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Autore: lallinachan    29/12/2012    1 recensioni
Alex è una ragazza come tante e come nessuna. Sogna di trovare un lavoro nel magico mondo della musica e lotta per farcela. Cosa centra con i Bigbang? Ha una sorella minore Annie che stravede per loro e la trascinerà da concerto a evento con la speranza di poterci parlare.
-Perché sforzarsi tanto, a cosa serve?- Alex ricambiò lo sguardo confuso del ragazzo e sorrise.
-Forse a trovare un sollievo momentaneo al terrore del vivere!- un ghigno le si dipinse sul volto mentre constatava che tutto sommato, ogni tanto, sembrava persino una filosofa.
-Ah, sì.... come?!- l'aria confusa del ragazzo la fece ridere di gusto.
-Mi fa sentire felice, che altra ragione devo avere?- ecco perché si era affezionato, Alex faceva sempre di testa sua, nel bene e nel male.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P., Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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In questi giorni mi sono sentita ispirata, sarà che è tutta la notte che scrivo o che finalmente sono uscita di casa e parlo quasi come un essere umano, boh! Comunque ecco il mio nuovo capitolo, lasciato nelle vostre mani alle 3:03 ora locale quindi non picchiatemi se fa schifo ç_ç

Volevo ringraziare tantissimo chi ha letto il capitolo, BeautifulNight96 per aver inserito questa storia tra le preferite e le seguite e vanessa__ per averla inserita tra le seguite, grazie mille :) detto questo vi lascio al capitolo che spero vi piaccia :D

 

 

-Alex, bambina mia! Come mai tutte queste occhiaie?- Alex osservò con aria assorta sua nonna per qualche secondo per poi voltarsi verso l'enorme tazza di caffè nero che si era servita.

-Non ho dormito molto 'sta notte... avevo altro a cui pensare...- la donnina, che poi donnina non era vista la sua mole, annuì porgendole delle fette di pane già ricoperte di burro e marmellata di fragole.

-Ah, bambina mia... come deve fare la nonna con te? Mangia tutto eh! Sei proprio magrolina! Mangia, mangia! A cosa pensavi?- il maknae si sporse sulla sedia prendendo ad agitarsi per attirare l'attenzione.

-Io lo so, io lo so!- -Dimmi, caro- il maknae sorrise grato dell'attenzione e fece una pernacchia a Jun che intanto aveva cercato di rubargli una brioche al cioccolato.

-Alex ha vegliato tutta la notte su TOP e Taeyang! Lo so perché io ogni tanto mi sveglio di notte e la sentivo camminare per i corridoi...- la ragazza inclinò la testa, facendo in modo che i capelli le coprissero le guance arrossate per l'imbarazzo.

-Oh, la mia bambina è sempre stata premurosa... 'sta sera dei nostri cari amici danno una festa, verrete tutti, vero?- -Abito da sera?- -Certo bambina mia, come sempre...- la ragazza annuì mentre beveva il suo caffè, il volto nascosto per metà dalla tazza.

-Oh, finalmente vedrete Alex con un abito da sera! Dovreste vederla, è bellissima!- ora si ricordava cosa doveva fare.

-Giusto! Aya, io e te dobbiamo parlare...- la ragazza aggrottò le sopracciglia con aria preoccupata e finì di bere il suo latte macchiato per poi sgattaiolare in camera ad attendere l'altra.

Dopo nemmeno dieci minuti era lì, seduta sul suo letto in tutta la sua sciatteria mattutina. I capelli blu sembravano non aver mai conosciuto una spazzola, completamente fuori controllo come le idee che si agitavano nella testolina della ragazza.

-Senti, tu sei innamorata di GD?- Aya sobbalzò presa alla sprovvista dalla domanda fin troppo diretta.

-No, però mi fa piacere stare in sua compagnia quindi non voglio perderlo... conosci la differenza, il mio mondo non ruota intorno a lui, ruota intorno a quello che sa combinare in privato, è diverso...- molto maturo come discorso, se Aya avesse avuto almeno sette anni in meno.

-Capisco... e Young Bae? Non ti piace?- la testa della ragazza più grande si inclinò di lato, sfoggiando un'espressione confusa.

