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Autore: _fix    31/12/2012    14 recensioni
Emma sbattè la porta di casa furiosamente e puntò un dito contro il petto di Zayn,ancora rosso in viso.
«Perchè lo hai fatto?» Era visibilmente fuori di sè in quel momento,e niente e nessuno l’avrebbe fermata.
«Non sono affari tuoi!» sbottò il moro. Emma sbarrò gli occhi e gli diede uno schiaffo. Le lacrime partirono incontrollate,iniziando a rigare le guancie.
«Io ti odio Zayn Malik. Ti odio per ogni cosa che fai. Ti odio per avermi rovinato questa serata. Ti odio perchè sei entrato nella mia vita senza preavviso. Ti odio perchè riesci a trafiggermi ogni volta che incateni il tuo sguardo al mio. Ti odio perchè mi fai sentire debole. Perchè mi fai sentire uno schifo. Ma soprattutto ti odio perchè dal primo giorno che ci siamo incontrati hai capito tutto. Ti odio perchè sono innamorata di te»
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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≈I hear the beat of my heart getting louder whenever i'm near you    

     



XXIV



L'orologio segnava le cinque meno un quarto. Emma continuava a percorrere il perimetro del marciapiede impaziente da circa una mezz'oretta abbondante.
Non era facile,per niente,trovare le parole giuste.
'' Ciao Zayn,ho scoperto che scopavi allegramente con Elisabeth,forse anche quando ci provavi con me. Ho deciso di andare a New York da mio padre per evitare di pensarti. Ci si sente,ok?''
Magari non sarebbe stata una pessima idea. Emma scosse la testa,ripensando a quale pensiero stupido aveva formulato.
Voleva sembrare indifferente. Fredda. Quasi impassibile.
Ma sapeva di non esserlo.
Quella situazione,lasciando perdere che ne fosse la protagonista,la toccava particolarmente. Si era completamente donata a lui,in tutti i sensi.
Aveva permesso che i muri cadessero,che gli schemi fossero rotti e stravolti. Che lui si prendesse la sua dignità con la sua forza di volontà,che la rendeva rigida al mondo che la circondava.
Era quasi arrabbiata quando i suoi occhi intercettarono una figura alta e mora in lontananza,affrettare il passo e raggiungerla.
Era dannatamente perfetto,avvolto nel suo giubotto nero di pelle e la sua maglia di lana bianca. Non si era rasato,la barba sembrava ispida. Un impulso violento di correre verso di lui,afferrarlo per il viso e toccarla,prima di baciarlo prese possesso di lei. Emma la scacciò via con la stessa rapidità con la quale disegnò una smorfia sul suo volto.
Zayn si era avvicinato più del dovuto,e inebriandola con suo profumo,aveva tentato di abbracciarla – Ciao – sussurrò.
Ma Emma,simulando un colpo di tosse,si era scansata e aveva guardato quasi con gli occhi lucidi Zayn,prima di scusarsi. Una smorfia di incredulità si dipinse nei suoi occhi,ma sparì subito,lasciando spazio ad un sorriso rassicurante ed una mano che apriva la porta di Starbucks.
-Allora- esalò,prendendo posto in uno dei tavoli e facendo segno al cameriere di raggiungere il proprio tavolo – Piccola- aveva aggiunto,con un pizzico di maliziosità nel tono della voce.
Ciò non aiutava affatto. Emma si contorse sulla sedia,cercando di non pensare al suo viso. Alla sua espressione. Alle sue parole.
-Emh- aveva balbettato,guardando ancora una volta il menù. Scorreva con lo sguardo sulle parole,veloce,ma non riusciva a comprendere nulla. Non riusciva quasi a leggere,essendo consapevole che due occhi color pece la scrutavano,cercando di capire il problema del suo atteggiamento freddo. Scostato.
