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Autore: San e Rachel    17/07/2004    3 recensioni
Due adolescenti con un passato misterioso. Due ragazze che sognano la libertà, che non riescono ad ottenere perché perseguitate dai "fantasmi" di ciò che hanno vissuto. Due ragazzi pronti ad aiutarle in qualsiasi momento. E un gruppo di amici che le sostengono davanti agli orrori della loro vita. Ma la storia é ora giunta al termine... cosa ne sarà delle gemelle Dickinson,Draco Malfoy,Ares Lestrange, Harry Potter, Hermione Granger, Ginevra Ron e Bill Weasley, e Fleur Delacour? Riusciranno a scrivere la parola "Fine" su questa storia? Riusciranno a liberarsi dei loro incubi, tornando lì, dove tutto é cominciato, a Beauxbatons? L'ultimo capitolo finalmente on-line. R&R please!
Genere: Dark, Horror, Mistero, Romantico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Draco Malfoy, Fleur Delacour, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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At the beginning of new life

Capitolo 20 - At the beginning of new life

Quel 20 Febbraio 2004 fu il giorno più brutto per gli studenti di Hogwarts. In realtà, tutti trascorsero una normalissima giornata studentesca, ma ciò che trovarono al loro ritorno dalla mensa, all'ora di cena, segnò solo l'inizio di una serie di tragici eventi.

***


- EDDAIII SAN!! Ancora con questa storia? E poi ora stiamo anche insieme, che ti costa farmi entrare in bagno??-, disse Ares sbuffando, mentre San gli aveva sbattuto la porta in faccia.
Ma San già lo ignorava. Era entrata in bagno, con nessuna intenzione di far entrare anche Ares, che ancora si ostinava con quella storia della "bodyguard"!! Ma appena era entrata si era sentita male. Una puzza tremenda, come di qualcosa andato a male. Una puzza di marcio. Eppure... l'aveva già sentito quell'odore...
Decise di controllare nei vari cubicoli, aprendo le porte uno ad uno. E fu solo quando ebbe aperto l'ultima porta che cacciò un urlo disperato, allontanandosi dalla porta ed uscendo dal bagno, piangendo. Ares l'abbracciò...
- San... cosa ... che hai? Che é successo? C'era Allie?-, chiese lui preoccupato e nervoso.
Lei scosse la testa stringendosi più forte a lui. Il ragazzo entrò nel bagno, per vedere cosa l'avesse spaventata tanto, mentre lei tentava di trascinarlo fuori per la manica della divisa.
- Non andare! Ti prego non devi guardare!
Lui si divincolò dalla presa, sussurrandole di stare tranquilla. Prese il suo fazzoletto verde dalla tasca e lo mise davanti al naso e alla bocca, per non respirare quell'odore nauseante, saturo di aria viziata. Andò verso l'ultimo cubicolo e rimase scioccato. Il fazzoletto scivolò dalle sue mani, cadendo in una pozza di sangue rosso vivo, ancora fresco. E lì, nel cubicolo, sfigurato e mutilato delle gambe, delle braccia e degli occhi, giaceva il corpo senza vita di Pansy Parkinson.
Indietreggiò pure lui, con lo sguardo pieno di terrore. Chi diavolo poteva fare una cosa simile? Ok, in molti odiavano la Parkinson, ma non al punto di ucciderla... in quella maniera.
- Do... dovremmo avvertire lo zio...
Il ragazzo annuì, prendendo la mano di San. Quando uscirono fuori, si ritrovarono in una folla di ragazzi che si stava dirigendo ai propri dormitori.
- Cosa é successo San? Stai piangendo...-, disse Hermione uscendo dalla mischia ed abbracciando l'amica.
- Ah... niente... -, rispose asciugandosi le lacrime, per non allarmare l'amica inutilmente, - Hai per caso visto lo zio Albus dov'è andato?
- Credo sia ancora nella sala grande... -, disse squadrando i due amici con fare inquisitorio.
Ares allontanò un po' San dalla grifondoro e parlò a quattr' occhi con quest'ultima.
