Anime & Manga > Ao no exorcist
Segui la storia  |       
Autore: Girasolefelicissimo    28/12/2012    2 recensioni
Se Satana mettesse al mondo una figlia femmina? Cosa mai potrebbe succedere? Di sicuro la sottovaluterebbe dato che è una ragazzina e penserebbe che non potrebbe far del male ad una mosca.
Ma fa male, non bisogna mai e poi mai sottovalutare una ragazza, sopratutto se ha ricevuto le sue fiamme..
E se questa ragazza, costretta a frequentare l'accademia Vera Croce ed a essere sorvegliata da uno dei suoi figli gli creasse un mucchio di problemi? Non solo al Padre ma anche al Preside di quella 'povera' scuola?
Genere: Azione, Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Rin Okumura, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
Una volta che le fiamme furono calate, Rin osservò meglio la ragazza che si trovava davanti. Qualcosa non gli quadrava. E solo poco dopo, si accorse che lei in realtà era un Demone, non solo perchè lo sentiva, ma anche perchè era dotata di corna, coda e orecchie appuntine. -Ma tu.. Sei un Demone!- Le puntò contro il dito.
Alice roteò gli occhi, annoiata. -Oh, wow, solo ora ci sei arrivato marmocchio?- Gli disse con un po' di scontrosità.
-Marmocchio?!- Le ringhiò contro, mentre Alexia sospirava.
-Rin, calmati..- Disse al ragazzo, mentre lanciava una lieve occhiataccia ad Alice, come per dirle di contenersi.
-Come faccio a calmarmi se questa qui ti voleva uccidere!- Sbraitò.
-Non voleva uccidermi!-
-E perchè ti attaccava in quel modo?!- Alexia deglutì, sentendosi in difficoltà e non sapendo che pesci prendere.
-Ci stavamo allenando! Te l'ho detto!-
-E per cosa vi stavate allenando?!- Rin continuava con le domande, e più andava oltre più la ragazza si sentiva con le spalle al muro. Guardò Alice, come per chiederle "Aiuto". Alice le sorrise per poi avanzare di qualche passo di fronte a Rin. Il ragazzo era leggermente più basso rispetto a essa. 
Gli posò due dita sul mento, alzandoglielo. -Sai mantenere un segreto, moccioso?- Gli sussurrò lieve, avvicinandosi col viso al suo. 
-Eeh?- Rispose perplesso.
-Si.. Un segreto..-  Si allontanò lenta, tornando vicino ad Alexia. -Vedi, caro Rin, io sono una Demoniessa. La prima ed unica figlia di Satana,- Sfoggiò un sorriso inquietante. -Finchè, non apparve lei,- Disse, indicando la ragazzina dai capelli argentati. -Alexia Seeker, la seconda figlia di Lord Satan, disperata che non vuole sottrarsi agli ordini di suo padre, ha chiesto aiuto a me, illustre Demoniessa dalla potenza e dalla bellezza sconfinata.- La ragazza alzò un sopracciglio fissandola malissimo. -Ma quale disperata e disperata!!- Sbraitò. Alice le tappò la bocca, sghignazzando.
-E così data la mia grande generosità ho deciso di aiutarla! Addestrandola per potersi ribellare a suo padre!- Esclamò soddisfatta del proprio discorso.
-Ma guarda un po' questa che discorso s'è inventata..- Disse sottovoce Alexia, scuotendo la testa.
Alice s'avvicinò nuovamente al ragazzo, posando la mano sulla sua nuca e avvicinando i due visi, facendo aderire i propri corpi. -Ma sai, nessuno deve sapere di questo nostro piccolo segreto...- Gli sussurrò sulle labbra, accarezzandogli i capelli nero corvino. Diede una leggera occhiata con la coda dell'occhio alla ragazzina, che nel frattempo era diventata rossissima, incrociando le braccia al petto e volgendo lo sguardo altrove. Tornò con lo sguardo sul ragazzo e notò che anche lui era arrossito sulle gote. -Quindi due sono le cose..- Sussurrò, facendo scivolare l'altra mano sulla sua schiena, portandola dal basso verso l'alto causando un brivido nel corpo di Rin che lo fece sussultare appena. -Quindi, due sono le possibilità.. O mantieni il segreto..- Fece apparire un coltellino, che gli puntò contro il pomo d'Adamo. -O muori..- Rin sgranò gli occhi, ne era sia terrorizzato che affascinato in un certo senso. -Quale scegli?- Gli chiese, facendo scorrere quella lama affilata contro la sua pelle. -Mantengo il segreto..- Annuì lieve. Gli diede un bacino sulla punta del naso e con questo suo ultimo gesto, Alexia parve esplodere di gelosia, anche se appariva indifferente e commentò con un piccolo "Tsk." Alice dopotutto si divertiva nel vedere le diverse reazioni della sorellina, e faceva tutto ciò solo per poterla studiare al meglio, il marmocchio, Rin, non le interessava affatto. -Bene marmocchi miei, adieu!- Scomparve, per poi riapparire una trentina di metri dietro di loro, incamminandosi chissà dove. Alexia, fissava in lontananza la sua figura, maledicendola. Rin faceva lo stesso, continuando a tenere quel rossore sul viso.
La ragazza guardandolo, emise un altro "Tsk" sorpassandolo, per poter far ritorno a casa.
Si riprese dalla sua ibernazione, inseguendo la ragazza e stando al suo fianco.
-Senti un po' tu..- Iniziò il discorso. -Perchè non me l'hai detto prima che ti allenavi con lei?-
-Come ti ha detto lei, era un segreto.- Si guardava attorno, non volendolo guardare dopo ciò che era successo. ..Quei contatti.. Ripensandoci le venivano i nervi e la pupilla dell'occhio le si allungò, creando una lieve sfumatura azzurrina nell'iride. -E come mai lo volevate tenere segreto questo vostro allenamento?- Era pieno di domande, curioso come un bambino. Peccato che Alexia, non era nel momento giusto di tollerare bambini. Fece una smorfia con le labbra, facendo vedere appena il canino demoniaco. -Dato che avevi così tante domande da fare, perchè non le hai poste ad Alice? O eri troppo preso a farti seghe mentali su di lei?!- Gli disse sussurrando, incavolata nera e spalancando il portone del dormitorio, avviandosi verso la sua camera mentre piccole fiamme iniziavano ad uscire dal suo corpo.
Rin rimase sopreso, sbattendo un paio di volte le palpebre. -Ma che le è preso?- Si chiese, non capendoci molto.
-Tsk, sembrava sotto ipnosi, non reagiva! Neanche quando aveva puntanto quel coltello alla gola!- Pensò furiosa, mentre i pugni che stringeva s'erano infuocati. Spalancò la porta della propria camera e trovò tutta la scrivania in disordine, con sopra un cosetto nero che camminava sopra i fogli. Piegò di poco la testa, avvicinandosi e si bloccò, sgranando poi gli occhi.
Quell'esserino che aveva visto in ospedale.. Lungo, nero e con gli occhi giallini. Le venne un tic all'occhio e sguainò la spada. -Bene, volevo giusto un po' scaricare la tensione!- Esclamò tagliando in due quel mostriciattolo. Si contorceva dolorante, emettendo degli stridolii, finchè non diventò cenere. -Tutto qui? Sul serio? Ma non eri il.. Coso lì, il Re del fuoco?- Soffiò sulle ceneri che si diffusero nell'aria. -Che delusione..- Commentò, sbadigliando e riposando la spada nel fodero, un po' arrabbiata.
Si spogliò lenta, accogliendo l'aria gelida che le accarezzava la pelle calda, creandole dei brividi. Gettò gli abiti sulla sedia, e liberò finalmente la coda, facendola oscillare velocemente, mentre indossava un pigiama, grigio con dei disegnini rosa. Borbottova, facendo delle smorfie col viso. Le dava fastidio, che Rin era rimasto lì imbambolato, senza muovere neanche un muscolo. Solo quando ha cacciato fuori l'arma, si è preoccupato leggermente, ma poi stop. Ma soprattutto, ribolliva dalla rabbia pensando a com'erano vicini, di come Alice sussurrava alle sue labbra, un po' ne era gelosa, ma lei insisteva nel ripetersi che le ha solo dato fastidio la sua immobilità.
Venne di nuovo ricoperta dalle fiamme e sospirò, tentando nuovamente di calmarsi. Calate di poco si sdraiò sul letto, continuando a sbuffare e chiudendo gli occhi, rilassandosi mentre le fiamme ancora l'avvolgevano. Si addormentò così, tra il calore delle fiamme.
 
