Crossover
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Autore: Caster_Gamer    28/12/2012    2 recensioni
Avete mai provato a pensare di ritrovarvi con i personaggi dei vostri Anime, Manga e Libri preferiti?
Io sì.
I mondi di Death Note, Kuroshitsuji, Host Club, Blue Exorcist ed Harry Potter, sì uniranno per ritornare ognuno al loro posto, ed alcuni di loro solo dopo aver sconfitto il nemico riusciranno a tornarci.
Sarà una follia?
Sarà uno scontro?
Sarà il valore dell'amicizia? Dell'amore?
Sarà un'avventura divertente e a volte anche romantica.
Il sogno si realizza!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Yes lady...NO! Yes sir!

(nessun sospetto sul sesso di Me, non pensate male!)

Quando tutti si rialzarono, Mello si avvicinò a passi pesanti a quella ragazza.

« Si può sapere cos'hai intenzione di fare adesso!? Ti ricordo che sei stata tu a portarci qui! E non ho intenzione di continuare a condividere l'aria che respiro con questa gente! » indicò tutti gli altri che lo guardarono inarcando un sopracciglio, il piccolo Conte Phan-Ehrm ehrm, il giovane Conte Phantomhive strinse ancora i pugni, mentre il Trans-Trancy (oggi dico troppo quello che non dovrei dire), prese Mello per la scollatura posteriore della maglietta.

« Ehi tu ragazzina! Come osi!? » lo rimproverò.

Il biondo più grande, si liberò da quella presa e, dopo aver cercato ti trattenere la rabbia, lo sollevò per la giacca.

« Come osi tu a toccarmi! NON SONO UNA RAGAZZINA! Moccioso! » gli urlò furioso

« Mocciosus! » esclamò la ragazza sorridendo, Mello la guardò.

Harry Potter sbatté le palpebre più volte, poi aprì lentamente la bocca per dire qualcosa.

« Tu come fai a... » si interruppe quando lei lo guardò con uno sguardo che diceva “Te l'ho detto che siamo in un mio sogno, quindi è come se la tua vita non esistesse.”...O forse era più uno sguardo che diceva “I'm a fucking genius”.

Me guardò di nuovo i due biondi che ancora la fissavano senza capire una pillola rossa/blu di quello che stava succedendo...che poi non stava succedendo niente di particolare, ma va beh.

« Sul serio, adesso tu fai qualcosa perché io non voglio rimanere qui un secondo di più! » esclamò Draco Malfoy attirando l'attenzione di Me, che solo dopo qualche istante rispose.

« Un secondo è passato... » mormorò guardando l'orologio, il ragazzo si portò una mano sulla fronte facendo una sebastianfacepalm (leggere il capitolo precedente per saperlo n.d.A) « Comunque, te l'ho già detto che non so come fare per riportarvi tutti a casa... » per una volta, lei iniziò un discorso serio « Anche se... » esordì in seguito, attirando l'attenzione di tutti.

« Anche se!? » la incitò Seamus Finnigan

« Una mezza idea ce l'ho. »

Molti di loro sorrisero felici, sempre se fosse così facile renderli felici, magari erano più contenti che altro...

Che differenza c'è tra contentezza e felicità? Lo spiego subito.

È facile rendere contenta una persona, basta un piccolo gesto, una battuta, una buona notizia...ma la cosa più difficile che puoi fare e renderla felice. La felicità è l'apice della gioia, e la si può provare quando si è bambini, quando il mondo è ancora un posto da scoprire per noi, quando la cosa più brutta che ti può rendere triste è rompere il tuo giocattolo preferito. Tuttavia, nella vita, possono esistere altri giorni, altre ore, altri momenti, altri minuti...felici. Ma, prima o poi la tempesta tornerà, e ci penserà l'arcobaleno della contentezza quando anch'essa terminerà.

È tutto un ciclo.

-Cit. Io

Chiusa la parentesi poetica e depressa, dov'eravamo rimasti? Ah sì.