-No... lui è troppo... innocente... io preferisco i “bad boy”!- mentre parlava prese ad agitarsi, imitando la coreografia della canzone.

-Capisco... però credi nel vero amore...- -Certo! Però ti immagini il riuscire a cambiare un bad boy solo perché lui ti ama? Sarebbe grandioso!- ed ecco che Aya tornava a vomitare arcobaleni.

-Non ha senso, i maschi non cambiano, lo sai!- -Non è vero! Lo hyung per esempio è diventato molto scorbutico da quando gli piaci...- -Prima di tutto non cambiare argomento e poi io non gli piaccio...- ora erano tutte due messe all'angolo.

-Sì che gli piaci, se ne sono accorti tutti! E a te piace lui, io lo so, ti conosco! Comunque perché mi parli di Tae?- perché Alex si sentiva in imbarazzo di colpo?

-Non mi piace, è carino, questo sì ma la cosa finisce qui... comunque... ti parlo di lui perché, boh, vi vedo bene... meglio di mister succhiotto...- la più grande avvampò sfiorandosi il collo con aria colpevole.

-Ma almeno GD sa come comportarsi... Tae sembra sempre così... impacciato... basto già io ad essere impacciata nelle relazioni, se poi devo anche pensare a non ferire i sentimenti di uno alle prime armi...- quello era più un discorso da lei che da Aya.

-Tu mi ascolti troppo... sinceramente penso che dovresti prendere in considerazione Bae...- ed ecco che la lampadina nella testa di Aya era scattata e un sorriso maligno le si stava dipingendo sul volto.

-Io uscirò con Tae se tu uscirai con TOP... potremmo cominciare dal portarli come nostri accompagnatori alla festa di 'sta sera, no?- era per una buona causa.

-Mi prometti che comincerai ad uscire con Bae se io uscirò con Seung Hyun?- -Certo! Parola di Aya!-

 

*** *** *** *** ***

 

-Alex, ti dai una mossa?- certo, la faceva facile lei.

In fondo era lei che si era dovuta mettere un orrendo abito da sera, lottare con sua nonna per non farsi mettere le scarpe col tacco e si sarebbe dovuta truccare. Per scendere a tale compromesso si era dovuta infilare un maledettissimo abito a sirena nero che le stava fin troppo aderente su fin troppe parti del corpo ma che era abbastanza lungo da coprire le sue comodissime ballerine.

-Alex, scendi a farti truccare o no? Non ho tutto il giorno, devo vestirmi anche io e tu devi anche chiedere quella cosa a quella persona, io ho già fatto!- certo, era facile per lei.

Lei era andata semplicemente da Young Bae e gli aveva detto: “mi fai da accompagnatore alla serata di oggi? Non voglio andarci da sola e mi farebbe più piacere uscire con te che con GD”. L'altro genio in tutta riposta era quasi svenuto ai suoi piedi, farfugliando un'infinità di sì e qualche frase su quanto sarebbe stato bello passare con lei la serata, con lui non c'era nemmeno stato bisogno di dare troppe spiegazioni. Seung Hyun invece avrebbe sicuramente chiesto tutti i perché di questa terra e lei si sarebbe trovata a dover risolvere una situazione imbarazzante in meno di mezz'ora visto che sarebbero usciti in un'ora e Aya ci avrebbe messo mezz'ora buona a truccarla. Con un sospiro scese lentamente le scale nel disperato tentativo di non inciampare in quell'improbabile vestito. Appena arrivò nella sala dove Aya aveva allestito la zona trucco per truccare sia lei che sua nonna, incrociò lo sguardo sorpreso di Seung Hyun. Era bellissima, quel vestito metteva in risalto ogni sua singola forma. Era perfetta, persino i capelli raccolti in uno chignon disordinato erano perfetti. Con un grugnito il ragazzo si rese conto che anche Zelo e Taeyang la stavano fissando, cosa che gli diede parecchio sui nervi. Cosa volevano quelli da Alex?

-Ps! TOP, smettila di sbavare!- lo hyung sobbalzò, colto alla sprovvista dalla voce di GD.

