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Autore: _Atropo_    29/12/2012    1 recensioni
-Mamma dice che assomiglio ad un Cardo: prima metto le foglie spinose, poi, se mi dai un po' di tempo, sboccio in un esplosione di colore. Comunque, stai attento: anche quando sarò fiorita, avrò sempre le mie spine pungenti-
Non tutte le storie parlano di Grandi e Famosi: alcune parlano semplicemente di quello che succede dietro i Grandi Eventi. E' forse il caso di tralasciare queste storie? solo perché, all' apparenza, sembrano essere poco importanti? solo perché sembra che non modifichino la storia che noi conosciamo?
Ecco qui una storia semplice, umile e senza pretese, che narra di una persona che, anche se non sembra, è speciale.
Spero tanto che possiate trovare piacevole questo racconto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo Primo

Erna Grey  era ancora immersa in un sonno profondo, quando sua madre la chiamò dal piano inferiore.

-Pixie! Tra un po’ la colazione sarà pronta!- disse la Signora Grey, dalla cucina.

Erna aprì lentamente gli occhi e, per qualche minuto, rimase inerme a fissare la tappezzeria fiorata, decisamente fuori moda. Svegliatasi del tutto, scese dal letto e posò i piedi sul freddo pavimento di legno, che scricchiolò sotto il peso della bambina. Rapidamente si infilò la veste da camera e iniziò a gironzolare per la stanza in cerca delle pantofole.

La stanza era illuminata da un bagliore tenue e debole, emanato dal sole del Nord, che resta sempre timidamente nascosto dietro una cangiante coltre di nubi. Nella penombra, si notava subito un immensa libreria vecchiotta, stracolma di volumi di ogni genere, che evidentemente non riusciva a contenere tutti  i libri della sua proprietaria, poiché i numerosi rimanenti erano sparsi per tutta la stanza: posati su un improbabile tavolino a tre gambe, strabordanti da un logoro baule e pericolosamente impilati su una gracile scrivania bianco latte.

Trovate le pantofole, Erna aprì la botola sul pavimento, che portava da camera sua, nonché mansarda della casa, al piano inferiore; scese la scricchiolante scaletta di legno e si avviò  in cucina,  dove la colazione era già in tavola.

Erna si sedette al solito posto, con mamma a destra e papà a sinistra, e addentò una fetta biscottata con la voracità di una chimera.

Ancora molto assonnata sentì i suoi genitori bisbigliare da un capo all’ altro del tavolo, finche non strillarono al’ unisono -Buon Compleanno!-

Compleanno?! Erna, stupita e sorpresa, alzò lo sguardo dal piatto e aguzzò la vista per guardare il calendario appeso in fondo alla stanza: era il 17 Luglio, il giorno del suo compleanno!

-Oh! Me ne ero dimenticata!-esclamò con entusiasmo e eccitazione -AH! Che bello!-

-Eh già, è già il 17!- disse la signora Grey divertita, guardando la figlia -Caspita! Undici anni, tra un po’ andrai a scuola… Oh, mi ricordo quando eri piccolissima e balbettavi frasuccie senza senso e ti sbrodolavi…-

-Mamma!- la bloccò Erna -Basta ricordare aneddoti imbarazzanti su mio conto!-

Quella frizzante mattina di Luglio fu una delle migliori dell’ estate. Prima che suo padre andasse al lavoro, Erna scartò una pigna intera di regali: oggettini sfiziosi e interessanti, come un ombrello che canta sotto la pioggia o una pianta di cardi che non appassisce mai. A pranzo, la signora Grey cucinò una deliziosa torta a forma di pacchetto regalo, con sopra un piccolo fiore di zucchero magico, che continuava a fiorire spontaneamente.

Nel primo pomeriggio, le nuvole iniziarono a bagnare l’ erba verdissima con una pioggerellina delicata. Questo permise a Erna di provare il suo nuovo Ombrello Canterino, che, non appena fu bagnato dalle gocce, intonò una melodia frizzante e allegra.
La pioggia divenne sempre più forte, fino a che Erna non fu costretta a rientrare in casa, per non inzupparsi tutte le scarpe.

Si sedette in salotto, aprì le tende di pesante velluto e rimase a guardare la pioggia danzare sulle colline di smeraldo, fino a che  non sentì qualcosa di caldo e peloso che si posò sulle sue gambe.

Abbassando lo sguardo dal panorama, gli occhi della bambina incontrarono due pupille azzurre, come il cielo della Scozia nelle giornate invernali, in cui è terso e sereno.
-Iago…- disse amorevolmente Erna, aprendosi in un ampio sorriso.

Iago era un micino di appena 8 mesi, ma era già lungo come un braccio e pesava quanto un cane: si può dire che assomigliava un po’ ad una puffola pigmea. Il lungo pelo del cucciolino era bianco con macchie color caffèlatte sul muso e sulle zampine.

Erna prese il gatto in braccio e si sdraiò comodamente sul divano, sfogliando pigramente le pagine di un libro.
 
Alle sei sentì suo padre rincasare.
-Allison, è arrivata posta!- disse varcando la soglia di casa, con un evidente nota di soddisfazione.

Erna sentì sua madre precipitarsi alla porta agitata: -Alan! Cos’ è arrivato? Eh? Quella cosa è arrivata?-

Poi sentì i suoi genitori che parlavano sottovoce e, senza curarsene, riprese la lettura. Dopo appena cinque minuti,  vide i suoi genitori che la fissavano dalla soglia della porta.

Generalmente non era mai una bella cosa che i suoi genitori la fisassero, in qualunque caso. Di solito era il segnale per dire “Erna, l’ hai combinata grossa”. Così, balzò in piedi dal divano, facendo cadere a terra il gatto con un tonfo rumoroso, e si precipito verso i genitori.
Tirava aria di guai.

Cantuccio (non posso scrivere "dello scrittore", perché non sono abbastanza capace per definirmi tale) Ciao a tutti! Questa è la prima fanfiction che pubblico e, devo ammetterlo, sono un po' nervosa e agitata. Questa storia è nata piano piano nella mia mente, fino a che non ho deciso di scriverla e renderla finalmente realtà. Spero che vi piaccia! P.S. Invito i lettori a lasciare commenti, negativi e positivi: soprattutto quelli negativi, perché sono molto costruttivi (in particolare, per una come me che è alle prime armi) e quelli positivi, perché mi renderebbe la persona più felice della terra sapere che questo racconto è piaciuto a qualcuno.                                                                                                                                               
  
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