« E quale sarebbe il metodo? » le domandò Matsuda sorridente, facendo qualche passo verso di lei.

« Beh, dovete aiutarmi a vivere nuovamente. » rispose semplicemente.

Tutti la guardarono con un “o.O”, dal momento che non avevano capito bene dove voleva arrivare.

« Poco fa ho detto che questo è un sogno, magari per svegliarmi devo solo trovare chi continua a scrivere la mia vita, e dirgli di risvegliarmi. » tentò di spiegare, sulle labbra aveva un sorriso amaro...Matt si chiedeva perché.

« Credi sul serio che questa persona esista!? » le chiese scontroso il Conte Phantomhive, che adesso era stanco di tutte quelle idiozie. (ho sempre desiderato scrivere idiozie n.d.A)

« Beh...nel sogno sì. » rispose, lui sospirò nervoso.

« Anche se questo fosse un sogno, trovare quella persona non ti farebbe comunque risvegliare! Vagheresti nella tua fantasia finché non ti risveglieresti! E anche se fosse così, mi spieghi come facciamo a trovarlo!? Insomma, nei sogni è tutto così complicato...e poi, qualcuno di noi potrebbe sparire da un momento all'altro! Magari ti sveglierai prima! » spiegò, L fece dei passi verso di lei e lentamente posò gli occhi sul volto della ragazza.

« Non pensi che se non ti sei ancora svegliata...vuol dire che sei in coma? » la interrogò, lei abbassò la testa.

« Sì...sì lo- »

« Andiamo Ryuzaki! Non ti ci mettere anche tu a darle corda! » la interruppe una stupida biondina di nome Misa Amane, la ragazza la guardò stringendo i denti, mentre L si limitò ad ignorarla.

« Se sei in coma, potresti anche non risvegliarti più... » continuò. Me sussultò e lo guardò sgranando gli occhi.

« I-io... »

« E prima o poi, staccheranno la spina del macchinario che ti tiene in vita. » concluse il bruno. Lei indietreggiò spalancando maggiormente le iridi grigie intinte di verde, L sembrava serio.

Me si guardò attorno per incontrare gli sguardi di ognuno di loro, poi posò gli occhi su Matt e si morse le labbra.

Avrebbe voluto tanto che qualcuno la consolasse, ma non c'era la sua migliore amica a tirarle sempre su il morale con qualsiasi frase, che fosse seria o stupida.

A volte le mancava, chissà se qualche volta la veniva a trovare in ospedale, sarebbe stato figo.

Già figo, voleva tirarsi su di morale quando pensava a queste cose, quando le mancava chi l'aspettava nel mondo reale.

Qualcuno l'abbracciò, ma era troppo basso per posare la testa sulla sua spalla.

« Me-Chan, non ti preoccupare, noi ti aiuteremo! » esclamò chi l'aveva abbracciata, era proprio quel dolce bambinone di Honey-Chan.

« Grazie, Honey-Senpai. » sussurrò ricambiando l'abbraccio, quindi lasciò uscire qualche lacrima.

Matt provò una stretta al cuore, chissà perché, si era già affezionato a quella ragazza, era come se la conoscesse da tanto tempo, come se fosse una sua cara amica.

« Buuuhuuuuuuuuuhuhuhuuuuu » fece Tamaki abbracciandoli entrambi « Povera Me-Chan! » disse con le lacrime agli occhi, la ragazza sorrise.

Aveva sempre desiderato, momenti come quelli.

« Dice che siamo solo frutto della sua immaginazione... » esordì Hikaru infastidito, Kaoru lo guardò altrettanto irritato.

« Dice che la nostra vita, non è mai esistita... » continuò

« I nostri ricordi sono solo finzione. » dissero poi all'uniscono, Me si liberò dagli abbracci dei due biondi e guardò entrambi i gemelli.

