Capitolo 20 - At the beginning of new life
Quel 20 Febbraio 2004 fu il giorno più brutto per gli studenti di Hogwarts. In realtà, tutti trascorsero una normalissima giornata studentesca, ma ciò che trovarono al loro ritorno dalla mensa, all'ora di cena, segnò solo l'inizio di una serie di tragici eventi.
***
- EDDAIII SAN!! Ancora con questa storia? E poi ora stiamo anche insieme, che ti
costa farmi entrare in bagno??-, disse Ares sbuffando, mentre San gli aveva
sbattuto la porta in faccia.
Ma San già lo ignorava. Era entrata in bagno, con nessuna intenzione di far
entrare anche Ares, che ancora si ostinava con quella storia della "bodyguard"!!
Ma appena era entrata si era sentita male. Una puzza tremenda, come di qualcosa
andato a male. Una puzza di marcio. Eppure... l'aveva già sentito quell'odore...
Decise di controllare nei vari cubicoli, aprendo le porte uno ad uno. E fu solo
quando ebbe aperto l'ultima porta che cacciò un urlo disperato, allontanandosi
dalla porta ed uscendo dal bagno, piangendo. Ares l'abbracciò...
- San... cosa ... che hai? Che é successo? C'era Allie?-, chiese lui preoccupato
e nervoso.
Lei scosse la testa stringendosi più forte a lui. Il ragazzo entrò nel bagno,
per vedere cosa l'avesse spaventata tanto, mentre lei tentava di trascinarlo
fuori per la manica della divisa.
- Non andare! Ti prego non devi guardare!
Lui si divincolò dalla presa, sussurrandole di stare tranquilla. Prese il suo
fazzoletto verde dalla tasca e lo mise davanti al naso e alla bocca, per non
respirare quell'odore nauseante, saturo di aria viziata. Andò verso l'ultimo
cubicolo e rimase scioccato. Il fazzoletto scivolò dalle sue mani, cadendo in
una pozza di sangue rosso vivo, ancora fresco. E lì, nel cubicolo, sfigurato e
mutilato delle gambe, delle braccia e degli occhi, giaceva il corpo senza vita
di Pansy Parkinson.
Indietreggiò pure lui, con lo sguardo pieno di terrore. Chi diavolo poteva fare
una cosa simile? Ok, in molti odiavano la Parkinson, ma non al punto di
ucciderla... in quella maniera.
- Do... dovremmo avvertire lo zio...
Il ragazzo annuì, prendendo la mano di San. Quando uscirono fuori, si
ritrovarono in una folla di ragazzi che si stava dirigendo ai propri dormitori.
- Cosa é successo San? Stai piangendo...-, disse Hermione uscendo dalla mischia
ed abbracciando l'amica.
- Ah... niente... -, rispose asciugandosi le lacrime, per non allarmare l'amica
inutilmente, - Hai per caso visto lo zio Albus dov'è andato?
- Credo sia ancora nella sala grande... -, disse squadrando i due amici con fare
inquisitorio.
Ares allontanò un po' San dalla grifondoro e parlò a quattr' occhi con
quest'ultima.
- Vai a chiamare immediatamente Silente... in questo bagno c'è Pansy
Parkinson... morta... e non solo!!!-, disse in tono lugubre. La ragazza spalancò
gli occhi, tremando. Annuì e corse via, verso la sala grande. Ares abbracciò di
nuovo San ed erano ancora così quando arrivò Silente a passo , seguito da
Hermione e dagli altri. Bill fu il primo ad entrare in bagno, facendosi largo
tra la folla di curiosi che si era fermata all'arrivo di Silente per vedere cosa
stesse succedendo.
Quando scovò il corpo, che giaceva in bagno, si trattenne a stendo dal lanciare
anche lui un urlo. Era una cosa davvero disgustosa. Corse fuori dalla porta,
richiamando dentro anche Silente. Rimasero dentro parecchi minuti, e il
nervosismo tra i presenti cresceva a dismisura.
- Pensate... Pensate che stiano tentando di farlo sparire? -, domandò Hermione
incerta.
