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Autore: bulma_89    14/07/2007    10 recensioni
Cosa nasconde il passato di Vegeta oltre a guerra e distruzione? E' proprio vero che non conobbe mai l'amore? E se improvvisamente quel passato tornasse...come reagirebbe il principe?
“La vecchia fece scendere il sangue azzurro della principessa nel vaso, l’acqua si intorbidi, diventando celeste –Come è possibile che tu ti sia potuta dimenticare del principe?- A quelle parole Laya sbarrò gli occhi per lo stupore –Ma io non lo mai dimenticato…- Ripenso agli occhi neri come il carbone di lui –Lui è la nostra ultima speranza- continuò l’anziana –ma che stai dicendo? Se ne è andato tanto tempo fa…ricordo bene, la causa del tutto fu quel perfido mostro di Freezer- -Ti promise una cosa però…”
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi…ho aggiornato anche questa fic…vi avverto che questo sarà l’ultimo cap

Eccomi…ho aggiornato anche questa fic…vi avverto che questo sarà l’ultimo cap! spero lo apprezzerete…Ringrazio:

 

Kikk@93, infatti mi chiedevo dove tu fossi finita!! Come faccio senza la mia piccola fan? XD

emycdisperataperchèacasaconlafebbre, grazie…emyc

luisa87, ci ho messo 1 po’ ad aggiornare anche perché intanto ho pubblicato una nuova fic…cmq, eccoti la fine!

Heleamicachipss,, in effetti un po’ vipera è…

Charlie_2702, grazie molte, la tua recensione mi ha fatto davvero piacerissimo…mi hai tirato su di morale per questa fic…ti ringrazio e spero che apprezzerai anche il mio ultimo cap!

 

Buona lettura

 

-Partiamo al più presto- disse Vegeta a Laya, senza guardarla negli occhi, lei sembrava esultante, ma impacciata –Attendimi qui, vado a prendere la navicella- Vegeta non le rispose.

Appena lei volò via, cercò di non pensare. Lui non era un debole, lui era un principe. Cosa contava una stupida famiglia terrestre? Lui non era Kakaroth, finalmente sarebbe potuto tornare il sanguinario saiyan di un tempo. Libero, o quasi.

Laya aveva lasciato in angolo il suo mantello, Vegeta lo afferrò con l’intenzione di ridurlo a brandelli per sfogare la sua rabbia. Ma poi si fermò, avvertì qualcosa di duro al tatto, cercò l’oggetto e lo trovò: era la pozione di veleno Sacro.

Un sorriso misterioso gli affiorò sul viso, strinse la boccetta tra le dita.

Mezzora dopo lei era di ritorno, con navicella al seguito. Lo guardò sorridete “Finalmente, amore mio, staremo insieme per sempre”

Vegeta incrociò le braccia al petto –Andiamo, mio principe- disse Laya –Aspetta- la voce imperiosa del saiyan la bloccò –Finalmente ho capito. Io non ho mai fatto nessun patto con te- -Cosa stai dicendo?- -La verità- Vegeta scoppiò a ridere –Come ho fatto a non capirlo prima?- -Vegeta! Spiegati meglio!-

-Io non feci la mia promessa a te, ma all’azzurro…-

Ricordò il loro sangue, così diverso, quello di lei azzurro, il suo rosso…

-         L’azzurro non sei tu. Non lo sei mai stato. L’azzurro appartiene ad un’altra donna-

-         -Vegeta…sei impazzito? Se tu non vieni via con me io spargerò il veleno sacro sulla terra, te lo già detto- ma la sua voce appariva nervosa

Vegeta le mostrò la boccetta che teneva in mano –Intendevi questa?- Lei sgranò gli occhi dallo stupore, come poteva essere stata così sciocca? –Dunque tu non mi ami, Vegeta?- -Io non so per certo cosa sia l’amore. Hanno provato a spiegarmelo, ma a me, principe dei saiyan, non interessa affatto. Tra di noi è finita molto tempo fa, principessa- Creando una piccola sfera di energia, distrusse la boccetta, disintegrandola. Laya la guardò allibita.

-Non puoi farmi questo principe…io ti amo…-

Un tempo si, un tempo anche l’orgoglioso principe dei saiyan provò qualcosa per quella antica creatura ma…ora non più.

Si allontanò da lei, gettandole un ultimo sguardo. Quello era il suo addio.

 

Percepiva la sua aura lontano da casa loro “MA dove ti sei andata a cacciare?” Poi avvertì che insieme a lei c’erano altre persone. Se non si sbagliava una di queste doveva essere il testa pelata e una quella del vecchio maniaco. Dunque lei era all’isola del genio!

In breve fu davanti alla Kame House, scese di picchiata.

Si trovò davanti al vecchio Genio, intento a poltrire su una amaca con un giornaletto porno sul viso –Dov’è!- tuonò Vegeta, il vecchio sobbalzò –O mio Dio! Che succede? O Vegeta, sei tu…-      - Dov’è????- -calmati calmati, stai parlando della tua Bulma? Si è rifugiata come una furia in casa mia, questa volta devi proprio averla fatta arrabbiare, comunque non ti vuole vedere- Ma il saiyan non lo stava più ascoltando. Entrò in casa, facendo sobbalzare il povero Crilin. Bulma e Trunks non credettero ai loro occhi –Vattene bastardo- gli urlò Bulma, ma lui l’afferrò per un braccio, sollevandola via con sé.

