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Autore: Stella Matta    18/07/2007    1 recensioni
La vita di Kelly cambia totalmente quando viene a conoscenza del segreto più grande della
sua vicina di casa Tiffany...Infatti lei è la reincarnazione dei sette peccati capitali al servizio del Male, e ha come missione
portare il panico nel mondo lanciando nella disperazione gli uomini!
Riuscirà Kelly a fermare il demone? E come terminerà la sua missione? Ce la farà a resistere fino all’ultimo o sarà sopraffatta dalle forze oscure?
E cosa mangerà per pranzo? Ma soprattutto...perché così tante domande?!?!?!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le sei, finalmente. Ero a casa, sul divano, con la testa rivolta verso il basso e
una gamba penzolava fuori. Ero distrutta. Ero stata annientata dal comportamento di
Tiffany, dalle pustole di Michelle. Il resto era soltanto buio; non mi ricordavo più nulla. Però rammentai
qualcosa...qualcosa come se io ed Eric stessimo dividendo Regina e Joe, altrimenti avrebbero
fatto il finimondo, là vicino al cimitero. “I Morti non vi perdoneranno mai per quest’affronto!” .
Ricordai che urlai questa frase quasi un centinaio di volte...Bàh. Comunque, ormai
era acqua passata. Era finalmente ora di riposare...
...
Dopo qualche ora, sentì una voce...
- Keeeellyyy.……
“TIFFANY?!?!?” Pensai. Aprì di scatto gli occhi, che forse erano accerchiati di rosso e
colmi di furia assassina. Infatti, avevo come l’impressione che, ogni volta che vedevo “Lei” mi si
risvegliasse in me il mio istinto omicida. Ah, per fortuna era solo la mamma:
- Su, svegliati, tesoro! È pronta la cena!
Mia madre è molto brava a fare il suo mestiere di mamma, ma come tutte le mamme di
questo mondo, anche lei possedeva un difetto. Ma quello era il difetto peggiore che potesse
mai capitare ad una madre: NON-SAPER-CUCINARE.
Mi diressi col batticuore verso la cucina. Nella mia testa, in quel momento, frullavano
solo pensieri tipo: “Chissà cosa avrà cucinato per cena la mamma questa volta...”;
“Siamo sicuri che sopravviverò?”; “Ma Envy è un maschio o una femmina?” ;
“E se trovo il papà steso a terra con le mani attorno alla gola?”;”Se potessi cuocere io i piatti...”
Mi sedetti. Mio padre era davanti a me, preoccupato. Mia mamma era dietro di lui, voltata di schiena. Stava
versando nei piatti delle cose informi simili a maccheroni. Tra le labbra
del mio papà potevo leggere benissimo “Fuggi via da qui”. Non potevo dire a mia mamma che
non avevo fame, mi avrebbe massacrata dicendo: “Se non mangi, rimarrai per sempre una nana,
una nana con barba lunga e bianca che canta sempre ANDIAM, ANDIAM, ANDIAMO A LAVORAR
col suo piccone strampalato!
Non so perché, ma mia mamma era fissata coi sette nani. Li disprezzava, li odiava, ma allo stesso tempo temeva.
Non so cosa le avesse causato una fobia simile. Quando ero piccola, però, mi ricordo che mia
mamma era chiusa in casa, e stava guardando con rabbia i nanetti di gesso dei nostri vicini di
casa che abitavano di fronte, i Dangler. Mi diressi verso di lei un po’ spaventata.
Lei affermò:
- Io lo so che loro ci guardano. Ci spiano, ci scrutano; trovano i nostri punti deboli... così
poi potranno annientarci...
EHM...non...non voglio proseguire oltre. Comunque, mangiai i maccheroni (se posso definirli così...)
e per fortuna evitai di ammalarmi. Magari avrei preso la Brufolite, come Michelle...
Dopo essermi fatta la doccia e lavata i denti con doppio dentifricio al fluoro, sfregando talmente forte da
staccarmi quasi tutti i denti in bocca, mi infilai sotto le coperte.
Feci un incubo orribile su Tiffany:
Mi “scappava” urgentemente, così andai di corsa al bagno. Quando fui nel momento in cui
mi stavo togliendo i pantaloni, dal water uscì “Lei”...TIFFANY!!! Io scappai nel corridoio,
e lei m’inseguiva con l’intento di uccidermi con una motosega (che non funzionava, per mia
fortuna; mi dispiaceva solo il fatto che lei non c’era arrivata a capire che quell’aggeggio non
poteva partire). Il corridoio sembrava non terminare mai, e il mio fiato invece si stava accorciando.
Così inciampai distrattamente su un maiale che stava proprio in mezzo alla “via”. Tiffany mi raggiunse, mi prese per i piedi e...
Poi niente, perché mi svegliai dalla paura. Ero terrorizzata a tal punto che credevo veramente che la mia amica sarebbe
potuta uscire dal cesso e disintegrarmi; questa volta con una pistola a raggi Resal (un raggio più forte del raggio Laser...) rubata ai brufoli spaziali che, di settimana
in settimana, saltavano con le loro micro-machine...scusate, con le loro micro-astronavi sulla pelle
unta di Michelle, spacciandosi per foruncoli normali. Con il terrore di essere colta in flagrante, spiai attraverso la tenda della mia finestra
quella di Tiffany, e...Notai una cosa
veramente agghiacciante...dalla camera di “Lei” si poteva intravedere una luce rossa abbagliante! Che
fosse davvero quella la cosa che stava nascondendo?
...
Quell’albore rosso poteva essere soltanto una cosa...Tiffany gestiva nella sua cameretta
superficialmente pulita degli show hard!!!
Ma no...che idiozia colossale...! Dovevo assolutamente scoprire il suo segreto.
Mi vestii velocemente. Scesi le scale a passo felpato per non svegliare i miei genitori-orsi. Risalii le scale di
nuovo perché mi ero accorta che le scarpe stavano in camera mia. Quando fui pronta, presi
soltanto una piccola torcia con me. Ero preparata per vedere cosa stava accadendo nella camera di Tiffany.
Quando però mi specchiai davanti allo specchio dell’entrata di casa,
qualcosa di orribile mi fece trasalire: I miei capelli erano tutti in disordine!
Per mia fortuna erano capelli abbastanza corti, così, con tre spazzolate, riuscii a metterli a posto.
ORA ero veramente pronta per la mia partenza verso la casa di Tiffany, o come l’ho sempre chiamata io...
La Casa Della Ragazzina Viziata E Spacca-balle!!!
  
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