31/12/2012
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Damon respirava affannosamente e poteva giurare di avere la fronte imperlata di sudore. Si guardò intorno e riconobbe camera sua.
- Non sono morto. – Era sorpreso ma anche sollevato, ovviamente. – Sono vivo! –
Accanto a lui qualcosa si mosse. Elena, coperta solo dal bianco lenzuolo, avendolo sentito urlare, si era svegliata. – Che sta succedendo? – Chiese ancora assonnata.
Poiché Damon non rispondeva, si sollevò dal letto e lo osservò meglio in viso.
Era pallido, tutto sudato e aveva lo sguardo perso nel vuoto. Non lo aveva mai visto così turbato. – Ehy, Damon.. – Gli prese il viso tra le mani. – Guardami! E’ stato solo un incubo. – Al contatto delle mani di Elena con il suo viso, Damon si riprese.
- Si…è solo che….- Damon che aveva difficoltà nel parlare. Era una novità.
– Scusami se ti ho svegliata. – disse infine. – Non ti preoccupare. – Cercò di tranquillizzarlo sorridendogli. – Ti va di raccontarmi cosa hai sognato? –
A quella richiesta di Elena, Damon si meravigliò. Nessuno prima di allora si era mai interessato a come si sentisse o a cosa lo potesse turbare….nessuno tranne la sua Elena, a quanto pareva.
Dopo che aveva spezzato l’asservimento, dicendole, anzi, costringendola, a dimenticarlo e farsi una vita senza di lui, si era convinto che non l’avrebbe più rivista e invece il giorno dopo si era presentata alla porta di camera sua.
Inizio flashback
Era rimasto tutto il giorno rinchiuso in camera sua senza voler parlare né vedere nessuno. Non che suo fratello si fosse interessato minimamente a come potesse sentirsi. Sicuramente adesso si trovava in camera di LEI per recuperare il tempo perduto. Damon pensò questo con amarezza, disprezzo e si, anche con un po’ di gelosia.
Era per questo motivo che quando bussarono alla porta non si sarebbe mai aspettato di vedere lei…
- Posso entrare? – Se ne stava sul ciglio della porta, aspettando che lui reagisse in qualche modo. Damon invece rimase sul letto con lo sguardo fisso sul tetto.
- Cosa vuoi? Il mio fratellino è andato da Bambi lasciandoti sola e vuoi che ti faccia compagnia? Beh, mi dispiace ma ho da fare. – Gli faceva male rivolgersi a lei in quel modo ma non poteva fare altrimenti. Era meglio se anche lui avesse iniziato a dimenticarla.
Lei invece non parve essere colpita. Se lo aspettava che avrebbe reagito così. Era tipico di Damon. – Sono venuta perché volevo dimostrarti una cosa. – Damon smise di fissare il tetto e rivolse la sua attenzione su di lei, con freddezza.
- Ah si? E che cosa, di grazia? – Elena inizio a parlare. – Che avevo ragione io. Te lo avevo detto ma tu non volevi credermi, eri troppo impegnato a tormentarti la vita con mille dubbi. – Okay, Damon non ci stava capendo nulla, o forse, aveva capito quello che stava accadendo ma non voleva illudersi… In ogni modo, rimase in silenzio mentre Elena continuava a parlare. – Quello che ho provato per te in quest’ultimo mese, Damon, era vero! E sono qui, adesso, nonostante tu mi abbia reso libera, perché non riesco a stare lontana da te nemmeno ora che me lo hai imposto!! –
Nel frattempo si era avvicinata a lui che era immobile come una statua.
- Io ti amo. E forse ti ho sempre amato anche da umana, solo che avevo troppa paura a lasciarmi andare…tu eri l’incertezza mentre Stefan era il mio porto sicuro. –
Damon continuava a fissarla negli occhi senza però muovere un moscolo. Era come pietrificato. – Ma ora che sono un vampiro – continuò Elena – non ho più paura. Sono cambiata e non voglio sicurezza.. ma passione, avventura e anche un pò di pericolo… Mi credi adesso?? – Glielo chiese quasi come una supplica ma con l’accenno di un sorriso. Damon non disse nulla ma la baciò soltanto.
Fine flashback
- Se non ti va di raccontarmelo, non fa niente. Tranquillo – Elena glielo disse dal momento che Damon non sembrava voler parlare.
- Ero in una grotta… - Si decise e iniziò a raccontare - ….un cacciatore, che io avevo conosciuto quando era bambino, voleva ucciderci ma io gli spezzai il collo e scappai…dopo un po’, però, iniziarono le allucinazioni….Stefan mi incolpava di tutto…della venuta di Klaus e di ogni morte e io gli credevo….poi mia madre…-
- Tua madre? – Elena non sapeva niente della madre di Damon e Stefan. Non avevano mai parlato di lei in tutti questi anni, aveva solo dedotto che era morta quando Stefan era molto piccolo.
- Si mia madre. Lei mi convinse che Stefan sarebbe stato meglio senza di me e allora mi tolsi l’anello e….e Ric…e poi il sole e…- Elena vide che stava iniziando ad agitarsi e lo interruppe. Doveva essere stato tremendo per lui vedere e sentire quelle cose. Conoscendolo, pensò Elena, sicuramente nel profondo, Damon ci credeva veramente. – Ehy, ehy. Va tutto bene! Era solo un incubo.. non c’era niente di vero. Ok? Tu non c’entri niente con quello che è accaduto! –
Damon annuì e Elena gli asciugò con la mano la zona del suo viso bagnata da una lacrima che era sfuggita ai suoi occhi.
- Che cosa patetica. Damon Salvatore che si lascia turbare da queste sciocchezze! – Cercò lui stesso di sdrammatizzare la situazione contagiando Elena con il suo sorriso.
- Dai ritorniamo a dormire. – Elena gli diede un bacio e insieme si sdraiarono sul letto.
Si addormentarono stretti l’uno nelle braccia dell’altro.
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Angolo autrice
Eccomi con l’ultimo capitolo!! Spero che non sia stata un completo disastro ma che vi sia piaciuta…
grazie a tutte quelle che hanno recensito e a quelle che l'hanno messa tra le seguite ^-^
Buon 2013 e kiss kiss =)