Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: San e Rachel    16/07/2004    1 recensioni
Due adolescenti con un passato misterioso. Due ragazze che sognano la libertà, che non riescono ad ottenere perché perseguitate dai "fantasmi" di ciò che hanno vissuto. Due ragazzi pronti ad aiutarle in qualsiasi momento. E un gruppo di amici che le sostengono davanti agli orrori della loro vita. Ma la storia é ora giunta al termine... cosa ne sarà delle gemelle Dickinson,Draco Malfoy,Ares Lestrange, Harry Potter, Hermione Granger, Ginevra Ron e Bill Weasley, e Fleur Delacour? Riusciranno a scrivere la parola "Fine" su questa storia? Riusciranno a liberarsi dei loro incubi, tornando lì, dove tutto é cominciato, a Beauxbatons? L'ultimo capitolo finalmente on-line. R&R please!
Genere: Dark, Horror, Mistero, Romantico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Draco Malfoy, Fleur Delacour, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
19

Capitolo 19 - Tentativo di corruzione

08.00 AM - 14 Febbraio 2004 - Stanza delle necessità

San aprì gli occhi di scatto, madida di sudore. Che sogno orribile... Allie che uccideva qualcuno. Fortuna che non era un'ESP o una veggente, per cui non faceva sogni premonitori, pensò, alzandosi e notando che le uniche due persone che già erano sveglie erano Ares e Rachel, seduti al tavolo, che come al solito litigavano.

Si avvicinò ai due, mugugnando un " 'giorno" e si sedette al tavolo con loro, morta di sonno.

- Che è successo questa volta, per farvi litigare?

- Che può succedere? Il tuo ragazzo é un cretino!

- Ha parlato miss-sono-intelligente-più-di-te! -, le fece il verso Ares. Lei di rimando alzò il dito medio della sua mano destra, sibilando un "Fottiti".

Tra quei due non scorreva proprio buon sangue... anzi, forse, se avessero potuto, si sarebbero scannati a vicenda. Rachel mise il muso ad Ares, mentre il ragazzo riprese a mangiare nervosamente la sua colazione, ignorando la gemella dai capelli lunghi. San sbatté qualche volta la testa sul tavolo. Possibile che dovessero litigare sempre? Cioè... capiva il fatto di non andare d'accordo... ma era una cosa pazzesca quella situazione! Dopo pochi minuti si svegliò anche Draco, che diede un, come al solito, freddo buongiorno agli altri, e si sedette accanto al cugino. Davanti a lui apparve un caffé, che prese a bere di gusto, insieme al numero della gazzetta del profeta arrivato quella mattina alle sei.

- C'é qualche notizia importante?-, chiese Rachel sporgendosi per vedere i titoli.

Draco aggrottò le sopraciglia. Accidenti a loro... stavano arrivando. Tirò il cugino per l'orecchio e gli fece leggere l'articolo. Ares rabbrividì. Lucius Malfoy e Bellatrix Lestrange erano stati avvistati nei pressi di Hogsmeade, in quei giorni, mentre l'oscuro signore, colui-che-non-deve-essere-nominato, continuava ad attaccare babbani. Il numero di vittime saliva vertiginosamente e questo preoccupava non poco il ministero della magia. Non riuscivano più a gestire la situazione. Rachel fece il giro del tavolo e diede un pizzicotto a Draco, poteva almeno risponderle! Il ragazzo si limitò a sorriderle e a far scomparire la copia del giornale.

- Ma... ma...

- Non preoccuparti Rachy, non c'era nulla di importante!-, disse Ares, noncurante, addentando una fetta di pane imburrato e cosparso di marmellata ai frutti di bosco.

San scrutò attentamente Ares, no, non la convincevano fatto e anche Rachel sembrava dello stesso parere. Si avvicinò al ragazzo appoggiandosi con un braccio sulla sua spalla.

- Davvero non c'era niente d'importante? Allora perchè hai rabbrividito? Ma soprattutto perchè avete fatto sparire il giornale? Che cosa strana...

- Mhhh... diceva solo di qualche attentato ai babbani, nulla di più... come al solito, insomma...

Improvvisamente si udì uno schiarimento di voce.