- Vai a chiamare immediatamente Silente... in questo bagno c'è Pansy Parkinson... morta... e non solo!!!-, disse in tono lugubre. La ragazza spalancò gli occhi, tremando. Annuì e corse via, verso la sala grande. Ares abbracciò di nuovo San ed erano ancora così quando arrivò Silente a passo , seguito da Hermione e dagli altri. Bill fu il primo ad entrare in bagno, facendosi largo tra la folla di curiosi che si era fermata all'arrivo di Silente per vedere cosa stesse succedendo.
Quando scovò il corpo, che giaceva in bagno, si trattenne a stendo dal lanciare anche lui un urlo. Era una cosa davvero disgustosa. Corse fuori dalla porta, richiamando dentro anche Silente. Rimasero dentro parecchi minuti, e il nervosismo tra i presenti cresceva a dismisura.
- Pensate... Pensate che stiano tentando di farlo sparire? -, domandò Hermione incerta.
- Non so... di certo il bagno verrà chiuso... Santo Cielo chi può aver fatto una cosa del genere?-, chiese Rachel che stava letteralmente stritolando la mano di Draco dalla paura.
- Non credo sia stata Allie... lei non poteva ribellarsi a Pansy... se l'avesse fatto la sua anima sarebbe tornata nell'aldilà all'istante... -, disse incerto Harry, mentre Ginny piangeva tra le sue braccia. Pansy era una cagnaccia antipatica, ma nessuno meritava la morte che era stata riservata a lei!
Ares si avvicinò al cugino, bisbigliandogli qualcosa nell'orecchio. Il ragazzo sgranò gli occhi incredulo... non era possibile. San, infatti, non aveva notato quella scritta... essendosi shockata nel vedere il cadavere... ma Ares l'aveva vista... "Siamo arrivati".
- Non...
Draco fu subito zittito dal cugino, che gli mise una mano davanti alla bocca per impedirgli di parlare, facendogli segno di non dire niente, non era certo il momento giusto.
Silente uscì dal bagno e guardo Ares e Draco.
- Vi aspetto nel mio ufficio fra un'ora!
Detto questo se ne andò. Bill uscì subito dopo, con una faccia da funerale. Fleur, che era entrata in bagno dopo di lui, in veste di guaritore ufficiale di Hogwarts, lo seguì a ruota. Si avvicinò alle ragazze e tentò di tranquillizzarle.
- Non preoccupotevi... scopriremo il colpevole...-, disse accarezzando i capelli di Hermione, che l'abbracciò, piangendo.
Le uniche cose che vennero in mente ad Ares fu che purtroppo loro il colpevole l'avevano già trovato, e non era per niente una buona notizia...
Un'ora dopo i due si diressero nell'ufficio di Silente, miracolosamente erano riusciti a sgattaiolare via senza farsi vedere dagli altri. In questo modo non avrebbero rischiato di essere scoperti, per origliamento, se così si può definire. Silente era seduto, come sempre, alla sua scrivania. Li osservò entrare, dopo averli salutati con un cenno della testa.
- Immagino voi sappiate già, perchè vi ho fatti venire qui... noto anche che non siete venuti accompagnati da Bill... siete due incoscienti!
Ares e Draco si sedettero di fronte all'anziano preside.
- Bill stava parlando con Rachel, San ed Hermione... non... ci sembrava il caso di far sapere la verità, e se Bill fosse venuto con noi si sarebbero preoccupate il triplo del dovuto.
- E oltretutto i corridoi sono ancora frequentati... non abbiamo passato il coprifuoco tsk...
- Malfoy, Lestrange! Non mi sembra il caso di prendere le cose così alla leggera! Se davvero i vostri genitori sono arrivati fino a qui, significa che non siete più al sicuro... dovrete stare attenti ed essere sorvegliati il doppio degli altri!
- Preside per me la cosa più importante al momento é non far allarmare San, e sono sicuro che Draco pensa lo stesso per Rachel, quindi non ci dica cosa é giusto o cosa é sbagliato!!
- Capisco non vogliate allarmarle, ma non è proprio la cosa più importante al momento...
- Vuole proteggerle o vuole darle in pasto ai lupi?! Se sapessero la verità di certo tenterebbero di trovare una soluzione per aiutarci, finendo davvero nei guai!
- Anche voi siete nei guai, volete capirlo? Santo Cielo... siete due incoscienti... la prossima volta che vi becco da soli in giro vi incateno al muro della stanza delle necessità!