Immagini distorte, del fuoco. 
In mano aveva la sua spada, sporca di sangue, come i suoi vestiti e le sue mani. -Ma che cosa..?- Si guardò meglio e scorse in lontananza una figura che avanzava verso di lei. 
Teneva la spada ben salda tra le mani.
Con una mano, fece andare all'indietro i capelli neri che gli coprivano la fronte sudata, mentre con l'altra mano, si trascinava una grossa catena dietro.
Sgranò gli occhi, iniziando a sudare e stringendo con più forza il manico, scivoloso e unto.
Lanciò la catena nella sua direzione e ben presto, Alexia venne legata come un salame dalle catene che aveva lanciato quel Re.
-LASCIAMI!- Gli urlò contro, dimenandosi. Le aveva legato solo le braccia, in modo da non poter usare la spada contro di lui.
Più si avvicinava, più sentiva caldo e più la paura si faceva viva.
-Hai ucciso il mio animaletto.. Che cattiva..- Le disse, con voce bassa e rauca, parlandole lento.
Sentendo quella voce, si dimenò ulteriormente.
Si chinò per raccogliere la spada caduta dalle mani della ragazza, sorridendo beffardo. -Non ci credo, quella femmina è ancora viva?- Sghignazzò.
Alexia, gli tirò un calcio in faccia mentre era ancora chinato per terra, facendolo sanguinare dal naso. Peccato che non gli fece molto male, infatti arricciò solo il naso.
-Che femmina indisponente.- Lanciandole solo un'occhiataccia, la fece cadere, facendole prendere una bella botta alla schiena.
Inarcò la schiena dolorante, mentre Iblis, con il piede gli schiacciava il ginocchio. -Siete così inutili e deboli..- Ghignò, mentre continuava a premere.
-Eppure.. Alice tempo fa ti ha fatto il culo..- Sorrise, strizzando un occhio dal dolore.
Il re del fuoco, assottigliando lo sguardo, con il piede le fratturò il pèrone. La ragazza emise un gemito di dolore, cacciando delle piccole lacrime.
-Pf, nonostante Alice ti alleni, sei ancora fragile come un comune mortale. Che delusione,- Sospirò posandogli un piede sul petto, circondato dalle catene e poggiò il baccio sulla coscia, chinandosi appena su di lei. -Amaimon mi aveva avvertito che non eri molto divertente. Ma non solo, sei anche fragile. Non sò come tu possa collaborare con nostro padre... Ma ciò non spetta a me scegliere se sei idonea o no.- Le sorrise. -Spero che Alice, possa fare un miracolo con te. Così forse, Gehenna tornerà attiva..-  La sua figura scomparve e con essa le catene che legavano la ragazza.
 
