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Autore: KiaWolf    31/12/2012    4 recensioni
Mi è venuta in mente questa OS mentre ero in macchina, di sera, e stavo guardando il panorama e le stelle fuori dal finestrino.
Dal capitolo...
“Ma tu sei davvero un essere umano?” chiede scettico.
Io rido, di una risata spensierata e sincera. Me lo sono chiesta spesso anche io: non assomiglio per niente ai miei coetanei.
“Credo di sì, almeno mi sembra.. Perché?” rispondo, ancora ridendo.
Lui sorride pure, stavolta divertito e senza traccia di tristezza.
Poi sospira.
“Potrei essere un maniaco, un drogato, un ubriacone.. sono un totale sconosciuto per te, e tu mi offri il tuo aiuto? Diciamocelo, nessuno l’avrebbe fatto..”
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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“Sono pronta!” affermai, sbuffando.
Rose, la mia migliore amica non che bellezza degna delle riviste patinate e con una faccia da io-sono-un-angioletto-ma-se-non-fai-quello-che-ti-dico-sei-morto perenne, mi guarda mentre faccio una giravolta su me stessa e alza un sopracciglio.
“Stai scherzando, vero Bella?”
“Ma perché? Cosa c’è che non va stavolta?” chiedo riluttante. So già che cose vuole dirmi.
“Sai che adoro il tuo gusto per la moda, quando ti ci metti, ma sul serio Bella, non vorrai davvero uscire così?” fa una faccia disgustata. “Non puoi indossare un vestito e un paio di scarpe come quelli che hai addosso in questo momento, e non metterti neanche un velo di matita! È impossibile! E i capelli? Davvero non vuoi acconciarli meglio della solita coda?”
Sempre la solita, stressante e testarda Rosalie. Sbuffo e la guardo di traverso.
Lei è magnifica in quel suo vestito rosso acceso con una scollatura magnifica e un paio di decolleté dello stesso colore e con il tacco stratosferico. Non so nemmeno come riesca a camminarci.
Io mi riguardo allo specchio di fronte, lisciando il mio nuovo vestito blu notte che arriva a metà coscia, che ho comprato su suo consiglio, e ruotando i piedi per ammirare le mie sempre nuove scarpe col tacco, molto meno alto di quello della mia amica. Infine passo al viso. Non potrei rimanere così, con la mia fedele coda di cavallo e un accenno di cipria?
“Rose, lo sai che più di così non riesco e non voglio fare. Secondo te, Elizabeth Bennet o Giulietta perdevano tempo a truccarsi?”
“Bella, lascia perdere le tue eroine della letteratura inglese! Non puoi avere un fisico da urlo così e non metterlo in risalto con un po’ di trucco!”
“Ma veramente…”
“Ti prego Bibì, è il mio compleanno, fammi contenta! Lascia fare a me..”
Brutta traditrice che non è altro. Sa che non riesco a dire di no quando mi chiama Bibì.
Sbuffo di nuovo.
“D’accordo, ma non esagerare..”
Non mi fa concludere la frase, che già me la ritrovo avvinghiata a me, stringendomi in un abbraccio caloroso. E va bene, hai vinto di nuovo! penso, mentre ricambio l’abbraccio e le sorrido. Per lei questo e altro. C’è stata sempre, non ricordo un momento della mia vita di cui lei non ha fatto parte. E oggi è il suo compleanno. E devo accontentarla perchè, come dice lei, “ventidue anni si compiono solo una volta nella vita e tu devi essere con me mentre li festeggio in discoteca! Non preoccuparti, ci divertiremo!”. Peccato che ogni anno non cambi una singola parola di questa frase, e anche oggi non ha fatto eccezione.
 
