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Autore: zacra    29/12/2012    2 recensioni
salve a tutti/e questa è l'ultima produzione del mio cervello malato....
la storia è semplice, ma i personaggi non lo sono, sarà anche a causa del periodo poco felice che sto affrontando.
c'è una ragazza....ma non la classica ragazza bella perfetta, poi ci sono loro Jared e Shannon...
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Aza si risvegliò con il braccio di Shannon intorno alla vita, dormiva a pancia sotto e la teneva ugualmente stretta, lo spostò delicatamente e riuscì a non svegliarlo, doveva chiamare Jaco per sapere se era andato bene il volo e per sapere se le date per i provini fossero rimaste le stesse.
Prese il cellulare e uscì in giardino, Merlino la seguì mentre Lucifero restò a dormire accanto a Shannon.
Shannon era appena sceso in cucina e la guardava parlare al cellulare in giardino seduta sul prato, non si era neppure accorta che lui la stesse guardando, doveva essere davvero presa da quello che stava facendo, lui aprì il frigo e si mise a preparare la colazione per entrambi.
Aza sentì un profumo buonissimo arrivarle alle narici, si voltò e vide Shannon che preparava la colazione in cucina, salutò Jaco e rientrò in casa.
-          Mi spieghi come fai ad essere ancora single?- chiese avvicinandosi a lui.
-          Cosa?-
-          Ma dai Shan, fai da mangiare, sei simpatico, intelligente….insomma che ci fai ancora su piazza?- disse sedendosi sul tavolo a guardarlo.
-          Hai dimenticato alcune cose, sono sempre in giro per il mondo, non sono bravo a dire di “no” a due tette e amo la musica più di ogni altra cosa al mondo, alle donne non piace venire dopo qualcos’altro- le rispose serio.
-          Forse non hai trovato la donna giusta- gli disse.
-          Forse…- rispose lui, pensando al fatto che quella donna sarebbe potuta essere lei.
-          E inoltre credo che le donne diano troppa importanza alla fedeltà sessuale, voglio dire il sesso è una funzione biologica, l’amore è tutta un’altra storia, quando ami una persona la prima cosa che vuoi fare quando la vedi è abbracciarla e baciarla, si ama una persona non per le volte che ci fa venire in un paio d’ore, ma per quello che capisce anche solo da un nostro sguardo,  perché ci conosce talmente bene da prevedere le nostre reazioni e nonostante tutto non se ne va, si ama una persona perché ti fa sentire a casa tra le sue braccia- disse Aza.
Shannon spense il fuoco sotto le uova e si voltò verso di lei.
-          E come fa una ragazza come te ad essere ancora single?- le chiese.
-          Per un’artista, specialmente per uno scrittore essere single è fondamentale, non puoi fare un buon lavoro se il tuo cervello è concentrato a pensare all’uomo o donna della tua vita, le più grandi opere letterarie di tutti i tempi sono nate da misantropi soli come cani, ai quali sarebbe bastato un solo minuto con te per capirti meglio di come tu abbia mai potuto fare in una vita intera-
-          Ma non hanno vissuto la loro vita…- disse Shannon.
-          Ti sembra che Bukowski, non abbia vissuto?-
-          Avrà anche vissuto ma era un alcolizzato-
-          Sarà anche stato un alcolizzato ma Dio….darei l’anima per scrivere come lui- disse Aza.
-          Stando a quello che dice il NY Times, già lo fai- le disse.
Aza arrossì e sorrise debolmente, quel sorriso stiracchiato al quale Shannon non sapeva resistere, le accarezzò il viso e le diede un bacio.
Aza avvolse le gambe intorno alla vita di Shannon attirandolo più vicino, sentiva le mani di lui sotto la maglietta accarezzarle la schiena. Shannon si spostò a baciarle il collo, la sentiva sussultare quando la mordicchiava piano, si spostò risalendo verso la bocca, sul collo le aveva lasciato un bel ricordino pensò soddisfatto. Il suono del cellulare di lui interruppe ogni possibilità di sviluppi interessanti.
-          Devo rispondere è Jared….- disse liberandosi dalla stretta delle gambe di Aza controvoglia.
Lei sorrise e scese dal tavolo prendendo un piatto e iniziando a fare colazione.
-          Dove cazzo sei?- disse Jared non appena Shannon ebbe risposto.
-          Da un’amica- rispose, non se la sentiva di dirgli che era da lei.
-          Dovevi passare a prendere le registrazioni da portare a Tomo, cazzo te l’ho detto che domani ho il provino- disse Jared.
-          Ok cinque minuti e sono lì- disse Shannon senza pensarci.
-          Cinque minuti? E come fai ad arrivare così in fretta la tua amichetta abita dall’altra parte della città….- disse prima che un pensiero si facesse spazio nella sua testa, “Aza” pensò.
-          Sei da Aza- disse fingendo che la cosa non lo toccasse minimamente.