Tentennando aveva ordinato un semplice frappuccino con panna,aspettando poi l'ordine di Zayn con l'ansia più grande che avesse mai provato. Ma con un gesto secco della mano e qualcosa in più da scoprire,Zayn aveva congedato il giovane cameriere che,con l'aria quasi delusa,era ritornato al bancone.
Un silenzio imbarazzante piombò su quel tavolo. Emma continuava a tamburellare sul tavolo,incrociando talvolta le dita e torturando le pellicine. Zayn continuava a trapassarla con lo sguardo.
- Bel tempo eh,oggi..-
- Emma- sussurrò Zayn,quasi lagnoso – Cosa succede?-
Deglutì rumorosamente. Non era stata consapevole del fatto che avrebbe dovuto affrontare Zayn finchè non aveva trovato il suo volto dal un palmo dal suo naso.
Era così vicino. Le sue iridi dorate splendevano alla luce del lampadario,quando ormai fuori Londra ospitava il buio totale. Preoccupazione? Timore? Cosa lo preoccupava?
Non riusciva mai a capacitarsi dei suoi sentimenti fino in fondo,c'era sempre quel velo di inespressività in lui. Sempre qualcosa di distaccato.
- Io .. Beh insomma,n-noi dobbiamo parlare- Era riuscita a mettere insieme una frase di sei parole. Entusiasmante per una persona che aveva vinto un premio per il miglior discorso sulla libertà di pensiero ad un concorso nazionale. Esaltante.
- Di cosa?- aveva risposto,con lo stesso tono della prima domanda,Zayn,cercando di apparire tranquillo.
Apparire,ecco.
- Di una cosa .. importante.-
Zayn aveva alzato gli occhi al cielo,quasi spazientito. Non riusciva a comprendere quest'insicurezza. Non era mai stata insicura,mai. Non capiva davvero cosa nascondesse.
- E allora parla!- grugnì,tra i denti,serrando I pugni. Emma sconvolta,sbarrò gli occhi.
Fece segno al cameriere di avvicinarsi al tavolo ancora una volta. Lo guardò con tutta la decisione possibile.
- Tornerò più tardi per pagare il frappuccino che non berrò. Adesso dimmi dove posso trovare un uscita secondaria. E' urgente-
Quasi intimorito,quel giovane dagli occhi spaventati indicò con l'indice una porta chiusa dietro di loro. Emma si alzò,aspettando che Zayn la seguisse,e si avviò verso la porta.
Indignata,la richiuse dietro di se e guardò il ragazzo. –Io vengo a sapere delle cose e chi fa la parte dell'incazzato sei tu? Guarda,Zayn,non sei proprio nella posizione per farlo!-
- Cosa hai saputo,eh? Cosa?- La tensione poteva essere tagliata a metà con un coltello. Emma,ormai presa dalla foga del momento e dalla delusione che gli stava portando le parole di Zayn,sputò la verità.
-Tu osi anche chiedermi come ho saputo? Perchè non me lo dici tu cosa succedeva quando io a casa cercavo di capire cosa significavano i tuoi gesti,i tuoi mezzi baci e tu invece te la spassavi con qualsiasi ragazza? Perchè non parli tu?-
-Io..tu,insomma .. cosa stai dicendo?-tentenno,sconvolto e incredulo Zayn,deglutendo rumorosamente. Emma seppe di aver colpito quando i suoi occhi si ridussero a due fessure. Le sue labbra si mossero velocemente,sibilando qualcosa simile ad ''Elisabeth''
-Emma- tento,allungando una mano verso il suo viso. Emma la scosto' repentinamente,seria.
-Voglio solo sapere una cosa,Zayn- mormorò in un sussurro strozzato ed impercettibile,trattenendo le lacrime - Siete stati insieme ?-
Zayn si mosse sul posto,grattandosi la nuca -Ma era prima che ci mettessimo insieme,Em-
-Non chiamarmi Em. Il mio nome è Emma- gurgnì,a denti serrati - Ti ho detto : Siete stati insieme?-
