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Autore: heeylouis    31/12/2012    1 recensioni
Dal capitolo uno:
«Le vostre camere sono di sopra, a dopo» ci avvertì Louis, sarebbe nata una grande amicizia.
«Ciao Maddy!» disse il biondo guardando il fondoschiena di MIA sorella.
Tra noi non sarebbe mai nato niente di bello, Maddy lei è la mia piccoletta anche se piccoletta non lo era più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Harry
 
La luce penetrava passivamente dalle finestre, accecandomi.
Serrai le labbra mugugnando qualche imprecazione, per poi rintanarmi sotto le coperte dove fui travolto da un delizioso profumo di fragole.
Schiusi leggermente gli occhi, ritrovandomi il viso di mia sorella a qualche centimetro dal viso.
Sentivo il suo respiro regolare sul mio viso…
Sgranai fino all’impossibile gli occhi, per poi allontanarmi violentemente da lei.
Ovviamente,da bravo idiota riuscì ad arrotolarmi nelle coperte e a finire a terra provocando un frastuono assurdo.
mi rialzai intontito e velocemente, per quanto il lenzuolo me lo permettesse, notando che mia sorella dormiva tranquillamente.
Tirai un sospiro di sollievo e mi passai una mano tra la massa di ricci scompigliati che mi ritrovavo al posto dei capelli.
Sbrogliai le coperte con qualche difficoltà e mi trascinai in bagno dove inciampai sulla roba lasciata la sera prima.
Imprecai a tutto spiano tenendomi la testa.
-porca puttana- sibilai.
Mi girai a velocità supersonica e mia sorella dormiva ancora.
Sorrisi al pensiero di quello che mi avrebbe fatto se mi fossi permesso di svegliarla.
Certe volteera davvero intrattabile.
Mi rimisi in piedi a fatica e mi spogliai degli unici indumenti che indossavo per poi abbandonarmi al caldo getto della doccia.
Ripensai a quello che era successo il giorno precedente e ai nostri amici lasciati a New York.
Già mi mancavano.
Mi appuntai mentalmente di chiamarli appena potevo e mi vestì velocemente.
scesi giù per fare colazione ma prima lasciai un piccolo bacio sulla fronte di Mad.
Entrai in cucina e non c’era nessuno.
Erano le 7:05.
Mi riscaldai una tazza di latte e mi sedetti alla sedia fissando il pacco dei biscotti davanti a me.
Sentì una porta sbattere.
Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Niall.
Una fastidiosa stretta si fece spazio dentro il mio stomaco.
-buongiorno Harry-esclamò il biondo facendo finta di niente.
Gli risposi con un semplice ‘ciao’ e continuai a bagnare i miei adorati biscotti al cioccolato.
-hai dormito bene?- mi chiese lui dandomi le spalle.
Mugugnai un qualcosa che doveva sembrare un ‘si’ e conservai i miei biscotti.
-c’è l’hai con me vero? Per il bacio con Madlhen?- ecco la domanda che non volevo che mi facesse.
Cosi decisi di fare finta di niente e continuai a bere il mio latte.
-mi vuoi rispondere?-continuò scuotendomi le spalle.
Mi girai verso di lui e lo guardai con disprezzo.
-senti biondo, il bacio con mia sorella non c’è stato e mai ci sarà va bene? Smettila di importunarla.- Sbottai, lasciandolo allibito.
-ma perché non vuoi? Spiegamelo.- Continuò l’irlandese dei miei stivali.
-PERCHE’ E’ MIA SORELLA OKAY?-gridai sperando che la smettesse di farmi domande.
-pensi sul serio che tua sorella non sia mai stata con un ragazzo? Non farmi ridere.- rispose con strafottenza.
Sentimmo la porta aprirsi e richiudersi con un rumore secco.
Madlhen e gli altri erano davanti a noi e ci guardavano straniti.
Finsi un sorriso e li invitai a fare colazione.
Continuai a bere il mio latte pensando a ciò che mi aveva detto Niall.
‘pensi davvero che tua sorella non sia mai stata con un ragazzo?’, questa frase continuava a ronzarmi nella testa tanto che non mi accorsi che i ragazzi si erano seduti al tavolo e stavano facendo colazione insieme a me.
Harry, stai bene?’ mi chiese Liam guardandomi negli occhi.
Lasciai la tazza nel lavandino e mi appoggiai su di esso.
‘eemh, ho dormito male.’ Risposi guardando Niall che fissava con gli occhi sognanti mia sorella che ‘dormiva’ sul tavolo.
‘VOGLIAMO SMETTERLA CAZZO?’ sbottai guardandolo.
Niall mi rivolse uno sguardo di sfida e cominciò a sghignazzare come un bambino.
Mi sedetti violentemente e presi il braccio di mia sorella che saltò sulla sedia e mi guardò male.
perché non mi lasciate dormire?’ sbuffò.
rispondimi sinceramente Mad.’ le dissi guardandola negli occhi e tenendole il braccio.
Lei lanciò uno sguardo a Niall che le sorrise.
Cominciai ad innervosirmi finché non le strattonai il braccio e la vidi farsi rossa in viso.
DIMMI’ gridò incazzata.
Madlhen Styles, tu sei vergine?’ chiesi con un filo di imbarazzo vedendola diventare rossa come un peperone
 