« Non ho mai detto questo! » esclamò furiosa, i due la guardarono sorpresi « Voi siete stupendi, due persone che ho sempre stimato! Non avrei mai potuto immaginare persone come voi...non sono io quella che ha creato voi ed il vostro passato! » chiarì, entrambi i rossi erano sempre più sorpresi.

« Io...io non voglio prendere più questo argomento...non ho la minima intenzione di immaginare che tutti voi non esistiate! » urlò guardandoli tutti, poi fermò lo sguardo su alcune persone « Anche se a dire la verità preferirei non aver incontrato alcuni di voi... » bisbigliò « Ma comunque, » si corresse « non parliamone! Volete tornare tutti a casa vostra? Bene! Allora aiutatemi! »

Posò lo sguardo su quelli dell'Host, in modo particolare su Kyoya ed i gemelli Hitachiin.

« Non importa cosa volete fare voi...tanto, non siete obbligati a seguirmi, siete già a casa vostra. » disse, Tamaki e Mitsukuni si avvicinarono nuovamente a lei.

« No! Noi ti accompagneremo! » esclamarono all'uniscono annuendo, poi anche i gemelli fecero dei passi avanti.

« Ma certo che veniamo! Non vogliamo mica perderci il divertimento! » anche loro parlarono in coro, Light si chiedeva se si trattasse di una nuova moda.

Me guardò Kyoya, che con la testa bassa si sistemò gli occhiali come ogni figo comanda. Poi alzò lo sguardo e le sorrise gentilmente.

« È un piacere aiutarti. » commentò, lei alzò un sopracciglio.

« Ricavi anche da una cosa del genere? » gli chiese stupita, lui assunse un'espressione stranita, ma comunque gentile.

« Lo faccio per aiutarti! » si difese, lei sorrise.

« Immagino... » mormorò.

Magari, potrebbe fare delle foto inedite a quelli che vengono...e poi sarebbe strano per le fan, vedere che non ci sono i membri dell'Host tranne lui...dovrebbe lavorare il doppio se aprisse l'Host Club, anche perché non potrebbe chiuderlo senza trarre guadagno...Ma è anche vero, che se viene, non aprirà l'Host e di conseguenza non guadagna...WAAAA ma che ne so io della mente perversa di Kyoya!”

Cercare di capire il terzo figlio della famiglia Ootori, era come un suicidio morale. Il cervello si sarebbe licenziato prima del tempo se tentava di pensare come Kyoya.

« Anche tu verrai Haruhi! » esclamò Tamaki andando verso la diretta interessata, che sorridendo guardò la ragazza.

« Spero di poter essere utile in qualche modo! » le disse facendole un largo sorriso, Me lo ricambiò annuendo.

« Anche lui! Ne, Takashi? » fece il piccolo, ma grande, Honey, che guardò Takashi con uno dei suoi soliti sguardi kawaii.

« Hai. » rispose lui, Me era felice che almeno uno di loro diceva qualche parola in giapponese! Non che...Takashi Morinozuka fosse un gran chiacchierone...

La ragazza posò lo sguardo sugli altri.

« Bene, allora andiamo? » alcuni di loro si fermarono a pensare.

« Perdonami ma... » esordì Hermione « Dobbiamo portarci qualcosa da mangiare! Dove dormire, delle bussole, delle corde, delle medicine...insomma qualcosa per vivere! » concluse.

Me la guardò posando l'indice sulle labbra.

« Mmmm...hai ragione. » concordò, la castana sospirò sollevata, almeno una volta che le dava ragione!

« Siamo abbastanza da poter portare degli zaini sulle spalle, ya ya ce la dovremmo fare! » esclamò mettendo il pollice all'insù, quindi si ricompose assumendo una posa da capo militare.

« Soldati, in riga! » urlò con il vocione severo. Mitsukuni, Takashi, i gemelli Hitachiin, Tamaki, Matt, Matsuda, Ronald, Grell, Aberline, il principe Soma (quindi anche Agni), i gemelli Thompson, Seamus, Neville, Luna ed i fratelli Weasley (ho scritto fratelli, non gemelli n.d.A), posarono la mano sulla fronte mimando un saluto militare.