- Non so... di certo il bagno verrà chiuso... Santo Cielo chi può aver fatto una
cosa del genere?-, chiese Rachel che stava letteralmente stritolando la mano di
Draco dalla paura.
- Non credo sia stata Allie... lei non poteva ribellarsi a Pansy... se l'avesse
fatto la sua anima sarebbe tornata nell'aldilà all'istante... -, disse incerto
Harry, mentre Ginny piangeva tra le sue braccia. Pansy era una cagnaccia
antipatica, ma nessuno meritava la morte che era stata riservata a lei!
Ares si avvicinò al cugino, bisbigliandogli qualcosa nell'orecchio. Il ragazzo
sgranò gli occhi incredulo... non era possibile. San, infatti, non aveva notato
quella scritta... essendosi shockata nel vedere il cadavere... ma Ares l'aveva
vista... "Siamo arrivati".
- Non...
Draco fu subito zittito dal cugino, che gli mise una mano davanti alla bocca per
impedirgli di parlare, facendogli segno di non dire niente, non era certo il
momento giusto.
Silente uscì dal bagno e guardo Ares e Draco.
- Vi aspetto nel mio ufficio fra un'ora!
Detto questo se ne andò. Bill uscì subito dopo, con una faccia da funerale.
Fleur, che era entrata in bagno dopo di lui, in veste di guaritore ufficiale di
Hogwarts, lo seguì a ruota. Si avvicinò alle ragazze e tentò di
tranquillizzarle.
- Non preoccupotevi... scopriremo il colpevole...-, disse accarezzando i
capelli di Hermione, che l'abbracciò, piangendo.
Le uniche cose che vennero in mente ad Ares fu che purtroppo loro il colpevole
l'avevano già trovato, e non era per niente una buona notizia...
Un'ora dopo i due si diressero nell'ufficio di Silente, miracolosamente erano
riusciti a sgattaiolare via senza farsi vedere dagli altri. In questo modo non
avrebbero rischiato di essere scoperti, per origliamento, se così si può
definire. Silente era seduto, come sempre, alla sua scrivania. Li osservò
entrare, dopo averli salutati con un cenno della testa.
- Immagino voi sappiate già, perchè vi ho fatti venire qui... noto anche che non
siete venuti accompagnati da Bill... siete due incoscienti!
Ares e Draco si sedettero di fronte all'anziano preside.
- Bill stava parlando con Rachel, San ed Hermione... non... ci sembrava il caso
di far sapere la verità, e se Bill fosse venuto con noi si sarebbero preoccupate
il triplo del dovuto.
- E oltretutto i corridoi sono ancora frequentati... non abbiamo passato il
coprifuoco tsk...
- Malfoy, Lestrange! Non mi sembra il caso di prendere le cose così alla
leggera! Se davvero i vostri genitori sono arrivati fino a qui, significa che
non siete più al sicuro... dovrete stare attenti ed essere sorvegliati il doppio
degli altri!
- Preside per me la cosa più importante al momento é non far allarmare San, e
sono sicuro che Draco pensa lo stesso per Rachel, quindi non ci dica cosa é
giusto o cosa é sbagliato!!
- Capisco non vogliate allarmarle, ma non è proprio la cosa più importante al
momento...
- Vuole proteggerle o vuole darle in pasto ai lupi?! Se sapessero la verità di
certo tenterebbero di trovare una soluzione per aiutarci, finendo davvero nei
guai!
- Anche voi siete nei guai, volete capirlo? Santo Cielo... siete due
incoscienti... la prossima volta che vi becco da soli in giro vi incateno al
muro della stanza delle necessità!
- È impazzito? Non potrebbe mai farlo! Siamo abbastanza grandi e responsabili
per pensare con la nostra testa!
- Oh, sì, ma siccome ora siete sotto la mia protezione e il ministero della
magia vi ha affidato a me...-, disse prendendo una pergamena che tese loro,
datata quel pomeriggio,-... farete ciò che dico io. Qui fuori c'é la
professoressa McGranitt, vi accompagnerà lei nella vostra stanza dopo... ma ora
parliamo d'altro... Siete ragazzi intelligenti, credo... spero... per cui forse
avete capito il pericolo in cui vi trovate...
