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Autore: niallersmyall    31/12/2012    1 recensioni
Non lo avrei mai incontrato se non me ne fossi andata.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I'm broken, do you hear me?

Erano le 11.30 di mattina, e mi svegliai. Oggi era capodanno, quindi dovevo essere riposata per la serata che avrei passato con gli altri. Andai giù in cucina con l’intenzione di fare colazione, ma trovai un biglietto scritto da mio padre sopra la tavola.

“Appena ti svegli vieni in negozio, finisco alle 11.30.”

Ok, ero morta. Non feci neanche in tempo a piegare il foglietto e buttarlo nel cestino che si aprì la porta d’ingresso.

“Ti sei svegliata ora?” mi disse con voce scocciata.
“Si. Se magari mi avessi avvertita che dovevo aiutarti mi sarei messa la sveglia…”
“Avvertirti? Tu pretendi troppo mia cara” disse, appoggiando la borsa per terra.
“Ma io come facevo a sapere che dovevo aiutarti? Sinceramente non sapevo neanche che eri al lavoro oggi.”
“Perché tu non sai niente di me.”
“Perché, tu si invece?”

Quando dissi quelle parole si zittì, non sapeva più cosa rispondermi.

“Sai quella festa a cui devi andare stasera? Ops, ora non ci vai più. Ti auguro un buon nuovo anno Zoe.”
Poi prese la borsa che aveva posato per terra e si girò nuovamente verso di me.

E se ti azzardi a fuggire, ne vedrai delle belle mia cara.”

Da quel momento fino a quando entrò in camera stessi lì, immobile. Non sapevo davvero che cosa fare. “ne vedrai delle belle mia cara”. Quelle parole continuavano a rimbombarmi nella testa. Mi era passata la fame, così presi la borsa e me ne andai nel parco che si trovava a 10 minuti da lì. Appena mi sedetti sulla panchina mi arrivò un messaggio. Era Niall.

“Non vedo l’ora che si stasera xx”
Mentre mi trattenevo dal piangere, gli risposi.
“Niall, stasera non posso venire. Mio padre si è arrabbiato e mi ha detto che se fuggo ne vedrò delle belle. Era moto serio, più del solito, questa volta non voglio rischiare.”
Poco dopo mi arrivò il messaggio di risposta.
“Ne vedrai delle belle? Che cosa intende dire Zoe?”
“Non lo so, ma mi faceva paura.”
“Ne parlo con gli altri per vedere se possiamo fare qualcosa, io questo capodanno voglio passarlo con te, ad ogni costo. Ciao xx.”
Ero troppo triste. Accesi l’ipod ed ascoltai una canzone dei miei amati guns ‘n’ roses, che non avevo ovviamente dimenticato. Dopo la loro venne more than this. 

“I’m broken, do you hear me?” 

A quelle parole mi misi a piangere. Ero veramente distrutta. Ogni giorno mi dicevo “ce la farai, vai avanti, tuo padre non può essere un ostacolo” ma ora non ne avevo più la certezza. Ogni minima cosa che facevo per lui era uno sbaglio. Era sempre stato così, e sempre lo sarà. Spensi l’ipod, mi asciugai le ultime lacrime e andai a casa. Mio padre stava mangiando.

“Vieni a pranzare con me?”
“No, non ho fame.”
“Senti, non rispondermi così solo perché non ti faccio andare ad una maledetta festa, ok?”
“Papà, ti prego, fammici andare! E’ l’ultimo dell’anno, ti prego, fammi stare coi miei amici. Almeno l’ultimo, fammi essere felice.”

Alzò lo sguardo e vide che avevo gli occhi lucidi, quindi lo riabbassò.

“No. Quando è no è no.”
Sei il padre peggiore di tutto il mondo!” dissi urlando, non ce la facevo più a tenermi tutto dentro.

Buttò per terra la forchetta.

“Chi è che ti ha dato un tetto sotto il quale vivere? Io! Non mi sembra che l’abbia fabbricata tu questa casa!”
“Se è questo il problema, posso tranquillamente andare a vivere da qualcuno altro!”
“Sei minorenne, non puoi!”
“Me ne vado, ne ho abbastanza di te e tutte le tue scuse! Io a quella festa ci andrò, costi quel che costi!”
“Se solo ti azzardi a…”

Non gli feci neanche finire la frase, ormai ero già fuori con la mia borsa, era l’unica cosa di cui in quel momento avevo bisogno. Chiamai Perrie per chiederle se quella notte potevo dormire da lei, e lei mi rispose di si, per fortuna. Andai subito a casa sua, come al solito in lacrime. Le iniziai a raccontare cosa era successo, poi mi arrivò un messaggio da Niall.

“Hey, tutto bene? Hai sistemato con tuo padre?”
“Sistemato no, perché sono scappata di casa, ma alla festa ci vengo.”
“Scappata di casa? Zoe, ma come ti è saltato in mente?”
“Era l’unico modo per passare il capodanno con voi, ed io voglio passarlo con voi, con te.”
“Ma quando tornerai a casa per dormire tuo padre sarà una iena!”
“No tranquillo, per il fatto di dormire ho già sistemato.”
“Sei sicura che non rischi troppo?”
“E anche se fosse? E’ il padre peggiore che esista sulla terra.

Perrie mi si avvicinò, vedendo che stavo per rimettermi a piangere, e mi abbracciò. Avevo decisamente bisogno di un abbraccio, era l’unica cosa che in quel momento poteva tranquillizzarmi.
 
  
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