- È impazzito? Non potrebbe mai farlo! Siamo abbastanza grandi e responsabili per pensare con la nostra testa!
- Oh, sì, ma siccome ora siete sotto la mia protezione e il ministero della magia vi ha affidato a me...-, disse prendendo una pergamena che tese loro, datata quel pomeriggio,-... farete ciò che dico io. Qui fuori c'é la professoressa McGranitt, vi accompagnerà lei nella vostra stanza dopo... ma ora parliamo d'altro... Siete ragazzi intelligenti, credo... spero... per cui forse avete capito il pericolo in cui vi trovate...
Una vena cominciò a pulsare freneticamente nella tempia sinistra di Draco. Ma li aveva presi davvero per scemi? Li stava prendendo per i fondelli o cosa?
- Arrivi al punto...-, sbottò Ares stizzito. Draco capì che anche lui stava pensando le stesse cose.
- ... sì... ci sto arrivando... il punto é che stavo pensando di trasferire voi e il vostro gruppo alla caserma degli Auror, dove avrete difese più alte che qui. Qui ci sono io, é vero, ma oggi sono stato lontano un'ora, ed avete visto la strage che é accaduta, per cui non potete più rimanere qui. Alla caserma con voi verranno anche Bill e la signorina Delacour, e sono certo che i signori Weasley con Charlie e Percival, Ninphadora Tonks e Remus Lupin saranno disponibili a trasferirvi con voi. Verrete anche addestrati a combattere, nel caso in cui abbiate bisogno... Allie vi seguirà anche lì, ma lì non potrà neanche sfiorarvi. So che é passata al signore oscuro, e tramite alcune spie tra i mangiamorte sappiamo che diventerà molto presto umana... insomma una naiade completa e potente. Con l'aiuto del signore oscuro il suo potere aumenterà di centinaia di volte, neanche San e Rachel potranno nulla contro di lei, per cui mentre starete via, elaborerò un piano per evitare la cerimonia di reincarnazione di mia nipote in un nuovo corpo, e per farla scomparire completamente dalla faccia della terra!
I due annuirono, salutarono e fecero per uscire, quando a Draco venne in mente un dettaglio che aveva completamente dimenticato... spie... PITON! PITON ERA UNA SPIA!
Tornò dentro in fretta e furia dal preside.
- Ho una cosa da confessarle!
L'anziano uomo annuì e lo incoraggiò a parlare.
- Piton... il professor Piton è una spia, alleata con l'oscuro signore!
Silente sorrise amaramente.
- Lo so ragazzo mio...
I due ragazzi annuirono, abbassando il capo, delusi dal comportamento del professor Piton. Uscirono dalla presidenza e trovarono fuori la professoressa McGranitt, che li scortò fino alla stanza delle necessità, dove, infine, Draco raccontò della sua discussione con Allie di qualche giorno prima. Ormai era inutile tenerli all'oscuro di tutto.
- E'... terribile...-, disse Rachel sdraiandosi sul suo letto, con lo sguardo vuoto.
- Allora... Allie tornerà in vita?
Ares guardò Draco, che non accennava a parlare. Prese parola.
- A quanto pare userà con lei lo stesso incantesimo che due anni fa lo riportò ad avere finalmente un corpo, quando catturò Harry.
Harry, seduto al tavolo, si tolse gli occhiali, portandosi due dita al setto nasale. Chiuse gli occhi e si perse nei suoi pensieri. Gli faceva ancora troppo male ripensare a quel momento...
- E non c'è nulla che noi possiamo fare, per impedirlo?
- Non credo Herm... Silente ci tiene inchiodati qui, anche volendo non potremmo fare nulla...
- Ma fratellone, non posso credere che dobbiamo rimanere con le mani in mano intanto che quel mostro torni in vita!!!
- Invece purtroppo è così Gin! È dura come cosa, lo so anche io... -, strinse i pugni, battendoli sul tavolo, - Lo so anche io dannazione!!!
- Ehi... ora calmati Weasley... sei noioso... -, sbuffò Draco.
- Senti, Malfoy, tappati la bocca e non dare fastidio, ne stai dando già troppo!-, scattò Ron furibondo, beccandosi di rimando un calcio da Hermione.
- Ma sentitelo... come se tu stessi facendo qualcosa di buono!!!-, lo riprese, fredda come un ghiacciolo.