 
Madhlen

 
 Mi voltai sorpresa verso Liam che era arrossito.
-sicuro che il latte non è scaduto?!- sbottai incredula.
Lui mi sorrise imbarazzato e scosse la testa.
Mi rivoltai verso mio fratello che continuava a guardarmi serio, rosso anche lui.
Pensai in fretta alla risposta che avrei voluto dargli.
Dato che non ero mai stata con un ragazzo, a parte William, avrei potuto dirgli di si... ma visto che lui era un fottuto stronzo del cazzo e non si faceva mai gli affari suoi decisi di mentire spudoratamente.
Strattonai il braccio per fargli levare la mano e mi diressi verso il frigorifero.
Ci guardai dentro e presi il succo alla pesca tentando di temporeggiare.
Ritornai al mio posto e notai che nella stanza era calato un silenzio assordante.
Alzai il capi per guardarli tutti e lanciai uno sguardo complice a Niall che sorrise e capì tutto.
Mi rigirai verso mio fratello e notai che era ancora rosso e stringeva i pugni.
Harry, ho 17 anni. Pensi sul serio che io sia ancora vergine?’ Risposi semplicemente versandomi del succo nel bicchiere.
Notai con la coda dell’occhio che mio fratello lanciò uno sguardo freddo a Niall.
Fissavo il mio bicchiere mezzo pieno e pensavo alla reazione che stava per avere mio fratello.
Sapevo che si stava innervosendo e penso che si sarebbe incazzato tra 3..2…1..
HAI 17 ANNI, CAZZO. QUANDO HAI AVUTO IL TEMPO PER SCOPARE?’ urlò in preda ad una crisi di nervi.
Lo guardai abbastanza sbalordita mentre gli altri si guardavano tra loro, rossi e a disagio.
Lui ha un anno in più di me e si era scopato metà scuola. Per non parlare delle professoresse.
hai 18 anni e ti sei scopato anche le professoresse. Ne vogliamo parlare?’ lo guardai con uno sguardo fulminante.
Si guardò intorno imbarazzato e lo vidi pensieroso.
‘bhè.. non è la stessa cosa okay? Tu sei piccola e sei……UNA RAGAZZA.’ Rispose come se fosse una cosa ovvia.
‘senti Harry stai delirando. La vuoi smettere?’ gridai alzandomi dalla sedia e avvicinandomi pericolosamente a lui che fece dei passi indietro.
-non puoi intrometterti in questo modo nella mia vita!-scandì bene, puntandoli l’indice contro il petto.
Lui mi guardò in cagnesco.
-sono tuo fratello!-
Strinsi i pugni.
-non me ne frega niente! Anch’io sono tua sorella ma non ti vengo a chiedere mica quante ragazze ti scopi al giorno!- sbraitai isterica sbattendo il bicchiere e lasciando che il succo inondasse il tavolo.
Che idiota. Emerito idiota.
Lui boccheggiò, non sapendo cosa dire mentre io, arrabbiata, lasciai la cucina a grandi falcate.
-Stupido, deficiente, idiota, testa di cazzo.- sussurrai, mentre spalancavo violentemente la valigia, ancora intatta data la mia pigrizia.
Iniziai a mettere tutto sottosopra mentre la mia mentre mi riportava alla  scena vissuta precedentemente.
Ma chi si credeva di essere?!
Masticai qualche imprecazione, e afferrai un paio di jeans scuri, gettandoli sul letto per poi passarmi, nervosa, una mano tra i capelli.
-stronzo, coglione, imbecille…-ringhiai.
Non poteva intromettersi nella mia vita in quel modo.
Presi una felpa a casa e la gettai insieme ai jeans per poi recarmi in bagno.
Mi guardai allo specchio.
Le guance erano rosse per il nervoso e tremano.
Tutta colpa di quel coglione, se si fosse fatto i cazzi suoi ora sarei tranquilla e non mi sarei rovinata la giornata.
Mi spogliai e mi buttai sotto il getto dell’acqua fredda.
Mi rivennero in mente tutti i momenti felici in famiglia.
Mi madre, mio padre, Harreh, i momenti felici con loro, le risate, i giochi.
Le lacrime si mischiavano con l’acqua e mi rannicchiai alla doccia piangendo in silenzio.
    