-Non sto sbavando... comunque tu non dovresti pensare alla tua bella che ti è stata rubata dal verginello?- -Non chiamarlo così, in fondo grazie alla mossa di Aya ora non può ronzare troppo intorno alla tua di bella... comunque Aya è una come le altre, non mi sarà un problema trovarne un'altra...- certo che lo chiamava così, lo chiamava così perché quel verginello aveva posato gli occhi sulla ragazza sbagliata, era cento volte meglio quando piangeva per Aya.

-Bambina mia, c'è poco da fare, quando una ragazza è bella, è bella... su, su, fatti truccare, non fare i capricci!- quelli non erano capricci, quella era una scena madre ora che lo hyung ci prestava attenzione.

Alex se ne stava lì, lo sguardo truce, a schivare abilmente l'eyeliner che Aya le voleva mettere, emettendo versi degni di un cane rabbioso. In più come se non bastasse era riuscita a piantare un piede sullo stomaco di Aya, tenendola così lontana e facendo scendere la lunghissima gonna del vestito fino a poco più giù delle sue mutande, sfoggiando in tutta la loro interezza le gambe candide. Al diavolo, Alex sembrava carina anche mentre ringhiava e teneva lontana la gente con un piede, comportamento più adatto ad un camionista che ad una ragazza in abito da sera.

-Stammi lontana con quel coso! Eravamo d'accordo, solo mascara...- -Oh, andiamo! Staresti così bene con l'eyeliner! Abbi un po' di pietà, non tutti hanno i tuoi occhioni, sai?- che scusa stupida, ovvio che non avevano gli occhi grandi e azzurri come i suoi, loro erano coreani.

-E che centra? Tortura qualcun'altra!- -Bambina mia, non fare i capricci! Su, su! Non vorrai che la nonna si arrabbi?- in tutta risposta l'altra sbiancò di colpo e diventò docile come un agnellino, lasciandosi truccare da Aya.

Sua nonna quando si arrabbiava emanava persino un'aura pericolosa, roba che anche i vicini dicevano di aver sentito un brivido di terrore quando Alex si rifugiava al mare e li incrociava. Era di una malvagità raffinata, di quelle che la vendetta la preparano alla perfezione, facendolo sembrare addirittura un atto di bontà. Sua nonna per esempio aumentava di colpo le serate mondane e le affibbiava un ragazzo dietro l'altro, dicendo di voler sistemare sua nipote. Perfida, estremamente perfida. La conosceva fin troppo bene per non conoscere i suoi punti deboli, quando si arrabbiava la obbligava persino ad usare i tacchi alti, un vero dramma.

-Mi sono fatta truccare, non essere cattiva!- la nonna sorrise bonaria e si accomodò al posto di sua nipote sulla sedia, lasciando che Aya si divertisse a truccarla, come una bimba piccola.

Alex intanto si avvicinò a passi rapidi a Seung Hyun, rischiando ogni due passi di inciampare nel vestito.

-Come stai oggi?- gli occhi.

Era cotto, cotto all'ennesima potenza, abbastanza da pensare che quegli occhi, truccati in quel modo, fossero semplicemente perfetti. Li aveva visti al naturale e si era convinto che una cosa più bella non potesse esistere e poi lei aveva deciso di rendersi ancora più eterea, truccandosi in quel modo. Al diavolo, era un angelo nero sul serio quella e doveva togliersela dalla testa, tanto lei in lui non ci vedeva nulla.

-Mi faresti da accompagnatore sta sera?- o forse no? Seung Hyun avvampò di colpo e prese a fissarsi i piedi.

-E perché dovrei?- ecco, nemmeno se avesse avuto la palla di cristallo avrebbe potuto prevedere il futuro con maggior precisione e la risatina di Aya non l'aiutava di certo a mantenere la calma.

-Perché te lo sto chiedendo io- Aya sfoderò un'espressione da facepalm vivente, non era una risposta appropriata, avrebbe dovuto dire una cosa tipo perché mi piaci o cose simili non perché te l'ho chiesto io.

-E perché me l'hai chiesto?- e ora cosa si inventava?

-Perché non fai male alla vista e terresti lontani molti ragazzi visto che sei un gigante...- quella sembrava una ragione valida.