Fu allora che Zayn capì che non ci sarebbe stata una via di fuga. Aveva sperato che quelle parole non fossero mai dette. Che quelle notti non fossero mai conosciute,perchè ormai insignificate.
Passate.
Ma il tradimento o almeno in quella situazione,qualcosa che sia avvicinava molto ad esso,era difficilmente perdonabile. Emma sentì il sangue ribollirle e le lacrime pizzicare gli occhi quando,a testa bassa,Zayn mormorò un 'si'.
Era quasi come se il mondo le fosse caduto addosso.
Come quando sai di dover capire una cosa,di dovertene fare una ragione ma nonostante sia doloroso,tu non vuoi affatto ragionarci.Chiuse gli occhi e spostò lo sguardo,per non mostrarsi debole.
Non ancora una volta.
Sentiva le lacrime rigare il suo viso freddo.Ogni lacrima scendeva lenta ed inesorabile,come un pugnale.
Doloroso.
Quando sentì le braccia di Zayn avvolgerla,non oppose resistenza alcuna. Lasciò che le lacrime bagnassero la sua maglia,le lacrime che stava versando per lui.
-Scusami- emise Zayn in un sussurro,fra i suoi capelli. Emma si staccò violentemente,colpendolo forte in viso.
Quando Zayn si portò,sconvolto,una mano sul viso,capì che la sua ira si era sfogata attraverso quel gesto. Sentiva quasi il suo corpo più leggero. Libero.
Era stanca.
-Non ne posso più delle tue inutili scuse. Sono stanca di perdonare sempre e solo i tuoi errori. Sono terribilmente esausta di dover sentirti dire ''scusa'' ogni volta che sbagli. Perchè alla fine sai chi ci va a perdere,Zayn? Solo e soltanto io. Io-
Non riuscì più a trattenere le parole,le lacrime,la voce e i sentimenti che provava in quel momento. Esternare tutto la faceva sentire meglio. Adesso capiva.
Rimuginava sulla sua vita,su ciò che accadeva. E lo faceva troppo. Continuava a tenere per se I suoi pensieri,I suoi sentimenti . Continuava a non parlare,a chiudersi a guscio per apparire forte ed evitare che qualcuno potesse ferirla ancora.
Ma era solo tutto sbagliato.
Si sentiva quasi meglio,quando tentò di imboccare la via che portava a casa per lasciare una volta e per tutte Zayn da solo,con i suoi pensieri e con i suoi sensi di colpa.
Una mano l'afferrò per un polso,costringendola a voltarsi. Due occhi color pece la scrutavano,ancora,sotto la lunga distesa di ciglia nere e folte.
Sembrava turbato ma allo stesso tempo arrabbiato. Lui non poteva permettersi di essere arrabbiato. Non lui.
Allentò la presa sul polso quando Emma tentò di divincolarsi,ma non la lasciò andare. – Tu non puoi capire ..- mormorò,avvicinandosi ancora di più al suo volto,senza interrompere il loro contatto visivo. Sentì il suo respiro caldo infrangersi sul suo volto,prima di alzare gli occhi e guardarlo a sua volta.
- Cosa devo capire Zayn? Che non ero troppo per te? Che ero un'ostacolo troppo grande da superare e che hai scelto la via migliore,e con lei anche Elisabeth? Solo questo posso pensare. Adesso lasciami andare,ti prego – sembrava quasi un lamento,una richiesta straziante. Non voleva andare via da Zayn. Non voleva che lasciasse il suo polso. Non voleva allontanarsi da lui.
Ma doveva.
Quando si girò ancora una volta,non volle guardare dietro di se. Non volle incontrare I suoi occhi neri ancora una volta. Non volle verificare che quel singhiozzo che aveva sentito,aveva fatto partire delle lacrime anche per Zayn.
Continuò per la sua strada,capendo per l'ultima volta che stava uscendo dalla sua vita.
Stava andando via da Zayn e con lui,stava lasciando anche il suo amore.
 