- "Lucius Malfoy e Bellatrix Lestrange, evasi la settimana scorsa da Azkaban, sono stati avvistati da fonti certe nei pressi di Hogsmeade..."-, lesse a gran voce Hermione, che aveva fatto riapparire il giornale, svegliando tutti.

Le due gemelle rimasero senza parole, mentre i due cugini avrebbero sbranato la Granger seduta stante. Avevano custodito quel segreto per non farle preoccupare, e lei che faceva?! Spifferava tutto?!

- Oh, grazie so-tutto-io! Ora ci hai davvero rallegrato la giornata! -, sbottò Draco irritato.

- Non potevi di certo nasconderglielo a vita!!!

- Ma tu lo sapevi?-, chiese Ares accigliato.

- Lo sappiamo tutti, tranne San e Rachel... o meglio... ora lo sappiamo davvero tutti... Silente ci ha avvisati... sapeva che non ce ne avreste parlato... e in caso di bisogno, senza sapere, non avremmo potuto difendervi!

Rachel, con sguardo omicida, si girò verso Draco.

- Perché non ce l'avete detto?

- Ti sembrava il caso di dirlo? Avevate e avete tutt'ora già un sacco di gatte da pelare, ci mancava solo ti mettervi a carico anche i nostri problemi! E in ogni caso, appunto, sono nostri problemi, non vostri, quindi non era necessario che voi lo sapeste! Ce la sappiamo cavare benissimo da soli!

- Ma quanto sei scemo Malfoy... -, disse San irritata.

Ares sospirò. Prese San per una mano, tirandola a sé e facendola sedere sulle proprie gambe. L'abbracciò...

- Scusa piccolina... ti giuro che abbiamo agito in buona fede... Avete già tanti di quei problemi, non volevamo allarmarvi ulteriormente! -, disse accarezzandole una guancia con il dorso della mano.

- Sei un cretino Ares... e se loro fossero arrivati a voi? Magari trovandovi soli? Cosa avreste fatto?!

Non voleva offenderlo ancora, era semplicemente preoccupata... Rachel sospirò. Capiva l'agire in buona fede, ma il fatto che le avessero lasciare all'oscuro del tutto le dava fastidio. Sapeva che non era così, ma le dava la sensazione quasi che non si fidassero di loro.

- Guarda che Ares ha ragione, San... non pensiate si tratti di una questione di fiducia -, continuò Draco, sorseggiando il suo caffé.

Rachel abbassò lo sguardo.

- Sono qui per voi no? E... se... riescono... -, disse Rachel abbassando lo sguardo, stringendosi nelle spalle.

- Non pensarlo neanche, stupida... non ci prenderanno... possiamo cambiare discorso ora?-, sbottò Ares freddo come un ghiacciolo. Frattanto gli altri erano tornati a dormire, tanto quel giorno non c'erano lezioni, né loro potevano andare ad Hogsmeade, tanto valeva godersi il calduccio del letto.

San continuava a stare seduta sulle gambe di Ares, lasciandosi coccolare un pochino, in una stato di dormi-veglia. Rachel intanto faceva una partita a scacchi con Draco, per passare un po' il tempo. Improvvisamente Rachel sentì una fitta al ventre. Ormai erano quattro giorni che quei dolori andavano avanti. Strizzò gli occhi, assumendo un'espressione sofferente. Draco la osservò. Lei riaprì gli occhi di scatto e si alzò...

- Io... vado a prendere una boccata d'aria... scusa...-, disse avviandosi verso la porta ed uscendo fuori. Draco decise di seguirla, poteva essere pericoloso, anche perché la scuola era deserta, erano tutti ad Hogsmeade.

La ragazza affrettò il passo, voleva stare da sola, non con Draco alle calcagna. Accelerò sempre di più finché non si ritrovò a correre, sperando di riuscire a seminare il prefetto serpeverde. Improvvisamente si fermò, con una fitta lancinante alla pancia. Si appoggiò ad un pilastro, senza fiato. Si lasciò scivolare lungo il freddo marmo della colonna, accasciandosi a terra, con il fiato grosso, mentre il dolore anziché diminuire, aumentava, espandendosi per tutto il ventre, come pugnalata da mille o più coltelli. Ciò che le aveva fatto Micheal non era stata solo violenza sessuale... ma violenza allo stato puro. Le aveva provocato un dolore inimmaginabile, trattandola senza il minimo riguardo, e più i suoi muscoli si contraevano, più lui spingeva, facendole tanto male che le aveva desiderato di morire all'istante. Draco sì fermò accanto a lei e la guardò preoccupato. Si abbassò e, passandole una mano dietro la schiena e una sotto alla gambe, la prese in braccio.

