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Autore: Cicci 12    15/07/2007    3 recensioni
- Mi chiamo Eiko! Piacere di conoscerti... Shinichi Kudo!-.... chi sarà questa strana ragazza che conosce la vera identità del piccolo Conan? Che ruolo avrà nella storia? il giovane detective potrà fidarsi di lei? potrete scoprirlo solo leggendo!!! tra omicidi, mistri e nuovi amori, inizia una nuova avventura per il detective Conan
Genere: Generale, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap. 14 Il risveglio

Cap. 14 Il risveglio

 

Alcuni raggi di sole filtravano dalla finestra dalla stanza andando a posarsi sul viso di Eiko.

La ragazza sollevò la testa, strofinandosi gli occhi.

Guardò il giovane davanti a lei: le loro mani erano ancora legate, ma gli occhi del ragazzo restavano chiusi.

Non avrebbe voluto lasciare solo Shinichi, ma aveva un tremendo bisogno di caffè.

Si alzò e uscì dalla stanza.

Guardò l’orologio appeso alla parete di fronte: erano quasi le 9.

Si diresse verso una delle macchinette che si trovavano lungo i corridoi e si prese un caffè espresso.

Aveva appena preso in mano la tazzina quando sentì una voce conosciuta venirle incontro.

- Eiko.-

La ragazza si voltò: Ran, Sonoko, Yukiko e Yusaku, i genitori di Kudo, stavano venendo verso di lei.

L’Agasa non era del tutto felice di vedere la sua rivale, ma capì che quello non era il momento di fare la gelosa: in fondo lei e Shinichi si conoscevano da una vita.

- Ran, Sonoko. Cosa ci fate qua?-

- Abbiamo saputo di Shinichi. Come sta?- le chiese la ragazza dai capelli lunghi.

- Non è in pericolo di vita, ma… è in coma.-

- O mio dio.- esclamò Yukiko, mettendosi una mano davanti alla bocca, mentre il marito l’abbracciava per tranquillizzarla.

- Non si preoccupi, signora Kudo. I medici sono stati ottimisti: hanno detto che potrebbe svegliarsi prima del previsto.- cercò di tranquillizzarla Eiko.

- Oh, ti prego. Chiamami Yukiko e dammi del tu.- le disse la donna sorridendole.

- Come preferisci… Yukiko.- le rispose la giovane ricambiando il sorriso.

- Ma tu sei rimasta qui tutta notte?- le chiese il signor Kudo, preoccupato, vedendo gli occhi gonfi della ragazza.

- Si, non me la sono sentita di lasciarlo solo, dal momento che è colpa mia se è… in quelle condizioni.-

- Non devi sentirti in colpa. Tuo zio ci ha spiegato come sono andate le cose. Nostro figlio è sempre stato una ragazzo coraggioso, pronto a difendere le persone a cui vuole bene. E il nostro Shin deve tenerci davvero molto a te.- la rassicurò Yukiko.

Con la coda dell’occhio l’Agasa vide una strana luce negli occhi di Ran, come di gelosia.

- Possiamo vederlo?- chiese poi Yusaku.

- Certo. È la quarta porta a sinistra.-

Tutti e 4 si diressero verso la stanza da lei indicata, mentre Eiko si sedeva su una sedia lungo il corridoio, sorseggiando il suo caffè.

Dopo circa un quarto d’ora uscirono: le 3 donne avevano gli occhi lucidi, ma non piangevano e anche nello sguardo del signor Kudo poteva leggere un certo shock.

- Sembra che… tutta via stia bene.- commentò Yukiko.

- Già, come… come se dormisse. Dobbiamo pensarla così, per non soffrire. Lui non vorrebbe che soffrissimo.- disse la giovane seduta.

La donna davanti a lei annuì: anche lei la pensava allo stesso modo.

- Vai casa, sei stanca.- le suggerì Yusaku.

- Ma io non…-

- Riposati. Ti chiameremo se ci saranno novità.- insistette lui.

- D’accordo. Torno oggi pomeriggio.-

Così Eiko lasciò l’ospedale e si diresse verso casa.