Si svegliò, sudata e dolorante ancora tra le fiamme, che illuminavano la stanza buia, rendendola blu.
Finalmente si calmò e quando scese dal letto, poggiò per terra la gamba sinistra, quella che Iblis le aveva rotto e volendo far peso solo su quella, andò a sbattere contro il pavimento, cacciando un urlo di dolore e strizzando gli occhi. Stringeva i pugni, non riuscendo a muoversi. Si sentirono dei passi, dei piedi che sbattevano sul pavimento velocemente e dalla porta entrarono Rin e Yukio, che rimasero shoccati. 
Rin subito le andò vicino, chiedendole cosa fosse successo e lei, girandosi appena col busto, indicò la gamba. Yukio avanzò verso la gamba che la ragazza gli aveva indicato e la toccò appena con le dita e Alexia strozzò un gemito. -Portiamola in ospedale.- Disse Yukio, cercando di rimanere tranquillo. Rin la prese in braccio e quando la gamba si piegò Alexia involontariamente tirò un pugno alla pancia del ragazzo, ed esso tossì. -Tranquilla, ti portiamo subito.- Le disse Rin, con un sorriso dolce per rassicurarla, e iniziarono a correre, nonostante fossero tutti e tre in pigiama, fino all'ospedale.
Durante quel viaggetto, il dolore sembrava passare e ciò non riusciva a spiegarselo.
Arrivati a destinazioni, subito andarono a far fare una radiografia alla ragazza.
Messa davanti ad uno strano aggeggio, il dolore passava sempre di più, fino a placarsi lentamente e non sentendo più niente. Il dottore, porse la radiografia al ragazzo con gli occhiali, facendogli vedere che il pèrone aveva solo un lievissimo spacco, che però poteva portare alla frattura. Yukio rimase perplesso, quando le aveva tastato quella parte, le sembrava fratturata a tutti gli effetti, ma poi, pensandoci meglio, si ricordò della natura della ragazza ed era plausibile che essa si fosse "Riparata da sola". 
Nonostante il piccolo spacco, il dottore preferì ungergli la parte con una crema e avvolgerla con una garza.
 