- Meglio andare in infermeria...

La ragazza non rispose... non provò nemmeno a ribellarsi... voleva liberarsi da quel dolore al più presto... la stava letteralmente distruggendo. Si strinse forte a lui. Quant'era che non lo sentiva così vicino? Il suo profumo però non era cambiato. Le piaceva sempre e comunque, la mandava in visibilio.

- Draco... non voglio andare in infermeria... Madama Chips... lei non può fare nulla per questo dolore...-, disse appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi.

Draco la guardò sorpreso.

- Come sarebbe a dire che Madama Chips non può fare nulla? È una guaritrice, no?

- Ti dico che non può... -, disse lei facendogli segno di metterla giù. Lui ubbidì.

La ragazza abbassò lo sguardo, poi lo rialzò sorridendo dolcemente, anche se aveva il volto rigato di lacrime.

- Possiamo... passare la mattina insieme?

Lui le si avvicinò, guardandola dritta negli occhi. Le asciugò le lacrime con un gesto veloce e le poggiò le mani sulle spalle.

- Non so cosa ti sia successo Rachel, ma... spero ti passi presto, perchè vederti con queste fitte di dolore non mi piace per nulla... -, sorrise dolcemente, - Certo che possiamo passare la giornata insieme, che domanda stupida!

Improvvisamente, mentre metteva le mani nelle tasche dei Jeans (era festa, per cui non avevano la divisa), Draco sentì qualcosa. Lo tirò fuori... era l'anello che voleva dare a Rachel... l'anello della famiglia Malfoy. Lo guardò attentamente e poi guardò la ragazza... lei aveva uno sguardo curioso dipinto sul volto, non capiva cosa avesse in mente. Draco le prese la mano destra e le infilò l'anello all'anulare.

- Sai... questo volevo regalartelo per il tuo compleanno... ma poi dopo il nostro litigio mi è mancato il coraggio, dato che è San Valentino ne approfitto per dartelo ora... È un anello che appartiene da sempre alla nostra famiglia... eh eh... è per... per farti capire che ti voglio bene, Rachel... però... mi dispiace, ma al momento non me la sento di avere un rapporto serio con te, sento di non conoscerti come credevo...

No! Non poteva farlo! Non così!! Un anello... dal ragazzo che amava... era tutto ciò che aveva sempre sognato! Non poteva dirle non voglio un rapporto serio con lei. Avrebbe preferito non glielo avesse dato e non le avesse detto quelle parole... avrebbe preferito continuare a vivere nel beneficio del dubbio di ciò che lui provava per lei. Le si formò un nodo in gola, mentre tentava di trattenere le lacrime, che abbassarono senza alcuno sforzo tutte le sue barriere... tutte le sue difese... lasciandola completamente vuota. Rachel ora si sentiva solo un involucro vuoto, in cui prima vi era un'anima allegra e gioiosa, che era stata fatta a pezzetti e ogni pezzetto le era stato strappato via pian piano. L'ultimo pezzetto se ne era appena andato.

- Io... non lo... voglio... -, riuscì solo a dire prima di toglierselo e rimetterlo nelle mani del giovane.

Si fece forza, anche se quel groppo in gola le faceva dannatamente male. Si asciugò gli occhi con una manica del maglioncino bianco di lana e lo guardò.

- Non... non mi sembra di averti mai chiesto un rapporto serio... quindi cosa ti fa pensare che io lo voglia?

- Beh... forse tu non l'hai mai desiderato... fino a poco fa, invece, per me era la cosa che più contava al mondo... ma ora... ora sono troppo confuso...

La ragazza strizzò gli occhi, per non vedere, per estraniarsi da quel mondo, da quel momento così doloroso.