“Su Bella, vieni a ballare! È troppo divertente!” urla Rose, per farsi sentire sopra il rumore assordante della musica. Ha bevuto tre bicchieri di vino e due mojito, e da come parla e si muove capisco che è già ubriaca. Io mi sono limitata ad un cosmopolitan, ma mi sento lo stesso un po’ brilla. Faccio di no con la testa. Anche se non sono completamente in me, la mia avversione per il ballo non è scomparsa. Lei sbuffa e si ributta sulla pista, insieme ad un’altra marea di gente sconosciuta. Rosalie è Rosalie, su questo non ci piove.
Sorrido tra me e me, consapevole di volerle bene anche perché è così, esuberante, divertente, maliziosa, invadente e cocciuta. Ma è una buona amica e ho condiviso con lei tutte le esperienze della mia vita, dalle più brutte alle più belle. Come faccio a resistere?
Prendo un altro sorso del mio drink e la guardo ballare, scatenata sulla pista. È da due ore che non si schioda da lì. Ma non si stanca mai? Ad un certo punto, a causa del muoversi sfrenato, si scontra con una ragazzo bruno alle sue spalle, un colosso muscoloso e alto. Si girano contemporaneamente e, appena si guardano, la mia amica si blocca. Ha gli occhi sbarrati e la bocca aperta. Rose senza parole? Questo è davvero strano. Ad un certo punto si riscuote e gli dice qualcosa, ma non riesco a sentirla a causa della lontananza e della musica assordante. Lui risponde e le tende la mano. Gli occhi di Rose si illuminano e sorride, gli stringe la mano e parla anche lei. Inarco un sopracciglio. Non è il suo normale comportamento. E per di più è ubriaca, ma si muove con una disinvoltura da fare invidia ad un astemio. Dovrei andare a vedere che succede? Il ragazzo misterioso le sussurra qualcosa all’orecchio e lei annuisce, poi si gira verso di me. Mi fa il gesto di andare a bere e indica sia se stessa che lo sconosciuto. Poi, senza farsi vedere da quest’ultimo, mi fa l’occhiolino e mima con le labbra ‘O mio Dio!’. Poi insieme si allontanano verso il bancone, scomparendo dalla mia visuale. Io sono sconvolta. Lui le piace! Da quanto tempo non incontrava ragazzi con i quali non si limitava a farsi una scopata e via, la sera in discoteca, mentre era ubriaca? Da come è sembrato, non aveva per niente quest’intenzione due minuti fa, o meglio, ce l’aveva, ma non era il suo unico pensiero. Lui le piace, sul serio! Oh, cavolo! Saranno problemi miei se va a finire male tutta questa storia. Devo andare ad avvertirla. Faccio per alzarmi, quando qualcuno si scontra con me e io ricado tra i cuscini morbidi della poltrona. Alzo lo sguardo, e trovo gli occhi più verdi che io abbia mai incontrato.
“S-scusa, n-non volevo fa-farti ma-male…” dice con una voce melodiosa.
Singhiozza, e solo in quel momento mi accorgo che i suoi occhi sono velati di lacrime. Sento immediatamente una terribile compassione per lui. Odio vedere le persone piangere.
“Non preoccuparti, è tutto ok?” chiedo.
Lui mi guarda fisso, adesso sembra più lucido e concentrato di prima.
“N-no, va t-tutto di me-merda… È libero quel posto?” indica la poltrona vicino alla mia. Era di Rose, ma lei non c’è.
“Sì, è libero e io sto andando via, quindi..”
Faccio per alzarmi, ma mi blocca il polso e sono costretta a sedermi di nuovo.
Mi giro verso di lui con uno sguardo interrogativo, fulminandolo. Chi si crede di essere?
“Sono una persona orribile, non è vero? Sono un mostro…” sussurra, facendo una smorfia quando pronuncia l’ultima parola.
Mi lascia il polso e si prende la testa fra le mani, iniziando a piangere. Non sa fare altro? E perché mi sto commuovendo pure io? Ci mancava solo questa, un ragazzo bellissimo che non smette di lagnare ed io che mi sento in pena per lui, mentre dovrei andare a cercare Rosalie e toglierla dal grande guaio in cui si sta cacciando. Non so perché, non so davvero da dove mi esce tutto questo coraggio, ma allungo una mano e sfioro la sua, consolandolo.
Sto consolando uno sconosciuto.
Io, Isabella Marie Swan, la ragazza più timida del pianeta.
“Nessuna persona è un mostro, a meno che tu non abbia ucciso una persona, ma non mi sembri tanto un tipo del genere e di certo un assassino non se ne va in giro a piangere in una discoteca.” Dico, cercando di sdrammatizzare, e lui fa una piccola risata triste. “E poi, - continuo – che cosa pensi di aver fatto di tanto brutto per considerarti orribile? Hai bisogno di una mano?”
Lui alza gli occhi e allontana le mani dai suoi capelli, castani ma con una sfumatura color rame, insolita e visibile anche con le luci stroboscopiche della discoteca. Mi guarda in un modo strano, come se fossi un extraterrestre o non appartenessi a questo pianeta, con gli occhi fissi nei miei. Io non riesco a distogliere lo sguardo, come invece mi capita di fare sempre. Sono ipnotizzata da quegli smeraldi che ha.
“Ma tu sei davvero un essere umano?” chiede scettico.
Io rido, di una risata spensierata e sincera. Me lo sono chiesta spesso anche io: non assomiglio per niente ai miei coetanei.
“Credo di sì, almeno mi sembra.. Perché?” rispondo, ancora ridendo.
Lui sorride pure, stavolta divertito e senza traccia di tristezza.
Poi sospira.
“Potrei essere un maniaco, un drogato, un ubriacone.. sono un totale sconosciuto per te, e tu mi offri il tuo aiuto? Diciamocelo, nessuno l’avrebbe fatto..”
Colta in fallo. Maledizione. E adesso cosa racconto?
‘Sì, ehm, mi comporto così perché sono totalmente affascinata dai tuoi occhi verdi e dalla tua voce celestiale, anche se non ti conosco nemmeno, ma non preoccuparti, sono un essere umano come tutti gli altri!’
Sì, davvero una bella risposta. E perché non riesco a togliere gli occhi di dosso dalla sua bocca? Dove è finita la solita Bella? Poi fisso il mio bicchiere sul tavolo, e lo trovo vuoto. Il cosmopolitan è finito. Ecco spiegato tutto, sono mezza ubriaca.
