-Sei tornata?- domandò Misha in tono canzonatorio quando Taylor entrò nella stanza dove lei e Lyla si stavano cambiando per l’ultima serata al Ritiro. Il giorno dopo sarebbero tornati a Albereque, ed era stata organizzata una specie di festicciola.

-Già.- rispose gelida Taylor, avviandosi al suo trolley e aprendolo, iniziando a frugarci dentro. Trovò una camicetta a maniche corte nera e un paio di pinocchietti bianchi che indossò rapidamente, poi sostituì le scarpe da ginnastica fradice della divisa da cheerleader con un paio di paperine nere con un minuscolo tacchetto e si mise davanti ad uno specchio per sistemarsi i capelli, che lego in una coda alta da cui sfuggivano numerosi boccoli neri.

Le due ragazze parlavano sottovoce tra di loro, lanciandole di tanto in tanto occhiate che non lasciavano alcun dubbio sul fatto che stessero parlando di lei, ma Taylor le ignorò bellamente. Cosa le importava, a questo punto?

-Ehi, amico, come sta la McKassy?- domandò Troy avvicinandosi a Chad e dandogli una pacca sulla spalla. Erano nella sala da pranzo, da cui erano stati spostati tutti i tavoli e sostituiti con un'unica tavolata laterale su cui era stata sistemata una gran varietà di cibarie e bevande, più una grande torta decorata con la scritta "Albereque – East vs West" in cioccolato fondente.

-Bene, adesso.- rispose Chad, e Troy estrasse immediatamente il cellulare dalla tasca –Grande, allora…- disse, e iniziò a scrivere qualcosa.

-Che diavolo fai?- indagò Chad, e Troy, un po’ imbarazzato, rispose –Beh, avevo promesso a Gabriella di farle sapere come stava Taylor, così… le mando un messaggio…-

-Và bene con Gabriella?- domandò Chad.

-Benissimo. Siamo ancora all’inizio, ma… insomma, stiamo benissimo, e mi manca un sacco, anche se non la vedo solo da ieri… non vedo l’ora di tornare a casa e rivederla.- ammise, decisamente in difficoltà –Piuttosto, tu a che punto sei?- cambiò discorso.

-Cosa intendi?-

-Ma come, prima ti confidi e poi fai finta di nulla?- lo spronò Troy –Avanti, spara, come procede con Taylor?-

-Direi che… faccio passi avanti.- sorrise enigmatico Chad.

-Ehi, Chad, stai davvero bene stasera… la vittoria ti dona.- sorrise con malizia Misha, scesa in quel momento dal secondo piano, dove stavano le stanze.

-Grazie. Anche tu stai bene.- rispose Chad, prestando tuttavia poca attenzione alla cheerleader, che aveva cura di muovere le gambe in modo che la gonna corta nera a pieghe che indossava si sollevasse leggermente ad ogni movimento.

-Eccomi. Scusa se ci ho messo tanto.- le due cheerleader si voltarono verso la scala, da cui Taylor stava scendendo con un gran sorriso rivolto a Chad.

-Non ti preoccupare.- rispose Chad sorridendo a sua volta. Non appena la ragazza gli fu accanto, la attirò lievemente a sé e la salutò con un breve bacio, che tuttavia fu più che sufficiente a cambiare completamente l’espressione di sufficienza di Misha e Lyla in una di stupore.

-Danforth, questo non è fare passi avanti, questo è tagliare il traguardo! Potevi anche avvertirmi!- esclamò Troy dando una pacca sulle spalle all’amico, che rise tenendo il braccio attorno alle spalle di Taylor.

La festa iniziò immediatamente. Chad e Taylor passarono tutta la serata assieme, a volte con Sharpay, Troy, Sally e alcuni della squadra, altre volte da soli, ballando e tenendosi per mano.

Tutti ballavano, ma loro si scostarono dalla ressa e si trovarono un angolino un po’ appartato nella stanza. Taylor si poggiò al muro e Chad fece per avvicinarsi e baciarla, ma lei lo interruppe –Guarda un po’ là, quello con cui secondo te starei flirtando.- disse indicando un punto della sala con un cenno della testa. Chad si voltò e vide Logan, insieme a Sharpay, ballare a lato della pista. La musica non era un lento, ma a loro non sembrava importare: abbracciati, sembrava che ballassero su una musica tutta loro, e parlavano sussurrandosi nelle orecchi, stando il più vicini possibile.

-Beh, uno in meno di cui preoccuparmi.- sorrise Chad, e tornarono a concentrarsi l’uno sull’altra.

Il giorno dopo partirono di mattino presto.

Ryan arrivò a scuola e parcheggiò l’auto dei genitori nel cortile. Scese e si unì al gruppetto di genitori andati a prendere i loro figli dal ritorno da Mountain. Lui era lì per prendere Sharpay, visto che loro padre aveva avuto un imprevisto.

Non conosceva nessuno dei genitori presenti, così rimase in disparte.

-Aspetti tua sorella o la tua ragazza?-

Voltandosi verso la voce, Ryan si trovò davanti una ragazza che non avrebbe potuto non riconoscere.

-Mia sorella.- rispose Ryan, un po’ imbarazzato, quando la ragazza si avvicinò a lui. Era bionda, alta poco meno di lui e si chiamava Samantha. Ryan l’aveva vista solo una volta, e lei l’aveva baciato parlando di chissà che bigliettino che lui le avrebbe lasciato. Il tutto, davanti a Taylor –E tu?-

-Mio fratello.- rispose Samantha sorridendo davanti all’imbarazzo del ragazzo –Guarda che non ho intenzione di saltarti addosso.-

-Beh, visto com’è andata l’ultima volta non si sa mai.- commentò Ryan.

-Beh, era per aiutare Chad a vincere una scommessa, niente di più.- rivelò Samantha. Ryan avrebbe dovuto essere arrabbiato, ma che senso aveva? Ormai, Taylor l’aveva respinto. Non importava se Chad avesse vinto o meno, ma lui aveva perso –Ah, ecco.-

-Si.- disse Samantha mentre il pullman che stavano aspettando faceva manovra per entrare nel parcheggio.

-Si cosa?- domandò Ryan confuso.

-È la risposta alla tua domanda.-

-Che domanda?-

-Uff, ma devo fare tutto io? Si, mi và di uscire con te stasera. Passa a prendermi al 53 di Hanson’s Street, alle otto. Il posto almeno puoi sceglierlo tu? Perfetto.- senza lasciargli il tempo di rispondere, Samantha si allontanò e si avvicinò al primo ragazzo che scese dal pullman, che le assomigliava molto: doveva essere suo fratello.

Ryan la osservò a bocca aperta. In quel momento, vide Taylor e Chad scendere dall’autobus. Per mano. Sorrise a Taylor, che imbarazzata rispose con un cenno. Poi, il suo sguardo si spostò nuovamente su Samantha.

-Ehi, fratellino, ho una notizia: stasera ho un appuntamento.- annunciò Sharpay raggiungendo il fratello: la sera precedente, alla festa, Logan le aveva chiesto di uscire, e lei aveva accettato. E lui l’aveva salutata con un bacio sulla guancia.

-Davvero?- domandò Ryan senza voltarsi verso di lei –Sai, anche io.-