Una vena cominciò a pulsare freneticamente nella tempia sinistra di Draco. Ma li
aveva presi davvero per scemi? Li stava prendendo per i fondelli o cosa?
- Arrivi al punto...-, sbottò Ares stizzito. Draco capì che anche lui stava
pensando le stesse cose.
- ... sì... ci sto arrivando... il punto é che stavo pensando di trasferire voi
e il vostro gruppo alla caserma degli Auror, dove avrete difese più alte che
qui. Qui ci sono io, é vero, ma oggi sono stato lontano un'ora, ed avete visto
la strage che é accaduta, per cui non potete più rimanere qui. Alla caserma con
voi verranno anche Bill e la signorina Delacour, e sono certo che i signori
Weasley con Charlie e Percival, Ninphadora Tonks e Remus Lupin saranno
disponibili a trasferirvi con voi. Verrete anche addestrati a combattere, nel
caso in cui abbiate bisogno... Allie vi seguirà anche lì, ma lì non potrà
neanche sfiorarvi. So che é passata al signore oscuro, e tramite alcune spie tra
i mangiamorte sappiamo che diventerà molto presto umana... insomma una naiade
completa e potente. Con l'aiuto del signore oscuro il suo potere aumenterà di
centinaia di volte, neanche San e Rachel potranno nulla contro di lei, per cui
mentre starete via, elaborerò un piano per evitare la cerimonia di
reincarnazione di mia nipote in un nuovo corpo, e per farla scomparire
completamente dalla faccia della terra!
I due annuirono, salutarono e fecero per uscire, quando a Draco venne in mente
un dettaglio che aveva completamente dimenticato... spie... PITON! PITON ERA UNA
SPIA!
Tornò dentro in fretta e furia dal preside.
- Ho una cosa da confessarle!
L'anziano uomo annuì e lo incoraggiò a parlare.
- Piton... il professor Piton è una spia, alleata con l'oscuro signore!
Silente sorrise amaramente.
- Lo so ragazzo mio...
I due ragazzi annuirono, abbassando il capo, delusi dal comportamento del
professor Piton. Uscirono dalla presidenza e trovarono fuori la professoressa
McGranitt, che li scortò fino alla stanza delle necessità, dove, infine, Draco
raccontò della sua discussione con Allie di qualche giorno prima. Ormai era
inutile tenerli all'oscuro di tutto.
- E'... terribile...-, disse Rachel sdraiandosi sul suo letto, con lo sguardo
vuoto.
- Allora... Allie tornerà in vita?
Ares guardò Draco, che non accennava a parlare. Prese parola.
- A quanto pare userà con lei lo stesso incantesimo che due anni fa lo riportò
ad avere finalmente un corpo, quando catturò Harry.
Harry, seduto al tavolo, si tolse gli occhiali, portandosi due dita al setto
nasale. Chiuse gli occhi e si perse nei suoi pensieri. Gli faceva ancora troppo
male ripensare a quel momento...
- E non c'è nulla che noi possiamo fare, per impedirlo?
- Non credo Herm... Silente ci tiene inchiodati qui, anche volendo non potremmo
fare nulla...
- Ma fratellone, non posso credere che dobbiamo rimanere con le mani in mano
intanto che quel mostro torni in vita!!!
- Invece purtroppo è così Gin! È dura come cosa, lo so anche io... -, strinse i
pugni, battendoli sul tavolo, - Lo so anche io dannazione!!!
- Ehi... ora calmati Weasley... sei noioso... -, sbuffò Draco.
- Senti, Malfoy, tappati la bocca e non dare fastidio, ne stai dando già
troppo!-, scattò Ron furibondo, beccandosi di rimando un calcio da Hermione.
- Ma sentitelo... come se tu stessi facendo qualcosa di buono!!!-, lo riprese,
fredda come un ghiacciolo.
- Oh sentite, basta... non mi pare sia il caso di litigare!!-, fece notare Ares,
scuotendo il capo.
- ZITTO TU!-, urlarono i due in coro.
Improvvisamente entrarono Bill e Fleur.
- MA SIETE DEMENTI O COSA?-, tuonò il Weasley maggiore,- ... LE VOSTRE URLA SI
SENTONO FINO IN FONDO AL CORRIDOIO... VOLETE FARVI SCOPRIRE DA QUALCUNO?