Quando vi arrivò il dottor Agasa ed Ai le chiesero come stava Shinichi e anche lei.

Quando ebbe risposto si buttò sotto la doccia: l’acqua fresca sulla pelle era molto rilassante.

In quei momenti di solitudine, però, non poté fare a meno di ripensare alla sera precedente, al momento in cui Gin aveva sparato e quando Shinichi si era gettato davanti a lei per salvarla dal colpo.

Le lacrime ricominciarono a scendere.

Quando si fu asciugata raggiunse gli altri in cucina e tentò di mangiare qualcosa, ma senza riuscirci.

Come da lei promesso tornò in ospedale verso le 6, dopo aver tentato di dormire un po’.

Sonoko se n’era andata e anche Yusaku era dovuto tornare a casa: erano rimaste solo Ran e Yukiko.

- Novità?- chiese Eiko appena arrivata.

- No. Sempre allo stesso punto.- rispose la donna.

Si vedeva che erano stanche così disse: - Andate a casa. Resto io. Se ci sono novità non esiterò a chiamarvi.-

- Sei sicura? Hai passato qui anche la scorsa notte…- si preoccupò l’attrice.

- Stai tranquilla. Non mi pesa. E poi anche volendo non riuscirei a dormire.-

- D’accordo. Ho bisogno di una doccia. E anche tu hai bisogno di riposarti, cara.- disse la giovane donna, rivolta alla ragazza seduta accanto a lei.

- Ha ragione. E poi mio padre sarà preoccupato.- rispose Ran.

Così le due se ne andarono, lasciando sola la ragazza, che raggiunse l’”amico”.

Era sempre lì, non si era spostato di un millimetro.

Se non lo avesse saputo avrebbe detto che era morto.

Si avvicinò al letto e vi si sedette accanto, prendendo ancora una volta la mano di Shinichi.

- Ehi, Shin. Sono tornata…-

Non un cenno, non una parola.

- Ti prego… svegliati…-

Gli strinse la mano e appoggiò la testa accanto a lui.

Improvvisamente sentì un movimento: lento, impercettibile, ma lei lo sentì.

- Eiko…- sussurrò debolmente il ragazzo.

- Shinichi… Shinichi…- esclamò agitata lei.

Il giovane aprì gli occhi lentamente e li posò su di lei.

- Eiko… stai bene…-

La sua voce era un debole sussurrò, ma lei lo udiva, perché lo udiva con il cuore.

- Si, Shinichi. Sto bene. E anche tu. Ti sei svegliato.-

Lo abbracciò, non troppo forte, non voleva fargli male, ma lo fece con tutto il suo amore.

- Oh, grazie al cielo stai bene. Quando Gin ha sparato… ho temuto il peggio.-

- Sei uno stupido.- l’Agasa lo guardò con le lacrime agli occhi, mentre lui la guardava stupito.

- Perché l’hai fatto? Hai rischiato… di morire.- disse con voce spezzata.

- Ma non è successo… ora sono qui e anche tu stai bene.- le disse, sorridendole ed accarezzandole i capelli.

I loro occhi si incatenarono.

Poi i loro visi si avvicinarono ancora di più, fino a quando lo spazio tra le loro labbra fu nullo.

Si baciarono, con passione, rivelando con quel semplice gesto ciò che non avevano fatto in quelle settimane.

Il bacio durò a lungo e nessuno dei 2 voleva separarsi dall’altro.

Alla fine lo fecero e si guardarono di nuovo negli occhi.

Poi Eiko si risvegliò e disse: - Devo chiamare gli altri: Ran, Ai, lo zio, i tuoi… gliel’avevo promesso.-

Kudo annuì, come per darle il permesso di lasciarlo solo.

Lei gli stampò un bacio sulle labbra e con il sorriso stampato in viso corse verso il telefono nel corridoio.

 

Eccomi qua.

Shin si e risvegliato e… c’è stato il bacio tanto atteso!!!

Vi è piaciuto il chap? Spero proprio di si.

Intanto ringrazio magicadula, viky4forever, Dany92 e CelesteKiss e tutti quelli che hanno letto.

Un bacio

Cicci12

  
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