« Yes lady! » esclamarono i membri dell'Host, imitati poi dagli altri.

« Aaah stop stop stop! » la ragazza mise le mani in avanti « Com'è che avete detto? »

« Yes lady! » ripeterono tutti, lei assunse un'espressione furiosa.

« NON SONO UNA LADY! Dite, yes sir! » ordinò severa, tutti ripeterono il saluto.

« Yes sir! » gridarono all'uniscono.

Me, fiera dei suoi soldati, fece un sorriso compiaciuto. Poi si ricompose, e camminò lateralmente davanti alla schiera di militari.

« Bene, sfrutteremo tutti coloro che sono più forti! Loro porteranno le tende! » esclamò camminando, Grell fece dei passi in avanti scuotendo le braccia in aria.

« Cosa!? Io dovrei portare qualcosa!? » domandò indignato/a, Me lo/a guardò con severità.

« Tu sei un soldato! Ti sei offerto da solo, quindi fai il tuo lavoro! » gli urlò, lui/lei incrociò le braccia offeso/a e tornò al suo posto.

« Quindi, Mitsukuni, Takashi, Grell, Ronald, Agni e Claude...porterete le tende! » ordinò, Claude si avvicinò a lei.

« Come, prego? Cosa c'entro io? » la interrogò tranquillo, lei gli prese le guance tirandole e spupazzandole.

« Perché tu sei forte, sei un demone e quindi sei utile. » gli disse con un sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra.

Si sentì un urlo che svanì dietro le spalle di Kyoya.

« U-un...d-demone!? » balbettò un biondo spaventato, lei annuì indicando il posto vuoto di Tamaki.

« Non c'è tempo per le spiegazioni, perciò, al tuo posto soldato! » gli urlò, lui si nascose maggiormente dietro le spalle di Kyoya, che con un gesto veloce chiuse l'agenda facendo rimbombare il suono.

Sui suoi occhiali si vide per un attimo la luce riflettere, poi si voltò lentamente verso il biondo.

« Tamaki. » cominciò a dire con la voce a dir poco spaventosa « TORNA AL TUO POSTO, BAKA! » urlò spaventando il biondo, che correndo ed urlando allo stesso tempo, ritornò a riempire lo spazio vuoto.

Me si schiarì la voce, a quel punto Claude tornò a parlarle.

« Ancora non capisco... » provò a dirle, ma lei sospirò nervosamente per poi guardarlo irritata.

« Senti Crodo, non mi rompere! Sei un demone, devi aiutarmi perché sei forte! »

In lontananza, Sebastian sorrideva compiaciuto, avrebbe tanto voluto ridergli in faccia, ma lui era Sebastian Michaelis, insomma...il perfetto Sebastian Michaelis!

Per puro caso, (dal momento che l'autrice è sadica n.d.A) Me si voltò un attimo verso di lui, quando lo vide sorrise avvicinandoglisi {OpenOffice me lo da corretto, I'M A FUCKING genius n.d.A.convinta. [perché il punto fa figo (?)]}

« Sebastian, dal momento che tu sei un bravo maggiordomo, che deve rappresentare alla perfezione la famiglia Phantomhive... » cercava soltanto di rendere la cosa a suo favore « Mi sembra giusto che tu debba per lo meno aiutarci a portare le tende...mio caro demone. »

Sebastian non si stupì tanto se quella tipa sapeva cosa fosse realmente, quindi si limitò a sorridere e guardare il suo Conte.

« Posso soltanto se il mio Bocchan me lo permette. »

Il maggiordomo sapeva quanto Ciel odiasse il fatto che Sebastian servisse ad altri (o forse più semplicemente era geloso n.d.amica.dell'A.), quindi avrebbe detto di no.

« Per me non c'è problema. » rispose il puf-ehm, il Conte Ciel Phantomhive.