-Non faccio male alla vista?- -Alex, dillo!- la voce divertita di Aya arrivò alle orecchie della ragazza come una coltellata, obbligandola a lanciarle un'occhiata assassina.

-Zitta tu! Non fai male alla vista, tu capisci quel che vuoi... se vuoi vieni con me altrimenti sopravviverò... Jun, che ne d- -Verrò... anche tu non fai male alla vista- Aya scosse la testa delusa dal poco romanticismo.

Tutto qui? Nessuno sguardo significativo? Nessun balbettio imbarazzato? Nessuna dichiarazione? Il tutto si era risolto con un mezzo complimento e due ghigni compiaciuti. C'era di buono però che Alex da quando aveva così spesso intorno Seung Hyun cominciava a fare la sua pessima imitazione di sorriso più spesso, il che implicava che tutto sommato, un pochino, in fondo, non le era del tutto indifferente.

-Maknae!- certo, un maknae che chiama maknae un'altra maknae, perfetto, era una cosa da Ri.

-Dimmi Seung Hyun- -Non temere di proteggerò io dai malvagi! Ti proteggerò anche dallo hyung, ok? Sono il tuo oppa, no?- -Al massimo sei il mio seonbae... grazie comunque per la protezione- l'altro sorrise tutto contento schivando per un millesimo di secondo il coppino che lo hyung gli stava tirando.

-Oh, lo hyung è geloso!- li avrebbe uccisi, uno dopo l'altro e molto lentamente.

-Alex, usciamo?- l'altra in tutta risposta si lisciò il vestito e si avviò verso la porta, afferrando Jun per la cravatta.

-Jun, tu mi farai da guardia, vero?- il ragazzino rabbrividì per il contatto del suo orecchio destro con le labbra della ragazza.

-Certo, sempre!- detto questo tornò con gli altri ragazzi e lasciò che Alex si avvicinasse allo hyung.

-Odori di fragole...- sembrava un insulto detto così.

-Il mio shampoo qui è alle fragole...- -Oh...- era la seconda volta che sentiva una frase simile, perché proprio ora ci stava pensando?

-Come mai di cattivo umore Seung Hyun... se non volevi venire con me non era un problema, davvero...- -Non è quello... sono le fragole...- era un idiota.

Aveva l'opportunità della storia tra le mani e lui la sprecava crogiolandosi nel passato. GD da bravo osservatore silenzioso l'avrebbe preso a schiaffi. Tutto per una cosa successa anni prima. Ormai erano passati dieci maledetti anni e lui ancora ci pensava, come un povero idiota. Seung Hyun era ritardato e appena fossero tornati a Seoul se ne sarebbe assicurato con un bel po' di visite mediche.

-Allergico?- -Ricordi... amari...- l'altra si limitò ad annuire e GD ringraziò il cielo del fatto che Alex fosse di così poche parole, un'altra avrebbe scavato fino a scoprirne il motivo.

Forse era il caso di acculturarla un po' prima di lasciarle tra le mani quello scarto umano dello hyung. L'unico deficiente che pensava ancora ad una storia dopo dieci anni, proprio un idiota. Fragole, erano bastate le fragole. Però era vero che ultimamente Alex odorava di fragole e a dirla tutta anche a lui le fragole ricordavano l'ex di TOP. Quella ragazza profumava sempre e comunque di fragole, le uniche volte in cui l'aveva vista, le prime settimane da trainee di TOP, lei veniva a trovarlo e spargeva odore di fragole per tutta l'aria. Senza contare poi l'onnipresente collanina con il ciondolo a forma di fragola, lo stesso che aveva poi visto volare contro il petto del suo amico quando si erano mollati. Quella era stata tanto dolce quanto spietata, c'era poco da fare. Non era da tutte fare una domanda simile e poi avere il coraggio di sparire come se niente fosse. No, doveva educare Alex, andava addestrata ad evitare di portare a galla troppi ricordi nello hyung ora tutto scombussolato per via della sbandata. Non era cosa da tutti i giorni per degli idol prendersi una cotta, quindi ogni volta implicava un certo sforzo superare la fase sarà giusto.