- Tu... sei.... proprio un bell'egoista... a farmi questo discorso... e cattivo... e meschino... -, disse portandosi le mani agli occhi e scoppiando a piangere.

- Sono pur sempre un Malfoy, Rachel, non ho mai imparato cosa significa avere pietà... ma soprattutto cosa vuol dire rispettare ed amare davvero il prossimo...

Fece una smorfia.

- ME NE SONO ACCORTA! E... ed é per questo che il nostro rapporto non potrà mai funzionare... io.... non voglio vederti mai più... Malfoy... oggi stesso chiederò a zio Silente il trasferimento... penso che me ne andrò a Durmstrang...-, disse lei con un sorriso falso e amaro. Scosse il capo, per fargli capire quanto fosse delusa da lui, e si diresse in infermeria, da sola.

Draco fece per seguirla, ma i suoi piedi sembravano inchiodati al freddo cemento di pietra. Era nel torto, nel più schifoso torto mai esistito, si faceva schifo da solo. Perchè le aveva detto quelle cose? Non lo sapeva nemmeno lui... Forse il cambiamento nella ragazza lo aveva shockato a tal punto da renderlo insicuro anche dei suoi sentimenti? Possibile... Scosse la testa, si diresse verso la stanza delle necessità, ma non voleva tornare lì... tornò indietro e si diresse verso il cortile, per starsene un po' da solo e in pace. Si appoggiò ad un salice... lo stesso salice piangente del 15 Settembre 2003... lì, dove tutto era cominciato. Vide dall'altra parte del lago una ragazza, abbassata a raccogliere dei fiori. In un primo momento non la riconobbe, ma fu solo quando lei alzò la testa e si girò verso di lui con gli occhi iniettati di sangue che si ricordò che ad Hogwarts non c'era nessuno... tranne loro, ed Allie. La defunta ragazzina gli si avvicinò, con un sorriso a metà tra il malefico e il malizioso.

- Oh... il piccolo Malfoy tutto solo soletto... con tutti i pericoli che girano... che hai? Sei triste? Hai litigato con mia sorella un'altra volta?

- Fatti gli affari tuoi stupido fantasma impiccione!

- Oh.... no no no no, non si fa così, Dracuccio! E dimmi... dov'é Ares?-, disse sedendosi accanto a lui. Il biondo sentì una sgradevole sensazione di freddo pungente. Si scostò un po' da lei, ma stranamente non aveva paura... gli faceva... solo.... un po' senso, ecco!

La guardò un po'. Lei ricambiò lo sguardo, capendo al volo. Prese un aspetto diverso, normale, senza ferite e sangue. Un aspetto illusorio, ma che lo fece tranquillizzare.

- Hai capito, Malfoy, non ho intenzione di farti del male... io... e te... siamo uguali... tu sei solo, proprio come lo ero io, e lo sarai sempre, anche dopo la morte, proprio come me!-, disse lei strappando dell'erba dal terreno, pensando con disgusto alle sue sorelle.

- Tu sei proprio sciocca... avevi le tue sorelle e tuo zio, mica eri sola... Io invece con chi mi ritrovo? Con un cugino idiota e un padre evaso da Azkaban che mi sta cercando perchè gli faccio comodo!

- Tsk... sorelle... quelle due non erano mie sorelle... sempre insieme... sempre inseparabili... due puttane, ecco cosa sono! E zio Albus... lui non mi ha mai capita... ha sempre preferito quelle due troie a me! Ma tu forse non sei solo Draco... l'oscuro signore ti vuole al suo cospetto, Draco... non fare quella faccia... sorpreso? Sono schierata dalla parte di tu-sai-chi!! Ieri ad Hogsmeade ho fatto una chiacchieratina con tuo padre e tua zia... sai... l'oscuro signore ha saputo della mia presenza qui ad Hogwarts da... mhh... spie fidate... il professor Piton, per l'appunto... e mi ha voluta tra le sue file... buffo, vero? Ma io sono una naiade, sono potente, e lui può restituirmi un corpo nuovo, un corpo bello e forte, con cui potrò allenarmi per avere poteri sempre maggiori... per diventare degna di essere la sua sposa... ma perché non vieni anche tu con noi, Draco? Ti ho sentito prima, con mia sorella, io sento sempre... com'era? Ah, sì... "Sono pur sempre un Malfoy, non ho mai imparato cosa significa avere pietà... ma soprattutto cosa vuol dire rispettare ed amare davvero il prossimo"!