Tutti tacquero, mentre Fleur si avvicinò a San e Rachel, sedute sullo stesso
letto e le abbracciò, per incoraggiarle.
- Oh Bill, va a quel paese! Chi vuoi che passi mai da qui?!
- Allie forse? -, domandò accigliato.
- Ah... beh...
- Ron, sei un'idiota! Ben tornato fratellone mio!
Harry si buttò sul suo letto, seguito poco dopo da Ginny, che lo abbracciò
forte. Ron tentò di farsi perdonare da Hermione, mentre al tavolo rimasero Bill,
Ares e Draco a discutere, cercando di trovare una qualche soluzione,
inutilmente.
- Silente ha detto anche a voi due che ci sposterà alla caserma per Auror, vero?
Stanotte, quando tutti dormono e nessuno ci vedrà... dobbiamo dirlo agli
altri... ma come?-, disse mentre Fleur si sedeva accanto a lui e gli prendeva
una mano tra le sue.
- Amore... voi ditelo ad Harry e Ron, alle ragazze ci penso io...-, sorrise
dolcemente. Bill annuì, i due si diedero un piccolo bacio a fior di labbra e si
lasciarono le mani. Bill andò con Draco ed Ares nell'angolo salotto, facendo
andare dietro loro anche Harry e Ron. Si sedettero sulle poltrone e presero a
parlare seriamente.
Fleur si avvicinò al letto dove c'erano San e Rachel, e fece segno anche ad
Hermione e Ginny di avvicinarsi.
- E' successo qualcosa vero? Ho sentito Bill che diceva di ascoltarlo
attentamente...-, fece Hermione preoccupata sedendosi sul bordo del letto,
accanto a San.
Ginny salì sul letto di sopra e si affacciò, drizzando le orecchie come due
antenne, intenta a non lasciarsi sfuggire nemmeno una parola.
- A dire il vero sì...
- E riguarda Allie e colui-che-non-deve-essere-nominato? -, domandò la rossa
innocentemente.
- Esattamente...
- Dai Fleur, non tenerci sulle spine! Che soluzione avete trovato?
- Sempre avida di sapere tu... eh Hermione?
- Beh... insomma... -, balbettò arrossendo.
Le due gemelle guardarono curiose Fleur, aspettando che parlasse e la giovane
donna se ne accorse, perciò si fece coraggio e prese parola.
- Questa notte andremo via da Hogwarts. Silente ci scorterà con molti auror, tra
cui Ninphadora Tonks, ed altrettanti maghi in gamba, quali Remus Lupin e i
signori Weasley, alla caserma degli Auror dove avremo, ognuno di noi, ben tre
guardie del corpo personali... non fate quelle facce, capisco che non vogliate
andarvene né vogliate lasciare tutti i vostri amici, ma é per la nostra
incolumità, non...
Improvvisamente la voce di Harry tuonò nella stanza.
- NEANCHE PER SOGNO! IO RIMANGO QUI, DOVE C'è SILENTE, LUI è L'UNICO DI CUI
VOLDEMORT ABBIA PAURA NON POSSIAMO ALLONTANARCI DA LUI!
Bill si passò una mano tra i capelli e poi rialzò lo sguardo, cercando di
tranquillizzarlo.
- Harry, oggi pomeriggio Silente é stato via un'ora sola e guarda cosa é
successo. Ok, non te ne può fregare di meno della Parkinson, ma immagino che te
ne fregherebbe molto se una cosa del genere accadesse a Ginny o le altre! Lucius
Malfoy e Bellatrix Lestrange sono nel castello, o nei dintorni, non lo sappiamo,
fatto sta che non riusciamo a trovarli, e se non ce ne andiamo via al più presto
potrebbero...-, tacque.
Un'altra voce tuonò assieme a quella di Harry, era San.
- NON HO DI CERTO INTENZIONE DI VIVERE UNA VITA FATTA DI GUARDIE DEL CORPO!!!