-Oh, che piacere rivederti! Oh... e lui? Non mi dirai che finalmente tua nonna è riuscita a sistemarti? Che bel ragazzo! Non è italiano, vero?- no, tutti gli italiani hanno gli occhi a mandorla, ovvio.

-Oh, la mia bambina ha pensato da sola a sistemarsi! È coreano! È uno parecchio importante là! Eh, la mia bambina ha proprio scelto bene!- -Nonna, non dare idee sbagliate! È solo un mio caro amico, non mi sono sistemata e non penso proprio di aver intenzione di pensarci per ora... comunque non è carino parlare in altre lingue... Seung Hyun, chiedevano se siamo fidanzati e ho fatto notare che non lo siamo, tutto qui- il ragazzo al suo fianco annuì sentendosi un novellino in quella festa allestita sul retro di una grossa villa.

C'erano ragazze ovunque, due tipi per l'esattezza, quelle di “buona famiglia” e quelle che erano entrate per miracolo e volevano i soldi, o almeno così credeva lui. Le distingueva dai vestiti. Quelle che i soldi li avevano già sfoggiavano al massimo il polpaccio, le altre usavano vestitini striminziti e lanciavano occhiate languide qua e là in attesa di essere rimorchiate. Ovviamente l'altro Seung Hyun si era già lanciato al rimorchio con un ghigno, osservando con attenzione quale preda scegliere. Il maknae era bravo in quelle cose, ne sceglieva una e dieci minuti dopo l'altra avrebbe dato la vita per un suo bacio, doveva avere dei poteri sovrannaturali. Lo show era partito. Alex reggeva nella mano destra una coppa di champagne e sorrideva falsamente a chiunque la incrociasse, intavolando conversazioni che lui non riusciva a capire. Tutti italiani o russi ed Alex sembrava star parlando anche in russo, sempre che di colpo l'italiano non subisse vari cambi di pronuncia. In qualsiasi caso per lui erano la stessa cosa, non avevano senso. Seung Ri invece si era avvicinato a passo lento ad una ragazza, sfoderando occhiate da playboy degne di lui e leccandosi ogni tanto le labbra. L'altra, una russa decisamente di bell'aspetto, ormai pendeva dalle sue labbra. Si notava da come le occhiate lascive che aveva lanciato in giro per tutto il tempo di colpo si erano concentrate solo sul maknae che ora aveva intorno un bel gruppo di ragazze, almeno sei. Ora che lo notava lui era l'unico idiota che non stava rimorchiando, persino quel lattante di Jun aveva intorno due ragazze. E dire che in Italia sembravano non conoscerli dato che potevano girare tranquillamente a volto scoperto senza che nessuno svenisse. Solo lui e Tae non stavano rimorchiando, anzi, solo lui. Tae si era lanciato in una conversazione fitta con la sua bella e ogni tanto si mordicchiava il labbro inferiore, unica tecnica seduttiva a sua disposizione nonostante le centinaia di video in cui faceva il figo. Venticinque anni e un ragazzino di diciassette anni ci sapeva fare più di lui. Che storia. Con un sospiro tornò a guardare Alex che intanto aveva preso a parlare con un vecchio che al posto di guardarla in faccia si stava mangiando con gli occhi la sua leggera scollatura. Non si vedeva nemmeno così tanto, il che era una manna dal cielo visto che a giudicare dal vestito Alex doveva avere una terza decisamente piena. Ecco, si era di nuovo messo a fare il pervertito, si sarebbe preso a schiaffi da solo. Alex invece continuava a parlare in quello che doveva essere italiano con il vecchio guardone. Aveva un fare così da donna di alta classe che non era nemmeno così sicuro che fosse ancora lei. Possibile che la ragazza dal collo allungato verso l'alto e una coppa di champagne nella mano destra fosse la stessa ragazzina che girava con dei vestiti larghissimi durante il resto dell'anno. Non era normale un cambio simile: di colpo Alex sembrava una principessa o qualcosa di simile, quanto meno sembrava decisamente una persona di classe, molta classe. Lui invece? Lui sembrava solo il povero sfigato che era stato ficcato lì per caso e che ora se ne stava appiccicato al braccio della sua “ragazza” perché non aveva niente di meglio da fare. Con uno sbuffo si decise a lasciare il fianco di Alex, ora impegnata in una conversazione con una donna totalmente tirata da un chirurgo plastico, e si avvicinò al tavolo dove servivano i drink. Ora che ci pensava, come l'aveva avuto Alex il suo drink? Forse era stato il terzo ragazzo a portarglielo. Un gruppetto di ragazze del secondo gruppo si avvicinò al povero sfigato in ora libera e lo braccò mentre attendeva una coppa di qualsiasi cosa avesse detto il barista.