- Senti cara, mi fai un favore? Va al diavolo! Io non mi faccio comandare a bacchetta come uno stupido cane in calore! -, sbottò lui, alzandosi e tornando a dirigersi verso il castello.

Improvvisamente i suoi piedi rimasero inchiodati al suolo. Allie si avvicinò a lui, levitando, tornando al suo aspetto originale. Gli si parò di fronte e rise maleficamente.

- Sei un Malfoy... sei cattivo... nelle tue vene scorre un sangue perfido, un sangue impuro, che al solo richiamo del male risponde... dammi retta... passa dalla parte del potente... ti perdonerà per essere stato titubante... e in cambio della tua eterna fedeltà, lui ti darà tutto ciò che vorrai... passa dalla nostra parte, e sarai indistruttibile... e anche Rachel sarà tua... perché tu la desideri no? Tu la vuoi, così come l'ha avuta Micheal Corner... vuoi sentirti in lei, come una cosa sola, vuoi il suo corpo, vuoi sentire scandire le lettere del tuo nome dalle sue labbra, mentre fate l'amore, più e più volte, raggiungendo insieme l'inferno e il paradiso... é questo che ti manda in Tilt quando le sei affianco... non l'amore... tu sei cattivo, tu non proverai amore... mai... ma desiderio carnale sì... e tu brami possedere il corpo di Rachel più di ogni altra cosa, no?

- Io non voglio avere il suo corpo, stupido fantasma id... -, mise a fuoco solo in quel momento le parole di Allie... Corner... Corner aveva... ora era tutto chiaro! Ora capiva il perchè Rachel avesse quei dolori e fosse così... strana... era stato proprio un deficiente a non intuirlo! -, SENTI VISCIDA COSA SANGUINANTE, LASCIAMI ANDARE! SE IO DESIDERO QUALCOSA ME LA CONQUISTO, NON STO A FARE LE MOINE AD UN ESSERE DISGUSTOSO COME VOLDEMORT, CHE SENZA SEGUACI SAREBBE GIÀ STATO SCONFITTO, MA SOPRATTUTTO DA UNO CHE SÌ È FATTO SCONFIGGERE DA UN MARMOCCHIO IN FASCE, DA POTTER! ECLISSATI DALLA MIA VISTA!

L'anima vagante sorrise amaramente.

- Puoi andare... ma la prossima volta non sarà così buona... ti ucciderò, sappilo, senza complimenti... é l'ultima volta che ti parlo da amica... scegli: L'oscuro Signore del male o la morte!

- La tua sparizione dalla mia vista! -, rispose lui, senza un minimo di timore. Non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa da nessuno, soprattutto da un'animetta insignificante come Allie che doveva attaccarsi agli altri per continuare a "sopravvivere".

Il fantasma scomparve, e lui filò dritto verso il castello, sicuro che quella cosa sanguinante fosse andata dal suo padrone per raccontarle cosa fosse successo. Non gli importava! Doveva solo trovare la sua Rachel, e chiederle scusa. Passò in infermeria, sperando di trovarla lì, ma con orrore si accorse che la ragazza non c'era. Iniziò a vagare per il castello, sperando di trovarla, altrimenti... sapeva già come fare! Avrebbe chiesto la mappa dei malandrini a Potter, calpestando il suo orgoglio, ma almeno avrebbe trovato la Rachel. Si stava dirigendo al corridoio dell'ottavo piano, quando un urlo squarciò il silenzio ovattato del castello. Quella voce... Riuscì solo a sussurrare il nome di Rachel, prima di cominciare a correre freneticamente verso la direzione delle urla, miste a pianti e singhiozzi disperati. In cuor suo stava avvenendo un dissidio: sperava che urlasse, in modo da trovarla prima, ma dall'altro lato sperava non sentirla urlare più, perché significava che stava bene... che se lo era solo immaginato. Purtroppo si avverò la prima opzione... Incrociò Corner che stava appena uscendo da un'aula. Entrò di corsa al suo interno e vide lì a terra la sua Rachel... piangeva disperatamente, mentre tentava di rivestirsi... quel dannato bastardo l'aveva fatto ancora! Uscì di corsa dall'aula, buttandosi con tutta la furia di cui era capace su Corner, atterrandolo, e cominciando a colpirlo violentemente... In volto, nello stomaco, sul petto, facendogli mancare il respiro. DOVEVA MORIRE QUEL MALEDETTO PERVERTITO BASTARDO!!! Solo l'arrivo di Ares, San e gli altri, che avevano sentito anche loro le urla dell'amica, evitò che Draco uccidesse il ragazzo, che era ridotto comunque maluccio. San, con le lacrime agli occhi, si catapultò nell'aula, abbracciando la sorellina. Avrebbe dovuto capirlo prima, accidenti!!! Ares, invece, teneva fermo il cugino, tentando di farlo calmare, mentre Corner stava disteso a terra, privo di sensi.