- Oh sentite, basta... non mi pare sia il caso di litigare!!-, fece notare Ares, scuotendo il capo.
- ZITTO TU!-, urlarono i due in coro.
Improvvisamente entrarono Bill e Fleur.
- MA SIETE DEMENTI O COSA?-, tuonò il Weasley maggiore,- ... LE VOSTRE URLA SI SENTONO FINO IN FONDO AL CORRIDOIO... VOLETE FARVI SCOPRIRE DA QUALCUNO?
Tutti tacquero, mentre Fleur si avvicinò a San e Rachel, sedute sullo stesso letto e le abbracciò, per incoraggiarle.
- Oh Bill, va a quel paese! Chi vuoi che passi mai da qui?!
- Allie forse? -, domandò accigliato.
- Ah... beh...
- Ron, sei un'idiota! Ben tornato fratellone mio!
Harry si buttò sul suo letto, seguito poco dopo da Ginny, che lo abbracciò forte. Ron tentò di farsi perdonare da Hermione, mentre al tavolo rimasero Bill, Ares e Draco a discutere, cercando di trovare una qualche soluzione, inutilmente.
- Silente ha detto anche a voi due che ci sposterà alla caserma per Auror, vero? Stanotte, quando tutti dormono e nessuno ci vedrà... dobbiamo dirlo agli altri... ma come?-, disse mentre Fleur si sedeva accanto a lui e gli prendeva una mano tra le sue.
- Amore... voi ditelo ad Harry e Ron, alle ragazze ci penso io...-, sorrise dolcemente. Bill annuì, i due si diedero un piccolo bacio a fior di labbra e si lasciarono le mani. Bill andò con Draco ed Ares nell'angolo salotto, facendo andare dietro loro anche Harry e Ron. Si sedettero sulle poltrone e presero a parlare seriamente.
Fleur si avvicinò al letto dove c'erano San e Rachel, e fece segno anche ad Hermione e Ginny di avvicinarsi.
- E' successo qualcosa vero? Ho sentito Bill che diceva di ascoltarlo attentamente...-, fece Hermione preoccupata sedendosi sul bordo del letto, accanto a San.
Ginny salì sul letto di sopra e si affacciò, drizzando le orecchie come due antenne, intenta a non lasciarsi sfuggire nemmeno una parola.
- A dire il vero sì...
- E riguarda Allie e colui-che-non-deve-essere-nominato? -, domandò la rossa innocentemente.
- Esattamente...
- Dai Fleur, non tenerci sulle spine! Che soluzione avete trovato?
- Sempre avida di sapere tu... eh Hermione?
- Beh... insomma... -, balbettò arrossendo.
Le due gemelle guardarono curiose Fleur, aspettando che parlasse e la giovane donna se ne accorse, perciò si fece coraggio e prese parola.
- Questa notte andremo via da Hogwarts. Silente ci scorterà con molti auror, tra cui Ninphadora Tonks, ed altrettanti maghi in gamba, quali Remus Lupin e i signori Weasley, alla caserma degli Auror dove avremo, ognuno di noi, ben tre guardie del corpo personali... non fate quelle facce, capisco che non vogliate andarvene né vogliate lasciare tutti i vostri amici, ma é per la nostra incolumità, non...
Improvvisamente la voce di Harry tuonò nella stanza.
- NEANCHE PER SOGNO! IO RIMANGO QUI, DOVE C'è SILENTE, LUI è L'UNICO DI CUI VOLDEMORT ABBIA PAURA NON POSSIAMO ALLONTANARCI DA LUI!
Bill si passò una mano tra i capelli e poi rialzò lo sguardo, cercando di tranquillizzarlo.
- Harry, oggi pomeriggio Silente é stato via un'ora sola e guarda cosa é successo. Ok, non te ne può fregare di meno della Parkinson, ma immagino che te ne fregherebbe molto se una cosa del genere accadesse a Ginny o le altre! Lucius Malfoy e Bellatrix Lestrange sono nel castello, o nei dintorni, non lo sappiamo, fatto sta che non riusciamo a trovarli, e se non ce ne andiamo via al più presto potrebbero...-, tacque.
Un'altra voce tuonò assieme a quella di Harry, era San.