 
                                                                   ***
 
 
Chiusi lentamente la porta della mia stanza, sistemandomi  per l’ennesima volta il ciuffo castano.
Afferrai il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans controllando l’orario, notando, con un sospiro di sollievo, di essere perfettamente in orario.
Almeno per una volta si intende.
Scesi in fretta le scale ricoperte di moquette per poi dirigermi in salotto dove scovai i ragazzi in un religioso silenzio mentre si fissavano assorti nei loro pensieri.
Passai in rassegna di tutti i volti, fermandomi poi su quello di Harry dove era dipinta un espressione di pura tristezza.
Dopo alcuni secondi si accorsero di me, molto probabilmente perché entrai non molto gentilmente nella stanza, calciando l’unico pallone presente, rompendo, casualmente l’impianto stereo.
Tutti mi fissarono allucinati mentre io mi limitai a fissarli piuttosto imbarazzata e dispiaciuta.
-COSA HAI FATTO?!- strillò Louis, con la sua voce leggermente acuta, saltando in piedi e correndo verso lo stereo iniziando a imprecare in arabo antico.
-beh…capita a tutti di sbagliare…- borbottai afferrando la borsa appoggiata vicino alla tv.
Vidi Liam e Zayn sbiancare.
-quel coso mi è costato l’intero stipendio!- abbaiò il moro andando con passi pesanti verso il suo amico che continuava a maledirmi accanto all’oggetto.
Arricciai il naso infastidita.
-buon per te tesoro. Ci vediamo stasera!- urlai poi, uscendo di casa.
Dall’esterno, provenivano ancora le urla isteriche del castano e tutto ciò non fece altro che alimentare le mie risate, trattenute fino a quel momento.

 
 
 
Harry.
 
 Rimasi in silenzio guardando la scena alquanto divertente.
Louis e Zayn erano per terra che piangevano e imprecavano tutti i santi possibili, Niall era sul divano a fianco a me che rideva sotto i baffi e poi c’era Liam che era bianco cadaverico e cercava di calmare Zayn, con scarsi risultati.
Mi alzai sbuffando e andai a prendere dal mio jeans, il mio portafoglio.
Mi piazzai davanti a Zayn che piangeva, doveva tenerci molto al suo impianto stereo.
-Quanto ti devo?- domandai sperando che non si arrabbiasse con me.
-Tranquillo Harry, sappiamo entrambi com’è tua sorella. Lascia stare.’ Rispose abbastanza depresso.
Louis si alzò e si buttò a peso sul divano imprecando ancora mia sorella.
Risi facendo sorridere anche lui.
-Louis, non volevi vedere questa ‘Francesca’? alzati e andiamo a spiarle.’ Gli dissi con il mio solito sorrisetto malizioso.
Louis alzò la testa e mi sorrise.
-Okay, sono pronto. Andiamo.- disse alzandosi dal divano e raggiungendo la porta.
-dove volete andare idioti?- sbuffò Liam, alzandosi in piedi  e fermandoci.
Lo fissai incuriosito mentre anche Zayn e Niall ci raggiungevano.
 -a spiare mia sorella, no?- gli risposi ovvio. Era cosi difficile?
-non pensi che dopo la lite di stamattina non abbia voglia di vederti?-proferì con strafottenza.
Roteai gli occhi e lo guardai irritato.
-conosco Madlhen, le passerà presto. Cosa fai? Vieni o no?- gli chiesi cercando di cambiare discorso.
Liam sbuffò insistentemente e presa la sua giacca facendo cenno di andare.
Sorridemmo tutti e raggiungemmo una macchina grigia, che doveva essere di Louis, dato che la accarezzava e le parlava come se fosse una persona. Sorrisi tra me e me e mi sedetti dietro accanto a Zayn e Niall.
-dove siamo diretti Harold?-gridò Louis isterico.
Risi e mi voltai verso Niall.
-caro Niall, diccelo tu.- chiesi al biondo sperando che sapesse.
-mmh, sapevo che sarebbero andate al Mc Donald. E ricordate che ve lo dico solo perché ho fame, la prossima volta non vi dirò nulla.- rispose il biondino incrociando le braccia come un bambino.
Sorrisi soddisfatto pregustando la mia vendetta.

