Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xthesoundofsea    29/12/2012    2 recensioni
Margot è una ragazza sola. La madre l'ha cacciata di casa. Il padre può essere chiunque. Vuole amare, vivere la sua vita, ma per farlo ha bisogno di un lavoro. Lavorerà come 'intrattenitrice' alle feste. Questo lavoro la aiuterà a trovare il padre, un ragazzo e forse un amico..
Tratto dal primo capitolo:
- Mamma! Basta!! Posa quella bottiglia. -
- Margot!! Tu che ne sai della mia vita? Eh? Cosa ne sai?- ride, ma vorrebbe piangere.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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http://www.youtube.com/watch?v=FsNZdlV64jU 





Siamo tornati in albergo.. C'è stata una mandria di Beliebers che hanno scoperto che Justin era al parco e quindi non potevano perderselo c: 
A parte gli scherzi.. Justin si è spaventato subito e Jeremy ha temuto per la sua incolumità! 
Ora sono in camera, sono le 18 e Justin ha detto che dovevamo prepararci tutti per il concerto che avrebbe tenuto in piazza! 
Indosso un semplice pantaloncino con maglia e converse, alla fine so che fara caldissimo! 
- Margot!! Sei pronta?! - ed eccolo che spalanca la porta!! 
- Non c'è bisogno di urlare!! Sono pronta da molto tempo. - 
- Si, ma stai calma..- 
- Sono calma! - sorrido e scendo dal letto prendendo il telefono e mi dirigo verso lui. 
- Forza andiamo, è tardi.. - mi prende per mano e mi trascina all'ascensore.. 
- Ma non avevi paura di questi aggeggi? - 
- Dettagli.. Hai voglia di farti questi piani a piedi?! - 
- No, per carità divina!! - 
- Ecco, allora silenzio e cammina! - 
Scuoto la testa in segno di rassegnazione e mi accorgo di un sorriso stampato sulla sua faccia. 


#dopo il concerto. 
Sono in auto con Justin.. Ha detto che voleva tornare in albergo solo con me.. Abbiamo preso la sua Range. 
- Ma.. Justin?- 
- Si? - 
- Non è la via per tornare in albergo!- 
- Lo so..- 
Si ferma in un piccolo viale al buio, accosta al lato della strada e spegne anche i fari.. 
- Cosa vuoi fare?- 
- Passare un po' di tempo con te (?) - 
- Non mi incanti!!- 
- Senti, arriviamo al dunque.. - 
- Che sarebbe?- 
- E fammi finire di parlare!- dice per poi sbuffare! Odioso. Mi giro dall'altra parte offesa.. 
- Ehi, guardami.. - afferra il mio mento con le dita e mi volta verso lui.. 
- Cosa vu..- mi zittisce dandomi un bacio a stampo. 
Mi lascio trasportare dal momento, lascia scorrere le sue mani dolcemente sui miei fianchi per poi posizionarsi su di me! 
E' mio 'fratello' e non lo fermo. E' fidanzato e non lo fermo. E'.. Perché dovrei fermalo se a me sta bene così? 


Di quella notte ricordo solo questo. Baci, carezze e un fortissimo tonfo. 
Ora mi sono svegliata in una stanza di ospedale. Bianca, senza colore, senza nessun rumore. 
Non ho avuto ancora il coraggio di vedere il mio corpo. Ho capito in parte cos'è successo, ma vorrei che qualcuno mi spiegasse. 
Volto il viso a destra e noto un letto disfatto, con piccole macchie di sangue sul cuscino... 
Entra in quel momento Pattie, la osservo. 
Il suo viso è distrutto. 
- P..Pattie...- riesco a parlare per fortuna.. 
- Margot.. Ti sei ripresa, almeno tu!- porta le mani al viso, si affianca al mio letto dove inizia a piangere.. 
- Cos.. Dov'è Justin? - chiedo, ma alla fine non voglio saperlo. Non voglio sapere che fine abbia fatto, non potrei sopportarlo. 
- Tu.. Lui.. Un'auto.. - 
- Pa.. Pattie ti prego parla chiaro!!- mi metto a sedere e solo allora mi accorgo che ho il braccio destro ingessato e piccole bende sulle gambe. 
- Justin è in sala operatoria, per la terza volta.. Ha avuto un'emoragia celebrale. Siete stati trovati due giorni fa, era notte e l'auto di Justin era ridotta malissimo. Eravate sull'erba, Justin accasciato sul tuo corpo. Aveva un pezzo di vetro conficcato nella gamba e piccole schegge nel cranio.. Tu pezzi di metallo nel braccio destro e una ferita alla gamba. L'auto ha svoltato in curva così velocemnte che non si è accorta di voi.. E.. E ora.. Lui è li, tu sei qui.. - si butta tra le mie braccia e piange come una forsennata. Io resto impassibile. Non sorrido, non piango, nessun'espressione ricopre il mio viso. 
Scosto Pattie sulla sedia per poi scendere dal letto.. Vengo fermata da quegli aghi che ti conficcano nella pelle. Li strappo con forza e mi dirigo fuori. 
Riesco a camminare a mala pena, mi appoggio al muro e con mia fortuna riesco a raggiungere le porte della sala operatoria. 
Poggio una mano su quella superfice fredda come me. Grigia come il tempo che mi avvolge, come tutte le cose che riesco a vedere. 
Mi accascio contro di essa. 
Il mio miglior amico è li dentro. 
Mio fratello è li dentro. 
Il ragazzo che tento di amare è li dentro. 
Ed io sono qui fuori, inerme. 
Sembro un foglio di carta bianca su cui puoi scrivere di tutto ma che non ti darà mai quell'aiuto che vorresti. 
Ho distrutto la sua vita. Perché non l'ho fermato? A quest'ora lui starebbe facendo il coglione in albergo con me, Kenny, Nick, Fredo, Scoot.. 
E invece è su un tavolo operatorio per colpa mia. MIA. 
Le mie speranze sono dietro questa misera porta. 
  
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