“Sinceramente, non so perché l’ho fatto, di solito sono molto timida e non amo parlare con la gente, ma mi sa che sono molto più che brilla, visto che io non bevo quasi mai e stasera mi sono scolata un intero cosmopolitan a stomaco vuoto. Il che è un male, perché è la prima regola per chi beve, mangiare prima! Ma comunque, voglio davvero aiutarti, sembri un bravo ragazzo e sinceramente mi scoccia alzarmi da qui e cercare di salvare la mia amica da una sbronza colossale e da un innamoramento improbabile. Ogni volta devo essere sempre io quella responsabile, ma oggi non ce la faccio più…” parlo a raffica, senza riprendere quasi mai fiato, come se il mio tempo fosse limitato.
Lui sorride divertito ancora una volta.
“Sì, sei proprio ubriaca e molto divertente, lasciatelo dire. Mi hai quasi fatto dimenticare.. Niente, lascia perdere, e grazie per l’offerta, ma nessuno può aiutarmi..” dice, abbassando di nuovo lo sguardo.
“Posso ascoltarti però..” sussurro, ma lui riesce a sentirmi lo stesso e mi guarda stralunato.
“Ti va di essere ascoltato?” chiedo, prendendo ancora coraggio dall’alcol.
Sospira e soppesa le mie parole, poi non so come, si decide a parlare.
“Io non.. in realtà, vorrei davvero.. sono..”
Non riesce ad articolare una frase e la tristezza è ricomparsa sul suo viso.
“Perché credi di essere una persona orribile, un mostro?” chiedo, per aiutarlo a raccontare.
“Perché mi sono lasciato sfuggire l’unica persona che aveva avuto il coraggio di amarmi… Non sono degno di essere amato, lei ha ragione, lei.. Non mi sono comportato bene, è vero, però non poteva sempre venire qui ed ubriacarsi a mia insaputa e poi sperare che io non reagissi. In fondo non si comporta così un fidanzato? Non ha a cuore la salute della sua amata? D’accordo, qualche bicchiere di troppo ci può stare ogni tanto, anche se per lei era ogni sera, ma finire con l’infilarsi una siringa tutte le volte non va poi per niente bene! Io le ho detto di continuo di non farlo, e lei non mi ha dato ascolto. Non mi ha dato mai ascolto. ‘Sei soffocante!’, ‘Devi smetterla di controllarmi sempre, io so quello che faccio, io non esagero!’, diceva sempre.. E invece? Lo sai come ci si sente quando la polizia ti chiama e ti dice che la tua ragazza è morta per overdose? Lo sai come ci si sente inutili e come ti crolla tutto il mondo addosso quando capisci che ormai è troppo tardi, che non puoi più fare niente, che ogni tuo gesto non è servito a un cazzo, che la tua vita non ha più senso, che avresti potuto fare molto di più per lei, per salvarla? Mi sono preoccupato di più del tenerla vicino a me felice, piuttosto che di salvarle la vita, anche a costo di farmi odiare per sempre! Sono stato e sono un egoista, una persona spregevole.. nessuno merita la sfortuna di essere amato da me, perché poi penso solo alla mia felicità, e a loro cosa rimane? Niente, niente di niente.. non so neanche perché ti ho raccontato tutte queste cose, ma ormai non ha importanza, niente ha senso…”
È la storia più triste che abbia mai sentito con le mie orecchie in vita mia. Questo ragazzo, che dall’ aspetto non deve essere poi tanto più grande di me, ha passato momenti terribili per colpa di qualcun altro, e per giunta deve auto criticarsi e pensa di essere lui orribile, pensa che la colpa sia sua? Mi escono delle lacrime, che non contengono solo la mia pietà per lui, ma anche una rabbia acuta. Come può pensare cose del genere? Come può credere che dopo tutto quello che ha fatto per la sua ragazza, la colpa sia sua?
Non riesco a trattenere le parole, che escono dalla mia bocca in modo brusco e scontroso, mischiandosi con le lacrime.
“Come puoi credere questo? Come puoi solo minimamente pensare che sia stato tu il mostro? Perché non riesci a vedere che, dopo tutto quello che tu hai fatto per lei, questa donna non ha saputo ricambiare il tuo amore, non ha saputo mettere al primo posto te, invece che una bottiglia di alcol ed una siringa? Perché è questo che si fa in amore, sai? Si mette davanti a tutto e a tutti le necessità, le preoccupazioni, i bisogni, i desideri della persona amata. E se non si fa così, mi dispiace, ma non è amore. Lei non ti amava, puoi starne certo, e non perché tu non ne sei degno, ma perché lei non era degna di te!”
Mi guarda scioccato. Ma che ho detto di tanto strano? Continuo a reggere lo sguardo anch’io e per un po’ non facciamo altro, solo continuiamo a guardarci immobili. Poi lui parla per primo.
“Lo pensi davvero? Credi davvero a tutto quello che hai detto?”
È incredulo. Io sbuffo.
“Sì, ci credo davvero.”
Ne sono sicurissima.
Mi fa un piccolo sorriso timido e io mi sciolgo. Perché mi sento così? Perché mi fa questo effetto?
“Grazie, io…”
Sorrido a mia volta, mentre si asciuga le lacrime.
“Ti va di ballare?” mi chiede, esitante.
Sono sorpresa. Non mi sarei aspettata questa richiesta. Questo ragazzo finirà mai di sconvolgermi con le sue parole? Io mi guardo le mani imbarazzata.
“Io non so ballare..” confesso, arrossendo violentemente.
Lui ride e io alzo gli occhi. Non mi sta prendendo in giro, glielo leggo in faccia, è soltanto anche lui sorpreso dalla mia risposta.
“Puoi affidarti a me.”* dice a bassa voce, tendendomi la mano.
Non so perché, non so come mai, ma mi fido ciecamente di questo ragazzo, un completo sconosciuto dagli occhi verdi e bellissimi e dalla voce melodiosa.
E, in automatico, allungo la mia mano verso la sua. Lui la prende e mi trascina nella pista da ballo.
Neanche a farlo apposta, inizia un lento,
Endless Love.
Lui mi appoggia le mani sui fianchi e io avvolgo le mie braccia attorno al suo collo. Sono completamente stregata da lui. Non facciamo altro che guardarci negli occhi, senza dire niente perché non c’è bisogno di parole. Mi avvicina di più a sé e iniziamo a muoverci, lentamente, a ritmo di musica.