 
 
 
 
 
 
Madlhen.
 

 
Entrai nel Mc Donald con il cellulare in mano sperando in una telefonata di Francesca.
Mi guardai in torno ed era tutto affollato, come sempre.
Sbuffai prendendo posto in uno dei pochi tavoli liberi e continuai a guardarmi in torno.
Due bambini del tavolo affianco al mio stavano litigando.
Dovevano avere una decina di anni.
Li guardai insistentemente.
Il bambino assomigliava molto ad Harry. I suoi riccioli e i suoi occhi verdi che brillavano di luce propria sul quel piccolo visino.
Sorrisi alla vista della bambina che li tirava i capelli.
I ricordi invasero la mia mente.
Vidi due adulti che andavano nella direzione dei bambini.
Si sedettero al tavolo portando il cibo e sgridando entrambi per poi abbracciarli e baciarli.
Sorrisi malinconica.
Tutto mi riportava alla mente i felici momenti in famiglia.
La mia attenzione venne attirata dal rumore della campanella posta sotto la porta, segno che qualcuno era entrato,che mi fece distrarre dalla vista di quella meravigliosa famiglia.
Mi girai di scatto e incontrai gli occhi verdi di Francesca, che mi sorrise e mi salutò con la mano.
Ricambiai frettolosamente invitandola a sedersi con me.
Si sedette  davanti a me, lasciandomi un bacio sulla guancia.
Le sorrisi malinconica e lei mi osservò attentamente.
-è successo qualcosa?-  mi domandò leggermente preoccupata.
-solite liti con mio fratello.- risposi alzando gli occhi al cielo e facendo scappare un risolino alla mia amica.
- dai,parlami un po’ di te.- le chiesi cercando di fare discorso.
Cominciò a parlare della sua vita qui a Londra e della sua famiglia ma qualcosa mi distrasse dal suo racconto.
La campanella annunciò che qualcuno era entrato.
Un gruppo di ragazzi parlavano ad alta voce, quando sentì una risata.
La sua risata.
 
 
 
 
 
Harry.
 
Entrammo nel locale con Niall continuava a lamentarsi per la fame e Louis e Zayn che continuavano a bisticciare per chi dovesse mettere i soldi per il nuovo stereo.
Lanciai uno sguardo a Liam che li osservava ormai rassegnato e scoppiai a ridere.
Liam mi diede una gomitata facendomi capire che stava accadendo qualcosa.
Smisi di ridere e mi girai.
Incontrai gli occhi di mia sorella che mi guardavano furiosi.
Girai lo sguardo verso i ragazzi, ignorandola, e li invitai a sedersi ad un tavolo libero, possibilmente abbastanza lontano da mia sorella.
Ci accomodammo e dicemmo le nostre ordinazioni a Niall che scappò alla cassa ad ordinare per la troppa fame. Sorrisi distrattamente sentendo lo sguardo di mia sorella dietro di me.
-Non male l’amica di Madlhen.- sussurrò maliziosamente Zayn.
Gli diedi una gomitata nelle costole facendolo scoppiare a ridere.
-NON MALE? NON MALE? IO QUELLA ME LA FACCIO.- annunciò Louis gridando e facendo girare tutte le persone.
Mi girai involontariamente e vidi mia sorella in preda alla rabbia.
La ragazza davanti a lei era rossa in viso e sorrise appena.
Ricambiai con il mio solito sorrisetto malizioso e lei abbassò lo sguardo imbarazzata.
Mi girai verso Louis, guardandolo altezzoso.
Inarcò un sopracciglio e sorrise maliziosamente.
Arrivò Niall con due vassoio pieni di schifezze da mangiare e un panino già in bocca che ci fece scoppiare a ridere.
Cominciammo a mangiucchiare parlando del più e del meno quando una risata mi distrasse.
Mi girai lentamente e vidi l’amica di mia sorella che rideva a crepapelle.
Sorrisi anche io, la sua risata era contagiosa.
-Harry? Harry tu che ne pensi? Harry?- mi richiamò Liam scuotendomi leggermente.
Mi passai una mano tra i capelli e sorrisi leggermente.
-uhm…scusate, mi ero distratto. Cosa è successo?-
Il castano mi lanciò uno sguardo eloquente.
-uh, ammettilo: ti eri incantato a fissarle!- esclamò Niall, sorridendo divertito.
Sbuffai non riuscendo a trattenere però un sorriso.
Sgamato.
Scrollai le spalle indifferente.
-probabile. Più che altro stavo ideando qualcosa per vendicarmi di Mad- ammisi.
Zayn e Louis si avvicinarono interessati  mentre io mi limitai a mangiare una patatina.
-del tipo?-
-boh…non saprei- affermai.
Louis fece spallucce, guardando alle mie spalle.
-porca troia, ma è davvero figa- sussurrò.
Liam roteò gli occhi.
-amico, abbiamo gli occhi. La vediamo- rispose scartando il suo panino caldo, appena sfornato.
Lui sbuffò infastidito e incrociò le braccia al petto.
-io sono comunque del opinione che riuscirei a portarmela a letto prima di tutti voi- proferì saccente.
Lo fissai con sguardo di sfida.
-dici?-
Lui si sporse leggermente non distogliendo mai lo sguardo dal mio.
-dico, dico-
-oh-oh! Sento odore di scommessa!- ghignò Zayn.
vidi con la coda dell’occhio Niall, infilarsi quattro patatine in bocca, tutte insieme, per poi fissarci attentamente.
-cento sterline. Un mese.- propose Louis porgendomi la sua mano.
La fissai interdetto per qualche secondo per poi stringere la sua mano e acconsentire.
Poi si alzò e iniziò a trotterellare verso il tavolo delle due ragazze dietro di noi.
La vittoria era già nelle mie tasche.
 
