L' agente si alzò e seguí la ragazza, diretta verso la palestra. Una volta entrati, Kensi si giró verso il collega, intento a guardarla con attenzione.
La donna, spazientita, e anche un po' sorpresa, dallo sguardo indagatorio, dopo un lungo momento di silenzio, disse: "Qualche problema, G?"
"Ottima domanda Kens, stavo giusto per rivolgertela io. Ma - proseguí Callen dopo un breve periodo di silenzio - sarebbe abbastanza retorica come domanda, visto il tuo comportamento: c' è un problema. E quale sarebbe, giusto per sapere?".
La ragazza sentí la rabbia montare, innervosita dall' atteggiamento sfrontato dell' agente, ma riuscí comunque a rispondere: " Andiamo G, so che hai chiesto a Deeks informazioni. E quindi sai benissimo qual è il problema".
"Kensi, sai benissimo che Deeks ha fatto quello che ha fatto con le migliori intenzioni: cercava solo di aiutarti"
"Io non ho chiesto aiuto. E non ho bisogno di aiuto."
"Noi tutti abbiamo bisogno di aiuto, di una spalla, si un bastone a cui appoggiarci" disse Callen guardandola negli occhi. "Ma so benissimo - aggiunse - che non cambierai idea, perlomeno non grazie al mio discorso: sei, e sarai, convinta di poter fare tutto da sola".
"G, non sviare il discorso, non è questo il punto. Deeks si è permesso di guardare nel mio passato! Cosa faresti tu se Sam, Eric, Nell o uno di noi guardasse nel tuo passato, e magari scoprisse il tuo nome prima di te?!"
" Gli chiederei il mio nome e lo ringrazierei per la sua vicinanza e il suo impegno. Vorrebbe dire che l' ipotetica persona mi ha a cuore."
La ragazza, per un attimo sorpresa dalla risposta dell' uomo, subito lo interruppe: "Non posso piú lavorare con lui. Non posso perchè ha tradito la mia fiducia, e tu sai quanto sia difficile per me fidarmi di qualcuno.".
Callen guardó la collega negli occhi, notando un velo di tristezza e la consueta testardaggine. "Se tu analizzassi la questione razionalmente sapresti che non è così."
"Non posso piú lavorare con lui" ripetè la ragazza, sempre piú convinta.
"Non puoi o non vuoi?"
"G...non posso e non voglio".
"No. No Kensi, mi dispiace ma si fará come dico io. Ora come ora non sei in grado di decidere con chi (non) vuoi lavorare, e non cambieró le coppie di un team che funziona benissimo solo per una tua convinzione. Sia tu che Deeks siete professionali, e sai meglio di me che sul campo, nel momento del bisogno, non ti abbandonerá: i vostri problemi dovrete risolverli in altra sede. "
. Prima che la ragazza potesse organizzare una qualche forma di protesta, Callen aggiunse: "Quindi non cambieró le coppie e gli equilibri di questo team, almeno non per ora: se fra un mese la situazione sará ancora la medesima, allora provvederó, affidando Deeks a Sam".
Detto questo, l' uomo si giró e uscì dalla palestra, dirigendosi verso gli altri due agenti per informarli della situazione, lasciando la ragazza da sola.
"Maledizione!", si lasció scappare Kensi, prima di dirigersi verso gli spogliatoi.


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Dopo una lunga attesa, ecco a voi il quarto capitolo :)
Mi scuso, appunto, per l' attesa, ma questo periodo è sempre pieno di impegni. Cercheró comunque di sveltire il tutto.
Il capitolo è forse un po' corto, ma questo perchè è principalmente di preparazione ai prossimi.
Ringrazio tutti coloro che continuano a seguire e recensire le storie: continuate così, perchè le recensioni son sempre ben accette, anche quelle critiche :)
A presto.