-Ciao bello, che lingua parli?- Seung Hyun sbatté un paio di volte le ciglia sorpreso e cercò di decifrare le parole contorte che gli erano state rivolte in italiano.

-C...come?- ecco, quello aveva capito come dirlo.

-Oh... inglese? Ci offri da bere? Io e le mie amiche siamo in cerca di divertime- -Cercate da qualche altra parte, lui sta con me...- le ragazze squadrarono Alex con sguardi omicida e scomparirono tra la folla, lasciando Seung Hyun a chiedersi se le aveva insultate.

-Seung Hyun, scusa, avevi tutta l'aria di non starci capendo nulla... quelle sono ragazze da... compagnia che alcuni invitati portano... di solito ne girano parecchio a queste feste, bisogna starci attenti...- -Per questo ti comporti in maniera strana? Per distinguerti da quelle?- che segugio.

-Certo... non hai idea di quanto sia stancante comportarsi bene in queste occasioni, io non ne posso già più... e siamo solo a metà serata! Queste cose finiscono minimo alle quattro...- con un sospiro sottrasse dalle mani del suo accompagnatore il drink che gli era stato appena servito e lo scolò tutto d'un sorso, non senza aver prima controllato di non essere osservata.

-Che schifo! Ti sei chiesto un bloody Mary? Che gusti... vieni, andiamo a ballare un po', ti va?- -Veramente io non ballo...- -Ok, problema tuo... rimani vicino alla pista però...- ed ecco che Seung Hyun si pentì amaramente di aver rifiutato.

Appena Alex mise piede sulla zona adibita al ballo tre ragazzi le si avvicinarono sorridendo.

-Stavamo aspettando solo te! Balli ancora bene come sempre, vero?- Alex ci mise qualche secondo a tradurre dal russo al coreano, giusto il tempo di fingere un sorriso e ricollegare i nomi alle facce.

-Anatoliy, sono due anni che non ti vedo e tu mi accogli così? Che delusione! Dimitriy, Borislav, quanto tempo! Come vanno le cose nella gelida russia?- -Bene, andrebbero meglio se tu potessi farci compagnia e scaldarci ogni tanto... con chi balli?- fece spallucce e si guardò intorno con aria assorta, notando lo hyung al bordo della pista che osservava la scena con sguardo truce.

-Borislav, tu ballavi bene, vero?- -Certo, bellissima!- che viscido. Alex sorrise falsamente e lasciò che l'altro le cingesse la vita, cominciando ad ondeggiare a tempo.

Erano talmente vicini che poteva sentire distintamente i profumi delle ragazze che gli si erano appiccicate addosso durante la serata. Un profumo di Armani, un Versace, un Bulgari e uno che non distingueva. Il contatto cominciava ad essere davvero troppo ravvicinato e quell'idiota di Seung Hyun era troppo impegnato a mangiarsi le mani per trarla in salvo.

-Ehi, è la mia ragazza- mai frase inglese farfugliata fu più apprezzata.

-Jun, io credo di amarti ora!- il ragazzino sorrise ballando come se niente fosse.

-Chi erano quelli? All'inizio mi erano sembrati tuoi amici...- -Oh, lo sono... ma non nel senso che pensi tu... i russi sono parecchio viscidi, non dimenticano facilmente...- l'altro annuì stringendola un po' a se, giusto per marcare il territorio davanti ai russi.

-Amici con benefici? Come quel Jou... a proposito... esci ancora con quello?- non si ricordava.

-Boh, lo scoprirò quando tornerò a Seoul... ora che ci penso però non potrò combinare nulla... uff, che tristezza...- -Alex, credo che il tuo accompagnatore non sia così contento di vederti tra le braccia di un altro...ha praticamente ringhiato ad un cameriere che gli stava offrendo dello champagne...- l'altra si limitò ad annuire e si fece scortare da Seung Hyun che aveva osservato tutta la scena con sguardo omicida.