Il genio li vide volare via…-Dove mi porti! Mettimi giù! Ti odio!!!- gridava l’azzurra. Lui non l’ascoltava, avvistata una piccola isoletta, vi scese con il fardello.

-Non dovevi essere partito con la tua sgualdrina? Io voglio più avere niente a che fare con te!-

-Ora ascoltami bene terrestre perché queste parole te le dirò soltanto questa volta. Non le udirai mai più da me per cui apri bene le orecchie- Bulma lo guardò torvo –Non mi interessa! Lasciami! Non capisci che mi hai già fatto abbastanza male! Ma ti rendi conto di quello che mi hai detto?- -Lo so! Se tu mi lasciassi spiegare!- -No, è finita, Vegeta- -Ti prego, calmati, amore mio…- Bulma sbarrò gli occhi dalla sorpresa –Come mi hai chiamata?- -Era proprio questo che intendevo e ora non ti aspettare che te lo ripeta un altra volta- ma Bulma si beava del suono di quella parole…le aveva sognate da una vita.

-Allora non sei partito con quella…- -No!- rispose Vegeta deciso –Me ne basta una di donna-

Si allontanò da lei, aveva scelto di non farsi comandare da una principessa, meglio fare finta di tenere testa a una terrestre.

-Torniamo a casa?- chiese poi l’azzurra. Lui annuì, sollevandola nuovamente verso il cielo.

 

Erano di nuovo tutti finalmente a casa ma…Vegeta era inquieto. Doveva andare a vedere, un richiamo fatale lo portò a dirigersi nuovamente verso il punto dove l’aveva lasciata l’ultima volta.

Bulma l’aveva trovato agitato e con il sottile sesto senso che possiedono le donne, aveva capito che il compagno aveva qualcosa per la testa. Disse semplicemente tre parole –Vengo con te- - E’ meglio di no- la smentì il saiyan –Io vengo lo stesso!-

Vegeta capì che era inutile tentare di farle cambiare idea, per cui la sollevò con sé in volo. Non poteva immaginare che la sua “dolce” Bulma in quel momento stava pensando che non avrebbe permesso mai a nessuna di portarglielo via.

Sospesi a mezz’aria, non notarono nulla di particolare, la vegetazione ostruiva la vista, un torrente scorreva tranquillo come sempre.

Vegeta appoggiò Bulma per terra e si diresse con passo deciso dove aveva lasciato Laya e la navicella. Che ne era stato di lei? Bulma lo seguiva, leggermente guardinga.

La navicella era ancora li “Dunque non è ancora partita!” pensò Vegeta con un certo nervosismo.

Bulma intanto, si guardava intorno, come alla ricerca di qualcosa. I suoi occhi attenti notarono una sagoma, lungo il fiume. Si avvicinò per vedere, un gridò lacerò l’aria –Bulma! Che c’è?- le disse Vegeta, spaventato. Si avvicinò alla donna e le mise una mano sugli occhi –Non guardare, ti prego-

Il principe si avvicinò al cadavere di quella che una volta era stata la sua amante. Il viso ormai pallido dalla morte che doveva essere avvenuta ore prima. Le labbra esangui e intorno a lei il sangue azzurro aveva macchiato la terra e scendeva lungo il torrente. Vegeta non chiuse gli occhi, aveva assisto a scene di morte peggiori, ma questa gli procurò una fitta terribile, sapeva di esserne stato la causa, aveva notato i tagli sui suoi polsi –Mi dispiace- sussurrò.

Creò un onda di energia e scavò una buca, poi sollevò il più dolcemente possibile il corpo della principessa, riponendolo con cura nella fossa. Alle sua spalle, Bulma si era avvicinata e guardava la scena. Nei suoi occhi, tanta compassione –Doveva amarti davvero molto- Il saiyan non le rispose, completando la sua opera. Bulma fissò il sangue secco, ormai assorbito dalla terra –Andiamo via, Bulma-

Camminarono fino a trovarsi al limite della collinetta, in silenzio. Poi lui afferrò l’azzurra per le spalle –A te non dovrà mai succedere una cosa del genere, siamo intesi?- la sua voce era quasi dura, riprovevole. Lei abbassò lo sguardo, ancora scossa –Anche se io dovessi compiere qualche sciocchezza, tu sarai forte. Tu sei forte Bulma-

Lei lo abbracciò, era come se entrambi sapessero quanto avrebbero sofferto da li a pochi anni, con l’arrivo di Majinbu.

Ma lei annuì, mentre dai suoi occhi sgorgava una lacrima –Te lo prometto, Vegeta-

 

                                               THE END

 

Questa storia è iniziata con una promessa e si conclude con una promessa. Spero di non essere stata troppo dura…durante la scena del suicidio.

Ho fatto pronunciare la parola “amore mio” a Vegeta, non perché volessi rendere la scena mielosa, tutt’altro. Lo fatto perché credo che lui nei momenti di alta tensione o cruciali, sia capace di esprimere ciò che sente davvero, come durante il Cell- Game, quando chiese perdono al piccolo Gohan, oppure prima di sacrificarsi con suo figlio…ecc ecc

Spero di aver reso l’idea…

A presto!

Vostra Lua

 

   
 
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