- Ra-Rachel... sorellina mi dispiace... -, disse San, mentre continuava ad abbracciarla forte, forte.

Rachel rimase immobile, facendosi stringere dalla sorella... forse, era salva? Fleur si avvicinò alle due, ed accarezzò la testa di Rachel.

- Madama Chips... lei lo sa, vero? Non mi ha voluto dire perché qualche giorno fa sei stata in infermeria... era per questo, vero? Dai... shh... non piangere, piccolina... é finito... é tutto finito... hai preso la pozione anticoncezionale?

Rachel emise un mugolio di assenso e si strinse forte alla sorella.

- Scusa se non te l'ho detto... non volevo mettere in pericolo anche te...

- Ma quale pericolo? Dovevi dirmelo accidenti... ti avremmo protetta tutti insieme! Lo odio! Lo odio! Brutto bastardo!!!

Ginny abbracciò Hermione, piangendo come una fontana, mentre quest'ultima tentava di consolare l'amica, ma era praticamente impossibile, dato che lei era nelle sue stesse condizioni. Ron si avvicinò ad Harry. I due si guardarono, annuendo.

- Andiamo noi a parlare con Silente... voi restate con Rachel...-, disse Harry serio. Bill seguì i due, dopo essersi accertato che Ares aveva Draco sotto controllo.

- Calmati... per l'amor di Dio, sta fermo... non ucciderlo, ci penserà il tribunale a lui, non sporcarti ulteriormente del suo sangue!!!-, disse al cugino trattenendolo per le braccia.

- COME PUOI DIRMI UNA COSA SIMILE DOPO QUELLO CHE QUEL BASTARDO HA FATTO A RACHEL?! E SE L'AVESSE FATTO A SAN?! NON AVRESTI FORSE REAGITO COME ME?! LASCIAMI ANDARE DANNAZIONE!

-NO, NON TI LASCIO ANDARE, DEFICIENTE, VUOI ANDARE AD AZKABAN A VITA? LASCIA PERDERE, E PENSA A RACHEL, HA BISOGNO DI TE IN QUESTO MOMENTO... E STA FERMO, CRISTO SANTO, TORNA IN TE!!!-, disse girandolo e mollandogli un pugno in pieno naso. Draco sembrò tornare in possesso del suo senno.

