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Autore: Mirella__    31/12/2012    2 recensioni
Light ed L.
Due ideali di giustizia differenti.
Per l'intero anime abbiamo visto questi due personaggi affrontarsi, ma mai apertamente e alla fine L ha avuto la peggio.
Il suo allievo, Near, è riuscito dove lui ha fallito mettendo fine al caso Kira
Ma quando uno shinigami, divorato dalla noia, ha a disposizione un piccolo oggettino bianco nulla è per sempre.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per ogni passo che faccio, per ogni boccata d'aria che respiro, per ogni battito di ciglia, i momenti più importanti della mia vita mi ritornano alla testa, come violenti pugni nello stomaco, rinfacciandomi ogni sbaglio, ogni imperfezione nei miei piani, ma anche ogni orrore delle mie azioni.
Sono solo in casa mia, a parte Ryuk ovviamente, che come al solito mi ronza intorno, cercando di scroccarmi delle mele.
Gliene lancio una, per poi ritornare subito dopo ai miei pensieri.

Salgo in camera, guardando il cassetto con il doppiofondo; con tutta probabilità, l'ultimo foglio che vi avevo nascosto anni fa, sarà dentro, ma non posso aprirlo, perché questo significherebbe confermare la mia colpevolezza. Ci sono delle telecamere ovunque, un unico punto ceco in cucina, trovo questa cosa del tutto priva di senso: a che pro riempire la casa di telecamere per poi lasciare una falla simile? Qualcosa non quadra. Inoltre, sono ancora agli arresti domiciliari e, impossibilitato dall'avere contatti col mondo esterno, non potrò  entrare in possesso del death note ancora per molto tempo.
Sospiro e do un altro morso alla mia mela, Ryuk trova fastidioso il fatto che anche io abbia preso a mangiare questi frutti, anche perché così ce ne sono di meno per lui, ma non posso comprare le mie patatine, quindi mi devo accontentare.

Mi distendo sul letto, fissando il soffitto con un intensità tale che deve sembrare voglia disintegrarlo, ma in vero sto cominciando a ricordare, e questi ricordi non fanno altro che smorzare la mia voglia d'andare avanti. La mia prima e unica sconfitta brucia ancora, e il non avere possibili vie di fuga al momento mi fa sentire in trappola.
Che L conti proprio su questo per farmi cedere? Beh, ci sta riuscendo, e anche bene.

 
Forse dovrei farla finita, dovrei arrendermi, non ce la faccio a lottare ancora, a rifare tutto da capo...

 
Ma cosa sto dicendo, io sono Kira, certo che ce la faccio. Il solo fatto d'essere qui, e non in una lurida cella, dimostra che ho il mondo nelle mie mani, e che presto ne sarò il dio, anzi, direi che già lo sono, solo che ancora L e i suoi alleati non se ne sono resi conto.
Io sono imbat...

 
Ma prima che Kira possa formulare questi pensieri, Light gli mostra per l'ennesima volta quel flash, e finalmente, ne comprende il significato.

 
Il secondo L, l'uomo corrotto da un potere più grande di lui, corre via, sconfitto e umiliato.
Corre, cercando una via di salvezza che sa già non troverà, e nel mezzo di questa sua pazza e disperata ricerca, passa accanto ad un ragazzo, che difficilmente riconosce come se stesso.
Light Yagami poteva avere tutto dalla vita, le doti non gli mancavano, ma il giorno in cui si era chinato a raccogliere il quaderno della morte, il suo futuro, prima così luminoso, si era indubbiamente oscurato.

 

Seguo con lo sguardo il vecchio me stesso sparire, mentre guardo Kira continuare a correre, rischiando d'inciampare, ma senza mai cadere.
Corre, corre ancora, ma ormai il suo destino e deciso, gli sembra quasi di percepire il suo compagno neutrale d'avventure, alzare con lentezza la penna, e scrivere sulle ruvide pagine il suo nome, sa che lo farà, e ormai Kira, arrivato ad un ostacolo che non può superare, si accascia sulle scale.

 

Si contrae il mio cuore un'unica volta, l'ultima, talmente forte da procurarmi un dolore mai patito in vita mia...
I proiettili di Matsuda al confronto, sembrano palline lanciate da un bambino.
Alzo lo sguardo, verso il sole morente; mi riscalda, ma non ne percepisco il calore e mentre sento gli ultimi fili della mia vita abbandonarmi, gli occhi si sgranano e, ricordandomi lo sguardo del mio vecchio me stesso, lo rivedo anche nell'uomo che giace a terra, con il volto sereno, perché ha avuto una rivelazione, si è reso conto di una cosa, adesso, proprio in punto di morte.
Lui ha sbagliato.

Lui non era la giustizia, io non sono la giustizia, e lo dimostra il fatto che ora lei...

 

NO!

Il mio urlo squarcia il silenzio della casa, mentre con uno scatto, talmente improvviso da procurarmi un lieve capogiro, mi alzo dal letto e prendo una biro sulla mia scrivania. Apro il cassetto, svelando il doppiofondo, senza nessun errore nella procedura, e prendo il foglio tra le dita.
Lo guardo, non ho nessuna esitazione, e comincio a scrivere il nome e la modalità nella quale la fine deve avvenire.
Mi giro, fisso una telecamera e comincio a parlare.
"L Lawliet," dico ad alta voce, ignorando Ryuk, che mi fissa sbalordito. "Vieni qui, e affronta il risultato del nostro scontro".
Mi siedo sul letto, spalancando le mie ali per poi avvolgermi, come in un bozzolo, e per l'ennesima volta, nella mia seconda vita, attendo.

 

Angolo dell'autrice
Ed ecco, da quello che ho capito scrivendo essere, il terzultimo  capitolo della mia storia. 
 Spero di non avervi annoiato con questo capitolo e che vi sia piaciuto, alla prossima!

  
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