A Sebastian crollò il mondo addosso.

Rimase immobile col sorriso largo sulle labbra, poi sempre con gli occhi chiusi [discutiamone, avete mai visto un essere umano che quando sorride chiude gli occhi? (escludendo Sebastian per questa volta) Insomma, se lo fa qualcuno gli ruba il portafoglio .-. Ma, amo alla follia gli occhi chiusi quando si sorride, e poi Sebastian è pur sempre in stile Manga nelle nostre piccole e perverse menti C: n.d.A] rivolse il volto verso Me ed annuì.

« Bene, vi aiuterò. » disse con i denti stretti, lei sorrise compiaciuta.

Tornò davanti alla ciurmaglia e riprese la sua aria da capo militare.

« Poi, il cibo verrà portato da Matsuda, Neville e Seamus...guai a voi se toccherete qualcosa quando non siete autorizzati! » ordinò severa, i diretti interessati annuirono.

« I gemelli Weasley, Hitachiin e Thompson, si occuperanno di portare cose come corde, bussole, torce e sacchi a pelo. » disse con più calma, i gemelli fecero il saluto dicendo un altro “Yes sir!” che la fece credere importante, ancora. Ovviamente i Thompson non avevano urlato Yes Sir, ma si erano limitati al saluto.

« Tamaki avrà nello zaino medicine, fasce, qualche coperta, e chi più ne ha più ne metta! » gli ordinò, lui annuì con foga.

« Tu principe Soma- »

« Non darmi compiti troppo complicati, potrei non portarli a termine. » la interruppe, Me sospirò...si aspettava una reazione simile.

« Facciamo che tu porti delle coperte, non possiamo addossarle tutte su Tamaki! » esclamò, il principe annuì facendo il saluto militare.

« Bene...e adesso passiamo a Matt e Ron. » li guardò, per caso erano accanto, lei sorrise.

Li lasciò lì per avvicinarsi all'auto ormai tutta rotta, ne estrasse due zaini e tornò poi a darli ai due.

« Vi affido degli oggetti preziosi, non deludetemi...mi raccomando! » disse con un tono materno, come se volesse fargli capire che si fidava di loro.

« Di che si tratta? » chiese curioso Ron, lei storse le labbra.

« Mi spiace, ma lo saprai solo a tempo debito. » rispose, il rosso annuì.

Me sbatté i palmi delle mani tra di loro, facendo quindi propagare uno schiocco.

« Bene, non ci resta che procurarci ciò che ho menzionato prima! » esclamò guardandoli uno ad uno, Kyoya si avvicinò a lei.

« Ho fatto portare tutto quello di cui abbiamo bisogno mentre tu lo elencavi, è già pronto lì. » le disse indicando un ammasso di zaini, la ragazza lo abbracciò.

« Sei meraviglioso Kyo-Chan! Dovevo aspettarmelo in effetti! » si staccò da lui in fretta e furia correndo verso gli zaini, quindi chiamò a raggiungerla anche i suoi soldati.

Kyoya si sistemò gli occhiali infastidito, (ma sempre come ogni figo comanda n.d.A) e guardò nella direzione dov'erano tutti.

« Baka... » mormorò ancora irritato, poi la sua espressione divenne più rilassata e si lasciò scappare un piccolo sorriso.

Guardò Me, per poi emettere una breve e bassa risata. Fissò il cielo posando sopra la fronte la mano, il sole aveva solo da poco iniziato a calare, non per niente erano le tre passate.

Eppure...tutto sommato sarà divertente.” pensò, lasciando quel sorriso appena accennato sulle labbra.

Tamaki lo raggiunse tenendo le cinghie dello zaino che aveva già sulle spalle.

« Guarda Kyoya! Ho già il mio zaino! » esclamò mostrandoglielo, Kyoya annuì.

« Me n'ero accorto. » gli disse guardandolo: come al solito, sorrideva contento.

  
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