 
 
 
 

 ***

 
 
- Ritornerai?-
Emma sorrise,accarezzando la guancia bagnata di Sophie – Certo che lo faro. Ho solo bisogno di pensare,da sola –
- Ma noi .. insomma,noi possiamo aiutarti. Lo terremo lontano da te,potremmo fare di tutto per evitare che vi incontriate a scuola – aveva tentato Sophie,con voce tremolante. Ma Emma l'aveva fermata con un abbraccio. Più di mille parole erano racchiuse in quella stretta calda che adesso si scambiavano le due amiche.
Emma quasi doveva dare forza a Sophie,che non voleva per nulla al mondo lasciarla andare via.
Si girò poi verso Harry e Niall,correndo a salutarli. Accolse l'abbraccio che Harry le aveva offerto e si fece cullare dalle sue parole dolci.
- Non fare niente che io non farei. Non dire niente che io non direi. E soprattutto cerca di ritornare il più in fretta possibile,ti prego – disse,a bassa voce sporgendosi verso il suo orecchio.
Emma lo guardò – Lo farò,promesso – aveva poi risposto,prima di accarezzargli una guancia e lasciargli un bacio sopra. Si avvicinò a Niall,stringendolo a sè.
- Perchè scappi? –
-Non sto scappando – disse,sciogliendo l'abbraccio – O almeno non lo farò per sempre. Devo solo pensare un po' a me. Prenditi cura di lei – lo ammonì,indicando con il capo Sophie,ancora in preda alle lacrime.
Niall annuì nello stesso momento in cui l'altoparlante annunciò l'ultimo viaggio per New York. Prese I suoi bagagli e si diresse verso il gate,dove una hostess aspettava impaziente I passeggieri.
Guardò fuori dalla finestra,notando che il tempo si era stabilizzato. Dopo la pioggia malinconica del tardo pomeriggio,c'era un cielo blu scuro sereno.
Attraversando il gate,si voltò nuovamente. Non vide nessuno.
Sospirando,imboccò il lungo corridoio per l'aereo,sperando che quella lontanza fosse servita a stabilizzare anche il suo cuore.






yeah!
emh okay .. questo è forse uno dei capitoli più deprimevoli che io abbia mai scritto,sul serio çç
ho pianto. e non sto scherzando. nell'ultima parte ho davvero capito cosa sto facendo succedere ( cioè io che piango per la mia storia,ma bah! .-. ) e quasi volevo cancellare tutto.
però è così che deve andare.
ho stimato circa cinque capitoli ancora,compreso l'epilogo. ebbene si,la storia sta per finire.
spero solo che non essendo tutto così rosa e fiori,adesso le lettrici diminuiranno. non andate via ç_ç
adesso vado in un angolino a pensare come devo scrivere il prossimo capitolo,dove ci saranno delle belle cose.
ok non tanto belle. giù vi lascio un piccolo spoiler,però non allarmatevi.
mi raccomando,fatevi sentire. un bacio e BUON ANNO A TUTTE!
ciao ♥



spoiler.


''Non sapeva davvero se accettare un invito da un completo sconosciuto,appena incontrato in una stradina sperduta della grande mela. Riusciva solo a sentire una strana eccitazione alla bocca dello stomaco. Un'adrenalina assurda che la spingeva ad accettare.
Quando sibilo il suo ''si'',strozzato dal furore di ciò che stava accadendo,sul viso di quel ragazzo dagli occhi glaciali si dipinse un sorrisetto malizioso. Cacciò dalla giacca a vento un biglietto dorato con fantasie rosse e glielo porse.
- Questo è il biglietto,io sarò nel privè. Ci si vede,piccola-
Schioccò un occhiolino prima di sparire dietro l'angolo. Emma lo guardò sparire sotto i suoi occhi,mentre rigirava fra le dita quel biglietto invitante. Lo guardò : Lavo nightclub. ''

   
 
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