- NON HO DI CERTO INTENZIONE DI VIVERE UNA VITA FATTA DI GUARDIE DEL CORPO!!! VUOL DIRE CHE NON POSSO PER ESEMPIO STARE SOLA CON MIA SORELLA, O CHIUNQUE ALTRO, CHE HO SEMPRE QUALCUNO CHE ASCOLTA QUELLO CHE DICO E MI SEGUE AD OGNI PASSO, DICENDOMI QUESTO SÌ E QUELLO NO?! OH NO, IO MI RIFIUTO!
- Ma siete impazziti tutti quanti?! -, sbottò Hermione, - Se Silente dice che è meglio così, significa che è la soluzione migliore!
Rachel prese una mano della sorella.
- Hermione ha ragione... basta ribellarci sempre, sono stanca... voglio solo che tutto ciò finisca... non mi importa più niente... finite la, tu ed Harry... non serve a niente tuonare in questo modo... é una decisione di Silente, stop!-, disse senza alcun tono di voce. Era rimasta indifferente alla notizia, perché ormai non le importava davvero più niente, bastava solo che San, Draco e tutto i suoi amici stessero bene.
San si morse le labbra nervosamente.
- Rachel... vorrebbe dire non avere più un minimo di Privacy... io non accetto una cosa simile... è orribile... vorrei solo... riavere la libertà che ci è stata sottratta...
- Che resti qui e sei in pericolo di morte o vai a lì e stai al sicuro, ma senza privacy, è la stessa cosa, perché da oggi, dopo ciò che é successo alla povera Pansy, non potresti comunque rimanere più da sola, é indifferente... e allora io dico che é meglio andare lì dove almeno siamo senza privacy, ma al sicuro, anziché rimanere qui, dove siamo senza privacy ed in pericolo!-, disse asciutta Ginny. Ed effettivamente, il suo ragionamento non fece una piega. Rachel fu la prima ad annuire, ritrovandosi completamente d'accordo.
San ed Harry non dissero più nulla. Ginny aveva ragione... certo... ma quello era stato davvero un bel colpo. Bill e Fleur sospirarono, sapevano già che non tutti l'avrebbero presa a bene, ma non avrebbero saputo come calmarli. Fortunatamente era andata bene, si erano rassegnati alla cosa senza troppe pieghe. Draco si alzò dal divano e si sedette accanto a Rachel, prendendola per mano e sorridendole dolcemente, come per infonderle coraggio, anche se sapeva che lei era forte, sì, lo sapeva, ma voleva starle vicino e rassicurarla.
Ma al contrario di ogni sua aspettativa, la ragazza scoppiò a piangere, ed appoggiò la testa su una sua spalla.
- Sono così stanca...-, sussurrò chiudendo gli occhi, come se ormai si fosse rassegnata al suo destino.
Alcune lacrime rigarono anche il volto di San. Ares le si avvicinò e l'abbracciò.
- Dai, non piangete... vedrete che si sistemerà tutto... il nostro paese é pieno di auror in gamba... beccheranno Malfoy e Lestrange, senza offesa Draco ed Ares -, precisò Hermione,-... e tutto tornerà al proprio posto!!
- Sono d'accordo con Hermione, andrà tutto a posto!
- Comunque, Granger, nessuna offesa. Io con mio padre non ho proprio nulla a che fare... l'unica cosa che ci accomuna è il sangue e il cognome...
Rimasero a chiacchierare sul cambiamento repentino che le loro vite avrebbero subito quella notte, e poi, verso mezzanotte prepararono le valige. Alle due tutto era pronto.
Silente entrò in camera e li trovò seduti tutti intorno al tavolo, nervosi ed ansiosi.
- Siete pronti per partire?-, chiese il preside, avvicinandosi al gruppo, seguito da Remus Lupin e Ninfadora Tonks.
- Sì! Siamo tutti pronti! -, esclamò Hermione, dopo aver controllato che tutti gli amici avessero fatto la valigia.
Il gruppetto si avviò piano, piano in direzione dell'uscita del castello, evitando di fare rumore. Nessuno avrebbe dovuto sapere di quello spostamento, soprattutto con in giro Malfoy e Lestrange a piede libero.
Fu così che, usciti dal castello, salirono sulle carrozze trainate dai Thestral e si avviarono verso la loro nuova vita.

FINE CAPITOLO 20

 

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