Rin, preferiva continuare a portare in braccio Alexia, temendo che si potesse far male un'altra volta, nonostante ella fosse contro a questo suo gesto.
Teneva le braccia incrociate mentre guardava il viso del ragazzo dal basso. Gli fissava il collo, poi il mento e pian piano saliva fino a guardargli gli occhi blu notte. Poggiò la testa al suo petto, continuando a guardare i suoi lineamenti.
Rin, volse lo sguardo verso il suo. -Sonno?- Le chiese. Essa avvampò, guardando altrove. -Solo un po'.- Rispose imbarazzata. 
-Tranquilla, appena arriviamo a casa potrai dormire quanto vuoi.- Tornò con lo sguardo sulla strada e vide il loro dormitorio.  -Che bello, siamo quasi arrivati. Iniziavi a pesare sai?- Le disse, sorridendo.
-Cosa?!- Strinse nuovamente i pugni e gli tirò una gomitata nello stomaco.
Tossì, sorridendo.  
-Beh sì. Sei un pochino pesante.- Gli tirò un'altra gomitata, questa volta più forte. -Ok ok..- Rispose tossendo e ridacchiando.
-Non sei simpatico. Rin.- 
-Che peccato, pensavo di esserlo..- 
-Tsk.-
Arrivati nel dormitorio, Alexia scese dalle braccia di Rin e mosse appena la gamba fasciata. Nulla. Non le faceva male. 
Si augurarono una buona notte, mentre la ragazza chiudeva la porta della propria camera e si sedette su una sedia, levandosi le bende e accarezzandosi. 
-Che razza di mostro che sono..- Disse a bassa voce con tristezza. -Guarire così in fretta, nonostante quello lì mi abbia spezzato un osso..- Sospirò. -Sono uno schifoso mostro..-
-Naah, non sei proprio un mostro.- Sussultò, voltandosi verso la provenienza di quella voce e vide Alice, seduta sul davanzale della finestra che si accarezzava i capelli. -I mostri sono orribili, deformi e brutti. Tu non sei tanto brutta.-  Le ringhiò contro. Solo lei ci mancava, era la ciliegina sulla torta adesso.
-Calma calma. Come siamo irrascibili, eh?- Sghignazzò, scendendo dalla finestra.
-Alice, vedi di andartene, non sono dell'umore giusto..- Le lanciò un' occhiataccia mentre ella la ignorava.
-Cos'è quella benda?- Chiese mentre la raccoglieva. -Ti sei ferita?-
-Iblis mi è apparso in sogno.-
-Iblis? Il Re del fuoco?-
-Beh, sì.. Almeno credo..-
-E che voleva?-
-Sinceramente.. Non lo sò. Mi ricordo solo che mi ha spezzato la gamba e poi mi ha detto qualcosa del tipo: "Non sò come tu possa collaborare con nostro padre.. Sarà lui a scegliere.." o qualcosa del genere. Non ricordo molto bene.-
Alice, accennò un sorriso, e guardò fuori la finestra divertita.
-Il gioco è iniziato allora?-
-...? Gioco?- La guardò perplessa, non capendoci niente.
-Si.. Il gioco. Chi riuscirà a portarti da Satana? Ma sopratutto, ci riusciranno?- Sghignazzò, leccandosi le labbra.
-Come sarebbe a dire? Stanno facendo una gara per chi riuscirà per primo a portarmi da Satana?!!- 
-Oh, capisci in fretta.- Continuava a guardare la splendente luna piena. -Nostro "Padre" ha ordinato di catturarti. Prima Astaroth, il primo che ti ha trovata e che ha risvegliato la tua natura demoniaca, poi hai avuto l'incontro con Amaimon e infine, ma solo per ora, Iblis. Questi ti stanno dando la caccia, e solo uno di loro riuscirà, forse, a convincerti di seguirlo?-
-Io non seguirò proprio nessuno!-
-Facile a dirlo.- Si voltò e si avvicinò a lei, prendendole il mento con le dita. -Davvero non seguirai nessuno? Non cadrai nelle trappole di Iblis? Non ti farai persuadere? Rimarrai fedele al tuo piano? Quello di sconfiggere Satana? Di dimostrargli che, non può ottenere tutto ciò che vuole? Che non gli obbedirai mai? Oppure.. Ti farai abbindolare dalle parole di uno di loro.. Andrai a Gehenna, l'Inferno, il posto più orribile che esista, sarai ai suoi ordini, sarai una marionetta. Una bellissima bambolina che esegue tutti i suoi ordini, e tutti i nostri allenamenti andranno in fumo..-
-Mai.. - Le schiaffeggiò la mano, indietreggiando.
Sorrise nuovamente. Le piacque molto la reazione della ragazzina. -Davvero?-
-Si.- Disse ferma, decisa e convinta della sua risposta. Non voleva sottomettersi, voleva essere libera. 
-E quindi cosa farai?- Chiese infine.
-Mi allenerò giorno e notte per sconfiggerlo..-
-Questo.. Volevo sentire..-
 