-          Si…- ammise Shannon.
-          In questo caso penso farò due passi e ti porterò io tutto- disse attaccando prima che Shannon potesse aggiungere altro.
Shannon posò il cellulare sul tavolo e si mise a mangiare in silenzio.
-          C’è qualcosa che non va?- chiese lei.
-          Jared sta venendo a portarmi delle cose, non gli ho detto che ero da te, l’ha capito da solo- disse Shannon.
-          Fa niente- disse Aza versandogli il caffè e porgendogli la tazza.
Shannon si sedette sul divano a bere insieme a lei, le passò una mano sul collo dove le aveva fatto il succhiotto e  lei sorrise.
-          Domani dovrò andare a lavoro con i capelli sciolti per colpa tua- gli disse.
-          Mi dispiace- disse lui sorridendo malizioso.
-          Che bugiardo- disse Aza prima che suonassero alla porta.
-          Vado io?- le chiese alzandosi.
-          Si- rispose Aza prendendo le tazze vuote e tornando in cucina.
Shannon andò ad aprire al fratello, lo vide parecchio sbattuto, probabilmente non dormiva bene.
-          Quanto è che non dormi?- gli chiese prendendo le registrazioni dalla sua mano.
-          Sto bene- disse Jared monosillabico.
-          Vuoi entrare?- gli domandò Shannon.
-          No, avrete da fare- disse lui allusivo facendo per andarsene.
Aza entrò in soggiorno e lo vide sulla porta, gli fece un sorriso e lui ricambiò con un gesto del capo.
-          Ci vediamo presto- disse guardando il fratello e poi spostando lo sguardo su di lei, Aza non aveva idea che si sarebbe presentato al provino il giorno seguente.
Shannon passò con Aza tutto il giorno, andarono a mangiare in un ristorante vicino a Hollywood, girarono un’infinità di centri commerciali.
Stavano per lasciare anche il sesto centro commerciale, quando Aza lo trascinò dentro una cabina per le fototessere.
Shannon si sedette e lei gli si mise in braccio, gli sembrava di essere tornato sedicenne.
-          Dai Shan….cos’è quella posa impostata per le fan?- disse Aza facendolo ridere.
-          Aza?- le disse facendola voltare.
-          Mh…- fece appena in tempo a rispondere lei prima che lui iniziasse a baciarla, entrando prepotente con la lingua nella sua bocca.
Aza si mise a cavalcioni su di lui e continuarono a baciarsi finchè qualcuno non bussò sulla cabina chiedendo loro maliziosamente se poteva aiutarli.
Shannon sorrise e uscirono dalla cabina con lo sguardo basso prendendo le loro foto.
Salirono in auto senza essere ancora riusciti a togliersi di dosso quei sorrisi ebeti da adolescenti, lei si lasciò andare sul sedile sospirando.
Shannon prese le fotografie dalla tasca dei pantaloni e le guardò, solo nella prima non si stavano baciando.
-          Quali vuoi tenere?- gli domandò Aza.
-          Scegli tu- disse passandogliele.
Aza le prese e dopo averle strappate nella metà facendo attenzione a non rovinarle si tenne le prime due.
-          La tua faccia di plastica per le fan, voglio poterla vedere ogni volta che lo desidero - gli disse sorridendo.
-          Non ho la faccia di plastica- disse Shannon mettendo nel portafoglio le sue foto.
-          E come la chiami questa?- disse lei imitandolo.
-          È sexy….insomma….hai capito- disse mettendo in moto.
Aza sorrise scossando la testa e si mise a trafficare con la radio alla ricerca di qualcosa di bello da ascoltare.
Shannon parcheggiò davanti a casa di Aza e spense il motore, era ormai sera.
-          Ti inviterei a restare ma domani iniziano i provini per il film con Jaco, vorrei essere riposata almeno il primo giorno- disse Aza.
-          Pensi forse che io non ti lascerei riposare?- le chiese Shannon malizioso.
-          Penso di no, ma se non hai nulla da fare potremmo vederci domani sera, dopodomani non lavoro- disse Aza sorridendogli.
-          Ti passo a prendere dopo il lavoro?-
-          Shan….passarmi a prendere dopo il lavoro fa troppo fidanzatini, insomma….-
-          Ho detto ti passo a prendere, ma non per portarti a cena o cose simili. Ti passo a prendere, ti porto a casa mia e non ti muovi dal letto per le ore successive- le disse.
-          Le tue argomentazioni sono state esaustive. Questo è l’indirizzo, finiamo alle tre- disse Aza passandogli un foglietto sul quale aveva scritto tutto.
-          Grazie- disse Shannon mettendolo in tasca.
Aza aprì la portiera e scese dall’auto, si voltò a salutarlo prima di entrare in casa, Shannon la salutò con un gesto veloce della mano e poi ripartì.
  
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