 
 Francesca.

 O
sservai la figura di un bellissimo ragazzo avvicinarsi al nostro tavolo.
Mi voltai verso la mia amica che non sembrava arrabbiata, ma di più.
Le presi la mano e la guardai per farla calmare.
Ma niente da fare.
Era rossa in viso e penso che se non l’avessi fermata avrebbe fatto un omicidio di massa.
-Oh no! Quell’idiota sta venendo qui.- borbottò lei coprendosi il viso con le mani.
La fissai confusa, lo conosceva?
-Ehi Madlhen! Da quanto tempo non ci vediamo e tesoro? Non mi presenti la tua amica?!- disse tutto d’un fiato quel ragazzo toccandomi la spalla.
Sorrisi forzata.
-non penso proprio. Louis, vattene.- esclamò Mad spingendolo via.
Louis. Louis. Louis. allora era cosi che si chiamava.
Sorrisi a Mad per calmarla e infatti la vidi sorridermi.
-io sono Francesca. Voi due vi conoscete?- chiesi facendo finta che non stesse accadendo nulla alle mie povere gambe.
Il castano mi strinse la mano e mi guardò negli occhi.
I suoi occhi erano di un azzurro simile al cielo.
Gli sorrisi e abbassai lo sguardo cercando di non far notare il leggero rossore sulle mie guance.
-si, siamo coinquilini! Vero mad? Ed è una vera rompicoglioni. Vero Mad?- sorrise in modo strafottente guardandola con sguardo di sfida.
Vidi la mia amica sgranare gli occhi e diventare rossa in viso.
Louis continuava a sorridere strafottente il che mi fece sorridere.
Ricevetti uno sguardo minaccioso da parte di Mad.
Le sorrisi imbarazzata mentre Louis cercava di attirare la mia attenzione.
-stai zitto imbecille- sibilò lei, iniziando a mangiare il suo pranzo.
Lui le fece il verso e poi si rivolse a me che cercavo di trattenere le risate.
-comunque splendore, volevo chiederti una cosa!- iniziò, scompigliandosi i capelli già in disordine.
Lo fissai incuriosita mentre la mia commensale sbuffava inacidita, mordendo violentemente una patatina.
-idiota- bisbigliò.
Ridacchiai e li feci cenno di andare avanti.
-uh, beh…ti andrebbe di uscire venerdì sera con me?- domandò sorridendo.
La coca-cola che stavo bevendo mi andò di traverso facendomi tossire fortemente mentre la mia amica aveva sgranato gli occhi così tanto che assomigliavano a due palline da ping-pong.

Oh mio dio.
 





HEEEEELLOOOO.
ciao bella geeente. dj Francesca è qui presente AHAHAHAHAHA no okay, sto male. volevo dirvi delle piccole cosucce. dsvbhjsk
allloooora. questo capitolo è una merda, ma vaaa bene. l'abbiano scritto molto velocemente, ma vi promettiamo che dalla prossima volta scriveremo capitoli decenti.
ho bisogno di sapere come la pensate e quindi se volete potete lasciare una piccola recensione. Per me è importante, anche se sono delle critiche.
Vorrei ringraziare le persone che hanno recensito, messo nei preferiti, e nelle seguite. FRANCESCA VI AMA, SAPPIATELO.
che dire, ora vaaaaado.ah, un altra cooosa....

AAAUGURI DI BUON ANNO A TUTTI, MUUUCH LOVE.

 



























  
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