Amore mio
Ci sei solo tu nella mia vita
La sola cosa giusta
Il mio primo amore
Tu sei ogni respiro che prendo
Tu sei ogni passo che faccio

È come se tutto intorno a me scomparisse, o meglio, è come se una campana di vetro calasse sopra di noi, avvolgendoci completamente e separandoci dal resto del mondo.
È una sensazione unica e bellissima. Non sono mai stata più serena in vita mia.

Ed io
Io voglio dividere
tutto il mio amore con te
nessun altro lo merita
e i tuoi occhi (i tuoi occhi, i tuoi occhi)
loro mi dicono quanto ci tieni
Oh, si
tu sarai sempre
Il mio amore senza fine

Perché sto provando tutto questo? Cos’è questo sentimento che mi confonde? La mia mente non può essere annebbiata così solo a causa dell’alcol. C’entra anche questo ragazzo? Questo ragazzo bellissimo, di cui non conosco nemmeno il nome, che mi tiene fra le braccia e mi stringe a sé mentre balliamo? Come è possibile? In che guaio mi sto cacciando?
“Tutto bene?” mi chiede, preoccupato, forse notando la mia espressione.
“S-sì, va tutto bene..” dico con un filo di voce. Non riesco neanche a parlare. Perché?
Abbasso i miei occhi dai suoi, ma mi fermo di fronte alla sua bocca. Il mio cuore inizia a battere più velocemente, incespicando. Perché?

