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Autore: milly92    15/07/2007    3 recensioni
Poi… Nello stesso istante, pronunciarono “Expelliarmus!” puntandosi le bacchette contro e qualcosa accadde. La terra iniziò a tremare, l’aria si fece gelida, come se ci fossero in giro dei Dissennatori, e…. “Aaaaaaahhhhhhhh!”. Si guardarono. E scoprirono l’orribile verità. Hermione aveva urlato con la voce di Pansy e Pansy con la sua. Hermione indossava un vestito nero, e Pansy un vestito rosa sgargiante. Hermione aveva le unghie dipinte di nero e verde, Pansy di rosa. Hermione aveva i capelli lisci, Pansy li aveva ricci… Hermione aveva davanti a sé una sua copia ed anche Pansy. E l’orribile verità venne a galla. Si erano scambiate di corpo. Poco lontano, si udì un fruscio tra i cespugli e l’ultima ciocca di capelli biondi che aveva visto l’accaduto se ne ritornò alla festa. Questa è la mia prima fan fic! Immaginate cosa potrebbe succedere se Hermione e Pansy Parkinson si scambiassero di corpo con tutte le conseguenze, tra cui una Hermione innamorata di Draco? Riusciranno a resistere nel corpo dell'altra? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo quattro

Capitolo quattro- Una  vita nuova con sorprese e sbagli

“Pansy, tesoro, sono solo le otto! Dormi un altro po’, ne hai bisogno, principessa mia! Va bene se alle undici ti mando Margaret con la colazione a letto?” Hermione guardava Christine Parkinson a bocca aperta. Per lei aver dormito fino alle otto era già troppo, di solito in estate alle sette era già sveglia perché aiutava sua madre, e quella perfetta sconosciuta le permetteva di dormire altre tre ore, e con la colazione a letto per di più? Era un sogno! “Va bene…. Mamma!” disse, sentendo una fitta di invidia verso Pansy e la sua vita da regina. Fece per tornare nella sua camera quando la madre la richiamò. “Pansy? Comunque ti ho prenotato l’appuntamento per la prova del vestito per domani sera alle quattro, ok?” Hermione si bloccò. Che doveva succedere la sera dopo? Pansy non le aveva detto nulla! Iniziò a sudare freddo, e decise di controllare nell’agenda di Pansy. Disse: “Ok!” e corse in camera sua. Aprì il cassetto e dopo avervi rovistato per bene, trovò un diario. Lo aprì e al due agosto portava: “Cena a casa Malfoy ore 9 p.m. Non vedo l’ora! Spero che i nostri genitori ci chiedano cosa abbiamo intenzione di fare in futuro, così potremmo dirgli che tra massimo due anni vogliamo sposarci! Dracuccio ti amooo!” Hermione lesse quelle parole con gli occhi fuori dalle orbite. La bocca si era seccata, e aveva quasi un giramento di testa. Andare a cenare dai Malfoy?! Ma, soprattutto, annunciare le loro nozze?! Cioè,insomma, avevano diciassette anni appena, e poi… E poi cosa, insomma?! Non lo sapeva nemmeno lei. Era confusa, strabiliata, indecisa, nervosa…  cosa fare? Doveva prepararsi uno di quei discorsi da Serpeverde, ovvio. Ma prima avrebbe dormito fino alle undici e ci avrebbe pensato dopo colazione.

