Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
Ricorda la storia  |      
Autore: Psychedelic Mushroom    28/12/2012    5 recensioni
Quello era il loro momento perfetto, quello era il loro primo vero bacio. Quello era l'nizio di una storia d'amore senza fine.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Tre giorni per conquistarla.

 GIORNO 1
"Ti prego"
"Vai via"
"Ti prego"
"No"
"Ti prego, ti prego, ti prego"
"No, no e no. Ashley vai via... si gela"
"Lo so, sto qui da tre ore ormai. Non mi importa se sto diventando un pezzo di ghiaccio.. io aspetto" Elise scosse la testa e sorrise. Ashley non si sarebbe mosso da lì nemmeno se si fosse trovato in mezzo ad una bufera e lo sapeva bene, ma doveva andarsene. Non poteva restare sotto casa sua ad urlare i suoi 'ti amo' ancora per molto.
Aveva voglia di andare da lui, abbracciarlo, baciarlo e passare quanto più tempo possibile al suo fianco. Però, non poteva farlo. C'erano troppi impedimenti.
Chiuse la finestra e corse al piano inferiore. Doveva parlare con lui, non con tutto il quartiere.
Negli occhi di Ash si aprì una speranza appena vide la ragazza corrergli incontro. Era perfetta: capelli castani lunghissimi, occhi del medesimo colore e molto grandi, naso sottile, labbra carnose e tinte di rosso, magra con le forme al punto giusto. Ad Ashley mancava il fiato ogni volta che la vedeva.
Lei gli si avvicinò e... gli tirò uno schiaffo sul braccio.
"Devi sparire, adesso!" gli diede un piccola spinta, ma lui non si mosse.
"Credevo che volessi baciarmi" disse lui facendo il finto offeso. Lei si lasciò sfuggire un sorriso e poi ritornò seria.
"Io e te non possiamo stare insieme, come fai a non capirlo?"
"Invece sì, noi possiamo... se tu vuoi" lei sbuffò.
"Sono sposata, Ashley. Come altro te lo devo dire?"
"Ma tu non lo ami... tu ami me"
"Ma come osi dire una cosa simile? Tu sei completamente impazzito e..."
"No, non sono impazzito dico solo la verità" lei distolse lo sguardo esi strinse nel maglione di lana per il freddo.
"Come faccio a farti andare via? " i suoi occhi cominciavano a bruciare. Non poteva piangere ora, non poteva davvero.
"Guardami negli occhi e dimmi con tono convincente che ami lui e non me" disse Ashley con una voce sicura, ma anche speranzosa di non sentire quello che aveva appena detto.
"Io... io non ti amo" una fitta colpì i cuori dei due ragazzi contemporaneamente. Lei lo amava e lui l'amava, ma non potevano stare insieme.
Ash annuì sconfitto e abbassò lo sguardo per poi rialzarlo.
"Wow, non... non me lo aspettavo"
"Nemmeno io" si lasciò sfuggire lei. Ashley socchiuse le palpebre e poi, ad una velocità assurda, baciò la ragazza che non riuscì a sottrarsi da quel tocco così passionale. Qualcosa la fece tornare alla realtà: lei era sposata.
"Ash!" esclamò appena riuscì a liberare le sue labbra da quele del ragazzo.
"Che c'è? Sei tu che mi stai lasciando quindi penso di potermi prendere la libertà di baciarti un'ultima volta" un minuto di silenzio scese fra i due.
"Vattene"
"Cosa?"
"Comincio a gelare anche io quindi me ne ritrono dentro... non mi importa se ti viene una broncopolmonite" fece una smorfia che agli occhi di Ashley sembrò davvero tenera poi, però, la vide girarsi e ritornare in casa.
Cosa doveva fare ora?
Tanto tu mi ami, fece spallucce e andò via.



