Eccomi…ho aggiornato anche questa fic…vi avverto che questo sarà l’ultimo cap!
spero lo apprezzerete…Ringrazio:
Kikk@93, infatti mi chiedevo dove tu fossi finita!! Come faccio senza
la mia piccola fan? XD
emycdisperataperchèacasaconlafebbre,
grazie…emyc
luisa87, ci ho
messo 1 po’ ad aggiornare anche perché intanto ho pubblicato una nuova fic…cmq, eccoti la fine!
Heleamicachipss,, in effetti un po’ vipera è…
Charlie_2702,
grazie molte, la tua recensione mi ha fatto davvero piacerissimo…mi
hai tirato su di morale per questa fic…ti ringrazio e
spero che apprezzerai anche il mio ultimo cap!
Buona lettura
-Partiamo
al più presto- disse Vegeta a Laya, senza guardarla
negli occhi, lei sembrava esultante, ma impacciata
–Attendimi qui, vado a prendere la navicella- Vegeta non le rispose.
Appena
lei volò via, cercò di non pensare. Lui non era un debole, lui era un principe.
Cosa contava una stupida famiglia terrestre? Lui non era Kakaroth, finalmente
sarebbe potuto tornare il sanguinario saiyan di un tempo. Libero, o quasi.
Laya aveva lasciato in angolo il suo mantello, Vegeta lo afferrò
con l’intenzione di ridurlo a brandelli per sfogare la sua rabbia. Ma poi si
fermò, avvertì qualcosa di duro al tatto, cercò l’oggetto e lo trovò: era la
pozione di veleno Sacro.
Un
sorriso misterioso gli affiorò sul viso, strinse la boccetta tra le dita.
Mezzora
dopo lei era di ritorno, con navicella al seguito. Lo
guardò sorridete “Finalmente, amore mio, staremo insieme per sempre”
Vegeta
incrociò le braccia al petto –Andiamo, mio principe- disse Laya
–Aspetta- la voce imperiosa del saiyan la bloccò –Finalmente ho capito. Io non
ho mai fatto nessun patto con te- -Cosa stai dicendo?- -La verità- Vegeta
scoppiò a ridere –Come ho fatto a non capirlo prima?- -Vegeta! Spiegati
meglio!-
-Io
non feci la mia promessa a te, ma all’azzurro…-
Ricordò
il loro sangue, così diverso, quello di lei azzurro, il suo rosso…
-
L’azzurro
non sei tu. Non lo sei mai stato. L’azzurro appartiene ad un’altra donna-
-
-Vegeta…sei
impazzito? Se tu non vieni via con me io spargerò il veleno sacro sulla terra,
te lo già detto- ma la sua voce appariva nervosa
Vegeta
le mostrò la boccetta che teneva in mano –Intendevi questa?- Lei sgranò gli
occhi dallo stupore, come poteva essere stata così sciocca? –Dunque tu non mi
ami, Vegeta?- -Io non so per certo cosa sia l’amore.
Hanno provato a spiegarmelo, ma a me, principe dei saiyan, non interessa
affatto. Tra di noi è finita molto tempo fa,
principessa- Creando una piccola sfera di energia, distrusse la boccetta,
disintegrandola. Laya la guardò allibita.
-Non
puoi farmi questo principe…io ti amo…-
Un
tempo si, un tempo anche l’orgoglioso principe dei saiyan provò qualcosa per
quella antica creatura ma…ora non più.
Si
allontanò da lei, gettandole un ultimo sguardo. Quello era il suo addio.
Percepiva
la sua aura lontano da casa loro “MA dove ti sei
andata a cacciare?” Poi avvertì che insieme a lei c’erano altre persone. Se non
si sbagliava una di queste doveva essere il testa pelata
e una quella del vecchio maniaco. Dunque lei era all’isola del genio!
In
breve fu davanti alla Kame House, scese di picchiata.
Si
trovò davanti al vecchio Genio, intento a poltrire su una amaca
con un giornaletto porno sul viso –Dov’è!- tuonò Vegeta, il vecchio sobbalzò –O
mio Dio! Che succede? O Vegeta, sei tu…- - Dov’è????- -calmati calmati, stai
parlando della tua Bulma? Si è rifugiata come una furia in casa mia, questa
volta devi proprio averla fatta arrabbiare, comunque non ti vuole vedere- Ma il saiyan non lo stava più ascoltando. Entrò in
casa, facendo sobbalzare il povero Crilin. Bulma e Trunks non credettero ai loro occhi –Vattene bastardo- gli urlò Bulma,
ma lui l’afferrò per un braccio, sollevandola via con sé.
Il
genio li vide volare via…-Dove mi porti! Mettimi giù!
Ti odio!!!- gridava l’azzurra. Lui non l’ascoltava,
avvistata una piccola isoletta, vi scese con il fardello.
-Non
dovevi essere partito con la tua sgualdrina? Io voglio più avere niente a che
fare con te!-
-Ora
ascoltami bene terrestre perché queste parole te le dirò soltanto questa volta.
