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Autore: WheresIzzy    28/12/2012    0 recensioni
Izzy Stradlin, ormai cinquantenne, si ricorda ancora della ragazza che ha amato più di 20 anni fa, ma lei? L'ha dimenticato? Ha una nuova vita? O forse, dopotutto, pensa ancora al chitarrista moro che tante volte ha suonato per lei?
IzzyxOC
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izzy Stradlin, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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28 dicembre 2012, Londra, Inghilterra

Un uomo sulla cinquantina, affacciato alla finestra del suo hotel, fissava la gente che si affrettava lungo la strada semivuota senza vederla davvero. Erano le due del mattino e le uniche persone in giro erano ragazzi che tornavano a casa ubriachi pronti a farsi sgridare dai genitori per essersi sbronzati, c'erano poi gli uomini d'affari che scendevano dai taxi neri ed entravano nei lussuosi alberghi della via e i tranquilli padri di famiglia che, dopo aver passato una serata fuori con gli amici, camminavano a passo svelto per non perdere l'ultima corsa della metropolitana. Quell'uomo era Jeffrey Isbell meglio conosciuto come Izzy Stradlin, chitarrista ritmico/fondatore dei Guns n'Roses e in quel momento la testa gli pulsava per le troppe preoccupazioni, appoggiò la fronte contro il vetro freddo, chiuse gli occhi e si abbandonò ai ricordi...

 

 

 

7 novembre 1991, Los Angeles, California

''Come puoi essere così insensibile? Vi conoscete da 23 anni cristo! Siete cresciuti insieme, avete pianto, riso, ve le siete date di santa ragione e adesso? Lo lasci andare via così? Non provi neanche a farlo ragionare!?'' La ragazza bionda si mise le mani sui fianchi e guardò il il ragazzo, anzi l'uomo dai capelli rossi davanti a sé con rabbia e disprezzo.

''La vuoi sapere una cosa? Hai rotto i coglioni Janie, quel pirla se ne vuole andare? Lascialo fare, non abbiamo bisogno di altri casini, ci pensa già Slash a farmi incazzare, non mettertici pure tu, non sei nessuno, sei solo la puttana di Izzy, quando si sarà stufato di te ti mollerà''

''Vaffanculo' Axl!'' La ragazza uscì sbattendo la porta, gli occhi le bruciavano per le lacrime che cercavano di scivolarle giù dalle guance...

 

28 dicembre 2012, Lafayette, Indiana

''MAMMAAAAAA!!!'' Strillò a pieni polmoni una bambina biondissima mentre le lacrime le scivolavano lungo le guance interrompendo i pensieri di una donna di mezza età seduta su una panchina del parco giochi di Lafayette.

''Macy, sei caduta dall'altalena? Povera vieni qui che con un bacino passa, dai andiamo a casa che Lea ci aspetta.''

Mano nella mano madre e figlia uscirono dal parco e si avviarono verso una villetta della tipica cittadina americana di provincia.

 

-

 

7 novembre 1991, Los Angeles, California

La sentì entrare ma non aveva nemmeno la forza di alzarsi, così restò lì, immobile, rannicchiato sul pavimento del bagno. Janie aprì piano la porta, Izzy avrebbe voluto sprofondare, strisciare via oppure alzarsi e scappare, odiava che lei lo vedesse così, gli uomini sono forti, gli uomini DEVONO essere forti, giusto? Beh lui non lo era, era solo un musicista fallito e strafatto di eroina, non era nemmeno ubriaco, aveva già vomitato i litri di vodka e Jack Daniel's che aveva bevuto. Janie si avvicinò e, senza dire una parola, si sedette accanto a lui, appoggiandogli la testa sulla spalla e dandogli un bacio sul collo, proprio dove vedeva quella serie di puntini rossi che gli aghi avevano lasciato sulla sua pelle pallida.

''Sono un fallito'' Disse Izzy con la bocca impastata, accendendosi una sigaretta

''Non è vero Jeff, hai solo fatto ciò che ti sentivi di fare''

''Questo non mi fa sentire affatto bene, anzi, sto dimmerda'' Biascicò il moro prima di vomitare per l'ennesima volta nel cesso

 

28 dicembre 2012, Londra, Inghilterra

Quando Izzy ritornò nel mondo reale aveva iniziato a diluviare, uno dei soliti acquazzoni Londinesi, aprì la finestra e si godette l'aria invernale sul viso...

 

11 dicembre 1991, Los Angeles, California

''Izzy Stradlin lascia i Guns N'Roses, il chitarrista spiega le sue ragioni al nostro inviato, a pagina 66...'' così titolava Rolling Stone nel numero di dicembre del 1991.

Janie, in preda a uno scatto di rabbia strappò la pagina e le diede fuoco con il suo zippo argentato mentre Izzy la osservava apatico.

''Cosa te ne frega, ormai? Le diede contro stizzito

''Niente, mi dava solo fastidio averlo sott'occhio tutto il tempo'' Fu la risposta laconica della bionda

''Abbiamo i coglioni girati oggi eh?'' continuò lei

''Perchè devi essere sempre così acida eh? Sei proprio una stronza inglesina viziata'' la attaccò lui , solitamente così tranquillo.

''Fanculo Jeff, sono incazzata perchè mi avevi promesso di smettere con tutta questa merda e invece...'' non finì nemmeno la frase, gli lanciò contro una bustina piena di polvere grigiastra e uscì sbattendo la porta.

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Spazio autrice: beeene, ho deciso di pubblicarla, nonostante all'inizio volessi tenerla per me, alcuni punti non mi convincono molto, altri di più. Enjoy it! Le recensioni sono sempre gradite >.<

P.S. Il nome di Janie viene dalla canzone ''Janie's got a gun'' degli Aerosmith, scusate, dovevo infilarceli in mezzo da qualche parte :D

 

  
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