Si diresse frettoloso verso l'aula e fece scansare le ragazze, trovandosi a faccia a faccia con Rachel, dopo essere riuscito miracolosamente a far staccare la gemella dai capelli corti. Si lasciò cadere in ginocchio e l'abbracciò forte, nascondendo il viso. Singhiozzava, dannazione stava piangendo! Perchè? Perchè non riusciva nemmeno a smettere? L'allontanò un po', per assicurarsi stesse bene, per quanto una che aveva appena subito una violenza carnale potesse stare bene. Le prese il viso tra le mani, nervoso, agitato, mentre i sensi di colpa presero spazio nel suo cuore. Se non l'avesse lasciata da sola, per ben due volte, tutto ciò non sarebbe accaduto. Le passò le mani tra i capelli, appoggiando la fronte a quella sua, mentre sentiva uno strano senso di affanno impossessarsi dei suoi polmoni. Si specchiò nelle grandi e profonde iridi verdi della ragazza, continuando ad accarezzarla, ad asciugarle le lacrime con tanti piccoli baci sulle gote. Le tre ragazze decisero di uscire un po' dall'aula, quei due avevano assoluto bisogno di rimanere da soli. Rimasero così finché la ragazza non smise quasi del tutto di singhiozzare, rimanendo sempre abbracciati. Più volte Draco aveva provato a spiccicare parola e altrettante volte si era zittito da solo. Ci mancava solo che si mettessero a discutere ora... perchè lui provava a chiederle scusa... in più ora Rachel aveva bisogno di sfogarsi, non di parlare... La ragazza, inondata da mille emozioni differenti, ancora persa nel dolce profumo di Draco, così, stretta a lui, con il viso affondato nella sua camicia, si strinse a lui, cercando le parole adatte. Alla fine tutto ciò che riuscì a dire non fu molto, ma colpirono il ragazzo affondo, dritto al cuore.

- Io... sto bene... non devi mica fartene una colpa perché mi hai lasciata sola... solo... ti prego, promettimi che non mi dirai più le cose che mi hai detto prima... forse mi hai fatta più male tu, dandomi ciò che desideravo da tanto, ma sfumando subito il mio sogno con le tue parole crude, che Micheal, facendomi ciò che sai... -, disse ricominciando a singhiozzare.

- So... so che è troppo tardi per dirlo Rachel... ma perdonami... sono solo uno stupido ragazzo... uno stupido idiota, aggiungo! Hai ragione tu... sono egoista... e me ne rendo conto... scusami per tutto quello che ti ho fatto... -, le diede un piccolo bacio sulla fronte... poi si spostò dandogliene uno sulla guancia ed infine uno leggero a fior di labbra, stringendola ancora più forte a se. La ragazza sorrise un po'. Un sorriso diverso da quello di quei giorni... un sorriso luminoso, non più velato di tristezza.

- Allora... siamo di nuovo amici?-, disse sorridendo come una bimba che ha appena ricevuto un bel dono.

Lui pensò. Era scioccata... era stata stuprata... non era pronta... non era ancora il momento di quel passetto avanti. Annuì, sorridendole dolcemente di rimando. Lei parve soddisfatta, accucciandosi di nuovo tra le sue braccia e lasciandosi cullare dall'impercettibile movimento del petto del ragazzo, ad ogni respiro. E il battito del suo cuore fu come una dolce ninna nanna, con cui, solo pochi minuti più tardi, si addormentò.

Fine capitolo 19

Trinity Granger: Hai ragione, Corner é proprio odioso umpf >.< (Non dirlo a me T_T''' ndRachel) Stiamo continuando come meglio possiamo, spero che la storia continui a piacerti, ancora mille grazie per i complimenti ^_^

MKeira: Ciao, o somma scrittrice ke io adoro *.* (Lecchina ndSan) (Sparati T_T ndRachel). Povera me shi ç.ç (Povera Rachel nella fanfiction, non tu, demente ndSan) (Quoto quello che ho detto prima: Sparati T_T!!! ndRachel). Corner é proprio un pezzo di merda, concordo...

Janice: Ma come ti viene in mente? Allie é antipatica, tu invece sei sempre dolce, gentile e simpatica, non ci permetteremmo mai >.< No, in realtà assomiglia molto ad una.. ehm... "amica" mia (Kissà ki é... ndSan) (La conosci, la conosci... si hai indovinato, proprio lei, quella vipera serpentesca T_T... ndRachel). Abbiamo continuato il prima possibile, e speriamo con tutto il cuore ke ti piacerà anche queso chappy ^o^

Notiamo con davvero molto rammarico che le recensioni sono calate di brutto... ueee ç___ç Non é nostra abitudine chiederlo, ma per favore, vi preghiamo, vi supplikiamo, vi scongiuriamo, lasciate un commentino-ino-ino alla fine di questo chappy, non sapete quanto valga x noi essere spronate, sapendo che la fanfiction piace almeno a qualke anima ç.ç

San e Rachel Dickinson

Visitate il sito su Harry Potter, Unforgettable

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: San e Rachel