Non le udirai mai più da me per cui apri bene le
orecchie- Bulma lo guardò torvo –Non mi interessa! Lasciami! Non capisci che mi
hai già fatto abbastanza male! Ma ti rendi conto di quello che mi hai detto?-
-Lo so! Se tu mi lasciassi spiegare!- -No, è finita,
Vegeta- -Ti prego, calmati, amore mio…- Bulma sbarrò gli occhi dalla sorpresa
–Come mi hai chiamata?- -Era proprio questo che intendevo e ora non ti
aspettare che te lo ripeta un altra volta- ma Bulma si beava del suono di quella
parole…le aveva sognate da una vita.
-Allora
non sei partito con quella…- -No!- rispose Vegeta deciso –Me ne basta una di donna-
Si
allontanò da lei, aveva scelto di non farsi comandare da una principessa,
meglio fare finta di tenere testa a una terrestre.
-Torniamo
a casa?- chiese poi l’azzurra. Lui annuì, sollevandola nuovamente verso il
cielo.
Erano
di nuovo tutti finalmente a casa ma…Vegeta era
inquieto. Doveva andare a vedere, un richiamo fatale lo portò a dirigersi
nuovamente verso il punto dove l’aveva lasciata l’ultima volta.
Bulma
l’aveva trovato agitato e con il sottile sesto senso che possiedono le donne,
aveva capito che il compagno aveva qualcosa per la testa. Disse semplicemente tre
parole –Vengo con te- - E’ meglio di no- la smentì il saiyan –Io vengo lo
stesso!-
Vegeta
capì che era inutile tentare di farle cambiare idea, per cui
la sollevò con sé in volo. Non poteva immaginare che la sua “dolce” Bulma in
quel momento stava pensando che non avrebbe permesso
mai a nessuna di portarglielo via.
Sospesi
a mezz’aria, non notarono nulla di particolare, la vegetazione ostruiva la
vista, un torrente scorreva tranquillo come sempre.
Vegeta
appoggiò Bulma per terra e si diresse con passo deciso dove aveva lasciato Laya e la navicella. Che ne era stato di lei? Bulma lo seguiva,
leggermente guardinga.
La
navicella era ancora li “Dunque non è ancora partita!”
pensò Vegeta con un certo nervosismo.
Bulma
intanto, si guardava intorno, come alla ricerca di qualcosa. I suoi occhi
attenti notarono una sagoma, lungo il fiume. Si avvicinò per vedere, un gridò lacerò l’aria –Bulma! Che c’è?-
le disse Vegeta, spaventato. Si avvicinò alla donna e le mise una mano sugli
occhi –Non guardare, ti prego-
Il
principe si avvicinò al cadavere di quella che una volta era stata la sua
amante. Il viso ormai pallido dalla morte che doveva essere avvenuta ore prima.
Le labbra esangui e intorno a lei il sangue azzurro aveva macchiato la terra e
scendeva lungo il torrente. Vegeta non chiuse gli
occhi, aveva assisto a scene di morte peggiori, ma questa gli procurò una fitta
terribile, sapeva di esserne stato la causa, aveva notato i tagli sui suoi
polsi –Mi dispiace- sussurrò.
Creò
un onda di energia e scavò una buca, poi sollevò il
più dolcemente possibile il corpo della principessa, riponendolo con cura nella
fossa. Alle sua spalle, Bulma si era avvicinata e guardava
la scena. Nei suoi occhi, tanta compassione –Doveva amarti davvero molto- Il saiyan
non le rispose, completando la sua opera. Bulma fissò il sangue secco, ormai
assorbito dalla terra –Andiamo via, Bulma-
Camminarono
fino a trovarsi al limite della collinetta, in silenzio. Poi lui afferrò l’azzurra
per le spalle –A te non dovrà mai succedere una cosa del genere, siamo intesi?-
la sua voce era quasi dura, riprovevole. Lei abbassò lo sguardo, ancora scossa –Anche se io dovessi compiere qualche sciocchezza, tu
sarai forte. Tu sei forte Bulma-
Lei
lo abbracciò, era come se entrambi sapessero quanto
avrebbero sofferto da li a pochi anni, con l’arrivo di Majinbu.
Ma
lei annuì, mentre dai suoi occhi sgorgava una lacrima –Te lo prometto, Vegeta-
THE
END
Questa
storia è iniziata con una promessa e si conclude con una promessa. Spero di non
essere stata troppo dura…durante la scena del suicidio.
Ho
fatto pronunciare la parola “amore mio” a Vegeta, non perché volessi rendere la
scena mielosa, tutt’altro. Lo fatto perché credo che
lui nei momenti di alta tensione o cruciali, sia capace di esprimere ciò che
sente davvero, come durante il Cell- Game, quando chiese perdono al piccolo
Gohan, oppure prima di sacrificarsi con suo figlio…ecc ecc…
Spero
di aver reso l’idea…
A
presto!
Vostra
Lua