“Hermione, ti svegli si o no?!? Sono le otto e mezzo!!” urlò Ginny, scocciata. Ma cosa succedeva ad Hermione? Di solito, era lei a svegliarla già alle sette, invece stava dormendo come uno scoiattolo in letargo. La risposta di Pansy fu un grugnito impercettibile, e si voltò dall’altra parte con i cuscino sopra il capo. “Svegliaaaa!” urlò ancora Ginny, ma invano. La presunta Hermione non aveva intenzione di alzarsi. Così, la ragazza decise di ricorrere ad un metodo più efficace: andò in bagno, riempì una scodella di acqua (una scodella per non bagnare troppo e non sentire le urla di sua madre) e gliela versò addosso. La reazione di Pansy fu prevedibile. Si alzò di soprassalto, urlando, e sbraitò:” Oh, ma che ti è preso, idiota? Ieri mi sono lisciata i cape…” ma si ammutì quando si ricordò di essere Hermione Granger, che di capelli lisci ne aveva visti l’ombra una sola volta nella sua vita. Ginny la guardò strabiliata. “Hermione, ma quali capelli lisci?!”  “Oh, scusa, stavo sognando…”  “Sicura di star bene? Ti vedo un po’ strana oggi…” Pansy scosse il capo. “No, sto bene, ora vado a lavarmi i capelli” Ginny scosse il capo. “Ma che, sei pazza? Devi venire subito in cucina, io ed Harry dobbiamo annunciare il nostro fidanzamento a mamma e papà! Vestiti subito e scendi!” e con queste parole uscì di corsa. Pansy sbuffò, andò in bagno e indossò dei pantaloncini di jeans con una fascia fuxia e dei sandali con la zeppa. Tentò di asciugare i capelli con la bacchetta, ma ci riuscì a stento dato che i capelli di Hermione erano molto folti e li legò in una comoda treccia. Quando uscì dalla stanza si ritrovò Ron davanti, che la guardava sbalordito. “Che ti guardi?!” chiese, aspra, ma il ragazzo non le toglieva gli occhi di dosso. “Hermione, stai benissimo… così! Dovresti indossarli più spesso!” Ma Pansy non vi badò e scese, facendo finta di non aver capito che i pantaloncini, a giudizio di Ron, le stavano bene. Anche la famiglia Weasley la riempì di complimenti, poi alle nove arrivò il signor Weasley. Salutò la famiglia, e appena lui e la moglie si sedettero a tavola, Harry e Ginny si alzarono. “Mamma, papà, io ed Harry dobbiamo dire una cosa a voi e a tutta la famiglia.” disse Ginny , ignorando i loro sguardi di sorpresa. Fred, George e Ron si guardarono. “Diteci, ragazzi” li invitò la signora Weasley, e il marito annuì. “Beh” disse Harry “Io e Ginny volevamo annunciarci che ieri sera, alla mia festa… ci siamo fidanzati” e prese la mano di Ginny nella sua. La signora Weasley era immobile, e suo marito pareva stordito. “Cosa? Ma.. ma.. ma è stupendo!” esclamò la donna, correndo ad abbracciarli. “Ginny, non potevi scegliere un ragazzo migliore! Harry, mi hai resa felicissima!” esclamò, per poi scoppiare in lacrime. Dal canto suo, il signor Weasley era ancora immobile, come se non avesse capito. Poi si decise a parlare. “Cioè, fidanzati… fidanzati? Fidanzati… come i veri fidanzati? Voglio dire…” E lì parve riprendersi. “Harry! Cioè, tu sei il fidanzato di mia figlia? Mia figlia, a quattordici anni…”  “Papà, ne ho sedici!”  “… Fidanzati… Credo andrò a dormire…” disse, ritornando sotto shock, e uscì dalla cucina. Pansy in quel momento ricordò l’anno prima, quando lei e Draco avevano annunciato il fatto che stessero insieme ai loro genitori, e si ricordò di Hermione, che di sicuro lo aveva baciato. Cercò di stare calma, e ci riuscì solo quando la famiglia Weasley scoppiò a ridere per la reazione del capofamiglia.

“Signorina Parkinson, è stupenda! Non ho mai visto una ragazza così stupenda e graziosa in venti anni di carriera…” disse Madama McQueen battendo le mani e sbattendo le sue voluminose ciglia. Hermione era andata a provare  il vestito per la cena insieme a Draco e sua madre; le avevano messo davanti un vestito nero e argento, che in quel periodo erano i colori più indicati per una ragazza di gran classe Serpeverde. Ad Hermione non piaceva per niente, ma doveva indossarlo per forza. “Pansy, è vero, sei magnifica… sei ancora più elegante della cena dell’anno scorso… Spero che piacerà a Narcissa! Cosa ne pensi, Draco?”  “Mia madre lo apprezzerà già solo perché è Pansy ad indossarlo! Christine, ma come ha fatto a far nascere una creatura così meravigliosa?” Hermione arrossì, non riusciva a credere che quello fosse il tanto detestato Draco, e in cuor suo lo ammirava sempre di più mano a mano che passavano le ore. Aveva una paura enorme di innamorarsi di lui. Ma i suoi pensieri furono interrotti da una domanda della madre. “Tesoro, io vado, ho un appuntamento con zia Rose tra mezz’ora. Ti lascio qui con Draco. Arrivederci, Madama McQueen. Ciao”li salutò e se ne andò. Hermione si cambiò, pagò e smaterializzò il pacco nella sua camera perché Draco l’aveva invitata a fare una passeggiata. La condusse in un bosco molto tranquillo. Stavano camminando, guardandosi solamente, quando Draco osservò: “Per me questo è un giorno speciale… E’ un anno che stiamo insieme!” Hermione lo guardò. Meno male che lo aveva detto lui! Altrimenti come avrebbe fatto a saperlo? “Pansy” continuò Draco “E’ stato un anno bellissimo, favoloso, ma soprattutto nelle ultime ventiquattro ore sei più dolce, passionale…  Comunque, ricordi quello di cui parlammo qualche settimana fa? Riguardo la cena?”  “S-si” “Bene, sei d’accordo se diciamo che vogliamo sposarci al più presto una volta terminata Hogwarts?”  Notò l’espressione strabiliata di Hermione, così parò le mani davanti. “Pensaci, ma lo fai sapere domani al solito modo, ok?” Hermione annuì, ma capì di essere in un mare di guai: doveva assolutamente parlare con Pansy! Doveva dirle se accettava di sposarlo così presto, e soprattutto qual era il solito modo. E se Pansy avesse detto che non voleva sposarlo? Sa la sarebbe dovuta vedere lei, Hermione! “Ok”  riuscì a dire. I fatti iniziavano a complicarsi.