 
Mephisto fissava la sua bella vetrata, osservando tutta la sua scuola. Era sempre così bella, non era mai stufo di guardarla.
Si tolse il vistoso cilindro afferrandolo per la bianca visiera e con un movimento veloce del braccio lo fece finire sull'attaccapanni. -Che carine le nostre ragazze..- Affermò mentre un sorriso si faceva largo sul suo volto.
-Mia cara Alice.. Quanto tempo..-
 
 
 
 
 
 
 
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________



 
Angolo dell'autrice:
 
 
Saaaaalve!  Come va' bella gente? Passato un Buon Natale? Finalmente adesso son riuscita a scrivere questo dannato/bellissimo capitolo. E verso gli inzi di Gennaio pubblicherò anche l'undicesimo
capitolo! Wow, siamo già a dieci.. Come passa il tempo..
Vorrei ringraziare tutti voi, che seguite questa storia. Appena ho visto che 17 persone la seguono, che è nei preferiti di 10 persone e che è ricordata da 4, m'è venuto un tuffo al cuore bloccandolo e spruzzando fiorellini! (?) 
Vi ringrazio infinitivamente, sono molto felice che a molti di voi piaccia questa storiella! Ma sopratutto, ringrazio anche loro che recensiscono. Mi date la forza di andare avanti ç__ç !
A presto miei cari!
 
Aloha!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ao no exorcist / Vai alla pagina dell'autore: Girasolefelicissimo