GIORNO 2
Ashley correva per il parco non perchè gli piacesse correre, assolutamente no, ma stava inseguendo la scia di profumo. Ok, poteva sembrare più un cane da caccia vestito da rockettaro, ma la stava inseguendo ed era abbastanza sicuro di non essere stato ancora scoperto.
Intanto la ragazza dai capelli castani, si guardava intorno con la coda dell'occhio mentre correva. Aveva la sensazione di essere osservata. Si avvicinò ad una panchina e si sedette per poi guardarsi intorno: c'erano parecchie persone, ma una catturò la sua attenzione quasi subito.
"Non ci posso credere" disse fra sè e sè. Come faceva ad essere così... così... non riusciva nemmeno lei a definirlo. Era convinto che quello che avevano avuto insieme - una sottospecie di rapporto sia sentimentale che sessuale. Il secondo non poteva definirsi molto completo visto che era successo nel bagno di un locale - fosse qualcosa di serio e che si potesse portare avanti nel tempo. Lei era molto attratta dal ragazzo, ma era sposata e fino a poco prima dell'incontro con Ash era convinta del rapporto con suo marito.
Si alzò dalla panchina e si avvicnò al ragazzo che, vedendola alzarsi, si era accovacciato per terra facendo finta di allacciarsi i lacci delle scarpe.
Che idiota... hai gli stivali, pensò Ashley.
"Ti denuncio per stalking " disse lei risoluta.
"Chi?"
"Ah?"
"Eh?"
"Cazzo!"
"Che?"
"Tu mi segui?"
"No"
"Oddio"
"Ma..."
"Zitto"
"Io..."
"Ssh" restarono in silenzio per qualche secondo mentre lei riconnetteva il cervello. Ash adorva fare il cretino con lei perchè almeno la faceva ridere. Infatti, poco dopo, lei scoppiò a ridere.
"Giuro che se ti rivedo ti..." non riusciva a trovare una minaccia abbastanza spietata in quel momento.
"Dimmi che mi castri... sono abbastanza sensibile se parliamo del mio amichetto " le consigliò lui.
"Ti castro" disse lei seria.
"Non lo faresti mai" lei sbuffò.
"Non seguirmi più" si girò e corse via.
"Tanto sarai mia" mormorò Ashley.
"Ma come si permette?" una vecchietta in gonna lunga e capelli bianchi lo guardava arrabbiata.
"Ma che cavolo vuole da me?" la signora spalancò gli occhi e Ash riuscì appena ad accorgersi della borsetta a sottiletta che gli stava per arrivare addosso, lanciò un urlo da ragazzina spaventata e scappò via.
Perchè quando aveva paura gli veniva da urlare come un'oca sul patibolo?



GIORNO 3
"TU VAI A LETTO CON TUTTI... SEI SOLO UNA PUTTANA!" urlò Michael ad Elise.
"E TI SEI MAI CHIESTO PERCHE', EH?" ribattè lei. Michael rimase in silenzio. "Me ne vado da quasta casa!" esclamò poi. Non sapeva perchè non aveva negato tutto quando lui le aveva detto di aver saputo della sua relazione con un'altra persona. Forse perchè si sentiva un pò 'sporca' nell'aver tradito suo marito.
Corse in camera da letto e prese un paio di vestiti, giusto l'essenziale per poter 'sopravvivere' qualche giorno. Sarebbe passata a prendere tutto il prima possibile.
Quando arrivò alla porta d'ingresso, lanciò uno sguardo a Michael che la guardò male, poi uscì.
E adesso?, si chiese Elise. Le venne in mente solo di andare dai suoi genitori.

Ashley non vedeva Elise da quattro giorni, ma solo perchè stava progettando qualcosa di davvero dolce per lei. Non era solito fare certe cose per una ragazza, ma per Elise provava qualcosa di speciale e avrebbe fatto di tutto pur di averla al suo fianco.
Per quell'occasione aveva deciso di vestirsi elegante. In pratica, niente capello e stivali da cowboy.
Corse fuori da quella casa perchè era già troppo tardi. Era tutto pronto, tutto perfetto.