“Aaaaaaaaaaarrrrrrgggggghhhhhhhhhh!!!!!” urlò Pansy dal bagno della sua camera. Era sola in casa, fortunatamente, Ginny era uscita con Harry, Ron era uscito senza dire dove andava, il signor Weasley era al lavoro, Fleur era con la signora Weasley a fare alcune commissioni per il matrimonio e i gemelli erano al negozio. Pansy era terrorizzata: aveva appena fatto lo shampoo, e i “suoi” capelli erano ritti, gonfi e crespi, cioè, non che Hermione portasse i capelli perfettamente ordinati, ma erano proprio a stile manicomio, quasi ritti, conferendogli l’aspetto di una che aveva preso la corrente. Come faceva Hermione a mantenerli un po’ meno gonfi? Iniziò a girovagare per la stanza, alla ricerca di qualche crema, e finalmente la trovò sulla mensola dei prodotti di bellezza. Era una confezione rossa, e in grossi caratteri gialli c’era scritto:

Per capelli rossi un po’ sbiaditi e lisci. Risultati già dopo la prima applicazione grazie alla polvere di pelo di gatto persiano: i tuoi capelli risplenderanno di un rosso lucente e impeccabile.

Tuttavia, Pansy non lo lesse e subito si precipitò ad applicare la crema. Aveva appena finito quando un gufo bussò alla porta. Lo fece entrare e aprì la missiva. Subito capì che era di Hermione. La lettera diceva:

Pansy,                                                                                                                                          spero sia filando tutto liscio. A me abbastanza bene, ma mi devi spiegare molte cose. Per prima cosa, ho saputo che domani dovrò andare a cena dai Malfoy. Cosa dovrò dire?! Tua madre e Draco mi hanno accompagnata a comprare un vestito nero e argento per l’occasione. Poi Draco mi ha detto, anche se già l’avevo letto sulla tua agenda, che volete sposarvi e mi ha chiesto se domani vogliamo dire ai nostri genitori che vogliamo sposarci appena finita Hogwarts e mi ha dato del tempo per riflettere. Che cosa gli devo rispondere? Credo che a quest’ora la casa sia sgombra, se è così ti aspetto vicino al camino così possiamo parlare a quattr’occhi dal camino della tua stanza. Fai in fretta,