VUOL DIRE CHE NON POSSO PER ESEMPIO STARE SOLA CON MIA SORELLA, O CHIUNQUE
ALTRO, CHE HO SEMPRE QUALCUNO CHE ASCOLTA QUELLO CHE DICO E MI SEGUE AD OGNI
PASSO, DICENDOMI QUESTO SÌ E QUELLO NO?! OH NO, IO MI RIFIUTO!
- Ma siete impazziti tutti quanti?! -, sbottò Hermione, - Se Silente dice che è
meglio così, significa che è la soluzione migliore!
Rachel prese una mano della sorella.
- Hermione ha ragione... basta ribellarci sempre, sono stanca... voglio solo che
tutto ciò finisca... non mi importa più niente... finite la, tu ed Harry... non
serve a niente tuonare in questo modo... é una decisione di Silente, stop!-,
disse senza alcun tono di voce. Era rimasta indifferente alla notizia, perché
ormai non le importava davvero più niente, bastava solo che San, Draco e tutto i
suoi amici stessero bene.
San si morse le labbra nervosamente.
- Rachel... vorrebbe dire non avere più un minimo di Privacy... io non accetto
una cosa simile... è orribile... vorrei solo... riavere la libertà che ci è
stata sottratta...
- Che resti qui e sei in pericolo di morte o vai a lì e stai al sicuro, ma senza
privacy, è la stessa cosa, perché da oggi, dopo ciò che é successo alla povera
Pansy, non potresti comunque rimanere più da sola, é indifferente... e allora io
dico che é meglio andare lì dove almeno siamo senza privacy, ma al sicuro,
anziché rimanere qui, dove siamo senza privacy ed in pericolo!-, disse asciutta
Ginny. Ed effettivamente, il suo ragionamento non fece una piega. Rachel fu la
prima ad annuire, ritrovandosi completamente d'accordo.
San ed Harry non dissero più nulla. Ginny aveva ragione... certo... ma quello
era stato davvero un bel colpo. Bill e Fleur sospirarono, sapevano già che non
tutti l'avrebbero presa a bene, ma non avrebbero saputo come calmarli.
Fortunatamente era andata bene, si erano rassegnati alla cosa senza troppe
pieghe. Draco si alzò dal divano e si sedette accanto a Rachel, prendendola per
mano e sorridendole dolcemente, come per infonderle coraggio, anche se sapeva
che lei era forte, sì, lo sapeva, ma voleva starle vicino e rassicurarla.
Ma al contrario di ogni sua aspettativa, la ragazza scoppiò a piangere, ed
appoggiò la testa su una sua spalla.
- Sono così stanca...-, sussurrò chiudendo gli occhi, come se ormai si fosse
rassegnata al suo destino.
Alcune lacrime rigarono anche il volto di San. Ares le si avvicinò e
l'abbracciò.
- Dai, non piangete... vedrete che si sistemerà tutto... il nostro paese é pieno
di auror in gamba... beccheranno Malfoy e Lestrange, senza offesa Draco ed Ares
-, precisò Hermione,-... e tutto tornerà al proprio posto!!
- Sono d'accordo con Hermione, andrà tutto a posto!
- Comunque, Granger, nessuna offesa. Io con mio padre non ho proprio nulla a che
fare... l'unica cosa che ci accomuna è il sangue e il cognome...
Rimasero a chiacchierare sul cambiamento repentino che le loro vite avrebbero
subito quella notte, e poi, verso mezzanotte prepararono le valige. Alle due
tutto era pronto.
Silente entrò in camera e li trovò seduti tutti intorno al tavolo, nervosi ed
ansiosi.
- Siete pronti per partire?-, chiese il preside, avvicinandosi al gruppo,
seguito da Remus Lupin e Ninfadora Tonks.
- Sì! Siamo tutti pronti! -, esclamò Hermione, dopo aver controllato che tutti
gli amici avessero fatto la valigia.
Il gruppetto si avviò piano, piano in direzione dell'uscita del castello,
evitando di fare rumore. Nessuno avrebbe dovuto sapere di quello spostamento,
soprattutto con in giro Malfoy e Lestrange a piede libero.
Fu così che, usciti dal castello, salirono sulle carrozze trainate dai Thestral
e si avviarono verso la loro nuova vita.
FINE CAPITOLO 20
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