Due cuori
Due cuori che battono come fossero uno
Le nostre vite sono appena iniziate
e per sempre
ti terrò stretto nelle mie braccia
non posso resistere al tuo fascino

Non riesco ad allontanare lo sguardo, è come se fossi bloccata da un qualcosa di invisibile che mi tiene ferma. La sua bocca è qualcosa di meraviglioso, non me n’ero ancora accorta, forse anche migliore dei suoi occhi. In quel momento inizia a cantare. Ripete le parole della canzone a memoria, con una voce bellissima. Alzo di nuovo lo sguardo su di lui, ma non si ferma. Continua a cantare a bassa voce, in modo che possa sentirlo solo io. In questo momento è stupendo. Sono letteralmente affascinata. Avvicina lentamente il viso al mio, e capisco qual è la sua intenzione. Vuole baciarmi. E io non mai voluto ricambiare il bacio di un uomo così intensamente quanto lo voglio adesso. E l’unica cosa razionale che mi passa per le mente è appoggiare le mie labbra sulle sue. E lo faccio.
 

Ed io
Io passerò per pazza
sono sicura
Tu sai che non mi importa
(No, tu sai che non mi importa)
e si
tu sei il mondo per me
io so che in te ho trovato
il mio amore senza fine

Vuota. La mia mente è vuota. Ci prova con tutta se stessa, ma non riesce davvero a trovare parole adeguate per descrivere questo momento. Ogni mia terminazione nervosa è in tilt, concentrata solo sulle sue labbra che si muovono dolcemente insieme alle mie. Combaciano alla perfezione. Non si spinge oltre, ma con le mani risale la mia schiena fino ad imprigionarmi il viso in piccole carezze, mentre le mie di mani si aggrappano ai suoi capelli morbidi, tirandoli leggermente. Non ho mai provato niente del genere. È tutto nuovo. È come se fossi stata abbagliata all’improvviso di una luce immensa, calda e brillante, che mi avvolge e non mi lascia andare. E non mi interessa se non so nulla di lui, se probabilmente dopo stasera non ci vedremo mai più. Posso sembrare fuori di testa, ma l’unica cosa che importa in questo momento è la sua bocca sulla mia, le mie mani nei suoi capelli e le sue sul mio viso. Voglio godermi la sensazione fino ad imprimerla nella mia mente e non dimenticarla mai. Dopo qualche secondo, siamo però costretti a dividerci, per riprendere aria. Ci guardiamo negli occhi. I suoi sono luminosi adesso, emozionati. Appoggia la sua fronte alla mia, fino a far scontrare i nostri nasi. Rimaniamo così per un po’, ciascuno dei due immerso negli occhi dell’altro. Ad un certo punto mi ricordo di una cosa: mi ero ripromessa di andare a salvare Rose, prima di ficcarmi in questo casino. Cazzo, Rose! Dov’è finita? Che cosa le è successo? Devo andare a cercarla, subito. Il ragazzo che ho appena baciato nota il mio cambio di espressione e allontana un po’ il viso.
“Devi trovare la tua amica.” Non è una domanda. Come ha fatto a capirlo?
“Scusa, i-io devo andare.. Mi dispiace..”
Lui scuote la testa.
“Non preoccuparti.”
E adesso? Che devo fare? Come lo saluto? Cosa si fa in questi casi?
“Grazie.” dico, e sono sincera.
Lui si avvicina di nuovo e mi dà un rapido, veloce bacio.
“Grazie a te, di tutto.” Mi sorride.
Sorrido pure io e mi volto, allontanandomi in cerca della mia amica. Dopo un po’ però non resisto e mi volto di nuovo. Lui è ancora lì, in mezzo alla pista, che continua a fissarmi sorridendo.
Mi giro di nuovo, altrimenti non mi schiodo da lì, mentre dentro di me mi stringo fra le braccia, felice come non mai. È stata la serata migliore della mia esistenza.

Oh, si
Tu sei l’unico per me
Perché no, non posso negare
questo amore che ho dentro
e lo voglio dare tutto a te
Amore mio (amore mio, amore mio)

[Mariah Carey &   Luther Vandross] 

 


 

Ciao (?) sono di nuovo io, Kia Wolf, con la mia prima OS sui miei inseparabili Edward e Bella
(detti anche Eddino e Bellina, a seconda delle occasioni XD).
Mi è venuta quest'idea
- Brillante? Non lo so. Patetica? Probabilmente. -
mentre ero nel sedile posteriore della macchina di una mia amica, alle 23,30 di notte, mentre tornavanìmo da una festa di compleanno.
Voi potreste dire: "Questa ragazza ha seri problemi!".
Ebbene sì, è ufficialmente ufficiale.
Sono pazza e ho deciso di condividere questa mia pazzia con voi.
Spero che la apprezziate. E che mi facciate sapere il vostro parere :P
Baci, come sempre :************
Kia Wolf
PS: secondo voi dovrei continuarla?

   
 
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