                                                                                                 Hermione

Pansy non avrebbe mai accettato di parlare via camino con qualcuno con i capelli bagnati legati in un turbante, ma era urgente. Hermione aveva letto la sua agenda? Draco aveva deciso di anticipare le nozze? Cosa doveva rispondergli…? Si, ovviamente, ma era pronta? Sposarsi… Con questa domanda che le gironzolava per la testa, si mise in contatto con Hermione. Si ritrovarono faccia a faccia. Pansy notò con una fitta allo stomaco lo sfondo della sua adorata camera. “Hai fatto lo shampoo? Hai saputo domarli?” chiese Hermione preoccupata. “Penso di si, ho usato una crema che stava sulla mensola della tua stanza…” Hermione sospirò. “Meno male!”  ma ovviamente non sapeva che la sua sosia aveva usato quella di Ginny. Iniziarono a parlare, raccontandosi tutto per filo e per segno. “Beh, di a Draco che accetto”  disse alla fine Pansy.” Ok, ma hai una faccia! Sei sicura? Guarda che è una cosa importante! E poi qual è il vostro solito modo per comunicare?”  “Vedi, nel mio cassetto c’è un braccialetto con cui si può parlare con la parola d’ordine “Draco”. Comunque  lo so, non c’è bisogno che mi ricordi che è una cosa importante! Certo che sono sicura, solo che avremo solo diciotto anni e forse lo sposerai tu e non io!” Hermione la guardò sbalordita, togliendosi una ciocca dei capelli scuri da davanti agli occhi. “Ma che dici…! Guarda che tra cinque mesi sarà tutto finito…”  “Ma dai, davvero sei convinta che riusciremo a tenere la bocca chiusa? Tanto a te che importa, farai una bella vita da signora Malfoy!”  “Pansy, piantala! Non è vero,staremo zitte e tutto finirà… E poi, non pensi che anche io rivoglio la mia vita?”  Ribattè Hermione infervorata, anche se una parte di sé mentiva, dato che stava vivendo una vita da principessa. Pansy fece un verso scettico. “Lo hai baciato, vero?” chiese infine, con una voce amara. “Ehm… cosa?!”  “Piantala. Dimmi se lo hai baciato” “Ehm… Beh, ovviamente sì”  Pansy avrebbe tanto voluto gettarle le fiamme del camino addosso. “E che ti ha detto?”  “Nulla, cosa doveva dire…”  “Bugiarda! Dimmelo!” Era arrabbiata nera,non riusciva a capacitarsi che Draco avesse anche commentato il bacio di quella Mezzosangue. “Pansy, non…”  “Dimmi la verità!”  “E’ rimasto scioccato, ha detto che si è sentito in paradiso!”  disse quasi tutto d’un fiato, mortificata. “Ma non è colpa mia, se non lo avessi baciato lo avrebbe capito, e la prima volta ho anche tentato di scansarlo chiamandolo Dracuccio…”  Pansy ascoltò quest’ultima affermazione cercando di apprezzare la sua volontà, ma ci riuscì in piccola parte. “Che ti devo dire… Comunque, domani sera parla un po’ della scuola, di Piton e roba del genere. Chiama i genitori di Draco per nome ma usando il lei e ricorda che il venticinque torna mia sorella Jenny dall’Egitto perché lavora come spezza incantesimi per la Gringott, ok?”  “Ok,e tu invece che hai fatto?”  “Niente di che, Ginny ed Harry stanno insieme…” Hermione strabuzzò gli occhi.”Davvero?” “Si, e stamattina lo hanno annunciato a tutti, e io ho indossato alcuni tuoi pantaloncini di jeans con una fascia fuxia e sandali con la zeppa…”  disse, come se niente fosse. Hermione stava per affogarsi. “Che hai fatto?! Quelli erano un regalo dei miei che non ho mai messo! E che hanno detto gli altri?!?”  Pansy scrollò le spalle, cercando di ricordare. “Mi hanno fatto molti complimenti, ma soprattutto Ron non mi toglieva gli occhi di dosso, non faceva altro che ripetermi che stavo benissimo e dovevo vestirmi spesso così, aveva quasi la bava alla bocca…”  Hermione era arrossita, non riusciva a crederci. Ma che aveva nel cervello Pansy? Aveva ragione a dire che era più tonta di un troll che aveva preso una botta in testa. “Senti, non ti azzardare mai più a vestirti così che ti ammazzo! Vestiti sempre seria…”  “Si, si, mamma mia! Ma come sei noiosa! Senti devo andare, i capelli si stanno asciugando da soli…”  “Ok ciao”  “Ciao e non baciare troppo Dracuccio mio!”  “E tu non andare in giro scollata…” Pansy ritornò nel salotto della Tana e si recò in bagno, si sentiva i capelli quasi asciutti. Tolse l’asciugamano dai capelli, si guardò allo specchio  e…. “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaasrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrgggggggggggggggggggggggggggghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!” gridò a squarciagola. Davanti a lei c’era un’Hermione con i capelli rossi fiammanti e lisci: sembrava la figlia della signora Weasley. Ma cosa era successo? Prese la crema, lesse e capì tutto… andò nella sua stanza e sulla mensola trovò un’altra crema per capelli ricci e crespi. A quella si riferiva Hermione! Ma come aveva potuto sbagliare? Non aveva letto l’etichetta! Con un nodo alla gola si riguardò allo specchio: cosa raccontare agli altri?

  
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