-Allora, mi accompagni a fare un giro in spiaggia?- -Con quel vestito?- in tutta risposta lei si avviò da sola verso il cancello oltre il quale una candida e fresca distesa di sabbia la attendeva.

Con dei movimenti veloci Alex depositò le sue ballerine sul muretto che faceva da recinto all'ampia villa e si slegò i capelli, lasciandoli liberi alla brezza marina. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e si sfilò a sua volta le scarpe, rimanendo scalzo sulla sabbia fresca. Erano anni che non camminava sulla spiaggia di notte, forse dieci anni. L'unica luce a guidarli era quella della luna, le sdraio abbandonate sulla sabbia sembravano inquietanti scheletri con quella luce ed Alex mentre si muoveva sinuosa tra di loro, sembrava sul serio un angelo nero. Inquietantemente bella.

-Hai mai fatto il bagno di notte?- -Una volta con un'amica...- Alex annuì divertita.

-La stessa delle fragole immagino... quanto?- -Come scusa?- -Quanto tempo siete stati insieme, tu e la tua amica... prima che lei ti spezzasse il cuore...- quanto diavolo poteva essere diretta?

-Un anno... e non mi ha spezzato il cuore...- -No, basta solo il suo profumo per farti venire il magone... l'amavi, eh?- -Certo...- il sorriso di Alex brillò per un paio di secondi nell'oscurità in tutta la sua bellezza, il primo sorriso vero della serata.

-Com'era?- -Cinque anni più grande... amica di mia sorella, bella da star male... adorava le fragole...- -Sarà cosa buona e giusta cambiare shampoo allora... come mai vi siete lasciati?- doveva lasciargli tempo, si sentiva annegare in quella marea di domande quindi decise di mentire.

-Nhg... non mi piaceva più e l'ho mollata ma poi me ne sono pentito e lei non c'era più...- interessante ma in quel momento il mare lo era molto di più.

-Per fortuna che mi sono messa il costume sotto...- con un movimento veloce si sfilò il vestito e si buttò in mare con la grazia di un elefante.

-L'acqua è perfetta!- Seung Hyun annuì, trascinando una sdraio il più vicino possibile al mare e sedendosi.

-Immagino... tu sempre in acqua, eh?- -Certo! Sono acquatica io! Oh, guarda! Cominciano ad arrivare gli evasi!- -I che?- -I ragazzi che hanno scelto l'accompagnatrice e cercano un po' di privacy... si infilano negli spogliatoi e appendono la giacca alla maniglia, così nessuno entra-

-Emozionante...- -Vuoi provare?- per un secondo Seung Hyun temette davvero di avere cotanta opportunità davanti, poi si accorse del ghigno divertito di Alex e lasciò perdere.

-Ho già dato in discoteca... scusa ancora...- -Nah, mi sono divertita...- tutto sommato era un buon compromesso.

 

-Maknae...- -Ji-Yong, non ti ci mettere anche tu... sono le quattro di mattina, cosa vuoi?- -Tieni il mio iPod e ascolta Like nothing happened di TOP... domani mattina ti spiego davanti ad una bella tazza di caffè... le russe bevono peggio di me, mi hanno prosciugato il portafogli!- -C'erano anche italiane e altre che non mi ricordo da dove spuntano... giusto per informarti...- -Le russe sono bionde...- -Anche le italiane...- -Sta sera ho conosciuto solo russe... e una che non ho capito da dove veniva...- Alex ghignò divertita dalla battuta idiota che le era saltata in mente e si chiuse in camera sua con l'iPod.

Con un sospiro si fece una doccia veloce per togliersi il sale di dosso e si infilò il suo enorme e distrutto pigiama, insieme alle cuffie. Cinque minuti dopo aveva gli occhi lucidi, cosa che a lei non capitava quasi mai. Con un sospiro si scrisse velocemente su una mano il titolo della canzone e la lasciò in ripetizione, addormentandosi con la voce di TOP nelle orecchie che le chiedeva se doveva fingere che andasse tutto bene.

  
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