amico.

- Ah ecco...ora è tutto chiaro! E' la Granger la causa di tutto- disse sprezzante ridacchiando.

- Non per ora Blaise, ma centrerà presto. Lei insieme allo Sfregiato, entreranno in possesso di una cosa che voglio- sibilò il biondo Serpeverde, sfoggiando il suo classico ghigno. Blaise lo guardò con aria turbata. Cosa aveva in mente questa volta?

Quel sorriso beffardo che affiorò sulle labbra di Draco non prometteva nulla di buono. C'era una tempesta in arrivo e nessuno sapeva come placarla...e nessuno sapeva di cosa si trattava.

Eccoci di nuovo qui col quarto capitolo! Vi domanderete ma quanti capitoli sfornate al giorno? E noi rispondiamo: Pochi, solo che tra poco Dreamer parte e per un pò non si posta (così Polvere aggiornerà la sua ff mentre non ci sono, me Piange... NdDreamer). Ringraziamo le nuove ragazze che hanno recensito: Dreamerina e Lucy Light. Grazie naturalmente a coloro che seguono da prima: granger90,mars e a crazycotton. Grazie anche a chi legge soltanto e a chi ha messo la storia tra i preferiti:whitewolf88,DamaArwen88,HarryEly,Lall4x,

meli_mao,mustardgirl,nevr8ika,piperina,titti6493. Baci Dreamer1989 & Polvere_di_stelle

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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