L'aveva telefonata, lei aveva accettato, stava arrivando. Ashley si sentiva davvero sul punto di avere un infarto. Il cuore gli stava per scoppiare, le mani gli tremavano e aveva il respiro affannoso.
Ma che ti prende? Ti dai una calmata, per favore?, si rimproverò da solo. Ma niente in quel momento l'avrebbe calmato. Era agitatissimo e non riusciva a stare fermo. Camminava avanti indietro torturandosi le mani.
E se mi da buca? Oddio no, non posso pensarci. Si sedette su una panchina e cominciò a battere un piede per terra tanto era nervoso.
Si stava dando dell'idiota da solo quando, però, la vide avvicinarsi a lui. Era stupenda come sempre. Lei sembrò un pò scostante nei suoi confronti, ma Ashley non ci stava capendo più niente e non si rese conto del comportamento della ragazza.
Elise, quando l'aveva visto, aveva provato un senso di timore. In quel momento aveva paura di tutto. Lui non sapeva che aveva lasciato Michael, non sapeva che dopo suo marito aveva provato a mettere le cose al loro posto, non sapeva che lei voleva solo essere lasciata un pò in pace. Non sapeva un bel niente.
Allora, perchè era andata lì? Perchè non aveva rifiutato?
Elise sospirò mentre lui la faceva entrare in un locale. Le luci erano accese, ma era solo un piccolo corridoio con uno specchio sul fondo e un attaccapanni accanto. Di fronte a lei c'era una porta. Cominciava ad essere davvero scettica.
"Vuoi violentarmi?" Ashley scoppiò a ridere.
"No, non ho bisogno di violentarti per fare sesso con te"
"Bene, pensi questo di me?" chiese lei un pò offesa.
"Tu ci verresti volentieri a letto con me" disse convinto Ashley. "Perchè tu mi ami" Elise sbuffò e Ash capì che, forse, era meglio lasciar perdere quell'argomento.
"Dai, mi dici che ci facciamo qui?" Ash si sentì male in quel momento.
"Allora tu adesso tieni gli occhi chiusi" la ragazza sembrò spazientita, ma chiuse gli occhi e, qualche secondo dopo, sentì le mani di Ashley afferrare le sue. Mosse un paio di passi in avanti restando in silenzio. Sentiva uno strano odore, lo conosceva già.
"Apri gli occhi" le sussurrò Ash. Quando lo fece, rimase a bocca aperta. Avevano varcato la soglia di quella porta. Il pavimento era cosparso di papaveri che avevano il centro di un rosso intenso e le estremità più chiare, ai lati della stanza c'erano tante piccole candele che rendevano quella stanza accogliente e calda. Elise si guardò intorno osservando le ombre create dalla luce.
Lei aveva sempre avuto una spietata passione per i fiori e amava particolarmente i papaveri. Non poteva crederci, non ne aveva mai visti così tanti insieme. Ashley aveva riempito quella stanza di fiori solo per lei. Poteva sembrare una cosa stupida, ma per Elise era un gesto davvero dolce e romantico. Suo marito non aveva mai fatto niente del genere per lei, erano una di quelle coppie monotone e noiose. Quella cosa la stava facendo sentire importante.
"Allora?" venne riscossa dalla voce di Ashley. Lo guardò un istante per poi tornare a fissare la marea di fiori che si apriva davanti ai suoi occhi.
"E' meraviglioso" si voltò di nuovo verso di lui e lo abbraccio stringendolo il più possibile. "Grazie" sussurrò poi. All'improvviso tutto le apparve chiaro. Sapeva cosa voleva, anzi, si rese conto di averlo sempre saputo. Non aveva mai avuto il coraggio di ammettere che lei provava seriamente qualcosa nei confronti di Ashley.
Sciolse l'abbraccio e lo guardò negli occhi.
"Ash io... io ti amo" lui sorrise. Non ce la faceva a restare serio.
"Finalmente lo hai capito anche tu" la fece ridre. In quel momento era la cosa più bella che potesse accadergli: sapere di essere lui la ragione di quel sorriso lo faceva sentire orgoglioso ed estremamente felice.
"Ti amo anche io" le sussurrò mentre lei smetteva di ridere. Si guardarono intensamente negli occhi mentre i loro corpi si avvicinavano sempre di più. I loro respiri si mescolarono e le loro labbra si unirono.
Quello era il loro momento perfetto, quello era il loro primo vero bacio. Quello era l'nizio di una storia d'amore senza fine.

 
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides / Vai alla pagina dell'autore: Psychedelic Mushroom